Ancora un gol... MILAN DAY!

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Milan Day da il benvenuto ad un grande giornalista
oltre che ad un SuperTifoso RossoNero
Siamo orgogliosi si allargare la nostra serie di opinionisti
con questa prestigiosa new entry che abbiamo affidato,
come "battesimo" al nostro Massimo Bambara (MaxRC)

LUCA SERAFINI
è, a tutti gli effetti da oggi, un AMICO e COLLABORATORE MILAN DAY!
...e, come sempre, I FATTI contano più degli ululati alla luna

Per leggere l'intervista del nostro MaxRC a Luca Serafini
cliccate QUA

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Chi è Kakhaber Kaladze: per non dimenticare

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La carriera di Kakhaber Kaladze nel Milan è un vorticoso sali e scendi, svolte repentine, spesso inaspettate. Gioca centrocampista centrale, poi terzino, e una sera d'autunno del 2005, quando Ancelotti per affrontare l'Inter si ritrova senza difensori, viene reinventato anche centrale (derby poi perso 3-2).

Sali e scendi nel ruolo, sali e scendi nel rendimento. Titolare ma non certo punto di forza a Manchester nel 2003, gregario di lusso nei due anni seguenti, colonna portante insieme a Nesta dopo quel derby-svolta, a formare una coppia d'acciaio per 3 stagioni che hanno portato al Milan una Champions League, una Supercoppa europea e un Mondiale per Club. Ricordo che al termine della stagione 2007-08, nella "Partita tattica" finale del campionato (post Milan-Udinese 4-1), Federico Buffa gli assegnò la sua personale palma di miglior rossonero stagionale.

Perso il compagno di mille battaglie Sandro Nesta, alle prese con una schiena bizzosa, accusati alcuni problemi fisici, dall'estate 2008 comincia il rapido declino di Kakhaber. Messo alla gogna per alcune prestazioni obiettivamente mediocri, Juve-Milan 4-2 e Inter-Milan 2-1, in cui a onor del vero viene messo in campo da Ancelotti fisicamente menomato pur di non schierare il pericolo pubblico Senderos, con l'arrivo di Thiago Silva esce progressivamente di scena. Prima alternativa ai nuovi Dioscuri, poi addirittura fuori rosa o quasi, con alcune recenti non-convocazioni che sanno di "te ne vai o no, te ne vai si o no".

Oggi, intervistato da sky sport24 all'uscita da Milanello, Kaladze ha sbagliato. Ha parlato di "cose molto sporche" che società e allenatore starebbero compiendo nei suoi confronti. Inutili le scuse di rito arrivate qualche ora dopo; hanno un sapore ipocrita, di chi vuol evitare guai peggiori, vista la dura e immediata reazione della società sul proprio sito ufficiale. Non si può nemmeno parlare di adrenalina post partita, visto che aveva appena terminato un semplice allenamento: lo ribadisco, ha sbagliato, non ci sono scuse.

MA, il gioco al massacro iniziato in queste ore nei confronti, non mi piace per niente.

Io, non posso e non voglio dimenticare che Kakhaber è lo stesso Uomo, che sabato 18 febbraio 2006, a San Siro contro il Cagliari, scese in campo con la morte nel cuore, perchè 24 ore prima aveva ricevuto la conferma ufficiale dall'FBI, che il cadavere rinvenuto in Georgia era proprio quello del fratello Levan. Il Milan, ovviamente, diede subito al giocatore la possibilità di lasciare il ritiro e raggiungere i suoi, ma Kakhaber decise di restare comunque a Milanello. La sera dopo, al gol di Gilardino (su rigore) che diede la vittoria contro i sardi, tutti i compagni andarono ad abbracciare un Kaladze visibilmente commosso. Il momento era delicato, con la rincorsa alla Juve Capelliana in campionato e gli ottavi di Champions contro un grande Bayern (poi da noi ridimensionato) in arrivo: Kala decise di partecipare anche alla successiva trasferta di Monaco (1-1), e solo successivamente si recò finalmente nella sua Tbilisi. E due mesi dopo, il destino lo premiò, eleggendolo addirittura uomo-derby (1-0).

Galliani in quei giorni spese parole importanti: "Kakha è un ragazzo stupendo, di grande bontà d' animo. Ha voluto restare con la squadra, dimostrando una serietà e una serenità notevole. Abbiamo organizzato un volo privato che partirà martedì notte da Monaco e gli consentirà di partecipare ai funerali del fratello". Nota a margine: per la gazzetta, col Cagliari, fu il migliore in campo, con una prestazione definita da G. B. Olivero come "eccezionale".

Troppo facile oggi sparare sul pianista. Di sicuro Kaladze non è mai stato un fuoriclasse, forse nemmeno un campione: troppo incostante il suo rendimento, troppe le distrazioni. Riottoso e spesso urticante nella sua testardaggine, vista la sua mancanza di disponibilità a ritornare sulla fascia sinistra, possibilità paventata ad inizio stagione.

Ma se parliamo del Kakhaber Uomo, fermo restando, e lo ripeto, che ieri ha sbagliato modi e tempi della sua uscita pubblica, è profondamente ingiusto bollarlo in 2 secondi come "uomo di m...", dimenticando che si tratta della stessa persona che mostrò, nel momento più difficile, tanta dignità e attaccamento alla nostra maglia. La stessa che, nel luglio scorso, ha chiamato il suo primogenito "Levan". Lui non voleva dimenticare: noi, nella fretta di fucilarlo, dovremmo fermarci a riflettere un attimo e fare lo stesso.

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ME NE FREGO!

