che bello...

0 commenti

ESSERCI STATI !


Facciamo un giochino:
immaginate una sera a cena, tra amici, in un ristorante brasiliano nel centro di Milano.
Non è propriamente una cena.
E' un raduno, di persone che provengono da vari angoli d'Italia, e che condividono la stessa passione: il MILAN.
Seduti a tre tavoli ci sono una trentina di persone, che abitualmente si frequentano in un forum on line.
Ma non ci sono solo loro:
partecipano alla serata anche tre giornalisti, di cui uno Direttore del canale tematico del Milan, un'altra redattrice dello stesso canale e un loro collega che, pur lavorando stabilmente per un'altra testata, collabora solitamente alla realizzazione di contenuti per Milan Channel.
Sono
Mauro Suma,
Anna Molteni
e Cristiano Ruiu.
Ora, siamo nei primi giorni di giugno, è appena esploso il bubbone Kakà, e il cuore di tutti i milanisti, non solo dei partecipanti alla serata, sanguina in attesa dell'inevitabile colpo al cuore, previsto da lì a un paio di giorni.
La voglia di saperne di più e di capire se ci sono ancora spiragli per la permanenza del brasiliano a Milano, è enorme.
E chi meglio dei tre commensali può darci risposte.
E le risposte le danno, eccome se le danno, parlando a ruota libera, raccontando con dovizia di particolari tutto quello che sanno.
Tutti i presenti, uno in particolare, sono fonte inesauribile di domande, richieste, curiosità.
E quello che si sentono raccontare va spesso oltre ogni aspettativa.
Noi che eravamo lì, ne abbiamo sentite tante.
E' chiaro e ovvio che quanto detto nel ristretto circolo di una tavolata non può essere riportato integralmente in quel mare perennemente in tempesta che è il web.
Ma vogliamo, comunque, in qualche modo coinvolgervi in quello che abbiamo saputo.
E qui arriva il giochino.
Una trasmissione televisiva molto nota e seguita, Le Iene, propone, di tanto in tanto, un'intervista molto particolare con vari personaggi di ogni ambito:
sportivo, politico, culturale, mediatico.
L'intervista consiste nel mostrare all'interpellato una serie di foto che ritraggono altrettanti colleghi, o anche no, chiedendo di esprimere su ognuno di essi il suo parere, spassionato e sincero:
il tutto viene poi montato e mandato in onda facendo vedere direttamente la risposta del personaggio intervistato, senza mostrare la foto della persona a cui quella risposta si riferisce.
Qui faremo la stessa cosa.
Vi riportiamo, infatti, tutta una serie di risposte che ci sono state date senza però dirvi a chi quelle frasi si riferivano, né chi le ha pronunciate, e, tanto meno, chi fra i tre ospiti ce le ha confessate.
Starà a voi, se ne avrete voglia, immaginare a chi il tutto è riferito.
Spero possiate divertirvi!
In ordine, sparso, quindi,
vi riferiamo quanto ci è stato detto:

ORMAI NON SALTA PIU' L'UOMO
LEI ESAGERA SEMPRE TUTTO
C'ERA GIA' L'ACCORDO SU TUTTO, MA POI SONO STATE FATTE ALTRE SCELTE
NO, PERCHE' CON GALLIANI SI DETESTANO
MI SPIEGA COSA STA SUCCEDENDO CON KAKA'?
L'ACCORDO E' DI DUE MESI FA
QUELLO E' UN AMICO, E GLI AMICI SI VEDONO NEL MOMENTO DEL BISOGNO!
QUELLA PARTITA? IL CALCIO E' MOLTO PIU' BRUTTO DI QUANTO APPAIA DALL'ESTERNO
LE COLPE DELLA NOSTRA STAGIONE SONO DI QUEI TRE
NON LO SOPPORTAVA PIU' NESSUNO!
GLIELO PORTO IO IN AUTO
GLI ARABI SONO FANTASCIENZA
SE NE ACCORGERA' QUANDO LA SERA DEL COMPLEANNO NON TROVERA' LA TORTA DELLA SOCIETA' A CASA
TORNERA', TANTO QUI TORNANO TUTTI
ma soprattutto:
NON POTEVAMO ANDARLO A PRENDERE OGNI SERA IN MEZZO AI TRANS!

Se avete altre curiosità...
basta partecipare!
Al prossimo!























[...]

Questioni di...

