wait and see

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Berlusconi ha un rimpianto
"Il gol di Adri nel derby..."
Il patron rossonero fa il punto:
"Senza quella rete segnata con la mano ora saremmo a ridosso dell’Inter, ma con il condizionale non si va da nessuna parte…"

NAPOLI, 27 aprile 2009
Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, a Napoli per un briefing sul termovalorizzatore di Acerra, torna a parlare di Milan, dopo che il successo di sul Palermo e la contestuale sconfitta dell'Inter proprio contro la squadra partenopea hanno proiettato i rossoneri all'inseguimento dei nerazzurri, cui hanno rosicchiato sette punti nelle ultime tre giornate.
E ora ne mancano altre cinque al termine della stagione.
AHI, QUEL GOL... - E da qui riparte il patron del Milan:
"La corsa scudetto? Non diciamo niente e aspettiamo...".
Ma Berlusconi ha un rammarico:
"Ne ho parlato anche con Galliani al telefono: senza il gol di mano di Adriano nel derby, a quest’ora saremmo a ridosso dell’Inter. Ma è anche vero che con il condizionale, nel calcio, non si va da nessuna parte"

TUTTO VERO
e se a quel gol sommassimo i punti "scippati"

solo sette giorni prima

per un gol identico
(annullato stavolta)
segnato da Seedorf contro la Reggina...

MA PERCHE'

FARCI DEL MALE ?

Godiamoci

(e manteniamo)
il secondo posto

senza sperare nell'impossibile

Certo se guardiamo alle ultime tre gare

ed i punti guadagnati sull'Inter...

ci sta persino il sorpasso

ma

1)
sicuri che
il Milan tenga quest'ultimo straordinario passo ?

2)
-più importante-
quando, nel "regno moggiano",

il Milan "osava" insidiare troppo da vicino la Juventus,

non ricordate cosa succedeva ?

Quanti piccoli ma pesantissimi episodi accadevano

decidendo, puntualmente, l'assegnazione dello scudetto ?

Il posto di quella Juventus, oggi, chi lo ha preso ?

Pensiamo davvero che,

ad esempio,

se all'Inter non è stato fischiato un rigore contro

in un intero campionato,

questo succeda nelle ultime 5 gare

con un avversaria che la insidia seriamente ?

Personalmente mi auguro

che il nostro distacco dall'Inter

non diminuisca ulteriormente

perchè finire a tre/quattro punti dallo scudetto

significherebbe rivivere

quel gol di Milan-Reggina e

quello "strano" derby di ritorno

Preferisco dare la colpa del mancato scudetto

alla mia "sciagurata" squadra

che vedermi scippare,

con il sorriso sulle labbra come una volta...

Moggi ieri,

Moratti oggi

GRAZIE
ABBIAMO GIA' DATO



PS
...poi se mi dite che

- il campionato è regolare

- che l'Inter è stata arbitrata come le altre

- che "il potere berlusconiano" piloterà il campionato

- che Meani riprenderà le sue "influenti" telefonate

beh, allora...

WAIT AND SEE

[...]

Milan-Palermo 3-0

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Anche oggi, per la seconda domenica consecutiva, il Nostro stadio è stato teatro di un autentico spettacolo da parte della Nostra Squadra.
Dopo il 5-1 rifilato al Torino, infatti, la Nostra immensa Squadra è riuscita a superare a pieni voti anche una partita molto ostica e difficile come quella odierna contro il Palermo di Ballardini.
Il 3-0 inflitto dai Nostri ai rosanero rappresenta in maniera molto veritiera quanto espresso sul terreno di gioco di San Siro:
un Milan molto incisivo in avanti, preciso a centrocampo e sempre attento e concentrato nella fase difensiva, con le superbe prestazioni di Beppe e Paolo come centrali e la conferma di Mathieu Flamini nel ruolo di terzino destro.

Oltre al grande ordine tattico e alla grande concentrazione, poi, si è fatto strada anche il bel gioco, grazie anche ad un Ricky tornato a livelli super.

Analizzando con ordine quanto successo oggi, il Mister mette in campo una formazione molto simile a quella che, non meno di una settimana fa, aveva letteralmente travolto il Torino di Camolese:

troviamo quindi Nelson tra i pali, Flamini e Zambro sulle corsie esterne della Nostra retroguardia, il Capitano e Beppe Favalli come centrali difensivi; a centrocampo nuovamente il trio composto da David, Andrea e Massimo Ambrosini; novità in attacco dove, causa problema alla coscia sinistra, Alexandre Pato non viene convocato, lasciando quindi il posto a Clarence, che opera con Ricky sulla trequarti campo alle spalle di Pippo Nostro.

L’inizio è favorevole alla formazione rosanero, che inizia a fraseggiare corto e bene, provando anche ad imbastire qualche sortita offensiva che, tuttavia, non porta alcun pericolo per la porta difesa dal Nostro numero 1.

Passano solo dieci minuti quando, dopo un preciso lancio di Beckham e la consecutiva respinta della difesa palermitana, Ambro prova a stoppare il pallone, subendo il tocco di Cassani.

Per Rizzoli ci sono tutti gli estremi per il calcio di rigore a Nostro favore.

Dal dischetto va il 22 che non sbaglia. 1-0 per Noi.
Il Palermo sembra accusare il colpo e la conferma arriva qualche minuto più tardi, quando siamo artefici di un’azione fantastica:

la palla è sulla corsia sinistra e viene portata avanti da Ambro, che chiede e ottiene l’uno-due con Ricky, il quale tocca deliziosamente la palla che chiude il triangolo.

Ambro non ci pensa su e pennella di prima per Pippo Nostro, appostato sul secondo palo.

Il Campione con la maglia numero 9 non da nemmeno il tempo ad Amelia di pensare a come intervenire e la palla si insacca inesorabilmente.

Andiamo 2-0 e, da lì in poi, ci sarà una ed una sola Squadra in campo.

Già poco dopo il trentesimo avremmo l’occasione per triplicare le marcature, ma David, smarcato meravigliosamente dal magico 22, conclude alto sopra la traversa di Amelia.

