Il Manchester di Alex Ferguson in questa stagione ha alternato sostanzialmente 2 volti: quello arrembante, messo in mostra soprattutto all'Old Trafford, con un 4-4-2 che spesso diventa 4-2-4, e quello contropiedista, esibito invece in tante trasferte, soprattutto quelle più insidiose.
Lo United "casalingo", chiamiamolo così, non rinuncia mai alle 2 punte, Rooney-Berbatov, ormai ribattezzato (secondo me peccando di blasfemia) "Berbacadabra", visto che il bulgaro si sta trasformando sempre più in uomo-assist al servizio di Rooney. Non è raro in partita trovarlo anche in posizione più arretrata rispetto al compagno, e sebbene Dimitar sia indolente per natura, nell'arco dei 90' in effetti qualche giocata di fino la regala: sabato scorso contro il Portsmouth, con una "scucchiaiata" da applausi dal limite dell'area, ha liberato Valencia solo davanti a James, prima di segnare lui stesso un gran gol da fuori.
Valencia, appunto, è forse l'unico vero "uomo nuovo" di questa stagione: ben 19 presenze da titolare per lui in questa Premier, il più impiegato a centrocampo dopo l'inossidabile coppia centrale Fletcher-Carrick. Ala destra effervescente, predilige il cross ma non disdegna gli ingressi in area, e i 5 gol segnati in campionato sono lì a dimostrarlo. Lui e Nani, saranno probabilmente gli unici elementi di discontinuità fra il Manchester del maggio 2007, e quello che ci apprestiamo ad affrontare.
Si perchè lo United "da esportazione" ha una faccia diversa: 4-5-1, che diventa 4-3-3 quando loro attaccano, rinunciando alla potenza di Berbatov per infoltire il centrocampo e far male con la velocità dei 3 davanti. Lo dimostrano le partite giocate mercoledì scorso al Villa Park, due settimane fa all'Emirates, e prima ancora nel derby di Carling Cup in casa del City e nel big match di Premier allo Stamford Bridge. Solo una volta, ad inizio stagione, Ferguson aveva osato le 2 punte in una trasferta da panico, quella ad Anfield: ed avendo rimediato due pere dal Liverpool disastrato di quest'anno, da lì in poi ha pensato bene di riporre Berbatov nel cassetto quando occorre.
A centrocampo, intoccabili Fletcher e Carrick, Ferguson alterna nel terzo posto disponibile da centrocampista centrale del 4-5-1, uno fra Anderson, Scholes e Giggs. Il primo è entrato in rotta di collisione con il manager scozzese nel mese di gennaio, lamentando lo scarso utilizzo, e nelle ultime 2 partite non è andato neanche in panchina. L'ultimo, nonno Ryan, era certamente il più in forma e per caratteristiche il più temibile dei 3, ma mercoledì contro l'Aston Villa ha riportato una frattura al braccio che lo terrà fuori dai giochi per 4 settimane: ci sarà al ritorno. Facile prevedere dunque un Fletcher-Carrick-Scholes, ovvero la stessa cerniera centrale della Partita Perfetta che tutti ricordiamo. Possibile outsider Gibson, la giovane stellina irlandese che Ferguson stima molto.
Sugli esterni, 2 fra Valencia, Nani e Park, con quest'ultimo forse in leggero vantaggio, nonostante lo scarso minutaggio di questa stagione, perchè il coreano è esperto e sa giocare queste partite, specie contro il Milan, visto che con la maglia del Psv nel 2005 ci mise in croce. Non essendoci Giggs, è possibile immaginare l'impiego di Nani insieme a lui, essendo il portoghese lo specialista dei calci piazzati (sia corner che punizioni) dei red devils quando è assente il gallese.
Davanti, ovviamente, lo spauracchio Wayne Rooney, con i suoi 21 gol in Premier in 25 partite giocate, 15 nelle ultime 16.
D'altronde quella con Nani-Fletcher-Carrick-Scholes-Park, e davanti Rooney, è esattamente la squadra messa in campo da Ferguson a fine gennaio in casa dell'Arsenal.
In difesa, sicuro il rientro di Rio Ferdinand, che in campionato ha riposato causa squalifica, accanto al quale dovrebbe rientrare anche Vidic. Sulla sinistra sicuro Evra, sulla destra invece ballottaggio G.Neville-Rafael, con il primo favorito, vista l'importanza dell'incontro. Van der Sar in porta.
Questo sulla formazione probabile del Manchester United. Di come potrà svilupparsi la partita, parleremo più avanti. Anche perchè la nostra, di formazione, è ancora in alto mare.
Manchester: prime impressioni, verso il Derby fra Diavoli
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