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Sapete che c'è di nuovo?
Me ne frego del fatto che per la Fiorentina c'era un rigore solare e del fatto che Rosetti non l'abbia concesso.
Mi sono, personalmente, rotto i "cosiddetti" di essere sempre dalla parte della sportività quando c'è da ammettere un "aiuto" arbitrale e di essere considerato un "piangina" quando, per lo stesso episodio, sono io a lamentarmi.
Anche a Bari è successa la stessa cosa?
Per tutta risposta un bel ECCHISENEFREGA mi viene spontaneo e dal profondo del cuore.
Chi ha la bontà di seguire questo blog sa che, storicamente, siamo sempre e comunque dalla parte del Milan... SEMPRE!
Sia quando compra Kakà, che quando lo "vende". Quando perde a Istanbul, che quando vince ad Atene. Quando Berlusconi "caccia i soldi" e quando non li "caccia".
Ma siamo sempre molto "laici" sulle cose di campo e proprio per questa laicità, OGGI, ci sentiamo in dovere di dire "me ne frego!"
Si perchè quando ci lamentavamo per il rigore non concesso a Cafù nella finale scudetto contro la Juve Moggiana, o quando protestavamo indignati di fronte all'arbitraggio di Bertini a Torino, o ci scagliavamo contro Rosetti per il gol di Adriano nel Derby, ci è sempre stato detto "può succedere", "l'arbitro non ha visto", "non è da grande squadra lamentarsi per gli errori arbitrali".
Ed oggi?
Perchè, OGGI, dovremmo vergognarci di una (tantum) svista arbitrale a nostro favore?
Continuo a rivedere le immagini "incriminate" e, se sull'istante mi sono sentito un "graziato", più le guardo e più mi convinco che Montolivo (dopo una trattenuta reciproca con Thiago -per inciso a parità di fallo si avvantaggia la difesa-) si lasci cadere per procurarsi il rigore. Ma, detto questo, non mi sentirei per nulla defraudato se ci fosse stato dato il rigore contro che, tra l'altro, avrebbe determinato il risultato più giusto per quello visto in campo.
Ma mi chiedo...
Perchè a Firenze non si sono scandalizzati per le ingiustizie subite da Bari e Livorno proprio contro la Fiorentina?
Perchè della vittoria del Milan si parla solo ed esclusivamente del rigore non dato ai viola e di quella dell'Inter contro il Chelsea non si enfatizzano i DUE RIGORI DUE non dati ai blues?
Perchè non si mette in risalto la sportività di Ambrosini ed Abbiati che ammettono "l'aiuto" arbitrale mentre a Mourinho si permette di continuare a spargere veleno su di noi senza fargli notare che è appena uscito da una partita dove ha avuto due "episodi" analoghi a quello milanista?
ECCO perchè ME NE FREGO!
Non so come finirà il campionato, personalmente ritengo ancora l'Inter più "attrezzata" di noi a vincerlo sul campo e, se lo vincerà, lo avrà meritato.
Ma non chiedetemi di essere imbarazzato per una (tantum) svista arbitrale che mi "aiuta".
O meglio...
chiedetemelo quando, DA QUALSIASI ALTRA PARTE E PER QUALSIASI ALTRA SQUADRA, si adotterà lo stesso criterio di valutazione

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Milan Day sbarca su facebook

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A partire da oggi, martedì 23 febbraio, il Milan Day ha la sua pagina ufficiale su facebook!

La piattaforma di fb ci costringe a chiamarla "pagina fan", ma non è assolutamente quello che vogliamo. Il nostro scopo non è certo cantarcela e suonarcela da soli, ma piuttosto ampliare il più possibile i confini del nostro mondo.

La ricchezza di questa comunità non risiede nel nuovo Forum da poco inaugurato (causa attacco informatico a quello "storico"), nel Sito con le sue interviste eccellenti, o nella radio o che so io: la nostra forza sono le persone, non solo per il loro numero ma per la loro qualità. Come abbiamo spesso ripetuto, gente DA MILAN.

Il Direttore in varie occasioni ci ha menzionati su Milan Channel, e di questo lo ringraziamo, ma chiaramente lì fuori c'è un oceano di milanisti che ancora non ci conosce. Oppure, ce ne sono tanti (lo sappiamo con certezza) che pur seguendo con costanza Blog e Sito, non si trovano a loro agio con lo strumento del Forum, che richiede una certa dimestichezza col pc (ma è molto più semplice di quanto sembri all'inizio). E' a loro che noi ci rivolgiamo, ed è importante, per chi della Comunità fa già parte, partecipare e far sentire i nuovi arrivati a casa loro.

Per diventare fan, basta un clic, lì sulla vostra sinistra.

Buon Milan Day a tutti, da oggi anche su facebook.. e a presto per le news sul Raduno!

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L'Inter che verrà

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REY MYSTERIO




JOHN CENA




UNDERTAKER




... ecco anticipata, in esclusiva su Milan Day Blog, la campagna acquisti dell'Inter per la prossima estate.

Previsto anche un cambio in panchina: al posto dell'attuale allenatore, MouFrinho, in arrivo c'è:


VERONICA DEL GF 10




.. specialista nell'arte del chiagne e fotte.

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Milan Channel Story - parte II

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Il direttore da sempre è Mauro Suma, autentico cuore rossonero, il cui modo di soffrire per le vicende di casa Milan lo rende amatissimo da tutti.

Presenti come ospiti nelle trasmissioni storiche, come “Studio Milan” o “Milanello live”, sono Carlo Pellegatti, l’uomo dei soprannomi, Luca Serafini, che quando è sicuro di vincere tira sempre fuori le asfaltatrici, Gigi Balestra, ex assistente tecnico della società, Giovanni Lodetti ex giocatore, Cristiano Ruiu, voce di Telelombardia, e Federico Buffa, giornalista Sky per il basket, che con il suo modo di raccontare le partite e il calcio è uno degli idoli degli abbonati, tanto da condurre una trasmissione tutta sua il martedì: "La partita tattica".

Altri programmi storici sono “Segni particolari”, in cui i giocatori e il Mister vengono a raccontarsi (tanto da ispirare un libro del Direttore, che porta proprio il nome della trasmissione), "Milanello Live", in onda il giorno prima della partita, in cui viene mostrata in diretta la conferenza stampa del Mister, “La posta”, in cui gli abbonati possono rivolgere al direttore opinioni o domande, e "Terza pagina", che ospita vecchie glorie o tifosi Vip.

Oggi alle 17 va in onda “Milanello Oggi”, ma in passato l’appuntamento era per lo storico “Il tormentone”, che metteva in regalo gadget e biglietti per gli abbonati. Questo programma era un quiz in cui l’abbonato al telefono doveva rispondere a delle domande o fare dei giochi. Si trattava della parte giovanile e giocosa del canale, dove i conduttori erano molto più informali del solito.

Impossibile non citare le fantastiche clip del canale dedicate alla squadra e alle partite, ma altrettanto impossibile è descriverle: sono solo da vedere.

Restano naturalmente i pre e post di ogni partita, mentre il lunedì sera è talk show con “Studio Milan”, dove vengono approfonditi gli argomenti d’attualità rossonera.

