Facciamo un patto!

IL PATTO
LATERALEense

E’ qui che si gioca la partita più curiosa di tanti appassionati milanisti, l’impiego di Dinho nella prossima stagione.

Il carisma di Allegri, le sue convinzioni, la disponibilità del gaucho e qualche rimbrotto del Presidente saranno i motivi di una samba che vorrà sempre di più stupirci.
Sarebbe bene almeno partire senza lo scomodo discorso
“DA DOVE SIAMO PARTITI”
lo scorso anno è stato assolto dai risultati, dai moduli provati, fino al famoso Milan-Roma dove Leonardo prese le redini della scuderia e disse, i miei cavalli giocheranno così privilegiando il suo sorriso ad Ipanema, mettendo Dinho dove voleva, giocando un calcio offensivo, rischioso, ma allegro che ci ha visto sfiorare uno scudetto grazie alla scintilla scoccata nell’intervallo di s.siro.

Ogni modulo ha punti positivi e altrettanto negativi, il 433 giocato ad arte va vissuto in trans agonistica, non copre bene il campo e quindi va assistito da tutti i componenti, squadra alta, pressing e difendere senza palla per non cercarsi disgrazie certe.
Noi l’abbiamo interpretato un po’ così, alla nostra maniera, più di giocate singole che di squadra, non parliamo del 424 fantasia che è potuto esistere solo grazie al dott.House, ma una volta finito le pile con vari infortuni nessuno l’ha sostituito in quel nevralgico ruolo di intelligenza tecnica, tattica e interdizione.
Dovremo lavorare di gruppo, non fare i bambini, il bene primario è il Milan visto che il latte munto negli ultimi tempi proviene da mucche indù e non svizzere, servirà avere ben saldo che il sacrificio abita a casa di tutti, con la rosa attuale e le idee di Allegri penso che il 4312 sarebbe l’ideale per noi, farebbe rifiatare i nostri eroi un po’ attempati e aiuterebbe la squadra in non possesso palla, certo, per i ludici alla Padre Brown, il calcio è spontaneità e gesto, per gli attenti alle dinamiche di campo esistono terzine e ottave da non saltare per non perdere il tempo.

Modestamente dico 4312 perche’ senza palla è obbligatoriamente un modulo piu’ stretto, Dinho farebbe il trequartista, mi dicono che lì dovrebbe difendere, assolutamente no, esattamente quello che faceva sulla mattonella, DISTURBARE, che non e’ la stessa cosa.

1)La distanza che si creerebbe da lui al centrale di mediana sarebbe minore, forse quelle emonizioni facili diventerebbero un libro da chiudere e salire come linee sarebbe piu’ sponteneo

2)Non il solito assist, il taglio a Pato, ma varietà da sotto l’area

3)Possibilità di farsi dare punizioni dal limite, gli esterni che potrebbero salire meno preoccupati per la gioia di Pirlo, un Pato al posto di Dinho più dinamico però che svaria, Borriello piu’ in area.

Questo consentirebbe di non vivere tra la vita e la morte per tutto il campo, gli uno contro uno che ci facevano saltare sulla sedia forse, eh, per la gioia di Thiago e Nesta.
Il 433 perfetto è il Genoa-Sampdoria dell’andata, dominio assoluto, va giocato cosi’, il nostro migliore in Roma-Milan con Flamini che crea danni allargandosi fino all’inserimento di Toni che ci mette sugli attenti.
Purtroppo non avendo dinamismo fatichiamo perchè a parte Pato la superiorità non la creiamo, portare sul sinistro Dinho è un mestiere che hanno imparato tutti e non è vero che servono esterni alti per allargare il gioco, bastano due terzini che vanno dietro alla linea.
Facciamo si che quel piede meraviglioso che dipinge tele da brividi, il suo inchiostro passa da pertugi impossibili non lo si ingabbi in quel taglio di carne, l’unico, bellissimo si, ma che perde il profumo dell’alloro e della fantasia

Meglio il 433 della
Mazurka di periferia
o
il 4312
al centro della sinfonia?
 
robi66

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Il punto è sempre uno. Con tre centrocampisti in certe partite si va sotto con i numeri a centrocampo.

La stagione scorsa, 2008-2009, Kakà ha giocato la prima parte di stagione facendo fase difensiva e rientrando quasi sempre tanto che prese 4 gialli in poche partite che lo portarono alla sua prima squalifica in Italia. Faceva fase difensiva perchè era conscio che senza di lui, con Pato e Dinho che non tornavano mai, il centrocampo soffriva troppo.

Se vuoi competere in certe partite non puoi permetterti di andare sotto coi numeri a centrocampo.

Max RC

 
© 2010 MILAN DAY | grazie a Templates para Você