Lazio - Milan

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ma... Sheva?
E' ancora un giocatore del Milan?

Capisco che davanti a un Pato del genere e

davanti alla scelta di schierare una punta

(non condivisibile personalmente, ma che rispetto)
il "vecchio" vento dell'est

sia poco più di una brezza, ma

...non credo sia questa la ragione

Credo, pronto a chiedere scusa se mi sbaglio,

che Ancelotti stia facendo pagare all'ucraino

lo "strappo" del 2006

e, se fosse così,

NON SAREBBE GIUSTO

NON SAREBBE DA MILAN !

Perchè arrivo a pensare questo?

Beh, a parte le ragioni sopracitate...

gioca SOLO nelle amichevoli e

nelle gare (poco più che amichevoli) di coppa UEFA,

non è mai in ballottaggio serio

in una formazione iniziale,

se poi a questo aggiungiamo Bologna

dove, con il risultato acquisito,

si fa un cambio di punte ed entra Inzaghi...

Sheva ha sbagliato,

nessuno lo nega,

ha pagato, chiesto scusa,

scuse accettate da compagni, Società ed allenatore

(in questo ultimo caso, pare solo a parole)

ed allora perchè questo ostracismo ?

ADESSO

chi sta sbagliando ?

Giusto, legittimo, bello

rimarcare le cose belle,

pronunciare orgogliosamente

"queste cose solo al Milan"

E' forse proprio per questo che se nel Milan

c'è UNA cosa brutta la si nota subito

e questa, almeno per me,

non è brutta,

E' BRUTTISSIMA!

...ci avvicina pericolosamente

al "Mourinho style"

---

vi aspettavate un commento su :

Calcio e scommesse, il teorema:

"L'Inter perdeva per favorirle"

(?)

è ancora presto,

aspettiamo che "i pompieri"

(in prima fila la "nostra" Mediaset :

"Nessuna inchiesta sull'Inter"

Lo riferiscono fonti giudiziarie
)

finiscano il lavoro, poi...

NON MANCHEREMO


Dopo una settimana abbastanza interlocutoria, passata tra la gioia e la grande convinzione di domenica scorsa a Bologna e l’amarezza della gara di San Siro contro il Genoa, ci apprestiamo a vivere la terza giornata del girone di ritorno, in una gara molto difficile, complessa e piena di insidie.
Infatti, allo Stadio Olimpico di Roma, saremo impegnati nel posticipo contro la Lazio. Andare all’Olimpico, per la Nostra Squadra, è sempre sinonimo di grandi sensazioni, di grandi stimoli e di grandi partite, indipendentemente da se si giochi contro la Lazio o contro la Roma.
Abbiamo ancora impressa nella memoria l’ultima gara disputata dai Nostri in terra capitolina, terminata con un 2-2 pieno di amarezze e di una vittoria sfiorata veramente di un soffio.
In quell’occasione, vale a dire tre settimane fa, la Squadra disputò un incontro certamente di livello, con personalità e lampi di classe da vendere.
L’avversario di domani sera è certamente diverso dalla Roma, nostro ultimo avversario all’Olimpico e, soprattutto, arriva da un momento diametralmente opposto.
I biancocelesti, infatti, sono reduci, prendendo come riferimento sempre l’ultima settimana, da un pesantissimo 1-4 casalingo contro il Cagliari e da un 1-3 esterno in quel di Genova contro la formazione blucerchiata.
Tale momento, oltre che essere diametralmente opposto con quello dell’altra squadra della capitale, è altrettanto opposto rispetto a quello in cui i biancocelesti navigavano (pur essendo solo alla terza giornata) alla vigilia della gara dell’andata che, per quanto ci riguarda, rappresentò una vera e propria svolta per la Nostra stagione.
Il 4-1 che rifilammo alla formazione di Delio Rossi, infatti, ci consentì di capire alla perfezione quello che andava fatto sul terreno di gioco, in termini di sacrificio, compattezza e coesione tra i reparti.
Oltre che un grande spettacolo per gli occhi e per il cuore, infatti, quella gara fu teatro della grande volontà e della grande dedizione dei Nostri giocatori nell’aiutarsi a vicenda per il bene della Squadra.
Tuttavia, la Lazio non mancò di metterci anche in difficoltà in qualche circostanza, mostrando tutte le grandi qualità di cui dispone.
La formazione di Delio Rossi, infatti, presenta un’ottima organizzazione di gioco, fatta di inserimenti, tagli in verticale, verticalizzazioni, gioco sulle fasce e ripartenze veloci.
Tali doti, in particolare, vengono sempre fuori quando la squadra ha le giuste motivazioni e le giuste atmosfere in cui dare il massimo, proprio come il momento che stanno attraversando e il modo in cui arriva questa partita contro di Noi.
Probabilmente è il momento peggiore per affrontare la Lazio, perchè esso non deve ingannarci e farci pensare che sarà tutto facile domani, anzi.
Sarà necessario lottare per tutti i novanta minuti, con la consapevolezza che le qualità del nostro avversario ci sono e che sta a Noi intimorirle e non farle venir fuori.
Per quanto ci riguarda, la marcia di avvicinamento a questa partita è stata, dal punto di vista fisico, ottimale, vista la condizione mostrata nelle ultime uscite.
Il pari contro il Genoa a due minuti dal termine, tuttavia, non ci ha consentito di avvicinarci nello stesso modo, proprio perchè tale passo falso è arrivato in un momento in cui stiamo bene e giochiamo altrettanto bene.
Quello che speriamo di vedere negli occhi della Squadra, pertanto, è quella rabbia e quella cattiveria agonistica che è venuta un pò a mancare nel secondo tempo di mercoledì e che, forse, ci avrebbe consentito di portare a casa tutti e tre i punti in palio.
La gara di domani sera, preparata e affrontata nel modo giusto, con la giusta intensità e la giusta determinazione, è una gara che può darci slancio e convinzione ulteriori e di tornare, da questo punto di vista, nelle stesse condizioni di domenica sera.
Noi ci crediamo!

[...]