A comporre la redazione vari volti che ormai sono familiari per gli abbonati, come Claudio Lippi, uno dei veterani e oggi seconda voce del canale nelle telecronache, Valerio Ghisi, l’amante del calcio argentino, ed infine le ragazze: Benedetta Radaelli, Anna Molteni, Allegra Pecchio e Laura Esposto.

Naturalmente meritano di essere ricordati anche tutti quei giornalisti che in passato hanno lasciato il segno, come la bravissima Robertà Noè, l’amatissima Vera Spadini, che pianse in diretta nella sua ultima trasmissione, Tiziana Sapienza, Alessia Tarquinio, Mara Bettoni, Antonio Costanzo e Massimiliano Nebuloni; tutti volti che, quando ci hanno lasciato, hanno fatto scappare qualche lacrima.

Dieci anni di Milan, di Milan Channel, con momenti belli e brutti, con lacrime di gioie o di dolore, ma grazie a loro tutti i malati di Milan hanno trovato un luogo dove festeggiare, gioire oppure piangere, arrabbiarsi e sfogarsi via mail (soprattutto col Direttore), ma questa simbiosi è la vera dimostrazione che quando c’è di mezzo il Diavolo rossonero un canale televisivo può diventare una grande famiglia.

Con qualche settimana di ritardo… BUON COMPLEANNO MILAN CHANNEL!!!


Ezio Disingrini

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Ancora una ESCLUSIVA !

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Ciao Cristiano, avrei voluto incontrarti dopo un bel risultato... invece mi tocca farlo dopo che abbiamo BUTTATO VIA una gara incredibile.
Non so se essere più contento per la prestazione eccellente del Milan nel primo tempo o più arrabbiato per gli errori/orrori con cui abbiamo spalancato le porte al ManU.
Vabbè... io ci credo ancora... non mi sono sembrati irresistibili!
Un tuo commento
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Comincia così l'intervista esclusiva di Gianpiero Sabato a Cristiano Ruiu sulla partita con il Manchester united.
Tutto quello che è andato, che non è andato e le impressioni sul difficilissimo impegno inglese che attende i nostri ragazzi.
Trovate l'intera intervista, cliccando QUA

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Questo Milan da "rifondare"

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La partita di ieri sera l'abbiamo vista tutti. Non tutti, però, sono in grado di superare la delusione causata del risultato quando devono analizzare la prestazione di squadra, ed ecco che come al solito sono partiti gli slogan che sentiamo da Istanbul: squadra vecchia, stanca, da rifondare, via tutti ecc ecc.

Incredibile come lo stinco sinistro di un giocatore possa cambiare i giudizi. Senza quell'incredibile serie di sfighe che vanno dall'infortunio di Antonini, a Thiago che deve uscire sulla sinistra scoprendo il centro, a Scholes che cicca il pallone, fino a Dida in versione paralisi total-body, sono sicuro che oggi parleremmo di un'altra partita perfetta.

Il primo tempo di ieri sera infatti, è assolutamente sovrapponibile al primo tempo di quel 2 maggio per furore agonistico e qualità della prestazione. Abbiamo persino creato più occasioni di allora. La differenza? In quel caso il Manchester si fece vedere per la prima volta in avanti con una scoreggia di Giggs dal limite dell'area facilmente parata, ieri invece hanno subito fatto tombola, grazie alla concatenazione di eventi di cui sopra. Una botta che stenderebbe un bufalo: noi stessi sugli spalti eravamo attoniti, nell'intervallo fra i 2 tempi San Siro era sospeso in un silenzio innaturale.

Vero, nei 20 minuti centrali del secondo tempo il Manchester si è fatto vedere di più in avanti, ma non si può pretendere di arare lo United per 90-minuti-90, quando loro sono arrivati a questa sfida in condizioni fisiche palesemente migliori delle nostre. E abbiamo pagato carissimi quei 20 minuti, subendo 2 gol che ancora una volta un portiere decente avrebbe evitato semplicemente uscendo dai pali. Ma già aver sotterrato il Manchester per 70 minuti su 90, non basta a far capire che questa squadra non è morta?

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altra ESCLUSIVA MD!

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Alle parole, all'invidia, alla negatività, alla brutta e penosa voglia di criticare anzichè fare...
Milan Day  risponde con i fatti !
Siamo lieti ed orgogliosi di offrire ai nostri sempre più numerosi visitatori un'altra esclusiva
Siamo ancor più orgogliosi questa volta perchè è una esclusiva cercata, voluta, condotta e realizzata dalla nostra Comunità che, sempre più numerosa e qualitativamente eccellente riesce là... dove "altri" nemmeno osano pensare di arrivare

Gianmarco Zigoni, giovane e talentuosa promessa del Milan, ha risposto a domande fatte dagli utenti del nostro Forum

Ai nostri amici MDF chiediamo scusa del ritardo ma, come sempre, alle persone alle quali chiediamo una intervista, chiediamo, prima, di valutare chi siamo e come trattiamo l'argomento Milan dando un'occhiata ai nostri canali.
Spesso ci sentiamo rispondere che già ci conoscono, altre volte abbiamo bisogno di farci conoscere ed avere l'approvazione dell'interessato su dove andranno a finire le sue dichiarazioni.
Con Gianmarco è stato così...
e pensiamo proprio di aver trovato un altro da... Milan Day !

Potete leggere il botta e risposta tra la nostra Community e Zigoni cliccando QUA

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Serve il Professore

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Il grande dubbio della nostra formazione non è in difesa, come si potrebbe pensare, ma a centrocampo. Ci sono 10 posti virtualmente assegnati, e l'11esimo se lo combattono Beckham, Flamini, Gattuso e Seedorf (in ordine alfabetico).

Il favorito, alla sera della vigilia, appare Beckham. Quello che vorrebbero i tifosi è invece Flamini. La mia opinione, è che Leonardo dovrebbe fare le umane e divine cose per recuperare alla causa Clarence Seedorf, regolarmente convocato, ma non si sa in che stato di forma.

E questo non tanto, o meglio, non solo, perchè è uomo di coppa o perchè è già stato decisivo contro i Red Devils (tiro all'Old Trafford nel 2005 non trattenuto da Carrol, su cui segna Crespo, assist per il primo gol di Kakà a Manchester nel 2007, assist e gol al ritorno); lo dico soprattutto per motivi tattici.

Questo Manchester United concede in due zone del campo: fra il centrale di sinistra (Evans) ed Evra, che tende a farsi trovare troppo alto lasciando il buco (forza Patinho), e davanti la difesa.

