Bene ... anzi, male ...
questa sera, prima che iniziasse la finale di Champions, facevo un piccolo calcolo ... dando per buono che i ricordi calcistici infantili comincino sui 7/8 anni, si può affermare con una certa sicurezza che nessun interista under 52/53 avesse, prima di ieri sera, la minima cognizione di che cosa significasse vincere una Coppa dei Campioni. Chissà se adesso che hanno provato questa emozione pensano ancora che il Campionato Italiano possa valere di più ...
Vorrei fare i complimenti alla persona che più di ogni altra può considerarsi il protagonista di questa stagione irripetibile (speriamo) per i nostri dirimpettai: Diego Milito.
Ha disputato una stagione contraddistinta da una continuità di rendimento ad altissimo livello che rasenta il sovrumano, ha segnato caterve di gol, ha tolto dalle peste la sua squadra nei momenti di difficoltà, ha segnato la doppietta decisiva nella finale di Champions, ha siglato il gol che ha sancito la vittoria in campionato domenica scorsa a Siena e ha realizzato la rete che ha consegnato all'Inter la Coppa Italia nella finale contro la Roma.
Un giocatore mostruoso ... sembra quasi impossibile, ma è risultato ancora più decisivo dell'Ibrahimovic degli ultimi anni.
Altra considerazione ... queste ultime due stagioni hanno smentito la "leggenda metropolitana" che nel calcio di oggi non sia possibile vincere nello stesso anno Scudetto e Coppa Campioni, se una squadra è composta da un nucleo di 15/16 giocatori di alto livello e seconde linee all'altezza, se è allenata bene ed è assistita da uno staff sanitario di valore, è possibile competere per vincere in entrambe le manifestazioni, e non solo ... lo ha dimostrato il Barcellona lo scorso anno e lo ha ribadito l'Inter quest'anno.
Di seguito inserirò alcune tabelle con lo scopo di risvegliare un pò di orgoglio rossonero nel nostro Presidente ... anzi, proprietario (casomai non fosse bastata la stagione monstre dei cuginastri), e di rimettere gli stessi cuginastri nel giusto contesto ... va bene, siete i nuovi campioni d'Europa ma ...
avete presente come viene stilato il medagliere olimpico? si mettono in ordine decrescente le nazioni in base al numero delle medaglie d'oro vinte, poi in base a quelle d'argento e infine a quelle di bronzo. Se si utilizza lo stesso metodo prendendo in considerazione il numero di vittorie in Coppa Campioni, il numero delle finali e quello delle semifinali si ottiene, per esempio, la classifica degli ultimi 10 anni:
... e siamo primi. Negli ultimi vent'anni?
... siamo ancora primi. E negli ultimi trenta?
... sempre primi. Vediamo negli ultimi quarant'anni ...
Per un pelo, ma siamo sempre primi sul Liverpool, e se ieri sera i bavaresi avessero vinto ci avrebbero sorpassato ... ma vediamo la classifica dell'ultimo mezzo secolo:
... straprimi ... solo la classifica totale ci vede cedere la testa a favore delle "merengues":
Sia chiaro che queste tabelle non servono a dire "siamo il club più titolato eccetera", è solo una semplice curiosità statistica, che, con dati oggettivi, certifica la situazione storica.
Sta a chi ha la responsabilità di gestire questo club così prestigioso ricordarlo a sè stesso prima che ai tifosi.
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2 commenti:
Bè, chi dice che la Champions vale più del campionato ovviamente è un demente.
La considerazione che però ho sempre fatto è che il campionato rispecchia meglio i valori del campo, mentre la Champions, visto il numero di squadroni che ad essa aspirano ogni anno, è più condizionata da fattori come fortuna e casualità.
L'Inter ha vinto la Champions, ma poteva andare fuori col Chelsea (anche se al ritorno ha fatto una partita perfetta) e se Guardiola avesse scelto Bojan e non Ibra forse sarebbe andata fuori coi catalani, che rimangono la squadra in assoluto più forte.
Ricordiamo il Barça illegale che senza Ovrebo non avrebbe mai fatto il triplete, o il Milan arrivato a Manchester dopo due gironi straordinari, ma con parecchia fortuna dai quarti in poi.
Per questo, anche adesso che l'Inter ha vinto, il campionato per me riveste un'importanza non indifferente e vincerlo dà sempre una grande soddisfazione. La Coppa, però, effettivamente è un'altra cosa, proprio per l'eccezionalità dell'evento.
Sono d'accordo con te.
Per vincere la Champions è necessario che tutta vada per il verso giusto, ma ci vuole comunque una grande squadra, anche se non sempre vince la più forte.
Se anduamo a vedere con attenzione, in quasi tutte le edizioni della Coppa la squadra vincitrice deve ringraziare, oltre alle proprie qualità, anche la dea bendata.
L'Inter quest'anno per le sviste arbitrali (chiamiamole così), il Barça nel 2009 va in finale all'ultimo secondo della semifinale (per non parlare dell'arbitro), il Manchester nel 2008 deve ringraziare lo scivolone di Terry sul rigore decisivo ...
Il campionato è più facile che lo vinca la squadra effettivamente più forte (se non ci sono trucchi), e anche per me è sempre una grande soddisfazione vincerlo, specie quando passa qualche anno di troppo ...
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