Milan-Genoa 1-1

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E’ un film che abbiamo già visto quello che è andato in scena questa sera a San Siro, una partita che deve farci capire, una volta per tutte, che le partite si devono chiudere onde evitare sorprese dell’ultimo minuto.
Una serata amarissima, nella quale abbiamo assaporato di tornare davvero nel giro scudetto, approfittando della sconfitta della Juventus e agganciandola a quota 43, salvo poi tornare drasticamente con i piedi per terra.
Anche in questa circostanza, infatti, non abbiamo chiuso la pratica e, così come ci è andata bene molte volte, capita, ogni tanto, che la sorpresa negativa arrivi in modo spietato, proprio come quella che ci ha riservato Milito questa sera.
Nonostante il Mister nella conferenza di ieri avesse detto di pensare a qualche cambio rispetto alla gara di domenica, la formazione schierata dal primo minuto rimane pressocchè invariata, con Abbiati tra i pali, la linea difensiva composta da Zambro, il Capitano, Beppe Favalli e il rientrante Janku sulla sinistra;
a centrocampo riproposta la formula con Beckham, Pirlo e Ambro;
Ricky affiancato da Clarence sulla trequarti a rifinire Alexandre Pato.
L’inizio di partita è molto positivo per la Nostra Squadra, che cerca di imporre subito un ritmo elevato alla gara, mettendo in crisi il pressing rossoblù.
Il possesso palla è fluido e, proprio come piace a Noi e al Nostro Allenatore, la Squadra si muove tanto e bene davanti, sulla falsa riga della partita di Bologna.
Le occasioni, tuttavia, non fioccano numerose come domenica, a causa dell’ottima organizzazione della squadra di Gasperini, che ci aspetta e ci chiude tutti i varchi. Riusciamo, ad ogni modo, a renderci pericolosi su calcio piazzato:
è Andrea Pirlo che disegna una traiettoria sublime, sulla quale Rubinho non può far altro che ammirare, perchè non ci sarebbe mai potuto arrivare.
A fermare Andrea e a strozzare il Nostro urlo è la traversa, imperiosa e spietata come sempre.
Il legno, tuttavia, non può impedire, al minuto numero 32, il lungo girare della traiettoria di David Beckham, che dal lato corto dell’area calcia una punizione magistrale, che Rubinho può solo sfiorare.
Andiamo in vantagggio meritatamente, per la mole di gioco prodotta e per per le occasioni ampiamente a Nostro favore.
David realizza il suo secondo gol consecutivo con la Nostra Maglia, e il feeling che sta nascendo tra lui, l’ambiente di Milanello e tutti i tifosi Milanisti è un qualcosa di specialissimo, che merita di andare oltre al prossimo 9 Marzo.
Ritornando al primo tempo della gara, da lì in poi c’è ancora tempo per un altro calcio di punizione di Andrea Pirlo che va a sbattere nuovamente contro la traversa.
La gara di Andrea con i legni continua e, proprio sul finale, anche il Genoa si rende pericoloso su calcio piazzato dal limite con Thiago Motta, ma Abbia è sicurissimo come sempre e blocca bene tuffandosi sulla sua destra.
Il rientro in campo della Squadra, tuttavia, ci lascia un pò perplessi.
L’inizio non è certamente scoppiettante, ma riusciamo comunque a mantenere il controllo della gara e della palla senza problemi.
Tutto ciò, però, dura un pò troppo poco.
Progressivamente, infatti, usciamo dalla partita:
non riusciamo più a creare pericoli alla porta di Rubinho, facciamo fatica a tenere le distanze corte e ad essere compatti, pressiamo con meno intensità e, di conseguenza, anche il Genoa prende coraggio.
Questa fase della gara è caratterizzata più che altro dai cambi effettuati dal Nostro Allenatore, che toglie Alexandre Pato, autore ancora una volta di una partita eccellente, e inserisce Dinho, cercando così di congelare la gara con la grande qualità del Nostro 80.
Entrano anche Flamini e Senderos rispettivamente per Beckham e Clarence.
L’ultimo quarto d’ora è da cuori forti, perchè la Squadra inizia ad avvertire anche la stanchezza e arretra sensibilmente, non riuscendo praticamente più a tenere la palla alta.
Milito ci prova di testa a botta sicura, ma Abbia è letteralmente strepitoso a levare una palla che era già dentro.
Passano solo due minuti, tuttavia, e stavolta Milito ci fa male davvero, insaccando da due passi dopo un’azione dalla destra di Palladino.
Finisce, dunque, con un grande rammarico, con un’occasione persa in un momento in cui non doveva essere persa, sia per le ambizioni della Squadra che, soprattutto, per il momento che stiamo attraversando.
Adesso bisogna rialzare la testa, ripartire e trovare la continuità di risultati già a partire da domenica nella gara dell’Olimpico contro la Lazio

[...]

Milan - Genoa

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...e così, anche questa volta,
IL BUE DA DEL CORNUTO ALL'ASINO

Il tecnico portoghese sulla Rai se la prende con Teo Teocoli, rinomato tifoso rossonero:
«Non mi sono pentito per aver detto all'arbitro 'Hai paura'.
Io penso che nella storia del tuo club, il Milan, ci siano stati allenatori che in passato hanno detto molto di peggio.
Dire 'Hai paura' non è una cosa così grave.
Io comunque capisco che te (riferito a Teo Teocoli, ndr) che sei tifoso del Milan speravi stasera di trovarti a meno tre e invece sei ancora sotto a sei.
Il tuo nervosismo è comprensibile
».
Poi rivolto all'ex abritro Tombolini gli dice:
«L'arbitro di stasera non ha dimostrato paura ma tanto coraggio visti questi sei minuti di recupero senza motivazione dati alla fine.
Io dico che non servono grandi errori per non fare un grande arbitraggio, bastano piccoli errori sommati l'uno all'altro.
Noi che siamo nel calcio da tanto tempo sappiamo cosa sto dicendo.
Comunque
- dice polemico nei confronti del Milan - mi auguro che l'arbitro di stasera abbia il coraggio la prossima volta che viene a San Siro di fare lo stesso arbitraggio con il Milan»
nervosetto l'amico è ?
Paura che la giustizia divina
stia cominciando, dopo
"Il primo scudetto vinto in segreteria,
il secondo senza avversari,
il terzo all'ultimo minuto",
a voler premiare i veri valori del campo ?

...e che dire dell'ennesima puntata di
VIENI AVANTI CRETINO !

Ibra - SUI SOLDI -
Kakà ha rinunciato ai soldi per restare al Milan. Ibra che farebbe?:
«Devo chiamare Dio per vedere.»

Il mio commento ?
NO

mi basta immaginare quelli che
vi passano per la testa
dopo aver letto questi deliri
Buon Campionato e

FORZA MILAN !