Fletcher andrà a raddoppiare costantemente insieme al terzino destro, soffocando Ronaldinho, e nè Carrick nè Scholes sono dei frangiflutti invalicabili nella zona centrale al limite dell'area.

Giova ricordare che nel 2007, contro quello stesso centrocampo, i primi 2 gol della Partita Perfetta vennero proprio da quella zona.

Giocando con il trittico Beckham-Pirlo-Ambrosini, il rischio è di ridurre il nostro gioco ad una serie di cross di Becks da una parte e Ronaldinho dall'altra, ma nel gioco aereo Ferdinand ed Evans si fanno valere, eccome: non fecero toccare palla, senza andare troppo lontano, ai lunghi dell'Inter nella gara di San Siro della scorsa stagione.

C'è Pato, certo, la carta migliore di cui possiamo disporre per rendere imprevedibile la nostra partita: ma è pur sempre UNA carta.

Della qualità, e della capacità di inserirsi (vedi Cagliari e Sampdoria) di Clarence, io non mi priverei. A costo di concedere qualche ripartenza in più: ci sarà anche Rooney, ma giocheranno pur sempre con una sola punta.

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l' INTERVISTA

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(ndr) è con orgoglio che Milan Day da il benvenuto, tra i nostri opinionisti, ad un amico prima ancora che al prestigioso Direttore del nostro Canale del Cuore

 
 Il nostro Gianpiero Sabato lo ha incontrato e...

Milan-Manchester United rappresenta una delle sfide più nobili ed interessanti del calcio europeo e mondiale: scendono in campo 10 Coppe dei Campioni/Champions League ed in totale ben 25 trofei internazionali.
Ma al di là del blasone, la sfida agli inglesi può rappresentare un crocevia importante della nostra stagione.
Proprio considerando l’importanza della sfida, Milan Day ha deciso di affidarne la presentazione ad uno dei suoi “amici” più autorevoli, il Direttore di Milan Channel Mauro Suma.

Mauro, presentaci  l’attesissima sfida tra Milan e Manchester United
E' la classica partita nella quale... (continua sul nostro SITO)


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Manchester: prime impressioni, verso il Derby fra Diavoli

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Il Manchester di Alex Ferguson in questa stagione ha alternato sostanzialmente 2 volti: quello arrembante, messo in mostra soprattutto all'Old Trafford, con un 4-4-2 che spesso diventa 4-2-4, e quello contropiedista, esibito invece in tante trasferte, soprattutto quelle più insidiose.

Lo United "casalingo", chiamiamolo così, non rinuncia mai alle 2 punte, Rooney-Berbatov, ormai ribattezzato (secondo me peccando di blasfemia) "Berbacadabra", visto che il bulgaro si sta trasformando sempre più in uomo-assist al servizio di Rooney. Non è raro in partita trovarlo anche in posizione più arretrata rispetto al compagno, e sebbene Dimitar sia indolente per natura, nell'arco dei 90' in effetti qualche giocata di fino la regala: sabato scorso contro il Portsmouth, con una "scucchiaiata" da applausi dal limite dell'area, ha liberato Valencia solo davanti a James, prima di segnare lui stesso un gran gol da fuori.

Valencia, appunto, è forse l'unico vero "uomo nuovo" di questa stagione: ben 19 presenze da titolare per lui in questa Premier, il più impiegato a centrocampo dopo l'inossidabile coppia centrale Fletcher-Carrick. Ala destra effervescente, predilige il cross ma non disdegna gli ingressi in area, e i 5 gol segnati in campionato sono lì a dimostrarlo. Lui e Nani, saranno probabilmente gli unici elementi di discontinuità fra il Manchester del maggio 2007, e quello che ci apprestiamo ad affrontare.

Si perchè lo United "da esportazione" ha una faccia diversa: 4-5-1, che diventa 4-3-3 quando loro attaccano, rinunciando alla potenza di Berbatov per infoltire il centrocampo e far male con la velocità dei 3 davanti. Lo dimostrano le partite giocate mercoledì scorso al Villa Park, due settimane fa all'Emirates, e prima ancora nel derby di Carling Cup in casa del City e nel big match di Premier allo Stamford Bridge. Solo una volta, ad inizio stagione, Ferguson aveva osato le 2 punte in una trasferta da panico, quella ad Anfield: ed avendo rimediato due pere dal Liverpool disastrato di quest'anno, da lì in poi ha pensato bene di riporre Berbatov nel cassetto quando occorre.

A centrocampo, intoccabili Fletcher e Carrick, Ferguson alterna nel terzo posto disponibile da centrocampista centrale del 4-5-1, uno fra Anderson, Scholes e Giggs. Il primo è entrato in rotta di collisione con il manager scozzese nel mese di gennaio, lamentando lo scarso utilizzo, e nelle ultime 2 partite non è andato neanche in panchina. L'ultimo, nonno Ryan, era certamente il più in forma e per caratteristiche il più temibile dei 3, ma mercoledì contro l'Aston Villa ha riportato una frattura al braccio che lo terrà fuori dai giochi per 4 settimane: ci sarà al ritorno. Facile prevedere dunque un Fletcher-Carrick-Scholes, ovvero la stessa cerniera centrale della Partita Perfetta che tutti ricordiamo. Possibile outsider Gibson, la giovane stellina irlandese che Ferguson stima molto.

Sugli esterni, 2 fra Valencia, Nani e Park, con quest'ultimo forse in leggero vantaggio, nonostante lo scarso minutaggio di questa stagione, perchè il coreano è esperto e sa giocare queste partite, specie contro il Milan, visto che con la maglia del Psv nel 2005 ci mise in croce. Non essendoci Giggs, è possibile immaginare l'impiego di Nani insieme a lui, essendo il portoghese lo specialista dei calci piazzati (sia corner che punizioni) dei red devils quando è assente il gallese.

Davanti, ovviamente, lo spauracchio Wayne Rooney, con i suoi 21 gol in Premier in 25 partite giocate, 15 nelle ultime 16.

D'altronde quella con Nani-Fletcher-Carrick-Scholes-Park, e davanti Rooney, è esattamente la squadra messa in campo da Ferguson a fine gennaio in casa dell'Arsenal.