La risposta del Palermo sta tutta in una conclusione dal limite che si spegne al lato dalla porta difesa da Nelson.
Sul finale del tempo c’è ancora spazio per una cavalcata fantastica di Ricardino, la cui conclusione a giro esce davvero di nulla alla sinistra di Amelia.

Nella ripresa il Palermo prova subito ad aumentare il peso del suo attacco, inserendo il giovane Hernandez e portando a tre gli attaccanti di ruolo.

Tuttavia, il piano tattico della formazione di Ballardini dura poco più di due minuti, visto che è Bovo a commettere un vistoso fallo sull’imprendibile Kakà di oggi, ricevendo il suo secondo giallo nella gara e lasciando i suoi compagni in dieci contro undici.

A quel punto tutto si fa ancora più facile per i Nostri, vista anche l’assoluta padronanza del campo e del gioco.

La firma sul gol che chiude definitivamente la gara non potrebbe che essere, ancora una volta, di Ricky, che si guadagna e trasforma il secondo penalty della partita, dopo aver subito una trattenuta irregolare da Balzaretti, fatto fuori con un numero incredibile.

La partita di lì in avanti non ha più moltissimo da dire, con un Palermo che avverte la fatica e la difficoltà di giocare con l’uomo in meno e fatica a contrastare il Nostro infinito possesso e le Nostre giocate di grande qualità.

L’incontro termina così, arriviamo a quota 67 e, grazie al contemporaneo pareggio della Juve sul campo della Reggina, scavalchiamo proprio i bianconeri in classifica, agguantando così il secondo posto.
Un’altra tappa verso il Nostro obiettivo è stata superata e soprattutto vinta, adesso mancano le ultime cinque, man mano sempre più decisive ed importanti, a partire da Catania.

Avanti così

Vecchio Grande Cuore

Rosso
Nero!

[...]

Milan - Palermo

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MILANO, 23 aprile 2009 - al termine di Inter-Sampdoria
Josè Mourinho :
"Oggi abbiamo provato a ribaltare la situazione e meritavamo di più.
Una squadra ha giocato per vincere e l'altra per perdere con meno di tre gol di scarto,

con l'anti-gioco,
con la mancanza di fair play,
giocando col tempo,
con l'arbitro.
Ma sono arrivati in finale, e gli auguro una gran finale
".
Moratti :

"È stata una festa del calcio, e pazienza se qualcuno in campo non è stato all'altezza dei 22 giocatori"

Chapeau al tanto decantato e sbandierato
(dai media)

"stile Inter"

Chi dice al Fonzy portoghese che,
intanto,
"due tituli" se sono già andati ?

...ah, mi raccomando però

non riportategli il famoso detto del
"non c'è due..."

hai visto mai che

special com'è

FACESSE IL MIRACOLO ?


Come in tutti i percorsi di avvicinamento ad un qualsiasi traguardo, ci sono sempre, è inevitabile, quelle tappe nelle quali si ha di fronte un avversario tosto, ostico e molto pericoloso.
Un avversario che sa organizzarsi bene, che è composto da un gruppo solido e con giocatori di grande qualità che ti possono mettere in seria difficoltà al minimo errore.
Un avversario che, soprattutto, sa come affrontarti e sa giocare la gara con grande ritmo ed intensità, caratteristiche che ai Nostri, molto spesso, hanno fatto molto male.

Un avversario, insomma, che risponda al nome di Palermo.

E’ infatti una partita durissima quella che ci troveremo ad affrontare domani a San Siro, nella Nostra seconda partita casalinga consecutiva.

La formazione rosanero, negli ultimi giorni, è stata indubbiamente sconvolta dal caso Carrozzieri, scoperto essere positivo alla cocaina dopo un recente controllo, ma non dobbiamo minimamente lasciarci ingannare da tutto questo.

Questa vicenda, semmai, servirà come ulteriore stimolo per i siciliani per poter dare ancora di più.

Campionato davvero straordinario quello svolto fin quì dai rosanero, grazie anche alla mano esperta, grintosa e tutta d’un pezzo di un allenatore molto in gamba come Ballardini.

Un campionato che ha visto il Palermo tenere testa alle squadre più competitive di tutta la Serie A.

Indimenticabile, ahinoi, la lezione ricevuta dai Nostri nella partita di andata.

Era il 30 Novembre e quella può essere davvero definita come la gara nella quale gli avversari ci sovrastarono, specialmente nella seconda frazione di gioco.
Nel primo tempo, infatti, fu l’equilibrio a farla da padrona, sebbene i Nostri non riuscirono ad essere molto fluidi nello sviluppo della manovra e, soprattutto, non riuscirono a sfruttare l’occasione d’oro per cambiare la storia di quella partita.
Dal dischetto, infatti, Amelia riuscì a deviare in corner la conclusione di Ronaldinho, consegnando di fatto tra le mani rosanero l’occasione d’oro per la vittoria finale.

Prima Miccoli, poi Cavani ed infine Fabio Simplicio furono i marcatori di un 3-0 davvero pesante da mandar giù.

Certo, il rigore trasformato da Dinho e l’ottimo finale della Squadra contribuirono a diluire, sebbene in misura molto ridotta, l’amarezza per quella serata.

Pertanto, tutte le qualità messe in luce dai rosanero in quella serata devono tornarci alla mente e devono farci capire che, per portare a casa questi tre punti, dovremo fare una grande partita.
Innanzitutto, da analizzare bene e da tenere sotto l’occhio del ciclone sono le loro qualità offensive:

oltre al talentuoso ed esperto Miccoli, infatti, troviamo un Cavani impressionante fino a questo momento.

Un giocatore molto giovane ma con un grandissimo futuro davanti, viste le grandi doti espresse e la grande confidenza con il gol.

Tuttavia, la vera chiave di volta dell’attacco del Palermo è la posizione di Simplicio:

oltre a fornire preziosi assist, infatti, il brasiliano è anche capace di inserirsi letalmente, come già avvenuto nel terzo gol della partita d’andata.

Spostandoci a centrocampo, impossibile non parlare dell’ordine tattico e del motore del gioco della formazione di Ballardini rappresentato da Liverani, coadiuvato alla perfezione dai vari Migliaccio, Bresciano e Nocerino.