Sono passate appena 48 ore dalla splendida prestazione della Nostra Squadra al Dall’Ara di Bologna ed è già tempo di prepararsi al meglio per un’altra partita altrettanto importante.
E’ il terzo ed ultimo turno infrasettimanale di questo Campionato e abbiamo di fronte, senza ombra di dubbio, l’avversario più tosto e difficile che ci potesse capitare: il Genoa di Gasperini.
Formazione, quella rossoblù, che in queste 19 partite che ci hanno separato dalla partita dell’andata ha indubbiamente disputato un Campionato di altissimo livello, nel quale hanno ottenuto un bottino di punti assolutamente impressionante, collocandosi ad appena 4 lunghezze da Noi alla vigilia di questo scontro diretto.
Partita, dunque, dal sapore assolutamente europeo, il sapore dell’Europa che conta e nella quale, dopo questo anno di purgatorio in un Europa comunque dignitosissima e difficile, vogliamo tornare al più presto.
Il ricordo della gara d’andata è ancora molto fresco in Noi, una partita nella quale eravamo stati messi sotto anche in maniera pesante nel primo tempo, dal punto di vista della corsa e del sacrificio.
Un 3-4-3 quello schierato all’andata dal tecnico dei genoani che ci mise in grandissima difficoltà, con un grandissimo movimento offensivo, grazie alle sponde del fondamentale Milito e ai movimenti di Sculli, tra l’altro autore del gol del vantaggio al trentesimo del primo tempo.
Il Nostro fu certamente uno dei primi tempi peggiori di tutto il girone d’andata, che collochiamo assolutamente tra le cose da non ripetere in queste ultime 18 finali.
Trovammo innumerevoli difficoltà nella gestione del pallone, nel renderci pericolosi là davanti, nonostante avessimo in campo tre fuoriclasse assoluti come Dinho, Kakà e Sheva.
Soprattutto, quello che ci mise di fronte ad una sconfitta pesante in termini di organizzazione di squadra più che di punteggio, furono le enormi difficoltà che avevamo nel rincorrere l’avversario una volta persa la palla.
Dal loro punto di vista le cose non sono cambiate moltissimo, nel senso che la grande qualità e la grande organizzazione che tanto ci mise in crisi in quel 14 Settembre è stata mantenuta sostanzialmente intatta e, anzi, è stata anche cementificata con una serie di ottime prestazioni contro squadre di altissimo livello, e facciamo riferimento alle gare che la formazione di Gasperini ha disputato sia contro la Roma che contro quelli lì.
Tutto ciò, naturalmente, deve metterci nelle condizioni di capire perfettamente il modo in cui i nostri avversari sanno preparare ed affrontare soprattutto eventi come quello di domani sera, con grande energia, grande forza e uno straordinario spirito di sacrificio da parte di tutti i suoi componenti.
A tal proposito, il mezzo passo falso da cui sono reduci, ovvero l’1-1 casalingo contro il Catania, non deve far altro che fare incrementare la concentrazione e l’attenzione che dovremo utilizzare domani sera.
Venendo a Noi, la gara di Bologna è stata definita dal Nostro ambiente come una vera partita da scudetto, da squadra che, nonostante lo svantaggio iniziale, non si abbatte, continua per la sua strada e rimonta senza pensarci troppo su.
Era da tantissimo tempo che non avevamo questa sensazione dall’esterno, era da tantissimo tempo che, una volta andati sotto con un episodio discutibile, la Nostra sicurezza non diventava un’arma fondamentale e vincente al tempo stesso nelle Nostre partite.
Perchè la dote che più è piaciuta, sia a Noi che al Nostro Allenatore, è stata proprio la sicurezza e la naturalezza con la quale ci sono riuscite tutte le cose positive di cui siamo stati testimoni domenica.
Ed è proprio da quì che dobbiamo ripartire, è proprio questa sicurezza e questa convinzione che deve fare la differenza a Nostro favore da ora in poi in tutte le partite che affronteremo.
Testa alta, forza e convinzione...
Siamo il Milan!!!

[...]

Bologna-Milan 1-4

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E’ una vittoria strepitosa quella che ci troviamo a commentare in questa prima domenica del girone di ritorno, la vittoria dello spettacolo, della qualità e della grandissima forza della Nostra Squadra, che è riuscita ad imporsi in modo sublime al Dall’Ara di Bologna, deliziando i sensibilissimi palati di Noi tifosi RossoNeri.
Seppur iniziata non nel migliore dei modi, abbiamo sempre avuto la sensazione che la Squadra avrebbe potuto ribaltare la situazione in un batter d’occhio, per la grande volontà e la grande determinazione che c’era in campo tra i Nostri, oltre che per tutte le doti tecniche che, si è visto sin da subito, erano coordinate alla perfezione.
Inoltre, ciò non guasta, questa vittoria contro quel Bologna che ci aveva inflitto un inizio di Campionato difficile e di grande amarezza, se permettete, ci piace proprio tanto.
Il Nostro Allenatore, che festeggia oggi le 400 gare sulla Nostra panchina e si colloca a sole 59 lunghezze dal Paron Nereo Rocco, sin dalla vigilia, non è particolarmente intenzionato a cambiare molto rispetto alla vittoriosa gara di sabato scorso contro la Fiorentina, a parte l’obbligata esclusione di Jankulovski per il rosso ricevuto proprio nel finale della gara contro la Viola.
In campo dal primo minuto, quindi, Abbiati tra i pali; linea difensiva composta da Zambrotta, Philippe Senderos all’esordio dal primo minuto in Campionato, Paolo e Beppe Favalli; a centrocampo confermatissimo David Beckham, con Andrea e Ambro ad agire al suo fianco; Ricky e Clarence si collocano sulla trequarti pronti a rifinire lo scatenato Alexandre Pato degli ultimi tempi, assolutamente strepitoso.
Come detto pocanzi, la Nostra partita inizia non proprio nel migliore dei modi, quando Amoroso entra con troppa facilità nella Nostra area e, stretto nella morsa di Senderos e del Capitano (morsa non certamente fallosa o scorretta), cade a terra conquistandosi un discutibile calcio di rigore.
Dal dischetto si presenta Di Vaio che, come nella gara del 31 Agosto, apre le marcature. 1-0 per loro.
La reazione dei Nostri, tuttavia, è esemplare:
il possesso è veloce e tutti si muovono alla perfezione negli spazi, specialmente Ricky e Patinho.
È’ proprio da una conclusione di Ricky, appena 4 minuti dopo il vantaggio rossoblù, respinta non perfettamente da Antonioli, che Clarence Seedorf si trova a dover semplicemente spingere in rete in scivolata il pallone del pareggio.
Passano altri 4 minuti e dalla destra arriva Zambro che, come un treno, punta Bombardini e, dal contatto, ne scaturisce un altrettanto discutibile calcio di rigore, stavolta per Noi.
Ed è quello il momento che tutti aspettiamo, il momento in cui Ricky Kakà sta per spazzare letteralmente tutti i dubbi, le incertezze e le paure che hanno invaso le notti di milioni di tifosi RossoNeri.
Ricky va, Ricky tira...Ricky segna!!!
Gol numero 87 con la Nostra Maglia, delirio tra i tifosi e urla liberatorie, in un misto tra gioia e paura.
Per quanto riguarda questo immenso fuoriclasse e per quanto riguarda i Nostri occhi, tuttavia, il bello deve ancora venire:
Ricky nello spazio per Patinho, che punta l’area e restituisce di tacco il pallone al Magico 22.
Controllo, palla spostata su un sinistro forte e preciso, con il pallone che si insacca alle spalle di Antonioli. 3-1 per Noi, risultato capovolto nell’arco di mezz’ora e consapevolezza che questo strepitoso Campione, e non ce ne voglia lo sceicco, continuerà a regalarci prodezze e gesti sublimi ancora per tantissimo tempo.
Poco prima del 3-1, tra l’altro, Mudingayi, già ammonito, ferma Pato lanciatissimo a rete ed è costretto a lasciare i suoi in 10.
Finisce un primo tempo strepitoso, con gran parte del lavoro già fatto e con la possibilità, nel secondo tempo, di gestire al meglio la gara, in vantaggio di due gol e di un uomo.
La ripresa si apre proprio con questo lite motive, possesso di grande qualità e i grandissimi piedi dei Nostri palleggiatori vengono fuori con una classe spaventosa.
Abbia è semplicemente strepitoso in due occasioni ancora su un grande Di Vaio, prima che una grande azione di contropiede metta il sigillo definitivo su questa domenica:
Patinho, sempre lui, vola via ad un avversario e, una volta superata la metà campo, scarica su Clarence, al fianco del quale arriva un velocissimo David Beckham che riceve, guarda Antonioli, e lo infila sul suo palo con un destro magico.
Primo gol RossoNero per questo grandissimo ragazzo, arrivato poco più di un mese fa e già parte integrante di questa Squadra, grazie alla sua grande esperienza e al suo strepitoso sacrificio.
Gol meritatissimo per l’inglese, che sigla il 4-1 e anche, di fatto, la fine della partita.
E’ una vittoria importantissima, fondamentale, che dedichiamo innanzitutto al Nostro Allenatore, per questo grande traguardo raggiunto dopo 8 anni indimenticabili di trionfi e successi;
la dedichiamo a Ricky Kakà che, una volta rifiutati tutti i milioni di sterline, si riprende il suo e il Nostro Milan con la classe di sempre;
la dedichiamo, infine, a tutti quelli che ci accusano di collezionare figurine, visto che, negli ultimi tempi, questa raccolta funziona davvero alla grande.
Detto questo, non abbiamo molto tempo per rifiatare, dato che mercoledì ritorneremo nuovamente in campo per affrontare il Genoa, avversario contro il quale dovremo adoperare tutte le armi utilizzate oggi.
Godiamoci un pò questo pomeriggio,
ma da domani

