HUNTELAAR o LUIS FABIANO ?

A distanza esatta di un anno ci ritroviamo ancora una volta di fronte al dualismo: Huntelaar o Luis Fabiano?
L’unica differenza rispetto alla scorsa estate è che oggi Klass Jaan è un giocatore del Milan, mentre allora si trattava di scegliere chi dei due comprare.
Ma al di là di questo, il problema è esattamente lo stesso.
A scanso di equivoci metto in chiaro le mie preferenze, che peraltro non sono mai cambiate, per l’attaccante olandese: ho salutato con convinzione l’approdo in rossonero del Cacciatore.
Luis Fabiano è un giocatore che non mi ha mai entusiasmato né in passato né oggi, ma devo ammettere che ogni volta che lo vedo giocare (soprattutto con la Selecao) il brasiliano ha la capacità di farmi venire dei dubbi…”e se ci stessimo clamorosamente sbagliando?”.
La domanda che mi faccio ogni volta che sento accostare il suo nome a quello del Milan è la seguente: perché Luis Fabiano è uno dei pochissimi giocatori brasiliani (forse l’unico) che non riesce ad eccitare la fantasia del tifoso milanista?
Perché speriamo che Galliani non commetta “la cazzata” di andare a prelevarlo da Siviglia?
Francamente no so dare una risposta precisa a queste domande, ma provo ad abbozzare qualche ipotesi.
La prima è la più accreditata: perché “O’ Fabuloso” non è un bomber di razza.
In realtà le cose non stanno proprio così.
Prendendo in considerazione le ultime cinque stagioni (quelle del Siviglia, per intenderci), ed escludendo le coppe nazionali (peraltro l’anno scorso Fabiano è stato il capocannoniere della Coppa del Re), scopro che l’attaccante brasiliano ha messo a segno 62 reti in 128 gare di campionato e 16 reti in 41 gare nelle coppe europee.
In totale fa 78 reti in 169 gare ufficiali: vuol dire che segna un gol ogni 2,17 partite.
Per tutta la stagione mi sono anche detto “meno male che non abbiamo comprato Luis Fabiano, quest’anno non sta combinando niente di buono”!
Sono andato a guardarmi i numeri della Liga 2009/2010: partite disputate 23 (di cui solo 18 da titolare), gol realizzati 15, di cui solo 1 su calcio di rigore; 15 gol in 1642 minuti disputati, vuol dire 1 gol ogni 109 minuti.
Se guardiamo lo score con la maglia verdeoro, il bilancio è di 28 gol in 42 partite: 1 rete ogni 1,5 partite.
In parole povere, in generale possiamo dire che Luis Fabiano segna circa 1 gol ogni 2 partite… non male!
Facciamo allora il confronto con un “Bomber di razza”, e cioè il nostro Huntelaar.
L’olandese ha una media gol spaventosa, dal momento che ha segnato ben 132 reti in 199 partite (anche qui escludendo le coppe nazionali), vale a dire 1 gol ogni 1,5 partite.
Se ci concentriamo solo sulle ultime due stagioni (perchè il livello del campionato olandese è quello che è, e perché le esperienze al Real ed al Milan sono le più significative), vediamo che Hunt ha segnato 15 gol in 45 gare, in pratica 1 gol ogni 3 partite disputate.
Col Milan Klass ha segnato 7 gol in 1040 minuti disputati, vale a dire 1 gol ogni 148 minuti.
Con la maglia della sua Nazionale, Huntelaar ha messo a segno 16 gol in 35 partite (1 gol ogni 2,18 partite)
Insomma, si può tranquillamente dire che, guardando i numeri, Luis Fabiano sia un attaccante a cui non manca la prolificità: i suoi gol li fa!
Considerando poi la Confederation Cup della scorsa estate (capocannoniere del torneo) e la Coppa del Mondo in corso di svolgimento (al momento 3 reti in 4 partite), possiamo anche dire che Fabiano non è certo uno che non si faccia “sentire” nelle partite che contano.
Altra obiezione: Luis Fabiano ha 29 anni! E allora?
Cerchiamo di non crearci da soli delle “fobie” che non hanno nessun senso.
Ogni volta che oggi si parla di mercato, stiamo lì a fare tutte le nostre elucubrazioni considerando solo l’età del calciatore ed il suo stipendio, tralasciando ogni valutazione di carattere tecnico! Ormai molti hanno la fobia che se un calciatore “che ci serve” ha 29 anni, prende 3 milioni di euro all’anno e costa 8/10 milioni di euro (magari ammortizzabile su più anni) è meglio lasciar perdere perché “non è un calciatore da prendere”, “è un cattivo affare”, “è l’ennesima presa in giro della società”.
Cerchiamo di sforzarci a fare dei ragionamenti più sensati, cercando di capire se un calciatore con quelle caratteristiche può essere un acquisto “funzionale” al progetto di squadra che si vuole mettere in piedi, se può concretamente aiutarci a migliorare una squadra che ha bisogno di rafforzarsi in certi ruoli.
Sotto questo punto di vista Luis Fabiano è un giocatore che al Milan può servire: può fare la prima punta, ma può anche essere un’alternativa al duo Pato-Ronaldinho.
Con Luis Fabiano e senza Huntelaar, la rosa dell’attacco rossonero (Pato, Borriello, Inzaghi, Ronaldinho e Luis Fabiano) sarebbe molto meglio assortito rispetto a quello attuale (e dello scorso anno).
Del resto, le parole di Allegri su Huntelaar subito dopo il suo insediamento ne sono una diretta conferma (indipendentemente dal fatto che il suo sostituto sia Luis Fabiano o un altro con quelle caratteristiche).
Mettiamoci anche le valutazioni di carattere economico. Mi dicono che l’offerta di oltre 20 milioni di euro del Fenerbache per Huntelaar sia vera (lui però continua a rifiutare): se si riuscisse a vendere l’olandese realizzando una plusvalenza, e si acquistasse un attaccante di 29 anni più adatto al gioco della squadra e ad un prezzo inferiore, si potrebbe dire che anche le esigenze di bilancio sarebbero state rispettate.
In assoluto la mia preferenza per Huntelaar resta immutata (lo confesso, ho un debole per gli attaccanti di quel tipo), ma se l’impiego deve essere quello dello scorso anno (e vista l’affermazione di Borriello non vedo come possa essere diversamente), allora forse è meglio puntare a rinforzare l’attacco rossonero andando a colmare quelle lacune che l’altro anno sono state pericolosamente evidenziate dall’assenza di Pato.
Ed in questo senso Luis Fabiano potrebbe essere molto utile, anche più di quanto i nostri dubbi (ingiustificati?) su di lui possano far pensare.
Staremo a vedere

