tutto quello che si vuole (e che E' vero) ma...
di fronte ad una prova come quella contro il Werder,
di fronte "alla certezza di una prova maiuscola",
così come dichiarava Ancelotti alla vigilia...
bhè, non se ne esce, di due l'una
o il nostro Mister, non ne capisce una mazza di calcio
(ma i fatti son lì a dimostrare che non è così)
o il nostro Mister ha,
fatalmente,
dato il suo con questa Maglia
Non mi va di vedere o sentire processi sommari
a questo punto della stagione
(bene o male, cambia molto
entrare o meno
nella prossima Champions)
e non mi va, perchè sarei un falso senza onore e pudore,
di scagliarmi contro chi
mi ha fatto gioire in maniera pazzesca in questi anni
Detto questo...
detto questo penso che il nostro amico Reca65
abbia centrato il mio attuale pensiero :
per tutto quello che hai fatto per i ns.colori.
Guidaci fino al terzo posto
(...l'unico obiettivo di stagione purtroppo)
e poi ognuno per la propria strada
senza rancore a con tanti bei ricordi nel cuore.
Scusami se te lo dico
ma anche tu hai le tue colpe
per questa annata fallimentare.
In bocca al lupo
per la tua prossima panchina"
il Milan,
QUESTO MILAN,
ha il dovere/diritto
di terminare
ALMENO
tra le prime quattro in Italia
RESTIAMOGLI VICINO
ne va del nostro amore per questi colori
ne va del nostro futuro prossimo
FORZA MILAN !
La partita che ci troviamo ad affrontare domani, nella settimana sicuramente più difficile e, usiamo anche questo aggettivo, buia della Nostra stagione, diventa assolutamente fondamentale.
E’ una partita nella quale, per tutto quanto è successo in questa settimana, non possiamo permetterci di commettere errori di alcun tipo.
E’ stata una settimana, o per meglio dire due giorni, quelli successivi all’eliminazione dalla Coppa Uefa per mano di un grande Werder Brema, nei quali tutto il mondo calcistico ci ha dato addosso, si è parlato, scritto, parlato e accusato a destra e a manca.
Dal canto Nostro sappiamo bene che determinate cose devono uscire ed è giusto che escano in momenti del genere, ci siamo abituati e abbiamo imparato a capire come vanno le cose.
Quel che più conta, ad ogni modo, è che la Squadra in questo stesso momento non abbia nè letto, nè risposto, nè tantomeno rimandato al mittente le chiacchiere di cui abbiamo appena parlato.
Quel che si fa, nell’ambiente Milan, nello spogliatoio di Milanello e con le persone che vivono la Squadra quotidianamente, a partire dal Nostro Amministratore Delegato per finire al magazziniere della Squadra, è analizzare, meditare, capire e, soprattutto, lavorare.
Nessuna squadra al mondo sa gestire questi momenti come Noi, nessuna squadra sa porsi, proprio in momenti del genere dove tutti ti danno addosso, obiettivi e traguardi nuovi da raggiungere, nessuna squadra al mondo sa, insomma, trovare gli stimoli e le motivazioni giuste come Noi.
Tutto ciò, ovviamente, ci conforta e ci da quella speranza e quella consapevolezza che in momenti come questo è lecito che diminuisca.
Tornando alla gara, ovvero a tutto ciò in funzione del quale la Squadra sta lavorando e si sta concentrando, ci si presenta, sicuramente, una delle trasferte più pericolose e insidiose del Campionato, anche e soprattutto per la forza dell’avversario che avremo di fronte, ovvero la Sampdoria.
La formazione blucerchiata ha attraversato praticamente la stessa settimana Nostra, passata attraverso l’eliminazione in Coppa Uefa e arrivando a questa gara con due soli giorni di preparazione, nonostante il turnover operato da Mazzarri nella trasferta europea abbia risparmiato energie e fatiche a due giocatori fondamentali nello schieramento blucerchiato, giocatori che combattono con qualche fastidio fisico ma che, crediamo, saranno assolutamente a disposizione di Mazzarri per la gara di domani.
Questi giocatori rispondono ai nomi di Antonio Cassano e Gianpaolo Pazzini, giocatori di grandissima qualità e che hanno consentito alla loro squadra di effettuare un salto di qualità molto importante.
Nella gara d’andata, il risultato finale fu in effetti un po' beffardo rispetto a quanto visto sul campo, con una Samp che ci mise in difficoltà e ci imbrigliò molto bene, specialmente nella prima frazione di gioco.
Tuttavia, la Nostra retroguardia giocò una gara splendida, con le grandissime prestazioni, su tutti, di Luca Antonini e di Daniele Bonera, che ci consentirono di tenere lì la partita, di tenerla bloccata e di sfruttare poi, grazie anche all’ingresso di Kakà nella ripresa, il rigore assegnatoci per fallo di mano di Lucchini, per poi capitalizzare una splendida azione di contropiede sull’asse Kakà-Dinho e finalizzata da quest’utlimo, per poi chiudere in bellezza con SuperPippo Nostro.
Come detto pocanzi, una delle chiavi della gara d’andata, forse la più importante, fu la Nostra fase difensiva, ovvero il tallone d’achille che ci sta tormentando in questo periodo così travagliato.
Consapevoli di questo, è compito Nostro quello di comportarci di conseguenza, perchè l’obiettivo fondamentale di questa gara è sicuramente quello di ottenere i tre punti, ma dobbiamo al tempo stesso badare al modo in cui farlo:
non dobbiamo, infatti, concentrarci sul bel gioco o su un fattore estetico, perchè la cosa più importante è ritrovare quella compattezza, quell’intensità e quell’ordine tattico che è andato perduto nelle Nostre ultime uscite.
Dobbiamo aggredire e affrontare senza paura tutte quelle palle alte che tanto ci fanno soffrire e tanto ci fanno star male, consapevoli che l’altezza non è il Nostro punto di forza, ma che con la giusta concentrazione e il giusto atteggiamento vi si può sopperire tranquillamente.
Non possiamo permetterci pause,
dobbiamo rialzarci...
Tutti
insieme! [...]