Anche la fase difensiva del Palermo evidenzia grandi pregi:

due terzini molto proiettati in avanti, Cassani sul lato destro e Balzaretti su quello sinistro, un centrale di sicuro affidamento come Cesare Bovo e un giovane anch’esso molto interessante come Kjaer.
In porta la grande freschezza di Amelia, autore (guarda caso) di una grande stagione proprio dopo la grandissima prova della gara di andata contro di Noi.

Questa, dunque, la formazione che ci ritroveremo di fronte domani sera.

Dal canto Nostro, siamo reduci dall’amichevole infrasettimanale di Budapest, che ha evidenziato degli ottimi lati positivi:

innanzitutto la crescente condizione di Clarence e Dinho, per poi passare al ritorno al gol di Shevchenko e alla conferma di avere in Squadra un grande Beckham, sempre preciso e puntuale in ogni suo tocco di palla.

Da sengalare, in settimana, il ritorno al lavoro con la Squadra di Rino Gattuso, questo meraviglioso Campione che, dopo soli 4 mesi da un intervento chirurgico pesantissimo come quello del legamento crociato, è già tornato ad allenarsi con il gruppo, segno del grandissimo attaccamento e della grandissima voglia del Nostro numero 8.

Per quanto riguarda la gara di domani, va detto che i Nostri stanno attraversando un buon momento di forma, sia fisico che psicologico.

Riusciamo a mantenere molto alta la soglia della concentrazione e questo non può che essere positivo in vista di questa difficilissima gara, che va affrontata come l’ennesima finale di questo Campionato, con la consapevolezza che questo avversario sa metterci in difficoltà, ma che Noi sappiamo e possiamo fare altrettanto.

Sarà durissima Ragazzi
,

diamo tutto
!!!

[...]

il vizietto

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Doverosa e sentita premessa

Il razzismo è
una cosa
abominevole
che va combattuta
sempre,
comunque e
senza
guardare in faccia nessuno
Personalmente
mi sono sentito
offeso e disgustato
come essere umano
nel sentire quei cori contro Balotelli

Detto questo...
E' altrettanto abominevole
usare l'indignazione
ad "orologeria" o per tornaconto


MILANO, 20 aprile
È bufera tra Inter e Juventus per i falli e i cori razzisti a Mario Balotelli.
Il presidente Massimo Moratti in un’in­tervista al “Corriere della Sera” ha dichiarato che, se fosse stato a Torino, sarebbe sceso in campo e avrebbe ritirato la squadra, mentre l’amministratore delegato Ernesto Paolillo ha stigmatizzato il comportamento del club di Corso Galilelo Ferraris per le mancate scuse, non considerando tali le parole del numero uno bianconero, Cobolli Gigli.

MORATTI
Il presidente sabato non era all’Olimpico, ma ha sentito in tv i cori contro Balotelli e si è arrabbiato molto.
«Se fossi stato presente a Torino avrei ritirato la squadra. L’aspetto più terribile di questa vicenda è che i cori razzisti erano intonati con l’orgoglio, che c’era una chiara volontà di offendere. Le scuse della Juven­tus? Se una società non chiede scusa a Balotelli non c’è da aspettarsi molto...».
Moratti però si aspetta le scuse anche da parte della Federazione.
Di fronte al clima che si era creato, infatti, il numero uno di via Durini riteneva giusto che Farina interrompesse la partita, cosa che non è invece successa.
Il presidente farà arrivare il messaggio anche a Supermario per testimoniargli che non è solo in questa battaglia di civiltà, ma che l’Inter è al suo fianco.
PAOLILLO

Amareggiato anche l’amministratore delegato nerazzurro.
«Sono irritato per tutto quello che è avvenuto e mi aspetto che ci siano delle conseguenze disciplinari. In campo c’è stato un sistematico e vergognoso tentativo di provocare un ragazzo come Balotelli, un qualcosa di scientifico, di studiato a tavolino. Non era una partita da oratorio o tra dilettanti e per questo reputo scorretto il comportamento dei giocatori della Juventus che si sono resi protagonisti di certi atteggiamenti. Mi auguro che intervenga anche l’associazione dei calciatori, non solo il giudice sportivo. Provocare un giovane in quel modo è sleale, vergognoso e antisportivo»
fonte Gazzetta dello Sport
(2 aprile 2006 - cori razzisti dei tifosi neroazzurri contro Mark Zoro)
Massimo Moratti
depreca gli insulti ma tiene a precisare:
«Gli ultrà si sono schierati contro il giocatore, che a loro parere ha arrecato un danno. Cori di stampo razzista, però, non ne ho sentiti e quindi non temo la squalifica del campo. E' stata una cosa molto stupida, ma non razzista. Ci sono altre cose di cui vergognarsi. »
Immancabile e puntuale
come un orologio svizzero

ecco che scatta lo "stile" Inter...

il vizietto neroazzurro

che si indigna per i taroccamenti moggiani

e lascia correre sui passaporti falsi

che si indigna per

il cartello di Ambrosini (lo scudetto mettilo nel ....)

e lascia correre su

"vaffa..... figlio di putt..." rivolto da Moratti a Ronaldo

che non trova etico il Milan quando parla di Inter

ma lascia correre quando il Fonzi portoghese

offende i colleghi Ranieri, Ancelotti, Spalletti... etc etc

Anche nel deprecabile caso Balotelli...

preferisco lasciare i commenti a tifosi

NON MILANISTI

ripresi da commenti su Il Corriere dello Sport:
da: bomber73
ma il signor Moratti(scusate il signor) deve avere la memoria corta...non mi sembra che abbia detto le stesse cose con ZORO..Messina...e tutto il resto che hanno combinato i tifosi interisti..Motorino lanciato dalla tribuna..sospensione del derby di champions..allora non si è indignato..
da: all_in

ruberti hanno fischiato balotelli non perchè di colore ma per certi suoi atteggiamenti molto discutibili se fosse stato di un altro colore sarebbe stato fischiato lo stesso...una domanda se nedved fosse stato di colore quante volte si sarebbe parlato di razzismo?....quindi evitiamo polemiche inutili.....
da: opinionista

sono d'accordo con MORATTI ma perche' non ha ritirato la squadra a SAN SIRO contro il MESSINA quando ci sono stati i cori razzisti contro ZORO O QUANDO I TIFOSI DELL'INTER hanno lanciato il motorino dal terzo anello a san siro O QUANDO ha barato con il passaporto e la patente falsa di recoba
da: milla967

