Pronti via e dopo 4 giorni di ritiro eccoci alla prima amichevole stagionale. Al di là del risultato e di tutte le giustificazioni del caso (peraltro alcune fondate), ciò che cattura l’attenzione del tifoso milanista è una constatazione “ormai” ricorrente, quasi da rassegnazione. Abbiati, Oddo, Bonera, Kaladze, Jankulovski, Flamini, Ambrosini, Abate, Seedorf, Pato, Borriello. Della serie: i soliti noti. Il tifoso rossonero è stato privato anche dell’emozione della prima uscita stagionale. Una volta si aspettavano le prime amichevoli per “dare un’occhiata” ai nuovi arrivati, per vedere come gli “stava” indosso la casacca rossonera, per ritrovarsi con gli amici nei dopo cena al mare e commentare “hai visto Tizio, mi sembra che si sia inserito bene, mi sa tanto che quest’anno abbiamo trovato l’uomo giusto per quel ruolo”! Niente, privati anche di quelle futili amenità che però al tifoso piacciono tanto. Ho sentito dire spesso in questi giorni la frase “il primo giorno di ritiro è un po’ come il primo giorno di scuola!”. Sarà pure così, ma ultimamente per i milanisti è come se il gruppo di compagni che si è ritrovato il primo giorno della scuola elementare sia praticamente lo stesso che si ritrova molti anni dopo sui banchi dell’università il giorno del conferimento delle lauree! Sempre gli stessi volti, sempre gli stessi ritmi, sempre gli stessi problemi. Nessuno stacco: credo che siamo l’unica squadra in Europa che non si accorga che tra la fine della stagione scorsa e l’inizio di questa ci siano state di mezzo le ferie”calcistiche”. La telecamera deve andare ripetutamente sulla panchina per farci vedere qualcosa di nuovo: la faccia (a tratti smarrita) del nuovo allenatore Allegri. Non preoccuparti Massimiliano, noi tifosi confidiamo moltissimo nelle tue qualità, siamo certi che farai benissimo!
Non vi nascondo che ad un tratto della partita ho fatto anche un pensiero cattivo: vuoi vedere che hanno fatto giocare subito dall’inizio alcuni giocatori per metterli in cattiva luce e fargli fare una figura barbina contro degli avversari semi-sconosciuti? Vuoi vedere che l’obiettivo è quello di “crearsi” l’alibi per metterli definitivamente da parte oppure che si rendano conto da soli che forse è meglio “cambiare aria” perché qui non sono più all’altezza della situazione? Vabbè, c’ho provato, era solo un cattivo pensiero che si perde in un caldo pomeriggio estivo. Ma del resto, cosa volete che pensi un tifoso che dal primo minuto della prima amichevole estiva si vede schierata come titolare la difesa “degli spalmati”? Il problema è che a vedere certi errori viene anche il sospetto che non gli abbiano spiegato che l’unica cosa da “spalmare” era (o è) l’ingaggio e non anche tutto il resto (gambe, cervello, mentalità, determinazione etc etc). Beh, almeno ci siamo sentiti meglio e rinfrancati quando abbiamo visto in campo ad inizio di secondo tempo Mario Yepes (e non lo dico in senso ironco): uno che al primo intervento pur di fare il suo mestiere come si deve (quello del difensore), entra in modo da fermare l’avversario in ogni modo, con le buone o con le cattive, anche a rischio di aprirgli la testa con un calcione (involontario, chiaramente). Uno che oltre a difendere col fisico, è anche autore della migliore palla gol a favore del Milan. Ci sono tutti i presupposti perché questo roccioso mastino colombiano possa diventare un idolo!
Per ora ci accontentiamo veramente di poco, anche che possa essere valido un altro contorto pensiero estivo: speriamo che la dirigenza milanista prenda spunto da queste brutte figure per rendersi conto che questa squadra va rinforzata, e che non è proprio vero che SIAMO A POSTO COSI’!
Cattivi pensieri estivi...
Gianpiero Sabato
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