di nuovo duri e concentrati!

[...]

Bologna - Milan

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"Il primo scudetto l'avete vinto in segreteria,
il secondo senza avversari,

il terzo all'ultimo minuto.

Siete proprio una squadra di m....!!!
"
Questo, secondo Repubblica,
è quanto detto detto da Mourinho ai propri giocatori

nello spogliatoio di Bergamo al termine di Atalanta-Inter

Ne avete avuta traccia nella

"NOSTRA" MEDIASET ?
...a parte metterla sul "simpatico"

e guardarsi bene dal riportare le frasi

Mourinho, dribbling a Striscia
Lo Special One evita il "Tapiro d'Oro"

Jose Mourinho non è stato un grande calciatore,

ma nel fondamentale del dribbling non è davvero secondo a nessuno.
Ne sanno qualcosa quelli di "Striscia la Notizia" e, soprattutto, Valerio Staffelli,

che non è riuscito a consegnare uno dei suoi "tapiri d'oro" all'allenatore dell'Inter.
Lo spunto per la "premiazione" era stato fornito

dalla notizia che Mou, dopo il ko contro l'Atalanta,
si sarebbe scagliato contro i giocatori offendendoli con parole pesanti.
Mourinho e' scappato in ogni modo dall'inviato del tg satirico di Canale 5

che nonostante ore di attesa,
inseguimenti in auto e appostamenti davanti all'abitazione del responsabile tecnico neroazzurro,
non e' riuscito a consegnare il tapiro
Questo è quanto dalla Mediaset
dell'uomo nero Berlusconi

Eppure se quel perfido censore e controllore

del Presidente Onorario del Milan che

TUTTO CONTROLLA
e che

TUTTO "PILOTA"...
possibile che

IN CASA SUA...
Mediaset deve avere come

"maglia da trasferta"

una maglia a strisce neroazzurre

...è si è

perchè

"sguazza"
sulle balle colossali provenienti dalla Spagna su Kakà

si occupa
del "mancato cuoricino" di Pato dopo un gol

arriva persino a
"assist dell'arbitro, gol di Kakà"

(l'ultimo Milan-Chievo ricordate?)

...e non si occupa di questa "bomba"?

Immaginate per un attimo...

Ancelotti,
in uno spogliatoio,
in un post partita

"ci è andata di lusso,
perchè con quello che ha fatto Meani

potevamo essere in serie B"

Che dite

LA "NOSTRA" MEDIASET

AVREBBE TACIUTO

COME CON MOURINHO ?


Come certamente ricorderete, ci eravamo lasciati nel post partita di Milan-Fiorentina con una speranza,
con il Nostro sentito e spontaneo grido d’amore verso il Nostro Ricardino e con un ultimo disperato appello alla Società più vincente al Mondo.
La scorsa settimana, infatti, quella notizia ci lasciò assolutamente di stucco, lasciò dentro di Noi una grandissima tristezza che ci aveva impedito, addirittura, di vivere e concentrarci al meglio sulla gara contro la Viola.

Ebbene, questa settimana, se vogliamo, è stata ancor più intensa e ancor più carica di adrenalina, visto che fino alle ultime ore della serata di lunedì questa speranza sembrava veramente svanita, polverizzata dall’offerta dei ricchi sceicchi arabi che ce lo stavano veramente portando via.

Tutto ad un tratto, comunque, arriva l’annuncio del Nostro Presidente, quale voce migliore della sua per annunciare ufficialmente la fine che Noi tutti sognavamo, il dolce lieto fine che questa storia era giusto che prendesse:

Ricardo Kakà è e resterà un giocatore del Milan!!!
All’annuncio ufficiale la tensione si scioglie, l’adrenalina sale a dismisura e le lacrime che per quattro giorni erano state solamente di tristezza iniziano a diventare incredibilmente lacrime di gioia, specialmente quando, sul Nostro Canale, è proprio la voce del Nostro 22 a fare irruzione.

Noi non vogliamo certamente fare facili illusioni o vane speranze, perchè siamo ben consapevoli di quello che è necessario per raggiungere il Nostro Sogno ma, se ciò dovesse realmente accadere, saremmo certamente in grado di stabilire con esattezza la data della svolta, il 19 Gennaio del 2009.

Fatta questa doverosa e dolce premessa, è giustissimo adesso concentrarsi al meglio e con tutte le Nostre forze sul girone di ritorno che scatta proprio domani, il giro di boa che ci consente, certamente, di fare qualche bilancio su questa prima parte di stagione: abbiamo chiuso il girone d’andata a 37 punti, cioè a sei lunghezze dalla vetta, alternando ottime partite e importanti vittorie a sconfitte clamorose e partite giocate al di sotto delle Nostre possibilità. Soprattutto, dato che balza all’occhio in maniera piuttosto evidente, abbiamo chiuso con una grandissima differenza di rendimento tra casa e trasferta, basti fare riferimento al dato sui gol subiti, cioè 5 in casa e ben 15 in trasferta.