0 commenti

LINEA EDITORIALE


Partiamo da una notizia, assai semplice nel suo squallore:
un calabrese (terra mia...) di 41 anni, a Milano, adescava ragazzini, inducendoli in prestazioni sessuali perverse, fingendosi un osservatore di importanti club di serie A.
La notizia è questa, nuda e cruda.
Mi capita di leggerla sul sito calciomercato.com, ripresa dal quotidiano Il Giorno: mi colpisce il titolo che Il Giorno, e di conseguenza visto il copia/incolla anche calciomercato.com, danno alla notizia
"Cerco giovani talenti, vuoi giocare nel Milan? Così adescava minorenni, arrestato".
Incuriosito dalla presenza di quel nome, Milan, nel titolo, decido di leggere l'articolo: e mi accorgo con sommo stupore che la società Milan, nell'articolo, non è menzionata da nessuna parte.
Mi chiedo:
perchè fare riferimento, in un titolo così forte, proprio al Milan, il cui proprietario è anche il Primo Ministro coinvolto negli ultimi tempi in tutta una serie di gossip a sfondo sessuale, ivi comprese frequentazioni di escort e, peggio, minorenni napoletane?
Qualcosa non mi torna.
E decido di fare un giro nel web alla ricerca della stessa notizia per saperne di più.
Penso, magari il nome Milan era stato fatto da qualcuno riferendo alla stampa la notizia, e tale è rimasto.
Cerco su tgcom:
la notizia c'è, e anche con un certo risalto, ma non si fa alcuna menzione al nome del Milan.
La solita stampa filo-governativa, non avrebbe mai associato il nome del Milan, quand'anche ci fosse stato, ad una così squallida vicenda di pedofilia!
Allora cerco sul più autorevole e antico quotidiano politico italiano: Il Corriere della Sera.
Anche lì la notizia c'è, ma...oh cazzo! Il titolo è
"Ti piacerebbe giocare nell'Inter? Invece voleva pratiche sadomaso": e stavolta il nome della squadra nerazzurra è riportato anche all'interno dell'articolo, assieme a quello di Fiorentina ed Empoli, specificando, ovviamente, che tutte e tre le squadre sono comunque estranee alle indagini.
Le agenzie Ansa e Adnkronos, invece, non fanno alcun riferimento ai nomi delle squadre.
Penso di essere il solito miscredente, che vuole vedere sempre il marcio anche dove non c'è...
poi scopro che Il Giorno fa capo al Gruppo Poligrafici Editoriale, di cui il 7.5% è in possesso del Gruppo RCS e, addirittura, in passato ha adito vie legali contro la Mondadori per una notizia apparsa su Panorama in merito ad un'ipotetica vendita al Gruppo L'Espresso!
Allora capisco tutto
...che dire?

Questione di linea editoriale...

o una semplice distrazione di un redattore anti-milanista?

[...]

2008/2009

0 commenti

SLIDE
delle prime pagine
MILAN DAY




disponibile anche
sul nostro
Sito Ufficiale

[...]

Lacrime per i giocatori? NO...

0 commenti

solo per la Maglia!