In difesa, sicuro il rientro di Rio Ferdinand, che in campionato ha riposato causa squalifica, accanto al quale dovrebbe rientrare anche Vidic. Sulla sinistra sicuro Evra, sulla destra invece ballottaggio G.Neville-Rafael, con il primo favorito, vista l'importanza dell'incontro. Van der Sar in porta.

Questo sulla formazione probabile del Manchester United. Di come potrà svilupparsi la partita, parleremo più avanti. Anche perchè la nostra, di formazione, è ancora in alto mare.

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Kala torna a casa....?

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Potrebbe essere la Dinamo Kiev la futura destinazione di Kakha Kaladze.
 Il difensore georgiano, infatti, è ormai destinato alla partenza, dopo aver capito di aver poco spazio nello scacchiere di Leonardo.
Dopo un abboccamento con lo Zenit, esauritosi però immediatamente di fronte al "niet" di Spalletti, la strada che lo riporterebbe a Kiev, società da cui il Milan lo acquistò, appare quella più percorribile.
Ricordiamo che il campionato in Ucraina riparte a marzo, e il mercato è ancora aperto.
Si potrebbe così concretizzare, alla Dinamo Kiev, un nuovo ritorno, dopo di quello di quest'estate di un altro grande ex rossonero, Andriy Shevchenko.

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Milan Channel Story - parte I

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Sembra ieri, ma sono passati già dieci anni da quel 16/12/99 in cui prese vita una novità assoluta per la tv italiana: il primo canale dedicato interamente a una squadra di calcio, Milan Channel.

Il canale, che inizialmente trasmetteva dalle 13 prima di diventare 24 H /24, permetteva ai tifosi vicini e lontani da Milano di poter vedere situazioni prima tabù per i tifosi, come gli allenamenti, che prima si potevano vedere o dal vivo a Milanello o in pochi secondi dentro i servizi dei TG sportivi.

I primi mesi del neonato canale vedono un Milan che, nonostante il tricolore in petto, stenta sia in campionato che nelle coppe, e quindi, non potendo realizzare trasmissioni sulle vittorie, Milan Channel fa capire che non si parlerà solo di calcio, andando a realizzare un bellissimo speciale a Kiev, curato da Francesco Bonfardeci, in cui Andriy Shevchenko mostra tutta la sua vita compresa la sua scuola e la sua casa d’infanzia.

Il primo momento di gloria calcistica arriva col derby dello 0-6, il cui prepartita è andato in onda a reti unificate con Inter Channel, mentre la prima coppa arriva il 28/5/03, con la troupe del Canale che segue tutta la giornata live da Manchester.

Da lì, il canale cresce per numero di abbonati, e con maggiori entrate aumentano anche i contenuti e le trasmissioni, rendendo Milan Channel uno dei canali più apprezzati del bouquet di Sky Sport.

Inoltre, insieme alle coppe, iniziano ad arrivare i grandi colpi di mercato che fanno sognare i tifosi: il primo fu Rui Costa, che venne presentato con il fermo immagine della “Gazzetta dello Sport” fino alle 13 del 3 luglio 2001, quando un’edizione speciale delle trasmissioni, condotta da Roberta Noè e da Mauro Suma, raccontò i dettagli dell’operazione. Altra trattativa importante è stata quella di Alessandro Nesta: un tifoso mandò una mail in cui in un fotomontaggio il giocatore già indossava la casacca rossonera. L’idea piacque, e il forte difensore romano venne annunciato sul canale proprio con quel fotomontaggio e l’inno del Milan.

In questo modo sono stati annunciati tanti giocatori acquistati, tranne Alberto Gilardino, il quale telefonò in diretta a “Studio Milan” per annunciare a Tiziana Sapienza, ai suoi ospiti e ai tifosi il suo arrivo.

L’apice dal punto di vista del mercato fu però raggiunto per una mancata cessione: il 19 gennaio 2009, la trasmissione “Studio Milan” va in onda in tono quasi funereo, le ultime news dicono che Kakà sta per partire e quando alle 22,30 la trasmissione chiude, lo spazio per la speranza è veramente poco. Invece un’ora dopo lo stesso giocatore al telefono canta insieme ai tifosi, che sotto casa sua intonano “siam venuti fin qua per vedere segnare Kakà”, per l’estasi del Direttore.

Il vero dramma invece si raggiunse nell’estate 2006, quando “Moggiopoli” stava per far sparire il Milan, ma anche lì il canale informò i suoi abbonati di tutto quello che ci stavano facendo, con aggiornamenti continui e gli interventi dell’ ”Avvocato del Diavolo”, Leando Cantamessa.

Ma questi appena elencati sono episodi straordinari, mentre la vera forza di Milan Channel è raccontarci la quotidianità, dal giocatore che salta un allenamento alla lista convocati.

Un rapporto quotidiano che necessariamente sfocia nell’affetto e nell'amicizia verso i volti più noti di chi ha fatto parte di questa storia.

(continua...)

Ezio Disingrini

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le bombe di Leo

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" (omissis) Chi lo conosce bene dice
che non c’è nulla di cui 
sorprendersi, che Leo è così, che quello di sabato scorso è lo stesso tono che Leonardo usa col suo mentore Berlusconi quando ha da dire qualcosa, come in quel famoso 5 Agosto in cui il Presidente si reca a Milanello per mettere fine alla campagna acquisti rossonera... "

Gianpiero Sabato con una paziente, documentata e verificata (da fonti più che attendibili) ricerca, ricostruisce per Milan Day, la settimana più "chiacchierata" della storia recente del Milan.
Ricostruisce il perchè dell'atipica (per lui) conferenza stampa di Leonardo prima della partita con il Bologna.
Porta fatti, nomi e cognomi di una vicenda che ha sorpreso, oltre i media, anche i tifosi rossoneri che, grazie a quello "sfogo", hanno imparato ad apprezzare e sentire ancor più vicino l'attuale Mister rossonero

Volete leggere come sono andati veramente i fatti ?
cliccate QUA

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E' nata Radio Milan Day!