Ciò deve farci riflettere molto e deve metterci nelle condizioni ideali per non incappare nuovamente in errori che, da ora in poi, potrebbero essere davvero troppo gravi.
Si ricomincia da Bologna, dunque e la sola parola ci fa tornare alla mente la gara dell’andata, dove mai gara fu più beffarda e spietata in questo Campionato.

Tutti Noi ricordiamo perfettamente gli splendidi 20 minuti iniziali del secondo tempo dove incantammo San Siro e dove riuscimmo a mettere diverse volte i Nostri giocatori a tu per tu con Antonioli, salvo poi essere puniti clamorosamente da un tiro all’incrocio dei pali dell’indimenticato Valiani.

Da quella partita sono cambiate tantissime cose, sia per quanto riguarda Noi che per quanto riguarda i Nostri avversari:

per quanto riguarda la formazione rossoblù iniziò un periodo tremendo, dove sono riusciti ad inanellare una serie di sconfitte che hanno portato, successivamente, al cambio in panchina con l’esordiente Mihajlovic subentrato ad Arrigoni.

Dall’arrivo dell’ex allenatore in seconda di quelli lì, il Bologna ha certamente trovato una quadratura e un’identità ben precisa, adottando tutti quei correttivi necessari per consentirle la risalita in classifica, grazie anche alla straordinaria vena realizzativa di Di Vaio, tornato ad altissimi livelli.

Sarà certamente una squadra molto più tosta e compatta rispetto a quella che abbiamo affrontato nel girone d’andata e pertanto sarà necessaria un’attenzione ancor più speciale da parte dei Nostri.

Per quanto ci riguarda, invece, le cose sono andate esattamente all’opposto, con una crescita generale di tutta la rosa, dell’incidenza della stessa sui Nostri risultati e, soprattutto, di una disponibilità e un’abnegazione straordinaria da parte di tutti, che ci ha consentito di chiudere un girone d’andata tutto sommato positivo.

Venendo di più alla stretta attualità, la notizia della permanenza di Ricky ha rifocillato un ambiente che aveva anch’esso patito tale notizia e che, forse, non sarebbe stato in grado di rialzarsi definitivamente se il Nostro 22 ci avesse lasciati veramente.

Arriviamo a questa partita, pertanto, con un’eccellente dose di entusiasmo e di voglia di fare, che dobbiamo cercare di alimentare con una grande prestazione domani, sia per far vedere a chi ci sta davanti che siamo veramente in corsa e che non molliamo, sia per iniziare, si spera, la lunga scalata all’obiettivo che ci siamo prefissati.

Non dovremo certamente commettere gli stessi errori commessi nella gara d’andata, proprio perchè loro hanno dimostrato di saper sfruttare al meglio tutte le occasioni che riescono a costruire.

E allora, ragazzi, tramutiamo questo entusiasmo e questa voglia in risultati e punti pesanti.

Prendiamocelo!

[...]

queste cose...

1 commenti

SOLO AL MILAN !!!


Recalcati è un giornalista
di dichiarata fede neroazzurra

che su sport mediaset sostiene quanto segue
:

di Christian Recalcati (18 gennaio 2009)
"Centoventimilionidieuro". Scusate, come si scrive?
Per noi comuni mortali è uno scioglilingua, per il Milan è la cifra incassata per la cessione di Kakà al Manchester City.
In molti, in tanti, forse in troppi mi hanno fermato, scritto o messaggiato per porgermi una domanda:
ma se la stessa offerta fosse stata fatta all'Inter per Ibrahimovic, come avrebbero reagito i tifosi e soprattutto cosa avrebbe fatto Massimo Moratti?
Permettetemi di rispondere prima da tifoso, poi di vestire i panni della società.
Reca ci avrebbe pensato, avrebbe riflettuto, avrebbe preso tempo per mettere a fuoco la situazione,
e alla fine si sarebbe addormentato nel sonno pensando a quale fantascientifica coppia d'attacco avrebbe proposto in campo il patron Moratti,
e, visto che dormendo si sogna, un pensierino a Leo Messi ci sarebbe scappato.
Sì, avrei fatto come Berlusconi & Galliani, avrei ponderato, poi avrei deliberato la sentenza:
"Ibra sei un grande campione, ma quei soldi per noi e per te
- ovviamente si parla dello stesso ingaggio faraonico che Kakà percepirà nei prossimi anni inglesi -
sono su un treno che mai più passerà da queste parti".
Svestendo il piumino ed indossando l'abito blu del club di via Durini,
avrei pensato, ponderato e accettato.
Ma, adoro i ma, non subito.
La differenza tra Milan e Inter c'è ed ha un nome: Champions League.
Nessun giocatore, per nessuna cifra, lascerebbe un grande club in lotta per vincere campionato e coppa, e quindi perso Zlatan,
ci saremmo dovuti arrangiare con i vari "non visti da Mou" nella competizione europea,
quel trofeo che manca alla famiglia nerazzurra da... lasciamo perdere.
Se l'offerta fosse arrivata a giugno, Massimo Moratti d'istinto avrebbe rifiutato,
ma con passare dei secondi, dei minuti e delle ore, sarebbe caduto in tentazione.
Ma, come mi piace pronunciarlo, Inter e Milan al momento vivono due momenti completamente diversi.
I rossoneri, accettata l'offerta per Kakà, dovranno pensare a come sostituire il numero uno al Mondo
(al pari di Leo Messi),
a come investire per rifondare la difesa e rinforzare l'attacco,
ma soprattutto dovranno riunirsi per capire se tutti questi soldi saranno a disposizione per investimenti sul mercato,
oppure centellinati per essere usati a scopo societario, ovvero, bilanci, iscrizione, eccetera.
L'Inter, è in una situazione economica completamente diversa.
Al tifoso Massimo Moratti non piace spendere e non ricevere nulla in cambio,
o quasi mai,
ma se si trovasse tra le mani 120 milioni di euro
e nella condizione di dover sostituire il "genio" nerazzurro,
penso che si farebbe un regalo grande da dividere con tutti gli amanti della beneamata:
Leo Messi.
In breve:
il Milan senza Kakà ma con Leo Messi avrebbe dei problemi in difesa,
l'Inter senza Ibrahimovic ma con Leo Messi, vincerebbe lo scudetto.
Faccio io ora una domanda:
"Ma cosa avrebbe fatto lo svedese al posto di Kakà?".
I soldi non fanno la felicità, ma al giorno d'oggi sono basilari per essere felici."

Letto tutto ?
Letto bene ?

Capito perchè

N
OI

siamo diversi ?

Difendiamola questa nostra diversità

Difendiamola a costo di rinuciare ad un "Leo Messi",

ad uno scudetto, ad una Coppa europea o mondiale.