Fine anni settanta:
il Milan di Liedholm si appresta a vincere la tanto agognata Stella, e nei cortili vicino a casa si svolgono interminabili partitelle fino a quando il buio funge da triplice fischio finale!
Mio fratello ha come idolo Aldo Maldera (...ancora oggi è il suo soprannome), mio cugino Gigi stravede per Rivera, ed io?
Io sono affascinato dal mediano di spinta con la maglia rossonera n° 4, e cioè Walter De Vecchi.
E' il mio idolo incontrastato, ma purtroppo dura poco: sarà un grande protagonista della Stella, ma a causa delle numerose vicissitudini alla fine del 1981 lascia il Milan.
La delusione è enorme, ed allora per alleviare il dispiacere della perdita di Walter decido di affezionarmi al suo naturale erede di ruolo, e cioè il giovane e promettente Sergio Battistini.
Battistini è fortissimo, è giovane, ha talento, ha una capacità enorme di inserirsi da dietro ed una buona predisposizione al gol.
Insomma, un centrocampista coi fiocchi, talmente coi fiocchi che arriva a fino alla Nazionale!
Addirittura diventa il vice-capitano alle spalle di Franco Baresi, e quella fascia la porterà sul braccio varie volte.
Che bello, che fortuna...
quel giocatore cresciuto nel Milan è tutto nostro, e nessuno ce lo porterà via
...ed invece.
Ed invece alle 18.55 dell'ultimo giorno di mercato del 1985, il Presidente Giussy Farina lo cede alla Fiorentina in cambio di soldi (non moltissimi) e Andrea Manzo!
E' uno choc vero e proprio, al punto che mi scende una lacrima di rabbia.
Decido che non voglio più avere degli idoli: troppo duro staccarsi da loro.
Ma ecco che d'incanto arriva l'era Berlusconi:
non solo i migliori li compriamo noi, ma addirittura una volta che ce li abbiamo
NON LI VENDIAMO MAI A NESSUNO!
Arrivano tanti campioni, e tra questi è inevitabile legarsi affettivamente a qualcuno di loro.
Così mentre tutti sono affascinati dalle treccine di Gullit, sin da subito il mio sguardo si posa sul n° 9 di Marco Van Basten:
che classe, che spettacolo, che talento, che freddezza davanti alla porta!
La cotta è enorme!
Comincio a contare tutti i suoi gol, comincio a fare tutte le statistiche possibili ed immaginabili: numero di gol, media-gol a partita, media gol in base ai minuti giocati.
Ma soprattutto è la sua classe a mandarmi in sollucchero: non perdo occasione di andare a vedere il Milan, ma, soprattutto, non perdo occasione di andare a vedere LUI!
E poi cosa succede?
Succede che il destino imperscrutabile, sotto forma di una cartilagine, decide di portarcelo via: e di nuovo giù una lacrima mentre corre per l'ultima volta a S.Siro con quel suo giubbottino di renna.
Basta!
Basta affezionarsi ai giocatori, si soffre troppo!
Ma come si fa!
Eccolo, c'è chi torna a rapire il cuore del tifoso:
una faccia timida e pulita, una faccia che arriva dall'Est e che ispira tenerezza.
Ma in campo è una furia, in campo sa fare una solo cosa: sa fare i GOL!
Per anni è l'uomo che ci trascina in ogni circostanza, per anni è l'uomo a cui ci aggrappiamo nei momenti di difficoltà!
Per anni è stato il Milan!
E' Andry Shevchenko!
Fa gol in tutti i modi, e mi permette di fare una cosa che avevo deciso di abbandonare: le statistiche.
Gol dopo gol, partita dopo partita, la voglia di confrontarlo (solo numericamente però) con Marco Van Basten è grande!
Lui è il nostro simbolo, lui sarà il nostro capitano, lui è il figlioccio del presidente, lui...
lui ci lascia!!!
Ma come?
Ci lascia perchè i figli devono imparare l'Inglese?
Ma siamo impazziti?
Ma che cazzata è?
Ok, ok!
Vai pure, non ti meriti nessuna lacrima, tanto noi abbiamo con chi sostituirlo!
Noi abbiamo Kakà!
Lui vuole fare il capitano del Milan, lui sì che è innamorato del Milan!
Lui è un ragazzo che dà la precedenza ai valori, a Gesù, mica al denaro come gli altri.
Lui è il nostro scoglio a cui aggrapparci quando il mare è in tempesta.
Lui sì, lui non ci lascerà mai!.. forse!
Forse dobbiamo ponderare, forse è tempo di pensare ai bilanci, forse il Real è più prestigioso del Milan, e forse anche Kakà pensa ai soldi ed alla carriera senza curarsi dei valori.
Non lo so qual'è la spiegazione più corretta, e non mi interessa neanche cercarla e saperla!
Di una cosa sono certo: che il giorno dell'annuncio del suo passaggio al Real Madrid non ho versato neanche una lacrima:
le avevo già consumate tutte!
L'ultima di quelle dedicate ai giocatori l'avevo versata il giorno dell'ultima prestazione con la maglia RossoNera dell'ultima bandiera rimasta, quella rappresentata da Paolo Maldini!!!
Finite lì, non ce ne sono più!
Forse un giorno piangerò ancora per il calcio, ma voglio farlo solo ed esclusivamente per il Milan, per la Maglia!
Le altre lacrime si sono asciugate tutte, per nessun calciatore vale più la pena versarle.
Gli anni e l'esperienza ce l'ha insegnato:
abbiamo fatto a meno di tutti ed abbiamo vinto, ci siamo ritrovati soli quando abbiamo dovuto soffrire per le sconfitte, anche le più atroci!
L'unica cosa che abbiamo sempre fatto e che continueremo a fare in futuro è questa:
ogni domenica apriremo il nostro cassetto, prenderemo la maglia a strisce RossoNere, la indosseremo ed andremo a soffrire per essa
...a prescindere da chi sia il Presidente e, soprattutto, a prescindere da chi saranno i calciatori in campo.

[...]

botta e risposta tra...

0 commenti

GENTE
MILAN DAY!