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Non abbiamo grosse pretese.
Ci siamo solo chiesti quale mezzo ci avrebbe permesso di essere più a diretto contatto con voi.
E la radio ci è sembrata la proposta migliore.
Siamo partiti da molto lontano, cercando gli strumenti migliori che ci permettessero di creare un angolino radiofonico tutto per noi, e per gli utenti del forum.
Perchè è soprattutto a loro che è diretto questo nuovo strumento del network Milan Day.
Radio MD, infatti, nasce con l'idea di mettere a disposizione della nostra piccola comunità un nuovo mezzo per confrontarsi, discutere, proporre.
La nostra nuova web radio, che da oggi muove i suoi primi passi, si comporrà infatti di una sua parte musicale, canonica, e di una serie di contenitori, live, durante i quali diremo la nostra e ascolteremo le varie opinioni di chi vuole unirsi alle nostre chiacchierate.
Ci avvarremo, per fare ciò, di due software diversi, che permetteranno di contribuire ad ognuno di voi, intervenendo in diretta, assolutamente gratuitamente, tramite chiamate web.
E naturalmente, come avrete visto, chiederemo il vostro supporto per il palinsesto musicale, che sarà basato anche sulle playlist che ognuno di voi vorrà inviarci.
Insomma, una radio nata per voi e fatta da voi.
Non siamo professionisti del settore, ma è un progetto a cui teniamo, davvero tanto!
Speriamo che sia di vostro gradimento
...buona Radio a tutti!
Guglielmo 

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Niente fascia ai mignottari

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Dopo le prime voci, adesso c'è anche la certezza: John Terry è stato detronizzato, gli è stata tolta la fascia di capitano dei Leoni d'Inghilterra, in favore di Rio Ferdinand.

Ecco il comunicato con cui Fabio Capello ha comunicato al mondo la decisione (dal sito della Football Association): "Dopo una lunga riflessione, ho deciso di togliere a John la fascia di capitano dell'Inghilterra. Come capitano della nazionale, ha sempre tenuto un comportamento estremamente positivo. Ma ci sono altri fattori di cui ho dovuto tener conto e ho preso questa decisione per tutelare la squadra".

La spiegazione che il c.t. inglese si è sentito di dover dare, è che Terry perde la fascia a causa di "fattori di cui ho dovuto tener conto".

Non sarebbe stato opportuno da parte sua chiamare per nome e cognome i motivi che lo hanno portato alla scelta? Perchè Don Fabio, novello moralista e succube delle folle (la qual cosa mi sorprende parecchio), non ci spiega quale peccato capitale commesso dal capitano del Chelsea lo ha sconvolto a tal punto?

La storia ormai la sapete tutti: in breve (ma c'è poco altro da dire), Terry, uomo sposato, si faceva la fidanzata (non moglie, fidanzata) di Wayne Bridge, terzino sinistro ex-Chelsea, dal gennaio 2009 al City.

Caspita, che scandalo, in questa società in cui tutti i matrimoni durano 50 anni... eh, come no.

Lui, lei e l'altro. "Altro" che, come nelle migliori commedie cinematografiche o teatrali, è un amico fidato. La storia più vecchia del mondo.

Tra l'altro, la santa donna in questione,Vanessa Perroncel,



secondo i tabloid inglesi si sarebbe fatta in passato mezzo Chelsea, con Mutu e Gudjohnsen in prima fila per aggiudicarsi le sue grazie.

Eidur Gudjohnsen che, udite udite, altri non è che il capitano dell'Islanda!

Questo mascalzone ruba-zocc.. ehm scusate, ruba-fidanzate... qualcuno gli tolga la fascia!

Mi auguro a questo punto che venga creata dalla Fifa una commissione ad hoc, che definirei magari "Commissione per la decenza e il decoro dei capitani, contro ogni forma di impudicizia".

Ad essa darei il compito di indagare scrupolosamente nel passato di Cannavaro, Lucio, Puyol, insomma tutti i capitani delle nazionali di calcio, allo scopo di stabilire se il livello di moralità delle loro vite private è sufficiente per portare la fascia al braccio. Come ci regoliamo, tutte le corna vanno punite? Solo le corna posizionate sulla testa di un compagno? Solo se il compagno è anche amico?

Comincio a dare io un suggerimento alla Commissione: il signor Rio Ferdinand..



.. nel dicembre 2007 si rese protagonista di un vero scandalo a luci rosse, roba che al confronto Little John Terry è un amish.

Il neo-capitano, aveva pensato bene di organizzare un party pre-natalizio in un noto hotel di Manchester (invitata praticamente l'intera rosa dello United) al quale parteciparono decine (una quindicina solo quelle accertate) di modelle, ballerine e troiette semplici. Nella mattinata successiva al festino, fece persino irruzione la polizia, che intanto aveva ricevuto una "soffiata" secondo la quale in quell'hotel una donna era stata brutalmente violentata. Vennero trovati vari giocatori del Manchester Utd. fra cui lo stesso Rio, Rooney, Brown e molti altri, ancora addormentati in un oceano di preservativi usati.

Mi chiedo: questo non è abbastanza, secondo il Don Fabio puritano, per togliere anche a Rio Ferdinand la fascia?

Per darla a chi poi? Mmm vediamo, a Rooney abbiamo visto che non si può, Brown no, Gerrard no (perchè anche lui in passato ne ha combinate 2 o 3)... mah, forse il terzo portiere.

p.s. caro Wayne (Bridge), di sicuro in questa storia sei la parte realmente lesa, e non posso che esserti vicino. Ma anche tu, Dio mio, anche tu... avresti potuto anche immaginarlo che il mettersi con una come la Perroncel ti avrebbe procurato più corna di un cesto di lumache, no?

[...]