Difendiamola ed ostentiamola con orgoglio

perchè la nostra unicità

NON E'

essere il primo club al mondo in fatto di trofei

la

NOSTRA UNICITA' E'

ESSERE IL MILAN
!

[...]

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[...]

Milan-Fiorentina 1-0

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Se vi dico che ho seguito questa partita
più per il pre e post partita
per sentire le interviste
scrutare le facce
interpretare le espressioni
con il terrore nel cuore...
magari non ci credete
ma, credetemi è così
Cosa ne ho tratto ?
Se fino alle 19.00 di domenica sera
davo al 100% le probabilità
di un colpo mortale al mio
vecchio cuore RossoNero...
consentitemi di ridurle al 99%
Non voglio illudermi
non voglio illudere
ma... aspettiamo
NON E' FINITA!


Ce l’abbiamo fatta!
Sudando, soffrendo, ancora una volta con l’acqua alla gola ma siamo riusciti a portare a casa anche questa vittoria, la prima del 2009 e concludiamo positivamente questo girone di andata.
Una vittoria molto importante, contro una squadra tosta e che è stata in grado di metterci sotto, specialmente nel secondo tempo, dove lo sforzo prodotto dalla formazione di Prandelli è stato notevole e generoso, ma per Nostra fortuna non ha sortito effetto alcuno, se non qualche patema d’animo di troppo.
Detto questo, ancor prima di raccontare la gara in se, le azioni e le parti salienti, è impossibile non citare l’atmosfera che ha circondato Ricky Kakà e che ha avvolto tutto il Nostro Stadio:
un’atmosfera silenziosa, strana, incredula davanti a tutta la vicenda che sta travolgendo la Nostra vita da Milanisti in questi ultimi giorni.
Al tempo stesso, però, è stata una serata dove il Cuore di tutti i RossoNeri ha battuto forte e ha cercato di battere all’unisono con quello che possiamo ancora definire il Nostro numero 22.
Tutti quanti, sia lì a San Siro che da casa, sia dall’Italia che da tutto il resto del mondo, tutti i cuori Milanisti erano densi d’amore e carichi d’emozione, oltre che di una speranza che non si affievolirà fino alla fine.
Fatta questa premessa d’obbligo e venendo alla partita, il Nostro Mister schiera dal primo minuto Abbiati in porta, linea difensiva composta da Zambro, Paolo Maldini, Beppe Favalli e Marek; centrocampo con Beckham, Pirlo e Ambro e davanti Ricky e Clarence a supporto di Alexandre Pato.
Pronti via e c’è subito un brivido per Noi, quando su una palla intercettata in modo pulito da Abbia su Jovetic, Rosetti fischia indicando il rigore:
in quel momento gridiamo allo scandalo, perchè concedere un rigore del genere sarebbe stato assurdo.
Fortunatamente l’arbitro torinese torna sui suoi passi dopo il consulto con il guardalinee.
Passano appena due minuti da questo episodio curioso e la partita si sblocca a Nostro favore:
dagli sviluppi di un calcio d’angolo dalla sinistra Janku serve un pallone delizioso a Patinho al vertice dell’area di rigore.
Il fenomeno in maglia 7 non ci pensa più di tanto e colpisce di mezzo esterno puntando all’angolo lontano.
Storari rimane praticamente immobile e guarda solamente il pallone toccare il palo ed entrare in rete.
1-0 per Noi.
Dopo il vantaggio continuiamo certamente a tenere bene il controllo della partita per altri 15 minuti, salvo poi arretrare e prenderci qualche pausa, prestando il fianco all’iniziativa dei viola che si rendono pericolosi in diverse circostanze, con Jovetic, Montolivo e Gilardino, che manda alto un cross preciso di Vargas.
Tuttavia è nel finale del primo tempo che riusciamo nuovamente a mettere il naso fuori, con una grandissima accelerazione di Ricky lanciato da Clarence in contropiede, che comunque non sortisce alcun effetto alla retroguardia viola, e successivamente con David Beckham ben lanciato da Alexandre.
Nella ripresa il film della partita si fa minaccioso:
la Nostra Squadra non riesce a tenere la palla alta e perde tanti, forse troppi palloni.
La Fiorentina inizialmente pensa ad organizzarsi, ma dal minuto 15 inizia una vera e propria caccia al gol del pareggio:
Abbia è strepitoso su una conclusione a botta sicura di Santana e da grandissima sicurezza a tutto il reparto difensivo, con quelle uscite alte e quelle prese sicure di cui tanto abbiamo bisogno.
Si soffre moltissimo fino alla fine, ma il fischio finale arriva dopo tre minuti di recupero e dopo l’espulsione per doppio giallo di Jankulovski.
Il bilancio di questo girone d’andata è senza dubbio positivo, specialmente se lo si paragona a quelli delle ultime due stagioni, ma con le potenzialità di cui disponiamo possiamo certamente fare ancora meglio nella seconda parte, e quello dovrà essere l’obiettivo per la Squadra dalla gara di Bologna in avanti, si spera...
con Ricardo Kakà!!!

[...]

Milan - Fiorentina

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FERMATE IL MONDO
VOGLIO SCENDERE !

Personalmente non ho mai sentito così poco

un appuntamento ufficiale del mio Milan

Sento dire da più parti che

"questo è il mondo di oggi,
questo è il calcio di oggi"
Sarà vero, anzi senz'altro lo è, ma

da oltre vent'anni mi sento ripetere che

IL MILAN E' UN'ALTRA COSA

al Milan non contano i soldi, conta il cuore,

il Milan non vende le proprie bandiere,

i propri sentimenti.

Mi hanno insegnato che

il Milan valuta affetto, riconoscenza, onore,

attaccamento alla maglia, amore dei tifosi,

prima di ogni cosa

Mi hanno detto che

"Sheva è un caso irripetibile nella nostra storia"
e che

"è tornato perchè al Milan prevalgono i sentimenti"
Ci hanno abituato ad essere orgogliosi di questa Maglia

per i valori che porta dentro
più che per le medaglie sul petto

E ADESSO ?

STANNO PONDERANDO!

Ma ponderare cosa, ponderare chi ???

Ricordo ancora nitidamente il Milan che

voleva scambiare Rivera con Claudio Sala ma

...era un altro Milan

Non era certo il Milan che ha predicato

per più di vent'anni

il valore aggiunto degli affetti

Come andrà a finire ?

Non lo so

So solo che adesso c'è una brutta e profonda crepa

nel credo di ogni tifoso Milanista

So anche che le crepe, per pur profonde che siano,

possono essere ripianate ma

attenzione

questa crepa può anche trasformarsi

in una voragine

...ah, già

Milan-Fiorentina...
ECCHISENEFREGA!

[...]