Ciao Max!
Parto con il chiederti scusa ancora una volta per l'accaduto, consapevole di averti sicuramente deluso per il mio atteggiamento "barbaramente" contrario a qualsiasi forum che si rispetti.
Premetto di essere lusingato dal fatto che il mio ban sia durato poco più di una settimana, per ciò che ho scritto meritavo una punizione molto più severa.
Ancora una volta, siete stati dei signori (mi riferisco a te e a tutti gli amministratori).
Ma non mi stupisco più di tanto, perchè ho avuto modo, in questi 2 anni, di gustare pienamente un ambiente sopraffino, forse il migliore che abbia mai frequentato a livello di forum (andando anche al di fuori del contesto calcistico).
Sarei un bugiardo se ti dicessi che in questi giorni sono stato con le mani in mano
...ho sperimentato altri forum "milanisti", in modo marginale, senza particolari pretese, alcuni noti, altri un po' meno
...e ho avuto modo di constatare quanta poca coerenza e quanta poca correttezza esista su internet nei confronti dei nostri colori
...in questi giorni il Milandayforum mi è mancato, più che per il ban in sè per sè, per quello che ho "vissuto" in questi "nuovi" mondi...
uno schifo totale.
Amministratori di forum dichiaratamente "milanisti" che danno del "maiale" al nostro ex-allenatore, utenti osannati e applauditi dopo aver dato del "testa di ginocchio" al nostro amministratore delegato, per non parlare della melma lessicale in cui viene continuamente immerso il nostro Presidente... ciò accade più o meno in tutti i forum che ho visitato.
Entravo in questi contesti con l'intento di dare il mio parere sulla squadra che amo usando il mio carattere "poco ortodosso", ma ne uscivo traumatizzato come un bambino di 6 anni che ha appena visto un film di Jessica Rizzo.
Molti utenti mi osannavano per il modo in cui a volte mettevo a crudo gli errori tattici commessi da Ancelotti durante la stagione, ma io rimanevo inorridito nel vedere i termini e le filastrocche che loro tributavano al nostro Carletto, che per me rimane comunque un grande uomo, e sottolineo UOMO.
La filastrocca meno cattiva che abbia letto è "Babe non può allenare"
...e credo che ciò si commenti da solo.
Sono contento di non aver infangato il "nickname" usato con voi, ossia "Gigo", in certi contesti
...ho usato altri nick, per evitare un simile sacrilegio
...perchè Gigo rimarrà per sempre e solamente nel Milandayforum, qualsiasi cosa accada.
Certi ambienti non meritano di contenere al loro interno la parola "forum", e tanto meno la parola "Milan".
Ragion per cui, ancora una volta, ti faccio i miei più sinceri complimenti per l'ambiente meraviglioso che sei riuscito a creare, ambiente in cui vorrei tanto tornare...
E qui ti confido di essere ancora uno dei più accaniti lettori delle discussioni di Milandayforum...
leggo, ma non partecipo alle discussioni, per ora (e non so per quanto ancora), nonostante abbia tanta voglia di intervenire e di salutarvi.
Il mio non intervenire non è legato a un rifiuto di partecipare...
Il problema è un altro: sto evitando di scrivere perchè voglio prima assicurarmi di non cadere più nell'errore di "uscire dagli schemi in quel modo barbaro".
Sto aspettando che dentro di me avvenga un cambiamento
...sto aspettando il giorno in cui comincerò a "incassare senza reagire".
La questione è che non riesco a sopportare certi atteggiamenti presuntuosi e oggettivamente privi di senso: non riesco a sopportare che in un forum dove il rispetto per i nostri colori è il primo comandamento, qualcuno si accanisca contro il concetto stesso di Milan per il solo fatto di aver perso Kakà (un campionissimo, ma non "il Milan"), sputando fango e insulti addosso al nostro Presidente e alla nostra Dirigenza
...e che poi questo qualcuno mi venga a dare dell'ignorante perchè ipotizzo che "Kakà avebbe potuto un giorno comportarsi da pezzo di -----, come Sheva, quindi non è stato un peccato mortale averlo ceduto per tutti quei soldi", sentendomi a mia volta offeso e insultato da una persona che sul nostro forum è venuto a fare più politica antiberlusconiana che altro
...una persona che poi però si diverte nell'ostentare il suo amore per Dinho... mah!
Non sono mai stato, politicamente parlando,un berlusconiano convinto, anzi...
Ma quando parlo di Milan, per me Berlusconi è la Bibbia...
Avrò usato termini "forti" nel descrivere un atteggiamento di Sheva (e sottolineo, UN ATTEGGIAMENTO, non il giocatore Sheva, che per me rimane un campione assoluto)
...avrò usato gli stessi termini per ipotizzare un analogo atteggiamento futuro da parte di Kakà
...ma non mi sembra che il nostro Presidente, per me 1000 volte più importante di Sheva e Kakà messi insieme, sia stato tanto osannato da certi "elementi"
...tuttaltro.
Detto ciò, quando mi sentirò pronto ad "incassare", tornerò a scrivere
...anche perchè per me il 2009-2010 vedrà un grande Milan, e voglio condividere queste gioie solo e soltanto sul Milandayforum.
Ciao BoSS, Nico
(per voi sempre e solo Gigo)

Ciao Nico,
come sai non mi occupo più in prima persona del forum e debbo dirti che, questo fatto, mi fa vedere le cose sotto una luce diversa... meno impulsiva e timorosa che il nostro "salotto" sia deturpato con parole ed atteggiamenti che nulla hanno a che fare con il serio e sano scambio di opinioni.
L'amico Piero e tutti i ragazzi dello staff stanno facendo un ottimo lavoro cercando di capire i momenti particolari (l'affare Kakà) ma, al tempo stesso, tenendo fortemente fede a quello spirito che vide nascere il Milan Day's Forum
Sono felice che sia finito il tuo "esilio" e rispetto la tua decisione
Spero solo che non duri molto l'assenza dei tuoi post perchè... manca qualche cosa alle nostre discussioni
Un abbraccio e... ASPETTIAMO LA TUA PENNA !
Massimo

[...]

Lettera aperta

0 commenti

(riceviamo e pubblichiamo)

Mi è stato segnalato un pezzo che riguarda personalmente me, i miei collaboratori e gli ospiti di Milan Channel.
La prima domanda che le persone di buona volonta si pongono è ovvia ed evidente:

dov'è questo pezzo?

La risposta è volutamente fumosa: su internet.

Non c'è bisogno di aggiungere altro.

Sul web ci sono dei buchi neri, delle aree informi di mitomania che eruttano veleno e diffamazioni a seconda di come ci si sveglia la mattina.

Per cui l'indirizzo non è determinante, così come non è decisivo dare un nome o una qualifica all'autore della prodezza.

La mitomania è una deformazione della personalità, una fonte di ossessioni che non necessita di una carta d'identità per essere definita.

Quella è e quella resta.