Ricordiamoci anche che alcuni suoi gesti di stizza verso Ronaldo,contro il Manchester,vennero "giustificati" dai tifosi per gli atteggiamenti poco rispettosi del portoghese con i suoi giochetti di gambe ogni volta che affrontava l'avversario.Beh,mettersi a fare quel balletto sulla linea laterale a tre quarti di campo,non credo servisse a cercare di saltare l'uomo per creare superiorità numerica.serviva a innervosire l'avversario,e gli è riuscito in pieno...
da: milla967

La condanna sui cori è unanime, almeno da parte di ogni tifoso dotato di un minimo di buon senso. E su questo non si discute... Però far passare che sono stati i giocatori della Juve a provocare Balotelli, vuol dire travisare completamente la realtà. Ha cominciato con Tiago(guarda caso)rifilandogli un calcione gratuito ad inizio partita, per poi inveirgli contro mentre era a terra. E tutta una serie di atteggiamenti che confermano il suo innato "poco rispetto" per l'avversario..
da: salvo50

COME MAI IL SIGNOR MORATTI NON HA RITIRATO L'INTER QUALCHE ANNO FA' IN OCCASIONE DI INTER - MESSINA, QUANDO GLI INTERISTI CON CORI RAZZISTI OFFENDEVANO ZORO'? IN QUELL'OCCASIONE ERA ADDIRITTURA PRESENTE. DIMENTICHIAMO TROPPO PRESTO, O ZORO' NON VALE BALOTELLI? IN OGNI CASO, CHE MESCHINITA' QUESTO RAZZISMO,I VERI SOTTOSVILUPPATI SONO PROPRIO LORO, I RAZZISTI.
da: giustor

Un esempio: pur facendo dei falli molto evidenti assume, una volta sanzionato, atteggiamenti, a mio parere, molto fastidiosi. Ricordate il fallo su Ronaldo e la sceneggiata che ne è seguita?. Qualcuno disse, da parte nerazzurra, che il ragazzo "aveva carattere". Non lo metto in dubbio, ma se si vuole il rispetto, da parte, degli avversari, bisogna tenere un atteggiamento più rispettoso. Ecco da cosa nasce lasituazione che dal campo poi arriva sugli spalti
da: gobbo29
queste affermazione da parte dell'inter sono ridicole ma d'altronde non ci si può aspettare altro da certe persone poi l'inter che si mette a parlare di sportività fa davvero sorridere forse la societa più antisportiva al mondo a partire dal primo scudetto all'ultimo non ricordano come li hanno vinti? zoro non ricorda nulla?allora erano solo sfotto come mai? non si chiedono come mai tutte le partite balotelli è preso di mira pur nn essendo l'unica persona di colore in campo?
...il bue che da del cornuto all'asino ?
NO

semplicemente un

ACCATTONE ARRICCHITO

CHE NON CONOSCE DECENZA

...ah, quasi dimenticavo !

[...]

Milan-Torino 5-1

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Che dire, se il Nostro Allenatore ieri in conferenza stampa diceva di non essere ancora soddisfatto del gioco espresso dalla Squadra, siamo assolutamente certi che l’opinione, al termine della gara contro i granata di Camolese, sia radicalmente cambiata.
Una prestazione, quella dei Nostri, che va al di là dell’ampio punteggio con il quale è terminata la sfida, una prestazione superlativa e un Milan a tratti davvero all’altezza dei palati più fini.
A tutto ciò, che ci riempie di gioia e di orgoglio, aggiungiamo che questi possono essere indubbiamente considerati i tre punti più pesanti delle ultime settimane, vista la classifica che si è delineata al termine di questa giornata:
innanzitutto, guardandoci dietro, le sconfitte di Genoa e Fiorentina ci consentono di allungare di altri tre punti sulle inseguitrici.
Guardandoci avanti, invece, il pareggio di ieri sera nella super sfida tra Juventus ed Inter ci consente di raggiungere al secondo posto la formazione di Ranieri e di portarci a dieci punti dalla vetta.
Lo scudetto è e rimane comunque un’utopia, ma l’aggancio al secondo posto è comunque la conferma dell’ottimo lavoro svolto fin qui dalla Squadra.
La formazione iniziale è assolutamente inedita, specialmente se si guarda la Nostra linea difensiva:
oltre a Nelson tra i pali, la linea dei quattro è composta da Flamini nel ruolo di terzino destro, Philippe Senderos, il rientrante Capitano e Zambro dirottato sulla sinistra; a centrocampo torna titolare David Beckham, affiancato da Andrea Pirlo e Massimo Ambrosini, con Ricky a rifinire Patinho e Pippo Nostro, preferito a Dinho.
Il Nostro avvio è subito molto incisivo, e si capisce sin dall’inizio come la Nostra Squadra sia vogliosa di ottenere questi tre punti fondamentali.
E’, come sempre, Pippo a rendersi più attivo e pericoloso, e quando il fuoriclasse con la maglia numero 9 insacca su pennellata di David, il guardalinee ci ricaccia in gola l’urlo del gol annullando per chiaro fuorigioco. Tuttavia, SuperPippo fa solamente le prove generali di quanto accadrà pochi minuti dopo:
ancora David alla battuta di un corner e Pippo, lasciato colpevolmente libero di staccare all’altezza dell’area piccola, batte imparabilmente Sereni. Siamo al 13’ e la Squadra è già in vantaggio.
A differenza di quanto accaduto in altre occasioni, dove non appena realizzato il vantaggio arretravamo pericolosamente, in questa circostanza siamo, forse, ancor più arrembanti e galvanizzati.
Salgono in cattedra David e, dal suo stesso lato, un Mathieu Flamini in condizione super, oltre che Ambro sulla sinistra e Ricky davanti.
Il 2-0 arriva come automatica conseguenza di tutto ciò, sempre sull’asse Beckham-Inzaghi, ed è ancora Pippo a battere il portiere granata.
Per quanto riguarda la loro fase offensiva, va detto che essa non è stata in grado di mettere in difficoltà la Nostra linea arretrata, anche grazie alle ottime prove del Capitano e, soprattutto, di Philippe Senderos.
Nella ripresa si vede subito Dinho al posto di Pato, uscito precauzionalmente dopo aver rimediato una botta.
Il Nostro 80 si rende subito protagonista, servendo ancora al numero 9 la palla della sua personale tripletta, ulteriore testimonianza che questo ragazzino di 36 anni non vuole completamente finire di stupire e di ricevere ovazioni e applausi dal popolo Rossonero.
La serata, tuttavia, non è ancora finita:
è Sereni, infatti, a stendere irregolarmente Ambro in piena area, con il conseguente calcio di rigore a Nostro favore.
Dal dischetto va il 22 che non fallisce e torna meritatamente al gol, dopo una prestazione assolutamente in crescendo. 4-0 per Noi, spettacolo a San Siro.
Con un punteggio del genere un pò di rilassamento è da tenere in considerazione e da mettere in preventivo, proprio come accade nel gol della bandiera granata realizzato sugli sviluppi di un calcio d’angolo da Franceschini.
Manca solamente la ciliegina sulla torta, ed è Ambro a servirla al termine di un’altra galoppata di Ricky che serve il Nostro Arsenio Lupin meravigliosamente. Neanche un minuto di recupero e fischio finale per una partita che non avremmo mai voluto veder finire, dopo tanto bel gioco, tanto spettacolo e tanto bel Milan.
Serate del genere fanno sempre bene e sono assolutamente meritate per i Nostri.
Godiamoci per qualche giorno questa bella serata, per poi andare ancor più forti, concentrati e determinati verso la prossima tappa!
Avanti così

