Notte dell'undici Luglio

C’è ancora troppo sporco per terra, nelle piazze, troppo odore di tutto per chiudere le tende per sempre.
Il mondiale è finito da un attimo, ma, umilmente, il vostro scriba non è in grado di chiudere con questa pagina la propria vita di calcio e sputi.
Ci rivediamo per un resoconto ed uno spietato confronto con i pronostici il giorno 14 luglio, presa della Bastiglia e di tanto altro.
Oggi, a metà della mia notte tormentata e sonnecchiante, devo tentare di motivare l’ordine di arrivo, senza doppiare i tristi commenti che vi siete portati nel letto dei commentatori sportivi di mezza Italia.
Quarto Uruguay, terza Germania, seconda Olanda, prima Spagna.
Che fatica dormire.
Non sono felice dell’ordine , non sono appagato da una finale più brutta solo di Brasile-Italia del 1994.
Avevo sognato l’inversione di questo podio, ma sarebbe mortale influenzare il giudizio con i sentimenti .
Allora provo, come esercizio di forza, a chiedermi perché è andata così.
Lo faccio in un lungo sogno notturno che parte , dolcissimo, da Montevideo.
URUGUAY QUARTO.
La migliore delle sudamericane , non è casuale.
Passa è vero da un tunnel strettissimo e fortuito del quarto di finale con il Ghana, ma durante il torneo è tenace , mai domo con un attacco ( Forlan, Suarez, Cavani) completo e fantastico. Mentre la mia mente sorvola in sogno il centro di Montevideo, i suoi colori azzurri bellissimi di una maglia bellissima, mi delizio col sorriso amaro del dopo partita della finalina proprio di Forlan.
Espressione di amara sconfitta ma consacrazione di un fuori classe assoluto che incontra un maestro con Tabarez, che lo sposta di dieci metri e lo rende fantastico.
Grazie davvero amici umili, perché arrivare quarti con un portiere così è un po’ come vincere il Mondiale, perché tutti parlano di “gruppo” ma solo il vostro, davvero, profumava di buono.
La festa per la città è stata sobria ed è finita.
Mi rigiro e mi ritrovo nella vecchia Europa.
Sembravamo destinati al massacro ma alla fine le prime tre sono nostre.
Sorpresa un po’.
GERMANI TERZA.
Arrivare con la mente sudata a Monaco è trovare sollievo a Monaco è un piacere.
Come un tracciante passano le immagini delle vittorie di questa nuova truppa.
Travolgente con Inghilterra ed Argentina, bella con l’Uruguay.
Nuova in tutto, colori di pelle e cuore, palla a terra , occupazione del “territorio” completa e mai palloni buttati in mezzo per liberarsene.
Giocatori finalmente nuovi e giovani, Ozil, Schweinsteiger, Muller , Lahma e Khedira, un talento spaventoso che Mourinho sembra volere al Real.
Sarà bellissimo vederlo il prossimo anno guidato dal "maestro”.
In difficoltà solo con la Spagna perché, a ritmi più lenti, gioca un calcio che tanto si assomiglia come distribuzione dei giocatori sul terreno.
Imparerà presto a vincere quelle partite.
Ma le piazze hanno una novità diversa , sono più allegre di una volta, finalmente anche qui qualcosa sa di diverso.
E loro sanno, e noi sappiamo, che i vincitori morali, il miglior gioco ed il miglior messaggio al mondo, questa volta è tutto tedesco.
Mi sveglio sudato, forse non mi sono mai addormentato.
La logica mi porterebbe ad Amsterdam ma un istinto infantile mi porta prima a Madrid, al Paseo de recoletos.
SPAGNA CAMPIONE DEL MONDO.
Tanto rumore ancora , fiesta senza fine.
Gli spagnoli campioni del mondo a noi italiani o piacciono o proprio non li sopportiamo.
Proviamo a scendere col sogno in mezzo a loro , senza influenza.
Ci passano davanti immagini vecchie.
La Spagna di Raul, del Buitre, di Santillana, fino a Zamora fino a…..decine di giocatori bellissimi.