Potrei smontare una ad una, tanto sono campate per aria, becere e maleodoranti, le affermazioni del mitomanone, non perdo tempo.

Faccio solo affermazioni vere e inconfutabili.

Da dieci anni a questa parte, Milan Channel è il Canale tematico italiano per squadre di calcio con il maggior numero di abbonati e con il maggior numero di citazioni sulla stampa specializzata.

I nostri contenuti vengono riportati, segnalando la fonte, dai quotidiani almeno 100 volte ogni mese.

In dieci anni, Milan Channel ha iscritto all'Esame di stato per giornalisti professionisti 10 colleghi:

tutti promossi.

Abbiamo anche, per merito loro sia chiaro, recuperato e rilanciato nella professione giornalistica ad alto livello figure che non sono partite subito con il Canale, che in precedenza non avevano trovato analoga fiducia e che si stavano dedicando a professioni di altro tipo e che non sono arrivate a Milan Channel per opera dello Spirito Santo, ma per scelta di chi si è sempre identificato con il Canale.

Inoltre: non più tardi di Sabato 13 Giugno 2009, il presidente del gruppo Mediaset Fedele Confalonieri, testimone Franco Ordine, mi rivolgeva questa considerazione fuori onda:

"
Sono venuto volentieri in trasmissione, perchè questo è un Canale vero, non vi nascondete, passate tanti messaggi critici che testimoniano in ogni momento il vero sentimento del tifoso del Milan. In questo siete bravi".
In dieci anni Milan Channel ha ricostruito la storia del Milan per immagini, con 500 partite, gli hi-lights del Milan in Campionato dal 1967 ad oggi, con 300 puntate di Terza Pagina ricche di particolari storici di infinito valore.

In dieci anni Milan Channel ha dato sempre, a qualsiasi ora del giorno e della notte, in anteprima e in esclusiva le notizie di tutti i nuovi acquisti ufficiali del Club.

Occhio ai termini e leggi bene,

idiota del quartierino:

acquisti ufficiali, non prestiti gratuiti...

Sempre a Milan Channel, proprio perchè da noi scorre il sangue vero del Milanista, il presidente Berlusconi ha parlato per la prima e unica volta dei suoi veri sentimenti riguardanti quello che è accaduto al Capitano Paolo Maldini lo scorso 24 Maggio a San Siro.

E Paolo Maldini ha appreso, visto e sentito su Milan Channel tutto ciò che ha detto il Presidente.

Siamo anche questo:

un Canale che tiene collegate e connesse le varie anime di un grande ambiente, al di fuori delle cariche e delle etichette.

Siamo reduci dalle dirette di San Siro delle conferenze stampa del nuovo allenatore Leonardo (1 giugno) e dello stesso Paolo (10 giugno), vissute con professionalità e passione da tutto il personale del Canale.

Chiudo con gli ospiti di Milan Channel:

vengono tutti in studio con cuore e le loro posizioni, il loro profilo per quanto riguarda le opinioni calcistiche, è noto più per quello che sostengono e affermano su Milan Channel che nelle loro effettive postazioni
professionali.
Questo, forse, anche perchè mai, in dieci anni, mi sono permesso di dire ad un ospite cosa doveva dire.

Questo è Milan Channel, in buona fede e in buona volontà, ho elencato i pregi, ma ci sono anche gli inevitabili errori.

Sui quali abbiamo una caratteristica:

ci mettiamo al lavoro un minuto dopo per rimediare, per rimontare.
Se attorno a questo approccio e a questa storia di prodotto, si creano delle derive, ci sta.

Può far parte del gioco, chiamiamolo così.

Ma sempre di derive si tratta.

Al macero si può portare tutto, ma non il buon senso.

Quando accade, il massimo del sentimento è la compassione.

Non te la nego, carneade,

tranquillo,

non te la nego.

Cari saluti

Mauro Suma

[...]

Rino... c'è una medaglia per te!

0 commenti

La nostra community
per tutta la scorsa stagione

ha stilato le pagelle dei "ragazzi"

proclamando, così, il

GOLDPLAYER MDF

2 0 0 9

Il premio è stato consegnato a Mauro Suma

nella cena del raduno tenutasi a Milano


Congratulazioni Rino
e...

ci vediamo a Milanello !


[...]

NOI...