Ragazzi
!!!

[...]

Milan - Torino

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...c'è anche Juve-Inter
ed io ho capito perchè lo chiamano

DERBY D'ITALIA

Per il numero di titoli nazionali ?

NO

Per il numero di titoli totali (nazionali e non) ?

NO

Perchè fu la prima partita giocata dalla Juve

con una squadra di Milano ?

NO

Perchè è la partita più giocata tra la Juve

ed una squadra di Milano ?

NO

Perchè non sono mai state in B ?

NO

Perchè hanno disputato una finale europea,
una contro l'altra ?

NO

Perchè a livello mondiale sono le due società italiane

che hanno vinto di più, dando lustro all'Italia ?

NO

Ma allora...

PERCHE' ???

Ve lo dico io

SONO LE DUE SOCIETA'

PIU' TITOLATE D'ITALIA

AD AVERE IL CONTEGGIO SCUDETTI

AL "LORDO" DEL CALCIO GIOCATO

Pensateci bene...

La Juventus, nonostante calciopoli abbia ridotto il "lordo"

ha ancora scudetti "particolari"

L'Inter, proprio grazie a Calciopoli,

si fregia (con orgoglio) di

uno scudetto non arrivato sul campo ma via fax

(2005/2006)
e di uno vinto grazie alla "pulizia" fatta da zio Guido

(2006/2007)
Se poi c'è un'altra persona che abbia

una spiegazione valida e plausibile

sul prerchè Juve-Inter

è il derby d'Italia...

siamo qua!



La linea del traguardo è visibile in lontananza.
La fine della stagione si avvicina sempre più e, pertanto, le cartucce da sparare a vuoto sono assolutamente terminate.
Al tempo stesso, le probabilità di sbagliare aumentano, visto che tutti i nostri avversari, già da un paio di domeniche a questa parte, giocano veramente con l’acqua alla gola e, soprattutto, non esitano minimamente a punirti al minimo errore.
Il margine di errore in questo periodo della stagione è sottilissimo, è veramente appeso ad un filo.
Quindi, è bene affrontare tutte le partite come se fossero le ultime, perchè tutte le tappe verso il Nostro grande obiettivo sono difficilissime e fondamentali.
Quella di domani sera, a maggior ragione, va considerata e vista in tale ottica, visto che a farci visita c’è una squadra che ha necessario bisogno di punti utili per la salvezza.
Stiamo parlando del Torino.
E’ una formazione, quella di Camolese reduce da una vittoria fondamentale ottenuta in zona Cesarini contro il Catania di Zenga ma è chiaro che, in vista del rush finale, voglia raccogliere anche punti pesanti, come quelli che saranno in palio domani sera a San Siro.
Formazione dotata di ottime qualità individuali, pensiamo ad esempio alle grandi potenzialità di Rosina in fase offensiva, che riuscì a metterci in seria difficoltà nella gara d’andata.
A tal proposito, la gara del 23 Novembre ce la ricordiamo tutti molto bene.
Fu una partita strana, dall’andamento insolito e molto crudele per quanto riguarda i Nostri colori.
Riuscirono ad andare in vantaggio per primi con Stellone dopo 25 minuti dal fischio d’inizio, salvo poi essere rimontati da un uno-due micidiale:
prima il Nostro Patinho su una splendida imbucata di Rino e, successivamente, la perla assoluta su calcio di punizione del Nostro fenomeno in maglia 80.
Come spesso accaduto nel girone d’andata, tuttavia, faticammo molto a chiudere definitivamente la partita e, soprattutto, arretrammo pericolosamente lasciando spazio alla loro iniziativa.
La sofferenza della Nostra linea arretrata in quella serata ce la ricordiamo bene, specialmente quando, a dieci minuti dal termine e dopo una confusa azione nella Nostra area, Farina decretò il calcio di rigore a favore del Toro, consentendo di fatto a Rosina di mettere la parola fine sull’incontro.
Tutto ciò, naturalmente, deve aiutarci a considerare questa partita con la giusta attenzione e determinazione, proprio perchè questa squadra, sebbene abbia subito due cambi in panchina rispetto alla gara di andata, rimane sempre tosta e domani sera non verrà nè timorosa, nè tantomeno insicura ed incerta sul da farsi.
Noi, dal canto Nostro, abbiamo avuto l’opportunità di preparare, esattamente come loro, per una settimana intera questa gara, con la consapevolezza di aver lavorato tanto e bene, sia dal punto di vista dei singoli, che soprattutto come gruppo.
Le questioni tattiche e tecniche, indubbiamente, non ci destano alcuna preoccupazione per quanto riguarda la Nostra Squadra, poichè ci fidiamo ciecamente del lavoro svolto dal Nostro Allenatore e dal suo staff, ma quello che sarà determinante domani sera sarà l’aspetto psicologico.
Se guardiamo i Nostri risultati e, al tempo stesso, il distacco dalla vetta, non possiamo non notare che esso sia determinato proprio dai Nostri passi falsi contro squadre come quella di Camolese.
Passi falsi, spesso, causati da poca attenzione, da un livello di concentrazione non elevatissimo o, più semplicemente, da un approccio non corretto alla gara da affrontare.
La Nostra premessa iniziale, dunque, va proprio vista in quest’ottica, nell’ottica di considerare questa gara come una delle tante tappe fondamentali verso ciò che ci siamo prefissi.
Possiamo sembrare ripetitivi e ossessivi, ma per ritornare a giocarci le Nostre notti siamo disposti anche a questo.
Forza Milan
!!!

