La questione è molto più semplice.
Il Milan è palesemente in vendita, se i tifosi si aspettano che Berlusconi se ne esca dicendo "la società è in vendita, fatevi avanti", potranno aspettare ancora perchè Berlusconi non è stupido, Fininvest è quotata in Borsa e non può far circolare nella maniera più assoluta voci su una possibile cessione di una sua società partecipata.In sostanza i tifosi vogliono che Berlusconi venda il Milan, cosa che ci sarebbe la volontà di fare, magari gradualmente, ma nel contesto economico attuale è difficilissimo trovare compratori, dato che la crisi economica è la più grave indubbiamente dal 29 ad oggi e nessun imprenditore saggio investe soldi nel calcio sapendo che li perderà.
Che la famiglia Berlusconi sia disponibile a valutare la cessione del Milan è un qualcosa che si può ricavare da ben tre indizi fondamentali.
Innanzitutto l'obiettivo pareggio di bilancio nasce proprio da questa considerazione; una società sana sul mercato può avere più acquirenti di una società indebitata. Il secondo indizio è di natura ereditaria: nella spartizione dell'asset berlusconiano nessuno dei figli del Cavaliere ha chiesto o dimostrato interesse per l'A.C. Milan.
Terzo indizio sono gli spifferi che vengono fuori di tanto in tanto, ossia la storia di Squinzi, i contatti con gli arabi, la frase di Mauro durante la posta mesi fa "se adesso ci fosse un nuovo Berlusconi....
Il problema della riconoscenza non esiste, esiste solo un problema.
Chi compra?
Nessuno si è posto questa domanda.
Chi vuol essere ottimista pensa che qualcuno che voglia il Milan si trova, ma non è così semplice, le valutazioni calcistiche non possono mai essere scisse dalle valutazioni economiche congiunturali.
MaxRc
* immagini riferite a Milan-Roma dello scorso campionato
...ma quanto mai attuali!
...ma quanto mai attuali!
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