0 commenti

siamo così

pifa86 :
Emanuele, mi metti l'angoscia ormai...
Emanuele.Dinho :
E che devo fa...
Il mio giocatore preferito è stato ceduto...non è una bella cosa
MaxRC :
Emanuele ti capisco perfettamente perchè era anche il mio giocatore preferito, anzi posso dirti che per me Kakà era qualcosa più di un giocatore.
Sapere che la domenica lo avrei visti in campo con i miei colori, che lo avrei visto danzare e accelerare con il suo passo incredibile, mi dava un'emozione unica, al di là di qualsiasi risultato.
Ma adesso ha cambiato squadra e io mi sono imposto di guardare avanti. Ci sono momenti che ci penso e ci ripenso, momenti che mi torna il magone, ma io so che posso essere più forte di queste sensazioni.
Sai cosa penso? Che cmq vada alla fine, gli anni migliori di Ricky ce li siamo gustati noi.
Questo mi aiuta a guardare avanti, insieme alla convizione che in un momento del genere il Milan, il nostro Milan, ha bisogno dei suoi tifosi, più di qualsiasi altro momento.
Dai Emanuele dammi una mano.
Stiamo soffrendo alla stessa maniera credimi.
Però adesso dobbiamo pensare alla squadra.
Fatti coraggio e fanne a me che ho amato Kakà come nessuno.
Ma la vita va avanti.
Non ti dimenticare una cosa: il prossimo trofeo che vinceremo, non so quando, avrà un sapore nuovo e speciale, perchè quando si soffre tanto i trofei poi si apprezzano maggiormente.
Però dobbiamo crederci, dobbiamo essere positivi.
Perez avrà comprato anche il cartellino di Kakà, ma non avrà comprato il legame che unisce noi tifosi a lui, i ricordi stupendi che abbiamo, quell'alchimia magica che nessuno può toglierci.
E' dura lo so, però credimi se ci mettiamo a fare i disfattisti e a vedere tutto nero facciamo solo il nostro male.
Forza Emanuele dai, tu che mi capisci dammi una mano.
Tutti i milanisti, tra noi, dobbiamo aiutarci perchè è stata una brutta botta.
Proviamo a guardare avanti insieme.
E' difficile ma se lo facciamo tutti insieme può sembrare più facile.
Tu che dici?

questa è la gente Milan Day
Non pretendiamo di essere i depositari del verbo
Non pretendiamo di dar lezioni non richieste
Non invidiamo nessuno
stiamo bene con e tra noi stessi
Gioiamo, soffriamo e
cerchiamo di sostenerci a vicenda nei momenti più bui
Bello ? Brutto ?
Fortunatamente non siamo tutti uguali
e ognuno è libero di pensarla come crede
Chi fa la voce grossa
è solo perchè ha paura di non esser sentito
o perchè ha dei seri problemi a relazionarsi con altri
Noi non abbiamo bisogno di maledire
chi non la pensa come noi
Noi andiamo per la nostra strada che,
grazie allo stile della gente Milan Day,
è sempre più ricca di soddisfazioni

[...]

Kakà... e noi

0 commenti

il nostro amico MaxRC entrerà presto a far parte
della redazione di questo Blog
Nell'attesa che espleti tutte le formalità per l'abilitazione
(come già fatto dagli amici Guglielmo e Piero)
pubblichiamo, come da accordi,
un suo parere sull' "affare Kakà"

Il day after è sempre il più strano.
Metabolizzare è il verbo più consono agli umori del momento.
Kakà non è più un giocatore del Milan, è andato a Madrid, sembra quasi un incubo ma la realtà sulla quale dobbiamo concentrarci è questa.

La società da qualche mese a questa parte era entrata nell’ottica di cederlo, lui voleva il Real, il padre cercava compensi importanti, Perez lo aspettava a braccia aperte.

L’incontro di queste quattro volontà ha partorito questo finale, forse scontato, certamente prevedibile.

Il problema fondamentale è capire bene questa situazione e per farlo è necessario scindere i due aspetti della vicenda, quello economico-tecnico e quello strettamente sentimentale.

In riferimento al primo aspetto è a mio avviso sbagliatissima la scelta della società di mettere Ricardo sul mercato.
Per carità un bilancio sano è importante ma sono del parere che esistessero modi diversi, più certosini magari, per rientrare dalle perdite.

Precisato infatti che la perdita di circa 67 milioni è già stata ripianata dall’azionista, è giusto e doveroso porsi l’obiettivo del pareggio di bilancio alla chiusura del prossimo esercizio.

Tuttavia credo che intraprendere la strada di uno smantellamento della squadra e di certi giocatori ormai ultratrentenni che hanno già dato il meglio della loro carriera, fosse la strada più coraggiosa e corretta da seguire.

Un fuoriclasse come Ricky non esiste e difficilmente avremo a breve in squadra un giocatore come lui.

Possiamo certamente costruire una buona squadra ma certi giocatori speciali non hanno sostituti.
Chiunque possiamo prendere non porteremo mai a casa l’essere fuoriclasse di Ricky e la sua estrema professionalità, la sua etica calcistica, il suo modo di sentire calcio e di vivere calcio.

Questo è bene saperlo, perché abbiamo perso moltissimo, qualcosa in più di un fuoriclasse.

E’ iniziato così un ciclo nuovo, con una filosofia diversa. Da oggi tutti hanno un prezzo.

E’ la crisi economica che impone questo dicono in molti, ma io credo che su questa scelta abbiano pesato molto anche alcuni errori passati della società che i nostri dirigenti farebbero bene a comprendere e a riconoscere.

La cessione di Kakà infatti non è figlia solo e soltanto della crisi economica.
Per carità sarebbe assurdo negare che essa abbia inciso, ma lo scenario va analizzato a 360 gradi e da una disamina complessiva ci si accorge quanto certi errori abbiano pesato enormemente.