[...]

riprenderemo a parlare di calcio

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impressionanti i numeri del terremoto
294 morti, 1.500 feriti, 55 mila sfollati


a distanza di pochi giorni dai momenti di paura che hanno vissuto le popolazioni terremotate dell'Abruzzo, almeno i bambini sembrano voler tornare alla normalità, ricominciando a giocare.
Lentamente, ma almeno ci provano.
Senza un tetto sopra la testa e con tutti i disagi che si trovano a dover affrontare gli abitanti colpiti dal sisma la voglia di riprendere la vita di tutti i giorni è tanta.

Così nei pressi delle tende allestite dalla Protezione Civile sono state create aree dedicate al gioco e ad attività ludiche proprio per permettere almeno ai bambini di distogliere l’attenzione dall’angoscia e dalla paura che hanno colpito tutti in questi giorni.

Nel campo di San Demetrio nè Vestini è stata addirittura allestita una tenda interamente dedicata al gioco per i bambini.
''Si tratta - ha spiegato Anna Sozzi, psicologa parmigiana in Abruzzo con la Protezione Civile - di una struttura che è un po' scuola, un po' asilo, un po' ludoteca. E' l'inizio di un tentativo di ricostruzione concreta. Con mezzi di fortuna stiamo cercando di organizzare attività per i bambini per farli giocare, scrivere, ma anche per fornire loro un sostegno psicologico".

A San Demetrio, nel campo sportivo dove è stata montata la tendopoli, è stato ritagliato anche un piccolo spazio dove sono state piazzate due porte per improvvisare anche qualche partita a calcetto.


E' esattamente quello che faremo
noi di Milan Day

"tornare alla normalità"
...non dimenticando
ma credendo che l'aiuto più importante in questo momento sia
riprendere il normale corso della vita.

Dopo il momento del dolore per questa immane tragedia

DEVE ESSERCI

il momento di riprendersi la propria vita, le proprie abitudini...

per ritrovare lo stimolo, la voglia, di andare avanti e

RICOSTRUIRE UN FUTURO

Nessuno potrà mai dimenticare quelle vite spezzate
ma adesso,
occorre distogliere il più possibile dal torpore del dolore

i sopravvissuti e far veder loro che la vita non solo può ma

DEVE

RICOMINCIARE

[...]

Buona Pasqua

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[...]

Chievo-Milan 0-1

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[...]

Chievo - Milan

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"ok DOMANI parlerò con il capo"
"DOMANI vai tu a prendere le bambine a scuola ?"

"ma no... vedrai che DOMANI ti saluta"

"DOMANI saldiamo il mutuo e finalmente..."

"preparato tutto per il compleanno di DOMANI ?"

"si papà, DOMANI sarà il mio primo giorno di lavoro"

"oh, ricordati di... DOMANI"

"buonanotte amore a... DOMANI"


POI
IN UN ATTIMO

OGGI
NON C'E' DOMANI

difficile parlare di calcio
in "dialetto abruzzese"

Perchè dovremmo farlo noi ?


SIAMO TUTTI ABRUZZESI !

[...]

Milan Day Pride !

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Sta per chiudersi un' altra stagione
è tempo di bilanci
Per noi di Milan Day
è stata una stagione esaltante
che avremo modo di festeggiare nel
2° RADUNO NAZIONALE
...ne avremo di cose da festeggiare
Ci siamo lanciati in nuove iniziative
ed il successo è stato
S T R E P I T O S O !!!
Personalmente avevo qualche dubbio
perchè le cose erano impegnative e rischiose
ma grazie alle splendide persone che fanno parte del
NOSTRO MONDO
il tutto è riuscito in maniera...
DA MILAN !
Ci accorgiamo, ogni giorno di più, che
la stima,
il rispetto,
la serietà
pagano molto più che
le urla,
lo sfascismo,
il disprezzo
e su questa linea
continueremo a camminare
senza guardare indietro...
DIRITTI
PETTO IN FUORI
TESTA ALTA
FIERI
DI QUELLO CHE SIAMO
e che
CONTINUEREMO
AD ESSERE


I NOSTRI GIOIELLI

il BLOG...

il FORUM...

il SITO...

il CANALE...

PREPARATEVI
LA FESTA

STA PER COMINCIARE
!!!

[...]