IL MILAN E' UNA FEDE

0 commenti

[...]

un omino piccolo piccolo

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Ci sono persone, nel mondo dei media, che si creano un personaggio per "sfondare" ma che poi
(grazie a Dio) nella vita comune sono le prime a riderci su e ad essere cordiali e persino simpatiche.
Non tutte, sfortunatamente, hanno questo senso critico/goliardico e si fanno prender prigioniere del loro personaggio.
Certo, quando questo accade, non è un bel segnale per l'intelligenza (ammesso che siano dotate di cervello) dell'interessato.
Quando, una volta
(adesso non più perchè il cabaret mi piace solo se fatto da artisti veri)
guardavo le trasmissioni sportive in TV mi capitò di vedere e, purtroppo, ascoltare un omino che,
più largo che lungo,
sbraitava contro chi osava mettere in dubbio le sue opinioni,
che si pavoneggiava delle sue frequentazioni altolocate (e per questo non ammetteva contradditorio),
che chi non lo apprezzava era solo un poveretto,
che se non ridevi o capivi (cosa difficilissima) le sue battute si adirava,
che SOLO LUI poteva decidere CHI era il caso di offendere o dileggiare...
Per un po', lo confesso, cercai le trasmissioni in cui quest'omino era presente perchè ero convinto che,
(per come le sparava grosse, per come si accalorava, per come offendeva senza riguardo chi non la pensava come lui o chi non gli riconosceva la sua "grandezza" di giornalista),
fosse tutta una messa in scena per farsi notare in una televisione che, purtroppo, andava (e va) sempre più verso il dibattito/rissa che verso un dibattito serio.
Poi, mi stancai
(non solo di lui)
di queste trasmissioni, smisi di guardarle
(meglio un buon DVD)
e lo persi di vista, rimanendo con il dubbio...
"ma sarà davvero così?"

Ecco qua
l'omino di cui sto parlando

Si chiama Franco Rossi
e mi dicono che trova ancora spazio nelle varie televisioni italiane
(il che non mi stupisce visto il livello dei programmi)
Finalmente, però, ho capito che "non ci faceva",
E' PROPRIO COSI'!
Me lo ha fatto capire
un post di un amico nel nostro forum
(MDF)
che riporta lo scambio di idee tra di lui (FdN) e l'omino (FR) avuto, per caso, su facebook


(FR)
"sei solo un frustato maleducato, lascia perdere e non offendere più altrimenti ti faccio eliminare da fecebook"
(FdN)
"Fra lui e Zazzaroni, o come cacchio si chiama, è una bella lotta: chi sarà mai il più cazzaro? Capendo di calcio quanto Moratti capisce di dentifrici, si è inventato questo ruolo alla "io la so lunga e non le mando a dire, ascoltatemi e diffondete il Verbo". Fai ridereeeeeeeeeee"
Questo è quello che ho scritto.
Cazzaro non è un'offesa perchè significa colui che a mio parere racconta caz... fesserie.
Posso pensarlo, o devo dire che dici sempre la verità sennò ti arrabbi?
Non capisci niente di calcio?
Posso pensarlo, o devo tenermi questa opinione per me sennò ti adiri?
Fai ridere?
Posso dirlo, oppure devo tacere sennò mi censuri?
Accetto da tutti lezioni sull'educazione tranne che da te, che non hai rispetto per nessuno,
e ti sei creato un personaggio solo denigrando e offendendo il prossimo.
Come immaginavo, sei proprio uno di quelli alla "io posso dire ciò che voglio, ma se mi toccano...".
Accetta il contraddittorio e mettiti a dieta, buonanotte
(FR)
"io sono pagato da oltre quaranta anni per vedere partite di calcio, per frequentare bei posti e per visitare tutto il mondo, circondato da splendide donne
io nel 1965 andavo a cena con gente che aveva vinto due mondiali e un'olimpiade e sono amico di gente che di mondiali ne ha vinti quattro.
io non ho bisogno di crearmi un personaggio, io personaggio lo sono da quando sono nato.
tutto qui.
credimi, l'invidia è una brutta cosa.
le tue lettere da me non saranno più lette ma cestinate direttamente"
(FdN)
"Cos'era, un tentativo di suscitarmi invidia con le tue partite, i tuoi viaggi, le tue "splendide donne"?
Non ho niente da dirti, se non che ti auguro di trovare un amore sincero per la vita;
quella si, è una cosa che ti avrei invidiato, non sono Cassano.
Se poi credi davvero che la tua vita sia stata degna di essere vissuta e invidiata dagli altri solo perchè hai conosciuto Tizio, e sei andato a cena con Caio,
allora sei veramente la piccola persona che sembri.
Spero di sbagliarmi


In MDF c'è chi ha risposto a questo post in questo modo
"Non perdere tempo con questo soggetto...
per piacere Doc...
"
NIENT'ALTRO DA AGGIUNGERE

se non

TANTA PENA

per un omino piccolo piccolo

[...]

Roma-Milan 2-2

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Non ci stiamo!
Ci escono queste tre parole al termine della gara dell’Olimpico, terminata con un 2-2 che, come sempre nelle ultime sfide contro la Roma, ci lascia con l’amaro in bocca.
E’ stata una partita molto equilibrata, come era ampiamente preventivabile alla vigilia, giocata sul filo del rasoio per tutti e novanta i minuti, che abbiamo prima immaginato andare storta, poi improvvisamente trasformarsi in un qualcosa di meraviglioso e importantissimo e, infine, mandare ancora giù un boccone amaro.
Inizialmente, la formazione messa in campo da Carlo Ancelotti spaventa un pò diversi cuori RossoNeri sparsi per tutto il mondo ed esponendola si capisce bene il perchè:
Abbiati in porta, Zambro, il Capitano, Beppe Favalli e Jankulovski in difesa;
esordio di David Beckham a fianco di Pirlo e Clarence Seedorf nella linea dei tre di centrocampo,
con Ricky e Dinho sulla trequarti a sostenere Alexandre Pato.
Come facilmente desumibile, trazione anteriore e la paura di tutti va al modo in cui, in fase di non possesso palla, avremmo dovuto riconquistarla e soprattutto contrastare le ripartenze della formazione di Spalletti.
Tuttavia, l’inizio è abbastanza rassicurante da questo punto di vista e, seppur non mantenendo un ritmo altissimo di gioco, la partita è saldamente nelle Nostre mani e la gestiamo con grande personalità e con un possesso palla di grande qualità.
Gli occhi di tutti sono puntati su David Beckham, specialmente quelli che non vedono l’ora di prenderci in giro con la solita storia delle figurine.
Invece, e ce ne dispiace per le loro mascelle che non potranno allargarsi così facilmente, David gioca in modo pulito, essenziale e, soprattutto, si mette sin dal primo secondo al servizio della Squadra, rincorrendo anche l’arrembante Riise.
E’ proprio da un cross effettuato dall’esterno norvegese che la palla arriva dalle parti di Vucinic, che salta in modo sin troppo semplice Janku e piazza inesorabilmente alle spalle di Abbiati.
1-0 per loro.
Da lì la Squadra ha l’abilità e la forza di non perdere la testa, di organizzarsi e, comunque, di tenere la palla e far correre la Roma.
Inizia la ripresa e tutto cambia:
il Nostro possesso si velocizza e il ritmo imposto si alza decisamente.
In più, entra in partita il Nostro 22, che dopo appena 4 minuti mette in mezzo un pallone che Patinho deve solo spingere in rete.
Pareggiamo e, per quanto riguarda il Nostro numero 7, il bello deve ancora venire:
passano altri 4 minuti e Alexandre vola sulla corsia si sinistra e lascia sul posto un grande Mexes, beffando con un tocco sotto sublime che si poggia dolcemente alle spalle di Doni.
Andiamo in vantaggio e la Roma rimane stordita.
Tuttavia, proprio quando il Nostro Allenatore richiama Ronaldinho in panchina per inserire Ambro, su una palla sporca, beffarda e su un rimpallo che non ci saremmo aspettati così spietato, spunta nuovamente Vucinic e pareggia il conto, che è anche il risultato finale della partita, seppur rischiamo, proprio al 90esimo, di mettere il sigillo su questa partita, ma il colpo di testa di Clarence è alto sopra la porta di Doni.
Finisce così, dunque, finisce con la Nostra Squadra che, purtroppo si fa ancora rimontare.
Ovviamente la palla sporca e beffarda non si può prevedere alla vigilia e, soprattutto, non ci si può preparare prima su come contrastarla, ma se vogliamo veramente competere per posizioni come quelle per cui vogliamo fortissimamente lottare, tutto ciò non deve più accadere.
Siamo
con voi Ragazzi!