Innanzitutto l’errore fondamentale è di natura tecnica:
il Milan non è mai entrato nell’ottica di costruire su Kakà la squadra che doveva costruire, una formazione veloce, capace di ribaltare il campo in pochissimi secondi, i cui tempi di uscita della palla dalla difesa fossero rapidissimi, in cui ci fosse un centravanti forte fisicamente che tenesse bassa la difesa avversaria e con un centrocampo dinamico, che attaccasse la palla presto.

Tutto questo ha fatto si che aumentassero le contraddizioni, il nostro 22 non ha mai potuto rendere pienamente e dimostrare il suo valore nelle condizioni di calcio a lui più congeniali.

Kakà col Milan ha vinto un pallone d’oro, ma per il giocatore che è, a mio parere, avrebbe potuto vincerne almeno un altro se gli fosse stata cucita addosso la squadra ideale.

La scelta di Ronaldinho a scapito di Adebayor l’estate scorsa, è stata l’emblema di questa incapacità di leggere il potenziale del Milan con Kakà messo nel suo contesto tecnico ideale.

A questo errore grave se ne sono accompagnati altri, meno dannosi forse dal punto di vista tecnico, ma terribilmente pesanti sul piano strettamente economico.

Il rinnovo del contratto a Dida per 8 milioni lordi all’anno, l’acquisto di Emerson che ha inciso sulle casse sociali per quasi 20 milioni di euro complessivi, il rinnovo del contratto a Kalac per 2 milioni e più lordi all’anno per un giocatore finito a fare il terzo portiere, sono solo degli esempi di mala gestione che hanno appesantito oltre modo il bilancio.

Oggi si è scelto di voltare pagina e si è scelto di farlo nel modo più brusco, ossia vendendo il simbolo del Milan.

E’ una scelta che può avere un senso se d’ora in avanti cambieranno anche le idee e le prospettive sul mercato, puntando su giocatori giovani e di avvenire, andandoli a prendere quando sono ancora sul punto di esplodere.

Il lato veramente negativo di questa vicenda però non è stato tanto l’addio di un simbolo come Ricky bensì il modo in cui la società ha gestito il tutto.

Sembra assurdo pensare che una società maestra di comunicazione abbia toppato proprio in quel campo, ma così è avvenuto.

Quello che i tifosi non hanno accettato è stato fondamentalmente il modo in cui si è gestita la vicenda, bisognava essere chiari già qualche mese fa sulle esigenze del Milan e su un possibile ridimensionamento.
Non è nascondendosi dietro frasi fuori luogo come “siamo il club più titolato al mondo” che si parla chiaro alla gente.

Molto spesso una professione di umiltà e di buon senso è più gradita e appropriata.

Nessuno può togliere a questa società e a questo Presidente gli enormi meriti e le grandi soddisfazioni che ci hanno dato.
La stima e l’affetto, almeno da parte mia, non sono assolutamente in discussione, ma gli errori commessi in questi anni meritano una riflessione e un’analisi piena, meritano un progetto vero che venga spiegato ai tifosi e che non sia frutto di un’estemporanea trovata del momento.

Vista poi dal lato strettamente sentimentale, questa cessione è davvero difficile da digerire perché Ricky per molti ha rappresentato qualcosa di più di un calciatore, è stato la capacità di sognare di ogni tifoso che si traduceva nelle sue accelerazioni, nelle sue giocate, nei suoi gol e nelle sue braccia levate al cielo.

Ricky è stato la magia applicata alla maglia rossonera, quel giocatore che riusciva a rendere non banale anche la giocata più semplice.

Kakà è qualcosa che va al di là del calcio e che ha segnato in maniera indelebile tutto il tifo rossonero creando un legame unico, eccezionale, quasi irripetibile.

Personalmente non ho mai amato un giocatore come ho amato Kakà.
Abituarsi al Milan senza di lui sarà difficile ma la vita va avanti.

Credo però che anche Ricky abbia sbagliato negli ultimi mesi.
Mi hanno dato un po’ fastidio le sue dichiarazioni di lunedì notte in cui spiegava di averlo fatto per il Milan.

Questo caro Ricky no, non puoi dirlo.
Perché se volevi far qualcosa per il Milan sarebbe bastato che tu ti dimezzassi l’ingaggio.
Avresti avuto un po’ di soldi in meno ma saresti diventato non solo il simbolo ma anche la bandiera di un popolo che già ti adorava.

Non lo hai fatto e non è una colpa, ma tutte le ultime dichiarazioni di amore eterno al Milan non sono state un bel copione perché la trattativa c’era da tempo, tu ne eri a conoscenza e nessuno ti ha puntato una pistola alla tempia per firmare.

Adesso cosa ci rimane?

L’amarezza è tanta ma la voglia di ripartire non deve mancare perché il Milan è qualcosa che va oltre i giocatori e perché si può creare una squadra che si gioca il campionato anche senza Kakà a patto di individuare i giocatori giusti e di avere un progetto credibile.
Purtroppo da adesso in poi in campo mancherà un po’ di magia, quella che il nostro 22 sapeva darci, accendendoci come nessuno.