Milan-Lecce 2-0

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Quella di questa sera è stata, per molti versi, la vittoria più sofferta e tirata della stagione.
Una partita che sapevamo sarebbe stata complessa e difficilissima da vincere, ma che non pensavamo davvero di dover portare fino al minuto 91, il minuto in cui si è sbloccata dopo tante occasioni create e dopo che la formazione giallorossa ha preparato questa sfida solo da un punto di vista difensivo.
Spesso si dice che la giustizia è equilibrio, e mai come stasera tale detto risulta calzante.
All’andata non avevamo dormito Noi per tutta la notte, al pensiero di quella palla spiovente nella Nostra area che si infila alle spalle di Abbia facendoci rimanere di ghiaccio.
Stasera lo stesso calcio piazzato e lo stessa palla si infilano, per Nostra fortuna, alle spalle di Benussi, consegnandoci una vittoria importantissima in chiave terzo posto e anche, se ce lo consentite, in chiave secondo posto, dato che recuperiamo due punti anche alla Juventus.
E’ una partita che il Mister decide di giocare con Nelson tra i pali, la linea difensiva composta da Zambrotta, il Capitano, Beppe Favalli e Marek; a centrocampo, dopo davvero tanto tempo non si vede David Beckham, che lascia il posto a Mathieu Flamini, affiancato da Andrea e Clarence, con Ricky sulla trequarti ad assistere le Nostre due punte: Alexandre Pato e SuperPippo Inzaghi.
Il Nostro inizio è incoraggiante, la Squadra sembra pimpante e reattiva, sebbene le occasioni da gol non arrivino con molta facilità.
Il Lecce che ci troviamo di fronte, dal canto suo, pensa esclusivamente a compattarsi nella sua metà campo e a chiuderci sia le zone centrali che quelle laterali con degli ottimi raddoppi.
I giallorossi, però, non riescono mai ad impegnare severamente un Nelson che, al termine dei novanta minuti, risulterà praticamente inoperoso.
Intanto, il Capitano sente tirare all’altezza dell’adduttore sinistro ed è costretto a lasciare il posto a Philippe Senderos, con la speranza che per Paolo non sia nulla di grave.
Tornando alla partita, va detto che con lo scorrere dei minuti il Nostro possesso palla inizia ad essere abbastanza sterile, visto il poco movimento senza palla da parte dei Nostri e la lentezza nella circolazione stessa del pallone.
L’unico che prova, come sempre, a creare pericoli verso la porta avversaria e che riesce costantemente a saltare l’uomo con le sue accelerazioni fulminanti è il Nostro fenomeno in maglia 7, che prima impensierisce Benussi con un bolide dalla distanza, uscito di un niente, e successivamente manda sul fondo un delicatissimo tocco di esterno al termine di un’azione da orient express.
Nel complesso, comunque, al fischio finale dei primi 45 minuti, il giudizio è che i Nostri debbano cambiare decisamente passo e ritmo.
E’ così che, dopo appena 9 minuti della ripresa, il Nostro numero 80 prende il posto di Clarence e il Nostro gioco inizia ad essere più vivace e più imprevedibile.
Ci schieriamo, di fatto, con un 4-2-4 inedito a molto rischioso, esponendoci al contropiede del Lecce che, per Nostra fortuna, non sortisce alcun effetto.
Le occasioni con il passare dei minuti aumentano ed è sempre Alexandre ad impensierire la porta leccese, prima con un colpo di testa sul quale Pippo non arriva per un soffio, e poi con un’altra strepitosa azione sulla destra, conclusa con un diagonale respinto miracolosamente da Benussi.
Entra anche Sheva al posto di un Ricky abbastanza spento, ma è Dinho a rendersi ancora pericoloso con un pezzo molto noto del suo repertorio:
il calcio di punizione.
Il portiere giallorosso, tuttavia, è bravo e non si lascia sorprendere sul suo palo, deviando in angolo.
Tutto sembra volgere al termine verso un pareggio pericolosissimo in tema di classifica, quando usufruiamo di un calcio di punizione dalla destra.
A batterlo è Andrea, che pesca meravigliosamente Philippe Senderos.
Lo stacco è imperioso e la forza che lo svizzero imprime al pallone viene accentuata da una deviazione di Dinho che si ritrova proprio a due passi.
Il pallone va dentro, San Siro esplode, Noi esplodiamo e possiamo lasciarci andare ad un urlo liberatorio.
La partita, tuttavia, ci regala ancora un brivido sull’asse Dinho-Sheva:
magia del Nostro 80 che di tacco serve Andriy, che come ai bei tempi salta l’uomo e va a dipingere un pallone perfetto per la testa di Pippo, che non fallisce il punto del 2-0.
Finisce così dunque, con una vittoria importantissima, frutto del sacrificio e della volontà della Nostra Squadra.
Adesso tocca guardare alla settimana prossima e all’altra finale che ci attende, con la stessa cattiveria e la stessa intensità, lavorando sempre a fari spenti e senza dare nell’occhio.
Avanti così

Milan
!!!

[...]

Milan - Lecce

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Josè Mourinho, ospite di Chiambretti Night :
"Nessuno è più interista di me"
in effetti... come dargli torto ?
Se oggi c'è uno che incarna lo "stile"
delle società neroazzurra, è proprio lui
Ha tolto lo scettro dell'arroganza,
della antisportività
e della ostentazione della donazione avuta
per l'improvviso arricchimento,
al suo Presidente che,
nessuno mi toglie dalla testa,
lo usa per non esporsi
(non faceva così il "presidente onesto" quando
aizzava il Della Valle
contro Galliani presidente di Lega
sui diritti televisivi,
per poi sedersi con
Milan, Juventus e Roma
allo stesso tavolo per spartirsi la torta ?)
Altra "chicca" dello "stile Inter" :
"dopo Liverpool ha chiuso,
(parla di Mancini)
io dopo Manchester
ho chiesto una riunione per vincere
"
Tra una comica e l'altra
(si, perchè non mi direte mica che
c'è un solo sano di mente che
crede a quello che,
l'ufficio stampa Inter, gli fa dire...)
si "incarta" sul potere di Berlusconi e delle sue televisioni,
rivendicando il fatto che Moratti e l'Inter
non hanno certi mezzi per dire ciò che pensano
...peccato che queste sue rimostranze le abbia fatte
IN UNA TELEVISIONE DI BERLUSCONI
dove (a detta di Tiziano Crudeli)
viene impedito ai giornalisti
di rivolgere "domande scomode" al Fonzy portoghese
C'è una frase
nell'ultimo pezzo di Max RC sul nostro sito,
riferita a Lippi ma che
sembra scritta per Mourinho
"...E spesso il destino è tremendo
con chi è arrogante e si ritiene insuperabile
"
e allora, OK,
faremo come il cinese sulla riva del fiume,
aspetteremo e quando arriverà quel giorno...


