a domanda, risponde

Ieri sera in una riunione C.d.A. MD, a margine di programmazioni varie e decisioni sul network, come al solito si è scivolati sull'attualità del Milan.
Dalla Primavera, al prossimo mercato, al nuovo (?) Mister... ma in particolare (e come poteva essere altrimenti?) ci siamo ritrovati a parlare degli sviluppi della nuova Calciopoli e, al di là della convinzione che "è tutto prescritto", ci è sorta una domanda :
"ma se davvero è tutto prescritto, che senso ha la decisione di Palazzi di aprire una nuova inchiesta?"
La risposta più esaustiva e più credibile, cercando qua e là sui media, crediamo la dia Franco Ordine nell'articolo che riportiamo di seguito

Aperto il fascicolo, l’inchiesta aspetta Napoli
di Franco Ordine (il Giornale)
È aperto il fascicolo, non ancora l’inchiesta. E nel fascicolo di Stefano Palazzi, grande inquisitore del calcio italiano, c’è la collezione di ritagli di giornali, appuntate tutte le intercettazioni inedite, le poche pubblicate negli ultimi giorni, emerse dal processo di Napoli. 
L’inchiesta non è ancora cominciata: sarebbe un errore farla a puntate, meglio attendere anche l’udienza del 20 aprile, per collezionare tutto il materiale disponibile accettato dal collegio giudicante, e avere a disposizione le 75 intercettazioni eventualmente ammesse. Solo dopo sarà possibile fare il punto e dare inizio all’inchiesta vera e propria. 
Nel frattempo, l’iniziativa di Palazzi, di aprire il fascicolo con la data del 6 aprile, risalente al summit con Abete in federcalcio, è la mossa che mette l’ufficio al riparo da polemiche sull’inizio di questo nuovo troncone d’inchiesta. 
Prescrizione: ecco la materia intorno alla quale la discussione tra giuristi ed esperti del ramo è già aperta. L’interpretazione proveniente dalla federcalcio, che fa da bussola per Palazzi e anche per i collegi giudicanti, è la seguente: nuove intercettazioni relative al periodo che si conclude con il giugno del 2005 sono coperte dalla prescrizione per i club, non invece per i singoli tesserati. E questo anche se nel frattempo, con una riforma del governo del calcio, le lancette dell’orologio sono state spostate in avanti. 
Viene anche respinta, con decisione, la tesi, accreditata dal gruppo dei legali di Moggi, secondo cui in materia di giustizia sportiva sarebbe possibile realizzare un altro procedimento disciplinare per telefonate intercorse fino al 30 giugno 2005 poiché si trattava di illeciti reiterati. 
A questo punto la strada davanti a Palazzi è già segnata: nel caso di reati coperti dalla prescrizione, si procede nei confronti di tesserati, per altri non coperti, si procede anche nei confronti dei club, purché relativi a episodi con date successive al 30 giugno 2005.
Un capitolo a parte merita invece la questione legata allo scudetto a tavolino, il famoso scudetto di cartone, assegnato da Guido Rossi all’Inter con provvedimento amministrativo. Perciò revocabile in qualsiasi momento, senza alcuna scadenza.
Anche perché l’Uefa non ha mai fatto pressioni perché venisse assegnato, al pari di Aigner e dei due presidenti delle commissioni che hanno firmato i verdetti di calciopoli 1. 
Le bugie hanno le gambe corte

Abbiamo così, finalmente, capito che:
1) le Società non rischiano nulla per prescrizione (quindi togliamoci dalla testa l'illusione di penalizzazioni neroazzurre o di "risarcimento" per le penalizzate del 2006)
2) i tesserati rischiano sanzioni perchè non coperti da prescrizione (e qui... emblematica la esternazione storica fatta da Moratti sulla stessa "intossicazoine" del padre... preludio ad un "forzato" disimpegno dall'Inter?)
3) lo "scudetto di cartone" può essere tolto ai neroazzurri con un semplice atto amministrativo (come quello che ne decise l'assegnazione per intenderci)
...ci sembra tutto molto più chiaro

Come abbiamo sempre sostenuto in questo spazio, sarebbe più che gratificante vedere che dopo il danno (l'ingiusta penalizzazione) non dovessimo più vedere la beffa (QUELLO scudetto su petto di chi, come etica, se non peggio ERA COME  GLI ALTRI)
Certo, se poi dovessimo avere anche pesanti squalifiche dei massimi dirigenti neroazzurri, la Giustizia sportiva italiana non avrebbe vinto ma... STRAvinto

6 commenti:

Unknown ha detto...

E di Galliani-Meani, e dei biglietti per Istanbul a Bergamo che dice Ordine?

E' forte vedere vedere come vi sentiate ancora le vittime di Calciopoli, evidentemente leggete le cose a senso unico e bypassate quelle che non vi interessano.

Anonimo ha detto...