A volte manca il portiere , a volte la punta, a volte la fortuna, in cento anni poca roba portata in Iberia con la nazionale.
Poi nasce una generazione di fenomeni, di “piccoli nani” inquadratissimi, fabbricati in laboratorio.
Una scuola non solo di calcio ma tennisti , motociclisti, ciclisti..tutti fenomeni.
Nascono anche dubbi sull’origine di questa stirpe.
Lasciamo stare è festa. Stanotte.
E’ cresciuta in fretta la cultura di questi invincibili.
Irritanti quando esultano poco come se gli fosse dovuto, mi immagino le migliaia di persone fa festa con sobrietà, tanto siamo i più forti.
La Spagna è un’immagine moderna di successo, calcio di una scientificità irritante.
Bravi, bravissimi.
Soprattutto in 2 fenomeni.
Uno è quel giocatore immenso di Iniesta. Mamma mia.
Due, il tecnico ha letto, fantastico, i limiti di questa squadra per tempo.
Lenta, fuori condizione fisica, con la punta di riferimenti ( Torres) al collasso, ha capito veloce la starda: non prendo gol ed aspetto il Messia.
Quattro uno a zero di fila, scialbi, senza ritmo ma senza rischi.
E’ riuscito a far senza di Torres, qualche golletto anche casuale di Villa e la capacità di far stare insieme giocatori quasi uguali come nessuno sarebbe riuscito a fare convivere ( Iniesta, Busquets, Xavi, Xabi Alonso) .
Complimenti Del Bosque.
Scendo a Madrid con il sogno, a Barcellona, a Siviglia, a Valencia.
Fatico a sorridere perché sto con gli italiani che non amano lo sport spagnolo.
Me la cavo con un sorso di sangria e con il pensiero che questa non sia l’inizio di un ciclo, ma la fine.
Nobile ma la fine.
Distrutto mi giro nel letto e scappo.
Mi rimane Amsterdamo, Rotterdam, Oiazza dei Musei.
OLANDA , VICE CAMPIONE DEL MONDO.
Mi avvicino piano, ho paura. Ancora gente , macchiati di arancione , macchiati di rabbia.
Ci sta perdere così.
Squadra realista , ha menato furiosa ma intelligente per creare le condizioni ai tre fenomeni (Robben, Sneijder, Kuyt) di fargli vincere la partita.
Ci stava riuscendo sulla più bella giocata del mondiale (palla dell’interista, Robben…punta del piede portiere, nooo) .
Un portiere immenso , Stekelemburg (il migliore per me dei mondiali) e tanta applicazione.
Non è bastato.
Mentre cammino per i navigli di Amsterdam un vecchio giornale del 1974.
Io bambino, il mondo del calcio bambino perché iniziava lì un altro modo di giocare quel gioco.
Un’ondata di fuoriclasse perdono la finale (2.1 Germania).
Calcio via il giornale come calciassi via la mia vita.
Ma sotto un altro foglio di 4 annoi dopo e contro i padroni casa, contro il mondo sporco di quel mondiale truccato, ecco Argentina Olanda 3.1.
Mi rattristo più di loro, ridono e bevono gli arancioni.
Non lo vinceranno mai, ma stanotte io, tanti di noi volevano la vendetta di allora, volevano tornare piccoli per dire a quelli di allora che erano grandi.
Mi sveglio.
Finalmente è mattina.
Tutto finito.
Mi sveglio e fra un po’ mi mancherà come sempre questo mese di Mondiale.
E nel mio cuore, fra tutte le piazze sognate stanotte, tornerò a volare su quelle più tristi.
Quelle che non vincono perché il signore del pallone, come il Signore della Vita, premia, troppo spesso i peggiori.
O forse non premia con il cuore.
Allora, per un attimo….
CIN CIN OLANDA,
CIN CIN GERMANIA,
CIN CIN URUGUAY.
Il vostro...

Da.Ma

3 commenti:

lau ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
lau ha detto...

complimenti, al sito..ai collaboratori.. bravi! e soprattutto complimenti al vostro scriba Da.Ma , ci ha fatto vivere emotivamente questi mondiali. Bravo!

Anonimo ha detto...

Ho letto tutto COMPLIMENTI,alla fine percepisco amarezza x il risultato,al prossimo Carmen

 
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