La storia di Nelson Dida - parte II


Se idealmente il 28 maggio 2003 Nelson prende lo scettro di più forte, il 12 aprile 2005 lo restituisce. Durante il derby di Champions viene colpito da un petardo alla spalla che lo stordisce e da lì qualcosa cambia.
Non sapremo mai (forse) se il petardo in sé c’entrasse realmente, ma da quella serata il Milan non aveva più in porta Superman, ma un'altra persona.
Il finale della stagione è da incubo: in sei minuti il Liverpool ci strappa la coppa e per la prima volta, nonostante il gran rigore su Gerrard, Dida esce sconfitto.
Il Milan si riprenderà e tornerà a vincere, ma perde il suo portiere che esibisce una brutta copia di se stesso per molto tempo.
Se prima era un evento segnargli, ora è diventato un evento tenere la porta inviolata.
Dove prima si vedevano parate da urlo, ora si vedono solo uscite a vuoto, accennate, ed errori impensabili su tiri innocui.
Nell’amichevole americana contro il Manchester United, Nelson realizza il primo gol, seppur non ufficiale, per un portiere rossonero, grazie ad un rigore battuto dopo il pari dei 90 minuti.
All’amichevole successiva contro la Samp però sbaglia e il progetto di fargliene tirare uno in partita ufficiale non decolla.
La stagione 2005-06 è un incubo per Nelson, compagni, e tifosi; sembra stia restituendo i punti guadagnati nel passato.
Durante l’estate 2006 scoppia calciopoli, e, con un Milan che rischiava di finire in B, ci si ritrova ad alzare ancora la Champions League, contro un avversario non qualunque: il Liverpool.
Protagonista della serata è Pippo Inzaghi, con Dida che non commette errori ed è forse un’eccezione rispetto alla regola degli ultimi mesi.
Seconda coppa vinta: la prima da eroe, la seconda quasi da punto debole.
Nessuno capisce il motivo di questa parabola discendente da quel maledetto petardo e per molti sarebbe opportuno intervenire sul mercato, ma la società continua a fidarsi di lui.
Il 3 ottobre 2007 ne combina una veramente grossa: nella sfida col Celtic in Champions finge di essere colpito da un tifoso avversario entrato in campo, gettandosi a terra e toccandosi il collo.
Viene squalificato per un turno, ma perde la stima di molti tifosi e sportivi che erano disposti a perdonare gli errori tecnici ma non simili sceneggiate (in alto la prima pagina della gazzetta del giorno dopo).
Da apprezzare però le scuse pubbliche rivolte alla tifoseria prima di un incontro di campionato successivo alla squalifica.
Nonostante la figuraccia, ha la possibilità di difendere la porta del Milan anche nel Campionato del Mondo per club dove nel corso della semifinale contro i modesti giapponesi dell’Urawa si becca un rimprovero in mondovisione da Gattuso per una palla non trattenuta.
Il Milan conquista il titolo contro il Boca Jr e torna in Italia per il derby, dove la stagione disgraziata di Dida raggiunge l’apice: su un tiro centrale e debole di Cambiasso si tuffa e regala un gol all’Inter.
Per molti la pazienza è finita, ma Nelson viene ancora confermato in porta contro il Napoli, dove non commette errori gravi, ma rimarrà la sua ultima partita in campionato a causa di un infortunio; viene sostituito da Kalac, il quale non si comporta male.
Nella stagione 2008/09 molti lo vorrebbero ceduto, ma lui chiede di rimanere e parte da secondo portiere alle spalle del rientrante Abbiati.
Siede in panchina fino a marzo, giocando solo la coppa Uefa, quando Abbiati si infortuna gravemente. Titolare fino al termine del campionato, non demerita.
Nella stagione in corso parte da infortunato cosi come lo stesso Abbiati, così lascia il posto a Storari di rientro da Firenze. Marco sorprende tutti, ma un problema prima di Milan-Roma lo ferma, e quindi tocca ancora una volta a lui.
Dopo tre giorni il Milan va sul campo del Real Madrid, e per tutti era una partita impossibile: il Milan tutto sommato si difende bene quando all’improvviso Dida si fa scappare un tiro innocente di Granero e Raul non perdona: 1-0 Real (fortunatamente ribaltato) e tutti vorrebbero Dida in panchina e ceduto a gennaio. Per non dire peggio.
Ma sia Storari che Abbiati non sono pronti, e col solo Flavio Roma tesserato non si può sostituire il portiere brasiliano, il quale, miracolosamente, si riprende e gioca molto bene già la domenica successiva a Verona, dove una sua grande parata spiana la strada alla doppietta di Nesta.
A gennaio Dida non si tocca e Storari per giocare va alla Sampdoria, con Abbiati che, nonostante fosse recuperato, va in panchina.
Ora mancano 6 mesi al termine della stagione e alla fine del contratto di Nelson Dida, un contratto molto chiacchierato a causa del suo ingaggio di 4 mln, che molti contestano sia per gli errori che per i periodi passati come riserva.
Oggi non sappiamo se rinnoverà o terminerà la sua incredibile carriera rossonera, ma una cosa è certa: nessuno si dimenticherà di lui, per i trofei vinti col Milan e la Nazionale (bronzo olimpico, Mondiale e Coppa America) e per gli errori commessi.
A meno che, naturalmente, non ci venga detto che il Milan in questi anni abbia alternato due Dida gemelli.

Ezio Disingrini

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Complimenti per il racconto su Dida. Seguo sempre con interesse questo blog e lo trovo ogni giorno più interessante. Bravi, continuate così!
Ciao
Giovanni da Bitonto

zlargoth ha detto...

Grazie mille Giovanni :)

sei abbonato al canale vero? Non mi è nuovo questo "Giovanni da Bitonto" :)

Anonimo ha detto...

Ciao Drago, no non sono abbonato a milan channel ma da come ne parlate voi sul blog e sul sito sono tentato a farlo. Mi piace chi parla come voi della mia squadra e vi invidio un po' per l'amicizia che avete con milanisti veri come Suma che vedo spesso a telelombardia
Giovanni da Bitonto

zlargoth ha detto...

Chiamami pure Francesco :)

ti consiglio allora di entrare a far parte della nostra community sul Forum, magari al raduno di fine stagione vieni a scambiare anche tu due chiacchiere in libertà col Direttore. :)

Un abbraccio, a presto

 
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