Gianpiero Sabato

1 commenti:

Max Basten ha detto...

Io confesso che Fabiano non mi convince per niente, non mi ha mai convinto e credo che non mi convincerà mai.
I suoi numeri sono tutt'altro che trascurabili ma, a mio avviso, Fabiano non serve al Milan più di Hunty.
Non lo vedo come alternativa a Pato (o Dinho), secondo me è un centravanti anche se con caratteristiche diverse rispetto a Borriello.
D'altra parte Borriello, Hunty e Pippo sono tre centravanti completamente diversi tra loro.
Giustamente, Gianpero, sostieni che è sarebbe opportuno valutare le caratteristiche dell'attaccante in funzione del modulo che adotterà Allegri.
Se Allegri adotterà il 4-3-1-2 (posto che si reperisca un "vero" trequartista), gli attuali quattro attaccanti sarebbero assortiti discretamente bene, nel senso che se si gioca con due punte vicine è possibile anche giocare con due prime punte ... quindi anche Borriello-Inzaghi, Borriello-Hunty o Hunty-Inzaghi nel momento in cui risultasse indisponibile Pato.
In questo caso avere in rosa Hunty o Fabiano cambierebbe poco.

Se invece Allegri dovesse adottare il 4-3-3 per assecondare il Dinho, la presenza in rosa di Fabiano al posto Hunty non porterebbe alcun vantaggio, ma riproporrebbe lo stesso problema emerso lo scorso anno quando un centravanti puro come l'olandese venne costretto a fare l'ala per mancanza di una "vera" seconda punta in organico. Fabiano non ha, a mio parere, le caratteristiche per giocare in quella posizione esattamente come il cacciatore.
A questo punto, tra l'olandese e il brasiliano mi tengo l'olandese, e non solo perchè più giovane.
L'unico vantaggio che potrebbe derivare da questo "scambio" sarebbe di carattere economico: cedendo Hunty a 15 mln si creerebbe una plusvalenza di circa 4 mln, acquistando Fabiano per 12 con un contratto di 4 anni peserebbe, come ammortamento sui sei mesi restanti del 2010, per 1,5 mln riducendo il deficit 2010 di altri 2,5 mln (dopo i 4,5 guadagnati dall'operazione Storari/Amelia).
Ciò che sta emergendo, come detto con estrema chiarezza da Mauro Suma ieri, è una strategia di mercato stabilita dalla proprietà che ha deciso di non ricorrere ad una cessione eccellente (Pato) per la riduzione di un deficit 2010 che ammonta ad alcune decine di milioni, ma che ha chiesto a Galliani, quantomeno, di non aumentare il disavanzo e, ove fosse possibile, di ridurlo (come nel caso dell'operazione Storari/Amelia)

 
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