Gli occhi sono ancora lucidi, ci si sente spaesati,
ma se c’è un momento
per dire
“Forza Milan”
è questo

Perché non possiamo star qui a piangerci addosso, dobbiamo ripartire, anche se è dura all’inizio, ma dobbiamo farlo,
uniti e compatti
come poche volte

Ci vuole una squadra diversa, meno fantasiosa ma con un passo più rapido, più scorbutica, con più impatto fisico e meno tocchi eleganti.
Cerchiamo di andare oltre Kakà anche se è dura ma
star qui a recriminare
per i prossimi mesi
è utile soltanto

ai nostri avversari

Forza MILAN!

[...]

due colori, una maglia...

0 commenti

un simbolo, una storia..


Caro Mauro,
quando hai la ventura di innamorarti di un club, devi avere il coraggio di accettare inevitabilmente di prendere tutto ciò che questo comporta.
Gioire per le vittorie, che nel caso di noi milanisti, grazie a Dio, non sono state poche, e rattristarti quando invece qualcosa va storto.
La cessione di Kakà è un qualcosa andato storto, un chicco d'uva rimasto di traverso, che faremo fatica a rimuovere per un bel pezzo.
Bisogna però, proprio come nella vita di tutti i giorni, ricordarsi che nei momenti più difficili si deve rimanere razionali per uscirne, e fare nostro l'adagio caro a Pellegatti "l'emozione ostacola il ragionamento".
Nel caso della cessione di Kakà, è necessario anche fare un minimo di coerente analisi del momento:
se anche Moratti va a Barcellona per vendere Ibra, dobbiamo accettare che lo si faccia anche noi; se il tempo degli ingenti esborsi economici è finito, dobbiamo farcene tutti una ragione.
Certo, possiamo anche rimanere qui ad aspettare gli sceicchi, ma all'orizzonte, con le valigie gonfie d'oro, non se ne vedono.
Oppure, avremmo potuto, magari, fare cassa in maniera diversa, ad esempio rinunciando, anzichè a Kakà, dalla cui cessione se ho ben capito risparmieremo e introiteremo quasi 150 milioni, dicevo, avremmo potuto rinunciare ad uno stock di campioni assortiti:
Pirlo, Seedorf, Borriello, Flamini, Abbiati, magari Pato, quelli che hanno mercato, insomma.
Ma siamo poi sicuri che Ricky sarebbe rimasto lo stesso?
O avrebbe inteso quest'esodo come un ridimensionamento delle ambizioni societarie e avrebbe quindi premuto per cambiare aria?
Chissà, forse vendendo Ricky si possono tenere altri giocatori, e magari ti avanza anche qualcosa da investire sul mercato, non lo so, ma mi sembra la soluzione allo stesso tempo più dolorosa e più logica.
Non ho le necessarie conoscenze per sapere come stiano realmente le cose, di chi siano le responsabilità, chiamiamole colpe o come vogliamo.
E, se vogliamo dirla tutta, non ci tengo poi tanto a sapere chi, fra questa dirigenza e il giocatore, mi potrebbe avere più deluso, perchè devo molto ad entrambi.
So per certo, però, che non è di Berlusconi, Galliani, Kakà, Ancelotti, Pato o Leonardo che mi sono, tanti anni fa, innamorato, ma di una maglia, di due colori, di una squadra, di un simbolo, di una storia.
Il resto ha sempre fatto arredamento, contorno:
è il Milan il cuore di tutto.
E quello, anche in questo caso grazie a Dio, non ci sono e non ci saranno mai Perez o Abramovich in grado di portarcelo via.
Consentimi, infine, di ringraziare te, Anna e il buon Ruiu per la serata di sabato:
certi momenti di calore, proprio nel pieno di questo grande freddo, confortano parecchio!
Un abbraccio
Guglielmo
Lamezia T.

[...]

E' STATO BELLISSIMO

0 commenti

GRAZIE A TUTTI !

dal forum di Mauro Suma
"Le persone del Milan Day Forum si sono conosciute attraverso Milan Channel e sono persone davvero deliziose.
Se poi c'è qualche carneade di periferia che non la pensa così, pace.
Non siamo, nè possiamo essere, tutti uguali.
Però comunque vada, negli occhi di queste persone e nei loro pensieri resterà per sempre una traccia di questa splendida esperienza che è stata e che sarà il Canale del Milan
"

si è concluso il
2° RADUNO NAZIONALE MDF

nei prossimi giorni...

SU QUESTO BLOG

il racconto completo sulla due giorni Milan Day

fatto dagli amici

Max RC
e Guglielmo Mastrioanni

SUL FORUM

tutte le immagini (foto e video)

SUL SITO

l'apertura di una nuova pagina memoria

dell'evento

SU MDCHANNEL

(in apertura della nuova stagione)

il servizio completo sulla due giorni

...di nuovo

GRAZIE MILAN DAY

e sopratutto

GRAZIE ALLA SUA

SPLENDIDA GENTE

[...]

CI SIAMO !!!

0 commenti

TUTTO E' PRONTO
insieme nella bella e nella cattiva sorte
insieme perchè
gioire o soffrire tra amici è più bello,
più...
DA MILAN!
e allora...
CHE LA FESTA
ABBIA INIZIO !!!

[...]
 
© 2010 MILAN DAY | grazie a Templates para Você