La storia di Nelson Dida - parte II

4 commenti


Se idealmente il 28 maggio 2003 Nelson prende lo scettro di più forte, il 12 aprile 2005 lo restituisce. Durante il derby di Champions viene colpito da un petardo alla spalla che lo stordisce e da lì qualcosa cambia.
Non sapremo mai (forse) se il petardo in sé c’entrasse realmente, ma da quella serata il Milan non aveva più in porta Superman, ma un'altra persona.
Il finale della stagione è da incubo: in sei minuti il Liverpool ci strappa la coppa e per la prima volta, nonostante il gran rigore su Gerrard, Dida esce sconfitto.
Il Milan si riprenderà e tornerà a vincere, ma perde il suo portiere che esibisce una brutta copia di se stesso per molto tempo.
Se prima era un evento segnargli, ora è diventato un evento tenere la porta inviolata.
Dove prima si vedevano parate da urlo, ora si vedono solo uscite a vuoto, accennate, ed errori impensabili su tiri innocui.
Nell’amichevole americana contro il Manchester United, Nelson realizza il primo gol, seppur non ufficiale, per un portiere rossonero, grazie ad un rigore battuto dopo il pari dei 90 minuti.
All’amichevole successiva contro la Samp però sbaglia e il progetto di fargliene tirare uno in partita ufficiale non decolla.
La stagione 2005-06 è un incubo per Nelson, compagni, e tifosi; sembra stia restituendo i punti guadagnati nel passato.
Durante l’estate 2006 scoppia calciopoli, e, con un Milan che rischiava di finire in B, ci si ritrova ad alzare ancora la Champions League, contro un avversario non qualunque: il Liverpool.
Protagonista della serata è Pippo Inzaghi, con Dida che non commette errori ed è forse un’eccezione rispetto alla regola degli ultimi mesi.
Seconda coppa vinta: la prima da eroe, la seconda quasi da punto debole.
Nessuno capisce il motivo di questa parabola discendente da quel maledetto petardo e per molti sarebbe opportuno intervenire sul mercato, ma la società continua a fidarsi di lui.
Il 3 ottobre 2007 ne combina una veramente grossa: nella sfida col Celtic in Champions finge di essere colpito da un tifoso avversario entrato in campo, gettandosi a terra e toccandosi il collo.
Viene squalificato per un turno, ma perde la stima di molti tifosi e sportivi che erano disposti a perdonare gli errori tecnici ma non simili sceneggiate (in alto la prima pagina della gazzetta del giorno dopo).
Da apprezzare però le scuse pubbliche rivolte alla tifoseria prima di un incontro di campionato successivo alla squalifica.
Nonostante la figuraccia, ha la possibilità di difendere la porta del Milan anche nel Campionato del Mondo per club dove nel corso della semifinale contro i modesti giapponesi dell’Urawa si becca un rimprovero in mondovisione da Gattuso per una palla non trattenuta.
Il Milan conquista il titolo contro il Boca Jr e torna in Italia per il derby, dove la stagione disgraziata di Dida raggiunge l’apice: su un tiro centrale e debole di Cambiasso si tuffa e regala un gol all’Inter.
Per molti la pazienza è finita, ma Nelson viene ancora confermato in porta contro il Napoli, dove non commette errori gravi, ma rimarrà la sua ultima partita in campionato a causa di un infortunio; viene sostituito da Kalac, il quale non si comporta male.
Nella stagione 2008/09 molti lo vorrebbero ceduto, ma lui chiede di rimanere e parte da secondo portiere alle spalle del rientrante Abbiati.
Siede in panchina fino a marzo, giocando solo la coppa Uefa, quando Abbiati si infortuna gravemente. Titolare fino al termine del campionato, non demerita.
Nella stagione in corso parte da infortunato cosi come lo stesso Abbiati, così lascia il posto a Storari di rientro da Firenze. Marco sorprende tutti, ma un problema prima di Milan-Roma lo ferma, e quindi tocca ancora una volta a lui.
Dopo tre giorni il Milan va sul campo del Real Madrid, e per tutti era una partita impossibile: il Milan tutto sommato si difende bene quando all’improvviso Dida si fa scappare un tiro innocente di Granero e Raul non perdona: 1-0 Real (fortunatamente ribaltato) e tutti vorrebbero Dida in panchina e ceduto a gennaio. Per non dire peggio.
Ma sia Storari che Abbiati non sono pronti, e col solo Flavio Roma tesserato non si può sostituire il portiere brasiliano, il quale, miracolosamente, si riprende e gioca molto bene già la domenica successiva a Verona, dove una sua grande parata spiana la strada alla doppietta di Nesta.
A gennaio Dida non si tocca e Storari per giocare va alla Sampdoria, con Abbiati che, nonostante fosse recuperato, va in panchina.
Ora mancano 6 mesi al termine della stagione e alla fine del contratto di Nelson Dida, un contratto molto chiacchierato a causa del suo ingaggio di 4 mln, che molti contestano sia per gli errori che per i periodi passati come riserva.
Oggi non sappiamo se rinnoverà o terminerà la sua incredibile carriera rossonera, ma una cosa è certa: nessuno si dimenticherà di lui, per i trofei vinti col Milan e la Nazionale (bronzo olimpico, Mondiale e Coppa America) e per gli errori commessi.
A meno che, naturalmente, non ci venga detto che il Milan in questi anni abbia alternato due Dida gemelli.

Ezio Disingrini

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3 bei gol

13 commenti

Ci piace segnalare quello che, a nostro giudizio, è passato nel più totale silenzio o, nella migliore delle ipotesi, nella più ardita mistificazione dei fatti Milanisti.

Si sa che ormai è una abitudine politicamente corretta quella di giudicare una operazione calcistica dal colore della maglia (se è RossoNera va regolarmente criticata).
Badate bene, non diciamo che non sia giusto, perchè fino a che ci saranno tifosi Milanisti "boccaloni" che si accodano volentieri al momento trendy dei media italiani, che fanno alzare l'auditel e la tiratura di TV e stampa antimilanista (sarebbe più giusto dire anti berlusconiana), come dar torto a certe "penne" od "opinionisiti"?
Noi, però, che ostinatamente stiamo dalla parte del nostro Milan (sia quando è bello e buono che quando è brutto e cattivo), ci permettiamo, nel nostro modestissimo spazio, di far notare quanto è accaduto lasciando a voi la possibilità di giudicare premettendo che è la visione di un "occhio RossoNero" dichiarato, al contrario
di chi si trincera dietro la maschera di imparzialità senza avere il pudore di schierarsi apertamente.

1° GOL
Nell'assordante silenzio societario di fronte alle faneticanti e offensive dichiarzaioni interiste nel pre e post ultimo derby, Marco (per alcuni stolti il "tronista" rossonero) fa sentire la sua voce da perfetto Milanista che è orgoglioso di esserlo :
«Prima precisazione: io all'arbitro non ho detto di tutto ma una frase normale, ' ' è il caso di fischiare un fallo del genere?' ' . Forse solo il modo è stato un po' brusco.
Precisazione numero due: io sono un giocatore sempre molto corretto e tollerante e Mourinho lo dovrebbe sapere. Se non lo sa, provi a domandare ai suoi difensori che mi hanno picchiato per tutto il derby senza che io reagissi.
Precisazione numero tre: io sono certamente più educato di Sneijder che dovrebbe conoscere il regolamento e il regolamento dice che gli applausi all' arbitro sono considerati un' offesa grave.
Precisazione numero quattro: nessuno di noi del Milan ha dato in escandescenze come ha fatto in continuazione la panchina dell' Inter.
Precisazione numero cinque: il Milan non si è mai permesso di mancare di rispetto agli avversari e al loro presidente come invece ha fatto chi ci ha preso in giro indossando la maschera del presidente Berlusconi»
Certo, se non ci fosse stato l'autogol del silenzio di Galliani, sarebbe stato un successo ma...
provate ad immaginare tutta la faccenda a maglie invertite, pensate che la risonanza, il risalto ed i giudizi mediatici sarebbero stati gli stessi?

