Ricevo e pubblico volentieri...
"Ciao Max!
Ho scritto questa cosa....leggila, pubblicala sul blog o sul forum, cestinala, insomma fanne quello che vuoi: io so solo che la dovevo scrivere, che mi dovevo sfogare...
Un abbraccio
Guglielmo"
Avevo imposto a me stesso la vecchia e cara legge del dimenticatoio, quella che prevede che tutto ciò che ci fa, o ci abbia fatto male, debba fatalmente prima o poi andare a finire in un imbuto cosmico, un enorme buco nero che inghiotte e non risputa più.
Tuttavia, il rospo era duro da mandare giù.
Dopo Instanbul, passarono più o meno sei mesi prima che io riuscissi a non pensare più, almeno una volta al giorno, a com'era andata a finire quella partita: me la rivedevo davanti in continuazione, minuto per minuto, attimo per attimo.
Ci vollero davvero sei mesi per iniziare la risalita.
Ebbene, a distanza di più di due anni, non sono ancora riuscito a dimenticare completamente Calciopoli.
Instanbul, in fondo è stata cancellata da Atene, ma i Rossi, i Palazzi e i Borrelli, ancora, di tanto in tanto, infestano i miei pensieri.
Per quello stavo cercando con tutte le mie forze di dimenticare.
Poi mi capita di leggere la notizia del rinvio a giudizio, nell'ambito dell'inchiesta di Napoli, di Moggi e di altri indagati dai PM Narducci e Beatrice.
E mi capita di leggere sul blog del mio amico Massimo un commento a questa notizia, con quel retorico interrogativo di fondo "Dov'è Galliani?"
Impetuoso, prorompente, irrefrenabile, quel rospo salta ancora fuori, e questa volta è più vivo che mai.
Perchè io vorrei che fosse chiaro, aldilà del mancato rinvio a giudizio di Adriano Galliani (la cui posizione, peraltro, era già stata archiviata da tempo), io vorrei che fosse chiaro che a noi tifosi milanisti, noi che abbiamo seguito passo dopo passo, intercettazione dopo intercettazione, tutta la vicenda, sono rimasti tanti dubbi e troppo domande senza risposta.
Tutte le persone coinvolte nello scandalo, dai designatori al presidente federale, fino ad arbitri e assistenti, hanno tutti, all'unisono, riferito la stessa, medesima, solfa, e cioè che quel tipo di conversazioni le avevano con tutte le grandi società.
Ebbene, si può sapere dove sono finite queste intercettazioni?
E in particolare, dove sono quelle, più volte citate dai diretti interessati, in merito ai colloqui con i dirigenti dell'Inter?
Dicono: le conversazioni avute con i dirigenti interisti non avevano alcuna rilevanza penale, ecco perchè non sono state diffuse.
E perchè, diffondere il testo di una telefonata nella quale Moggi Jr si lamentava con un suo amico di aver speso 10mila euro per portare Ilaria D'Amico a Parigi, senza che lei alla fine nemmeno gliela desse, ha rilevanza penale?
Fatemi leggere quelle intercettazioni, e sarò io a stabilire se avevano o meno rilevanza penale!
E' possibile che Adriano Galliani sia stato deferito e quindi portato a processo perchè a Meani non ha detto: certe cose non si fanno?
Perchè è per questo motivo che l'amministratore delegato del Milan è stato tirato in ballo: per non aver detto a Meani, in occasione della telefonata che questi gli fece dopo aver parlato con Mazzei, che certe telefonate non le doveva fare!
Galliani deferito non per qualcosa che aveva fatto, ma per qualcosa che non aveva fatto!
Il Milan penalizzato di 38 punti, e di un'enorme e penosa gogna mediatica, per "responsabilità oggettiva in un tentato illecito sportivo".
La richiesta di Palazzi, per quel singolo e specifico episodio fu di "retrocessione in Serie B e 3 punti di penalizzazione".
La cosa strana era che, lo stesso procuratore federale, un anno prima (non dieci, un anno prima!) aveva chiesto e ottenuto in tutti i gradi di giudizio la stessa pena per il Genoa, beccato con le mani nella marmellata, e che era stato accusato, però, di "responsabilità diretta in un illecito sportivo".