[...]

Roma - Milan

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Buon anno a tutti quelli che...
Non hanno
amicizie importanti e

gli scudetti se li vincono sul campo

Non hanno
l'arroganza e la faccia

di spacciarsi per quelli che non sono

Non hanno
bisogno di "4 saggi"

per legittimare l'illegittimabile

Non hanno
bisogno di rinnegare il proprio passato,

salvo poi riesumarlo quando fa comodo

Non hanno
bisogno di telefonate con SIM svizzere

per vincere in Italia

Non hanno
bisogno di arrampicarsi sugli specchi

per ogni scudetto vinto

Buon anno anche a chi

Sbaglia (perchè è umano)
e paga (perchè è giusto)
Finisce in inchieste pilotate ma ha la forza di aspettare
perchè sa che il tempo è galantuomo

Si vede scippare due scudetti da due squadre diverse
e va a trovar gloria dove l'aria è meno inquinata

E' leader nei fatti
e non per il sostegno mediatico

Cade e risorge
più forte di prima

E' coerente con la propria passione
sia negli onori che negli oneri

...insomma

BUON ANNO

A
NOI !

...magari, iniziandolo bene a Roma

Ebbene ragazzi, si ricomincia!!!
Dopo le meritate e certamente salubri vacanze natalizie per tutti Noi RossoNeri e, soprattutto, per i Nostri Campioni, è giunto il momento di riattaccare la spina su questa stagione e di inaugurare nel migliore dei modi il 2009 appena iniziato.

La partita che ci troviamo ad affrontare, tuttavia, è sicuramente una delle più difficili di tutta la stagione e al tempo stesso una delle più stimolanti, sia per la forza dell’avversario, ma anche per l’atmosfera in cui la Nostra Squadra dovrà scendere in campo domani sera.

Si va all’Olimpico ad affrontare la Roma di Luciano Spalletti, un avversario fortissimo, che dopo un inizio molto complicato e difficile è riuscita a mettersi in carreggiata in modo prepotente, trovando un nuovo sistema di gioco che le consente di essere molto più equilibrata in fase difensiva e, al tempo stesso, rapida ed efficace in avanti.

Tutto ciò testimonia, pertanto, una straordinaria duttilità da parte della formazione giallorossa, dovuta anche al grandissimo gruppo che Spalletti è riuscito ad assemblare negli ultimi anni e che è indubbiamente uno dei punti di forza della squadra stessa.

Se pensiamo ai precedenti, abbiamo bene in testa cosa è successo nelle ultime sfide all’Olimpico da quando l’allenatore toscano siede sulla panchina romanista:

il primo risale al Gennaio del 2006, dove Mancini ci trafisse al minuto numero 84 mandandoci a casa senza punto alcuno.
L’anno successivo, la sfida arrivò il 31 Marzo del 2007 e dopo un primo tempo difficile, chiuso dalla Roma in vantaggio di un gol grazie a Mexes, nella ripresa fu il Gila a salvarci e, successivamente, a mancare di un soffio il punto del 2-1.

Per quanto riguarda la passata stagione, invece, il ricordo è ancora molto fresco, sia per la grandissima prestazione offerta dalla Nostra Squadra, sia soprattutto, ahinoi, per quanto riuscimmo a raccogliere dopo una prestazione del genere: 0 punti.

Dopo il vantaggio siglato da Ricky su assist di Massimo Oddo e dopo aver sfiorato ripetutamente di un soffio il gol che avrebbe certamente chiuso la pratica, la Roma riuscì a ribaltare il risultato nel giro di due minuti, conquistando un’immeritata vittoria.

Questo naturalmente deve farci capire la difficoltà della partita e il livello di concentrazione che dobbiamo tenere in partite come queste.

Loro, come Noi d’altronde, sono in grado di cambiare la partita in ogni momento, con una giocata, con una grande azione o semplicemente con un’invenzione di singoli del calibro di De Rossi, Baptista, Perrotta e Vucinic.

Dal canto Nostro, la Squadra è tornata solo ieri da Dubai, sede del ritiro invernale che le ha consentito di immagazzinare tanto lavoro e tante energie in vista della seconda ed ultima parte della stagione.

Lavorare al caldo di Dubai piuttosto che fare i conti con la neve che ha preso d’assalto il Nord Italia avrà sicuramente assicurato ai muscoli dei Nostri Campioni di lavorare meglio e senza rischiare infortuni di troppo.

A Roma, naturalmente, non ci aspettiamo un Milan al top della sua condizione fisica, data la grande mole di lavoro svolta a Dubai, ma sogniamo assolutamente una Squadra tosta, compatta, che chiuda bene tutti i varchi e che cerchi di sfruttare al meglio il grande potenziale offensivo di cui dispone, pensando, magari, all’ultimo Roma-Milan disputato alla ripresa del Campionato, a cosa significò per Noi e, soprattutto, a ciò che successe alla fine di quella stagione.

Noi non lo diciamo, un po' per scaramanzia, un po' perchè è giusto così, lasciando la mente e il ricordo aperti ma senza lasciarci addolcire troppo, perchè all'Olimpico dovremo avere gli occhi giusti e la giusta determinazione...

FORZA MILAN!!!

[...]
 
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