2° GOL
C'è chi dice no!
E non sono pochi, Marek è solo l'ultimo di una lunga serie.
Secondo il "made in Italy" avere la possibilità di passare il Naviglio ed approdare nell'Eden neroazzurro dove tutto è bello giusto e vincente, è un'occasione che capita una volta nella vita e alla quale non si può rinuciare, eppure...
Marek aveva tutto da guadagnare, non tanto per i risultati sul campo o per la sua carriera, quanto per la sua rivalutazione immediata come calciatore perchè (pensateci) come sarebbe stato descritto ed incensato questo ennesimo "colpo Inter"?
Ma se è davvero così scellerato rinunciare all'Inter per il Milan, perchè nessun giornalista degno di questa professione, analizza in modo serio le motivazioni che costantemente vedono un calciatore dell'Inter passare senza troppi problemi (a volte persino con entusiasmo) al Milan e mai (o quasi, i casi sono rarissimi) viceversa ?
Perchè lo Jankulovski panchinaro Milanista, in odore di Inter, diventa "l'importante tassello mancante" alla invincibile armada neroazzurra per poi ritornare (dopo averla rifiutata) ad essere un inutile ruba stipendio RossoNero?
Marek, secondo me, continuerà a non trovare spazio in questo Milan e non sarà (anche vista l'età) un Campione da ricordare per la sua fulgida carriera RossoNera ma, con questo suo no, dovrebbe rimanere per sempre, in modo indelebile, nel cuore di chi ha l'orgoglio dell'esser Milanista

3° GOL
Operazione a costo 0.
Giocatore che fu presentato, all'atto del suo passaggio all'Inter, come "il colpo" del mercato, di classe sopraffina, una gradissima mossa strategica del team morattiano.
Oggi (dopo solo due anni) è un "vecchio bollito", un "pacco" dell'Inter al Milan, una "opera caritatis" fatta da un "signore" al "povero diavolo".
Intanto c'è da dare il più grande ed affettuoso benvenuto ad un calciatore che (come molti) non si è fatto abbindolare dal made in Italy mediatico ed ha rifiutato altre destinazioni (l'ultima il Marsiglia) pur di indossare la nostra Maglia senza avere il posto assicurato.
Poi c'è da fare un grande complimento alla dirigenza Milanista che se ne stra-frega degli umori della piazza (cosa che non fa, ad esempio, la Juventus ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti) e pensa, pur correndo il rischio di sbagliare, con la propria testa.
Ma anche qua, perchè...
l'Inter spende una paccata di milioni per prenderlo dalla Roma...
dopo due anni lo "regala", dichiarando apertamente l'errore di investimento sulla scelta e...
l'errore è del Milan ???
Non vi sembra un film già visto altre volte ?
Non vi sembra la riedizione del "film" su Suazo ?
Prima annunciato come gran colpo a danno del Milan e poi sbolognato di notte nel più totale silenzio?
Quello che ci darà Amantino ce lo dirà, come sempre, solo il campo a dispetto di coloro che dipingono tutto in base al colore della maglia.
Se ci darà quello che tutti i Milanisti si augurano per il bene della propria squadra, ne saremo contenti.
Se non ce lo darà, ci dispiacerà ma non faremo certo come gli altri che scaricano i propri giocatori ad uso e consumo del "padrone"... vero Ronnie e Adri ?

(ndr) se non la pensate così, no problem. Parlare di calcio è bello perchè tutte le opinioni sono rispettabili se fatte con educazione, garbo e voglia di condividere. Siamo qua non solo per dire la nostra ma, anche e soprattutto per sentire la vostra

[...]

Grazie lo stesso ragazzi

0 commenti

La settimana che ci siamo lasciati alle spalle ha il retrogusto di un amaro deja-vu. La passata stagione svoltò in negativo nei 7 giorni fra Milan-Reggina 1-1 e Inter-Milan 2-1. Questa, almeno per ciò che riguarda il campionato, svolta in negativo fra Inter-Milan 2-0 e Milan-Livorno 1-1. E' vero, l'ordine è invertito, ma le somiglianze sono impressionanti. In entrambi i casi crolliamo a cavallo fra il derby di ritorno, giocato sempre in casa loro, e una partita casalinga apparentemente facile: sempre 1-1, e sempre contro una candidata alla salvezza in maglia amaranto. Allora ci rese la vita difficilissima Corradi (classica Torre che noi soffriamo) autore dell'assist per Di Gennaro, questa volta Lucarelli (classica Torre che noi soffriamo), che insacca su "assist", chiamiamolo così, di Bellucci. E, cosa più importante, quel Milan si sciolse, in quella maledetta settimana, anche e soprattutto a causa dell'infortunio di Kakà, giocatore allora insostituibile e senza il quale si perdeva sempre. Anche quest'anno, nel momento chiave, purtroppo ci è venuto a mancare l'Insostituibile della stagione 2009-2010, Sandro Nesta. Perchè Thiago è un mostro ma non ancora leader, e perchè Favalli non può essere titolare in un derby. A essere maligni, potremmo sottolineare anche le aspre similitudini fra l'arbitraggio di quel Milan-Reggina (ricorderete il gol clamorosamente regolare non concesso a Seedorf: e solo 7 giorni dopo Adriano...) e l'arbitraggio di questo Milan-Livorno, visto che il nuovo regolamento della serie A, scritto da Mourinho, ha stabilito che ai rossoneri non si possono più concedere rigori. Potremmo sottolineare, dicevo, questo punto e farne uno scudo per dimenticare il resto. Ma non faremmo il bene del Milan. La verità è che l'anno scorso senza Kakà eravamo nel baratro, e lo stesso accade quest'anno senza Nesta: panchina corta, solito discorso, non numericamente ma per qualità. Lo sapevamo già, lo sapevamo dall'inizio della stagione. E allora? Allora un enorme grazie a questi ragazzi, che andando contro le previsioni dei loro stessi tifosi, ci stanno regalando un campionato di vertice, anche se non da scudetto.


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