Cagliari - Milan

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E’ da una settimana esatta, ovvero dal fischio finale del Derby che ci ha visti uscire vincitori per una rete a zero, che il Nostro pensiero, il Nostro cuore e la Nostra concentrazione sono totalmente rivolti verso questa importantissima trasferta di Cagliari.
Ovviamente c’è stato tempo per dedicarci alla gara di ritorno di Coppa Uefa contro lo Zurigo, dove l’attenzione era assolutamente d’obbligo, ma la cosa che ci premeva maggiormente era arrivare alla gara di domani sera con lo spirito giusto e con la giusta tensione.
Sappiamo, infatti, che troppe volte, in particolare nella scorsa stagione, era proprio in avvenimenti e partite come queste che la concentrazione della Squadra, la voglia e l’agonismo non erano al giusto livello, con la naturale conseguenza che di punti, in partite come queste, ne abbiamo lasciati veramente tanti.
Occorre, pertanto, cercare di creare attorno alla Squadra la giusta atmosfera e il giusto clima, conscio dell’ottimo momento nel quale ci troviamo, dopo un difficile inizio di stagione, ma allo stesso tempo duro e deciso, perché a Cagliari serve una grande prestazione, senza differenze con una settimana fa.
Siamo assolutamente consapevoli che, come ampiamente descritto in sede di presentazione del Derby, l’adrenalina e la tensione che la sfida contro quelli lì ci crea è per certi versi unica, e proprio per questo dobbiamo impegnarci il doppio, se non addirittura il triplo o il quadruplo per interpretare al meglio la sfida del Sant’Elia.
La situazione della squadra che andiamo ad affrontare è certamente complicata e difficile: 4 sconfitte consecutive in campionato su altrettante partite e il numero 0 che campeggia impietoso in classifica.
Una squadra, quella sarda, che non è ancora riuscita a trovare i giusti meccanismi e la giusta coesione, anche se è stata comunque autrice di un’ottima prestazione, sempre davanti al suo pubblico, contro la Juventus appena due settimane fa.
Questo, evidentemente, deve farci capire come queste squadre, seppur in condizioni precarie e certe volte addirittura drammatiche, riescano a trovare gli giusti stimoli e la giusta carica contro le grandi, specialmente quelle in momenti positivi come quello che stiamo attraversando Noi.
Da nostro punto di vista, queste 5 vittorie di fila, di cui le ultime due ottenute senza reti al passivo, ci rinfrancano moltissimo e ci danno una grande consapevolezza nei Nostri mezzi e in quello che possiamo fare in questa stagione.
Restando, comunque, alla stretta attualità, arriviamo a questa trasferta con la gara di giovedì ancora nelle gambe, dato che il tempo per recuperare, da giovedì a domenica, è un po’ quello che è.
A questo va aggiunto, tuttavia, che la condizione cresce di partita in partita e che gli impegni ravvicinati, in questo momento della stagione, fanno anche bene.
Quello su cui dobbiamo veramente spendere la Nostra attenzione è la preparazione mentale a questa partita, l’approccio che dovremmo avere e che rende, paradossalmente, questa partita molto più difficile rispetto al Derby, che non ha bisogno di essere preparato quanto a stimoli e motivazioni che, di per sé, sono già grandissimi.
Dobbiamo restare sul pezzo a tutti i costi, con la stessa attenzione e collaborazione che ci hanno fatto vincere le ultime 5 partite che abbiamo giocato.
E’ la strada giusta per arrivare dove sogniamo di arrivare…
PERCORRIAMOLA INSIEME

RAGAZZI !!!


Vincere a Cagliari per dare un senso alle ultime 5 partite.
Non vorrei sembrare eccessivamente tranciante, ma resto dell'opinione che per mettere un serio e reale punto esclamativo sul derby vinto 7 giorni fa, sia assolutamente necessario fare bottino pieno in Sardegna.
E questo per molteplici motivi.
Il primo dei quali è il bisogno pruriginoso di dare continuità alla striscia di vittorie inaugurata da Milan-Zurigo in UEFA, e passata per i successi contro Lazio, Reggina e nel derby in campionato, e ancora contro lo Zurigo in trasferta, 3 giorni fa, nella gara che ha visto il ritorno al gol in maglia RossoNera di Andriy Shevchenko da Kiev, figliol prodigo dal quale aspettiamo ancora tanti ringraziamenti sotto forma di marcature per i diversi vitelli grassi ammazzati in onore del suo ritorno.
Ovviamente, altro motivo, ben più banale, è la mera matematica:
9 punti + 3 fa 12, e con questi numeri bisogna sempre far di conto.
E poi, come già scritto nel pezzo che presentava Zurigo-Milan, dobbiamo sempre ricordare un vecchio e caro, ma sempre attualissimo, assioma del calcio, e dello sport in generale: vincere aiuta a vincere.
L'onda lunga dell'entusiasmo che ha contagiato la squadra e l'ambiente tutto, dopo la serie di successi, può e deve continuare, anche in virtù del fatto che si va a rendere visita all'unica squadra ancora mestamente a zero punti, reduce da 5 sconfitte su 5, e in evidente crisi di gioco e risultati.
Insomma, un buon turno, tutto sommato, per i RossoNeri, che viaggiano, dal canto loro, col vento in poppa, e che stanno gradualmente ritrovando gioco e uomini migliori.
Non sarà della partita Kaladze, infortunatosi praticamente da solo a Zurigo, e che dovrebbe essere sostituito da Bonera, che andrà a far coppia con Maldini al centro della difesa.
Quella dei centrali, a detta di Ancelotti, è una carestia che dovrebbe essere ormai giunta agli sgoccioli, visto che da dopo la sosta si potrà contare sia su Nesta (ah! quanto ci manca...) che sul desaparecido Senderos, oggetto misterioso di questo inizio di stagione, che però ormai dovrebbe, condizionale più che mai d'obbligo, essere quasi pronto per l'esordio RossoNero in gare ufficiali.
Sulle fasce il solito duo Zambrotta-Jankulovsky, già da un po' agiatamente sul pezzo.
Centrocampo replica del derby, con i muscoli e il fiato di Ambro e Gattuso, a far da cornice al talento di Seedorf, molto probabilmente riproposto nel ruolo di centrale basso davanti alla difesa.
In attacco, invece, il dubbio è se utilizzare o meno dal primo minuto lo splendido Dinho di questi giorni: in caso di un suo impiego sin dall'inizio, allora si avrebbe lo stesso tridente del derby con Pato e Kakà.
Se invece Ancelotti decidesse di dargli un po' di fiato (cosa che per la verità non comprenderei, visto che dopo Cagliari ci sarà la sosta per le nazionali, e il Gaucho non è stato convocato dal Brasile...) è presumibile un avanzamento di Seedorf sulla linea dei trequartisti, e l'inserimento di Flamini a centrocampo.
Unico dubbio, questo, che non deve comunque distogliere la squadra dall'obiettivo: vincere, per andare incontro a 15 giorni di tranquillità mediatica, prima di ospitare la Sampdoria a S.Siro.
Da lì, infatti, e dopo aver gettato le basi nelle ultime partite, potrebbe davvero partire la rincorsa alla vetta della classifica.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Bisogna cercare di non buttare quello ke di buono è stato fatto dopo un'inizio disastroso la squadra è certamente migliorata sotto molti punti di vista teniamo duro RAGAZZI un ultimo sforzo prima della sosta INSIEME si può
FORZA MILAN SEMPRE

 
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