Per intenderci, cerco di fare un esempio banale, sarebbe come chiedere la stessa pena per un assassino e per un truffatore.
La stessa!
Un altro grande dubbio: a nessuno sarà sfuggito un particolare, e cioè che Calciopoli maturò e si compì appena due mesi dopo l'insediamento del nuovo Governo di centro-sinistra guidato da Romano Prodi.
Perdonatemi, ma io non posso far finta di non vedere, in tutto questo bailamme, un fine politico, visto che il presidente del Milan era anche il leader dell'opposizione di centro-destra.
Non posso far finta di non vedere un fine politico quando, lo stesso Governo, affida la federcalcio a tal Guido Rossi, ex consigliere di amministrazione dell'Inter, che chiama a capo dell'Ufficio Indagini, inopinatamente dimessosi in blocco allo scoppio dello scandalo, Francesco Saverio Borrelli, quello, per intenderci, del "resistere, resistere, resistere".
Uno che Berlusconi non lo aveva propriamente in simpatia.
E qualcuno ha ancora il coraggio di dire che il Milan è stato graziato da Calciopoli.
Non sono in molti a sapere che a Massimo Moratti venne proposta, qualche anno fa, la candidatura a sindaco della città di Milano nelle file del centro-sinistra, l' allora Ulivo. Strano, vero?
Che combinazione, cambia il Governo, va al potere il centro-sinistra, scoppia Calciopoli e l'unica squadra a non essere per nulla coinvolta, anzi a guadagnarci, è giusto quella il cui presidente aveva ricevuto, proprio dal centro-sinistra, una proposta di candidatura a sindaco nella più importante città del nord Italia.
Milano, non Lamezia Terme, con tutto il rispetto per me e per i miei concittadini.
Intercettazioni telefoniche, di cui ci vorrebbero far credere che la Telecom di Tronchetti Provera non sapesse nulla.
Marco Tronchetti Provera, allora presidente Telecom e "Consigliere di Amministrazione della squadra di calcio F.C. Internazionale Milano S.p.A.", carica che ricopre tuttora, e il cui presidente è Massimo Moratti.
Troppe cose strane, troppi dubbi.
Chissà, magari un giorno ci verranno a portare prove inconfutabili circa il diretto coinvolgimento del Milan e dei suoi dirigenti nello scandalo, e ci accorgeremo di essere stati davvero fortunati in quell'estate del 2006.
Ma fino ad allora, tutti i nostri dubbi e le domande ancora senza risposta, ce li teniamo stretti, perchè prima o poi qualcuno dovrà venirci a spiegare come sono andate realmente le cose.
Non preoccupatevi,
sappiamo e sapremo aspettare.
Guglielmo Mastroianni
3 commenti:
Caro Guglielmo nn è stato fatto un processo in un aula di tribunale vero dove capeggia in bella mostra la frase
LA LEGGE è UGUALE X TUTTI
il mio pensiero x mia fortuna senza esserci mai stata dentro ma x cose viste è
sotto xò citate
NON TUTTI SONO UGUALI X LA LEGGE
condivido al 1000 x 1000 quello ke hai scritto mai dimentikerò Moggiopoli 1 cosa in particolare il NOSTRO SCUDO dato agli onestoni quello mai perdonerò a tutto il mondo del calcio x quello vorrei fosse davvero fatta nn dico giustizia ci fosse EQUITà ho 57 anni di calcio ne ho masticato parecchio FORZA MILAN SEMPRE Carmen
Grazie, Carmen, soprattutto perchè non ci fai mai mancare un tuo pensiero su quello che scriviamo... è gratificante, credimi!
gumas
Questo spazio lo leggo sempre con rispetto ed attenzione nn sono brava ad esprimere l'emozioni mi rimangono dentro in Italiano ero una frana quando dovevo fare un tema leggere i vostri pensieri e x me un balsamo al cuore mi fa capire ke altri hanno patito e gioito delle medesime senzazioni Carmen
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