Caro amico, il fatto che Bergamo e Pairetto fossero stati invitati alla finale di Instanbul era cosa di dominio pubblico dato che erano sull'aereo della squadra.

Succede in tutti i paese europei che, in occasione della finale di Champions League, vengano invitate le massime istituzioni sia federali che arbitrali del paese rappresentato dalle due finaliste. E' una prassi di cortesia, magari se ci spieghi quale reato abbia commesso Galliani invitando Bergamo e Pairetto alla finale di Instanbul te ne saremmo molto grati.

La telefonata Galliani Meani è già stata giudicata in sede sportiva. Il Milan ha preso 38 punti di penalizzazione in quanto Galliani all'interno della chiamata non avrebbe redarguito Meani invitandolo a non chiamare i designatori.

Anche se da qualche giorno si è scoperto che i flussi di telefonate sull'asse Facchetti-Bergamo erano molto più consistenti e pregnanti delle telefonate di Meani.

Visto che entri con toni e stili provocanti avresti la cortesia di rispondere ad una domanda semplice semplice?

Per quale ragione a Napoli, dove si svolge il processo madre dal quale è poi nato il processo sportivo, sono presenti come imputati gli stessi imputati del 2006 ad eccezione di Adriano Galliani, legale rappresentante dell'A.C. Milan?

Max RC

gumas ha detto...

Antonio, non diciamo assolutamente niente. Resta il fatto che ancora mi si deve spiegare dove sono state queste intercettazioni in questi quattro anni, e in base a quale logica sono state ritenuti "irrilevanti". IRRILEVANTI: in tutta onestà, spiegami quale differenza passa tra queste conversazioni e quelle avvenute con protagonista Meani. Anzi, se permetti te l'anticipo io: Facchetti era il Presidente dell'Inter, Meani un signor nessuno. Quanto alle intercettazioni che hanno coinvolto Galliani, io mi auguro di cuore che tu le abbia ascoltate. Visto che mi sembri una persona sveglia, secondo me ancora no, in nessuna vita altrimenti le avresti paragonate a quelle di Facchetti...Durante un colloquio telefonico Galliani precisa: quanto le ho detto (a proposito del gioco duro) "deve valere anche per i giocatori del Milan, sia chiaro"; poi, nello stesso colloquio, non in un'altra telefonata, chiede a Bergamo se anche lui sarebbe andato a Istanbul, e quando questi gli dice che ha difficoltà a trovare i biglietti per l'aereo, lo invita tranquillamente a salire sull'aereo del Milan, non un charter qualunque a spese del Milan, ma sull'aereo della società, tutto alla luce del sole...ma ripeto, vorrei che qualcuno mi spiegasse perchè promettere un trapianto di capelli a Rodomonti era probante, e dire "passi dalla sede, c'è un regalino per lei" no...

Anonimo ha detto...

io... bypasso

Unknown ha detto...

Gumas, ti ho risposto nel vecchio post in cui abbiamo parlato, con un pò di ritardo :)

Dunque, vorrei chiarire un punto: l'essere di fede interista non mi ha evitato di inorridire di fronte allo schifo che è saltato fuori riguardante l'Inter. Sul mio blog, ho fatto tutto tranne che prendere le difese di una situazione che reputo indifendibile, oltre che malsana.

Sinceramente, perchè tutto questo non sia uscito 4 anni fa non lo so, ma riguardo a questo penso tutto il male possibile..e per questo motivo sto assistendo alle battute finali di questo campionato con un distacco tutto figlio di questo clima tossico che si è creato.

Il mio intervento provocatorio è solo per cercare di chiarire che se l'Inter ha la rogna, il Milan non è da meno, e farlo passare per "vittima" di Calciopoli è quantomeno poco obiettivo.

Le intercettazioni le ho ascoltate, le ho lette, e ritengo che siamo gravissime, come ogni persona in possesso delle proprie facoltà mentali farebbe. Ma siamo lì, quindi non tiriamo fuori il Milan da un calderone che lo vede presente assieme a tutti gli altri.

Saluti.

PS: Massimo, sono passato da qui un pò di volte, sinceramente non mi aspettavo una risposta diversa..

gumas ha detto...

Antonio, siamo arrivati al punto. Personalmente non ho mai voluto considerare l'Inter peggio del Milan, ma sullo stesso identico piano. Quindi, se il Milan è stato punito con 38 punti di penalizzazione, con una gogna mediatica senza fine, ritengo che come minimo analoga sorte sarebbe toccata all'Inter. Dunque, nessuno scudetto di cartone, sicuramente niente Ibrahimovic e Vieira, nessuno filotto di scudetti vinti sul campo. E soprattutto, nessuna patente di onestà assoluta sbandierata per quattro anni (ricordi lo smoking bianco di Materazzi?) Quello che personalmente mi brucia, è chi e perchè ha voluto evitare tutto questo all'Inter, ma è una domanda a cui nessuno mi risponderà mai, purtroppo!

 
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