A due settimane di distanza dal pareggio di Napoli e reduci dagli impegni con le rispettive nazionali, i Nostri Ragazzi si stanno preparando verso il rush finale di questo intenso Campionato.
Senza, purtroppo, impegni infrasettimanali in competizioni europee, infatti, inizia il vero e proprio conto alla rovescia verso il 31 Maggio, data in cui si concluderà il Nostro Campionato e nella quale si potrà tracciare il bilancio definitivo della stagione.
Fino ad allora, naturalmente, la testa della Squadra sarà concentrata su un unico obiettivo, ovvero quello di mantenere quantomeno il terzo posto, l’ultimo utile per l’accesso diretto alla prossima edizione della Champions League.
Un obiettivo importantissimo, fondamentale per programmare al meglio la prossima stagione.
Un obiettivo che, in quanto tale, passa attraverso tante tappe, quelle sulla carta più difficili e quelle che, invece, sembrano essere le più abbordabili.
Proprio in quest’ultima ottica si potrebbe classificare la partita alla quale andremo incontro domani, quella che ci vedrà opposti al Lecce sotto il Nostro cielo e dentro il Nostro Stadio.
Sappiamo molto bene, per averlo provato sulla Nostra pelle, che, anzi, sono proprio queste le partite più difficili, quelle che nascondono più insidie e quelle per le quali prepararsi e trovare gli stimoli giusti risulta più complesso.
Tra l’altro, considerando il valore della squadra di De Canio, tale considerazione non è nemmeno la più azzeccata.
E’ una squadra, quella giallorossa, composta certamente da ottimi singoli, giocatori giovani e freschi che, in circostanze come quelle che si proporranno domani sera, riescono a sfoderare delle prestazioni a volte incredibili.
Punto cardine della squadra è senza dubbio Fabio Caserta, centrocampista tosto e abile a destreggiarsi palla al piede, nonchè abilissimo negli inserimenti, anche su palle da fermo. La segnalazione al radar dei Nostri, pertanto è questa.
Altra nota da non sottovalutare è che, per la seconda giornata di Campionato consecutiva, ci ritroviamo ad affrontare una squadra che ha cambiato da poco allenatore.
Da un lato ciò è positivo, nella misura in cui ci si può auspicare che le direttive del nuovo tecnico debbano ancora essere assimilate dal gruppo, ma dall’altro bisogna fare il conto con grandi stimoli, motivazioni e fiducia ritrovate e, ancor di più, voglia di dimostrarlo.
Se a ciò aggiungiamo che i giallorossi hanno potuto preparare questa partita per due settimane intere e con tutta la rosa a disposizione, al contrario di chi, come Noi, ha dovuto lavorare con dieci elementi impegnati in giro per il mondo, questo ci rende ancor più l’idea delle difficoltà che incontreremo domani.
Se ci ricordiamo della gara di andata, il pensiero di quell’urlo ricacciato in gola e di quell’amarezza fastidiosa ci avvolge e ci fa venire ancora rabbia.
Fu una partita strepitosa quella che giocammo al “Via del Mare”, nella quale riuscimmo a schiacciare il Lecce nella sua metà campo per 80 minuti abbondanti, con un ritmo e una qualità di calcio assolutamente eccellenti.
L’unica pecca, quella che alla fine ha deciso l’1-1 finale, fu quella di non sfruttare al meglio tutte le numerosissime occasioni da gol create in quella circostanza.
Andammo in vantaggio solo al minuto 75 grazie a Ronaldinho, esponendoci poi alla beffa finale (minuto 92) targata Esposito.
Fu una serata molto amara, che vogliamo cancellare a tutti i costi domani sera.
Come già ampiamente anticipato, nelle ultime due settimane, infortunati inclusi, il Nostro Allenatore ha avuto gli uomini contati, non potendo di fatto provare eventuali soluzioni per la formazione da schierare domani sera.
Ad ogni modo, le nazionali ci hanno riconsegnato un Ricky Kakà recuperato a tutti gli effetti, un Dinho che ha messo minuti nelle gambe e, sul fronte italiano, una crescente condizione sia di Andrea Pirlo che di Zambrotta.
Le premesse, dunque, ci sono tutte.
I punti adesso iniziano ad essere davvero pesanti, quindi...
iniziamo a raccoglierli
!!!!

[...]

il Milan... IN DIRETTA !

2 commenti

Nel mio continuo navigare in internet
alla ricerca di nuove idee

per il forum, il blog, il sito ed il canale

mi sono imbattuto in un canale web che prometteva

TUTTE LE PARTITE DEL MILAN

IN DIRETTA

Devo dire la verità,

sul momento ho pensato alla classica "bufala",

non tanto per la diretta

(avendo la pazienza di cerare
si trovano canali streaming
-magari in lingue improponibili-
che trasmettono gare del nostro campionato)
quanto per il nome del canale

MILAN CHANNEL 2

e per il cronista del canale

M. PELLEGATTI

Che si volessero sfruttare

due nomi "pesanti" per attirare visitatori ?

Dopo svariate ricerche
(redazione Milan Channel ed altro)
non siamo in grado di garantire

l'esattezza dei nomi "spesi"

ma,
verificato con Napoli - Milan,
possiamo affermare che effettivamente
questo canale trasmette le dirette Milan
Abbiamo così deciso di inserire
MILAN CHANNEL 2

nei canali di

MILAN DAY CHANNEL

e da
MILAN-LECCE

sul nostro sito sarà possibile seguire
TUTTE LE GARE MILAN

IN DIRETTA !

Nella giornata di
sabato 4 aprile prossimo

vedrete apparire questo canale
sul nostro sito
per accedervi basterà :
cliccare su ch5-MILAN CH.2
(nella colonna canali MDC di destra nella home page del sito)

oppure
cliccare su MD CHANNEL
nel menù di sinistra della home page,

quindi (nel menù a tendina che compare)

cliccare su Milan Channel2

Crediamo, così, di dare un ulteriore servizio
ai frequentatori di
Milan Day,
magari a quelli che non hanno
SKY o Mediaset Premium,
o a quelli che vogliono vivere il Milan in diretta

NARRATO DA
UNA VERA VOCE ROSSONERA

Non ci rimane che invitarvi ad entrare nel nostro sito,

mettervi comodi e...

BUON MILAN

A TUTTI !!!

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