(S)ex Appeal

Galliani lo ha detto il 23 aprile scorso all'assemblea dei soci nel giorno dell'approvazione del bilancio 2009.

"Il mercato sarà più difficile di quello del 2009 che è stato salvato dalla plusvalenza di 66 milioni di euro derivata dalla cessione di Kakà"

Forse intendeva dire che il bilancio, e non il mercato, è stato salvato dalla plusvalenza Kakà, o forse intendeva proprio il mercato, nel senso che senza i 66 milioni di Kakà non arrivava Huntelaar, e non si riscattavano Abate e Di Gennaro ... le uniche tre operazioni onerose della scorsa estate.


Ciò che si è fatto sul mercato fino ad oggi (rientro di Storari dal prestito e Yepes a parametro zero), e le voci di interesse per un altro costo zero come Blasi (che potrebbe sostituire Gattuso), sembrano confermare quanto detto quel giorno da Galliani.
E' vero che c'è tempo fino al 31 agosto, ma le dichiarazioni rilasciate da Galliani in quel momento, messe insieme a quelle successive sulla necessità di cedere prima di acquistare, lasciano poco spazio alla fantasia.


La situazione di bilancio prevista per il 2010 è simile a quella dell'anno precedente, se non ci si inventa qualcosa (qualche importante plusvalenza) si chiuderà il bilancio 2010 sotto di qualche decina di milioni ... ma la proprietà non ha più intenzione di ripianare simili cifre.
Si può pensare, quindi, che le operazioni in entrata costeranno il meno possibile, e saranno utili anche alla riduzione dei costi (come il possibile "scambio" Gattuso-Blasi), mentre è sempre da tenere in seria considerazione la possibilità che la società debba generare plusvalenze importanti.

Il Dinho genererebbe un risparmio più che una plusvalenza, ma anche i risparmi fanno gioco ai fini del bilancio, e le dichiarazioni di Pato giunte dal Brasile, unite alle voci di un'offerta importante del City per Thiago Silva, tengono in apprensione la tifoseria.

Se, da un lato, è possibile che il Milan stia perdendo fascino nei confronti di possibili importanti obiettivi di mercato, dall'altro corre il rischio che si generi un fuggi fuggi generale tra quei pochi (due) fuoriclasse che hanno davanti a loro ancora un futuro ampio e potenzialmente vincente.
Ormai si sa che (a parte Dzeko) se un giocatore vuole cambiare aria ha buone probabilità di riuscirci, questo "periodo storico" rischia di provocare un sensibile calo del "desiderio" nel rapporto tra il Milan e i suoi campioni (non solo nel rapporto con i tifosi) ... forse, come ogni tanto dice Galliani, il "colpo di mercato" consisterà nel trattenere i nostri campioni.

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