Milan Channel Story - parte I


Sembra ieri, ma sono passati già dieci anni da quel 16/12/99 in cui prese vita una novità assoluta per la tv italiana: il primo canale dedicato interamente a una squadra di calcio, Milan Channel.

Il canale, che inizialmente trasmetteva dalle 13 prima di diventare 24 H /24, permetteva ai tifosi vicini e lontani da Milano di poter vedere situazioni prima tabù per i tifosi, come gli allenamenti, che prima si potevano vedere o dal vivo a Milanello o in pochi secondi dentro i servizi dei TG sportivi.

I primi mesi del neonato canale vedono un Milan che, nonostante il tricolore in petto, stenta sia in campionato che nelle coppe, e quindi, non potendo realizzare trasmissioni sulle vittorie, Milan Channel fa capire che non si parlerà solo di calcio, andando a realizzare un bellissimo speciale a Kiev, curato da Francesco Bonfardeci, in cui Andriy Shevchenko mostra tutta la sua vita compresa la sua scuola e la sua casa d’infanzia.

Il primo momento di gloria calcistica arriva col derby dello 0-6, il cui prepartita è andato in onda a reti unificate con Inter Channel, mentre la prima coppa arriva il 28/5/03, con la troupe del Canale che segue tutta la giornata live da Manchester.

Da lì, il canale cresce per numero di abbonati, e con maggiori entrate aumentano anche i contenuti e le trasmissioni, rendendo Milan Channel uno dei canali più apprezzati del bouquet di Sky Sport.

Inoltre, insieme alle coppe, iniziano ad arrivare i grandi colpi di mercato che fanno sognare i tifosi: il primo fu Rui Costa, che venne presentato con il fermo immagine della “Gazzetta dello Sport” fino alle 13 del 3 luglio 2001, quando un’edizione speciale delle trasmissioni, condotta da Roberta Noè e da Mauro Suma, raccontò i dettagli dell’operazione. Altra trattativa importante è stata quella di Alessandro Nesta: un tifoso mandò una mail in cui in un fotomontaggio il giocatore già indossava la casacca rossonera. L’idea piacque, e il forte difensore romano venne annunciato sul canale proprio con quel fotomontaggio e l’inno del Milan.

In questo modo sono stati annunciati tanti giocatori acquistati, tranne Alberto Gilardino, il quale telefonò in diretta a “Studio Milan” per annunciare a Tiziana Sapienza, ai suoi ospiti e ai tifosi il suo arrivo.

L’apice dal punto di vista del mercato fu però raggiunto per una mancata cessione: il 19 gennaio 2009, la trasmissione “Studio Milan” va in onda in tono quasi funereo, le ultime news dicono che Kakà sta per partire e quando alle 22,30 la trasmissione chiude, lo spazio per la speranza è veramente poco. Invece un’ora dopo lo stesso giocatore al telefono canta insieme ai tifosi, che sotto casa sua intonano “siam venuti fin qua per vedere segnare Kakà”, per l’estasi del Direttore.

Il vero dramma invece si raggiunse nell’estate 2006, quando “Moggiopoli” stava per far sparire il Milan, ma anche lì il canale informò i suoi abbonati di tutto quello che ci stavano facendo, con aggiornamenti continui e gli interventi dell’ ”Avvocato del Diavolo”, Leando Cantamessa.

Ma questi appena elencati sono episodi straordinari, mentre la vera forza di Milan Channel è raccontarci la quotidianità, dal giocatore che salta un allenamento alla lista convocati.

Un rapporto quotidiano che necessariamente sfocia nell’affetto e nell'amicizia verso i volti più noti di chi ha fatto parte di questa storia.

(continua...)

Ezio Disingrini

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