i "cattivi maestri"

Ci avevano detto che vendere Kakà, sostituendolo con un pareggio di bilancio qualsiasi, significava andare incontro ad una stagione dove, nella più rosea delle previsioni, avremmo potuto lottare per un anonimo centro classifica.
Che a Natale saremmo stati lontani di almeno 20 punti da quella illuminata e lungimirante società (l'Inter) che "caccia i soldi" e che avremmo subito una pesante umiliazione, oltre che da lei, anche dalla nuova Juventus che, senza tanti problemi, aveva pesantemente investito sul mercato.
Ci dicevano anche che affidarsi ad un "tronista" (perchè così era chiamato Borriello dai suoi pseudo tifosi) sempre infortunato e che aveva vissuto una sola stagione degna, al Genoa, era il chiaro segno del declino Milanista e della sua dirigenza.
Ci martellavano senza tregua con la favola che Ronaldinho era un ex calciatore e che il "giuramento" fatto a Berlusconi ed ai compagni di squadra, era solo l'ennesima buffonata circense messa su per tentare goffamente di far credere l'impossibile.
Ci assicuravano che Leonardo era solo "l'utile idiota" di una dirigenza allo sbando e che occupava quel posto perchè nessun allenatore, degno di esser chiamato tale", avrebbe accettato l'inevitabile massacro.
Ci parlavano di uno spogliatoio di senatori che ormai, raggiunta una veneranda età, si preoccupava solo di rendere sempre più dorato il pre pensionamento.
Ci dicevano che il Milan aveva distrutto il suo glorioso settore giovanile ed i risultati si vedevano sul campo, visto che nessun giovane emergente "aveva le palle" per essere stabilmente in prima squadra.
Giuravano (e festeggiavano scomposti) che presto il Milan sarebbe passato in mano agli arabi e che, con loro, finalmente arrivavano i soldi per fare un mercato alla Moratti.
Il Milan non aveva un futuro e prima Berlusconi si toglieva di mezzo, meglio era per la gloriosa storia di questo club più titolato al mondo (...grazie a Berlusconi)

Insomma, a settembre quello che si paventava al tifoso Milanista, era un futuro pieno di amarezze, di dolori, con una dirigenza incerta, un allenatore più fotomodello che allenatore, una serie infinita di calciatori finiti, un parco giovani distrutto e con le rivali storiche pronte a far carne da macello dei rossoneri.

I cattivi maestri hanno un gran successo e spalleggiati dai loro stessi "nemici sportivi" riescono a convincere il milanista medio che "loro che non hanno l'anello al naso", "loro che non sono servi di nessun padrone", "loro che capiscono di calcio", "loro che sanno e capiscono tutto perchè non hanno le menti offuscate da Milan Channel o da Galliani", sanno come andrà a finire e che è cosa buona e giusta abbandonare una nave alla deriva senza timoniere... e questo "per il bene del Milan!"

Inizia la stagione...
Il Milan va a vincere a Madrid (si, si... quello di Kakà), va a vincere a Torino (si, si, contro la Juve... quella che aveva cacciato i soldi per il mercato estivo) e, alla vigilia del Derby si ritrova, con una partita da recuperare, a sei punti dalla capolista
(mi piacerebbe che i nostri statistici, Massimo o Francesco, facessero un conteggio su quanto costa a punto il vantaggio dell'Inter)

...e i cattivi maestri ?
Qualcuno si cosparge il capo di cenere "chiedo scusa, non credevo che questo Milan..."
Qualcun altro "sparisce" tentando di mischiarsi anonimamente tra la folla
Altri ancora, i più irriducibili ma anche ridicoli, continuano a colare veleno e vedere nero, perchè ?
Perchè non è ammissibile che si posson sbagliare, perchè meglio veder perdere il Milan, piuttosto che veder metter in discussione le loro fosche previsioni. Perchè il "lo avevo detto" da loro una soddisfazione più grande di una qualsiasi Champions. Perchè per distinguersi, per avere quel minimo di ridicola visibilità... ma si, chissenefrega del Milan, l'importante è che "IO" !

I cattivi maestri, nonostante la loro saccente e sprezzante verità, non conoscono il Milan.
Non conoscono la storia di una squadra che, proprio nel momento più buio, è capace di grandi imprese, è capace di compattarsi, di credere in un ideale, di tentare l'impossibile.
L'estate 2006 e la primavera 2007 non hanno insegnato loro nulla, o meglio, non hanno voluto apprendere nulla per non mortificare il loro misero ego

Come andrà a finire questa stagione ?
Come andrà a finire il Derby ?
Non lo so e non mi interessa!
Da tifoso mi auguro che il Milan, il MIO Milan, vinca tutto quello che c'è da vincere.
Da innamorato di una Maglia, di un Ideale... mi va bene così
Dopo quanto ci avevano detto sarebbe successo e dopo quanto ci eravamo rifiutati di credere, confidando nel NOSTRO Milan

QUELLO CHE STIAMO VIVENDO OGGI
E' UN SUCCESSO CHE NON HA PREZZO
!

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