Giusto per chiarire...

... la mia posizione (non vorrei che ci fossero dubbi) ogni giorno che passa senza che giungano notizie sul rinnovo del contratto al Gaucho, per me è un giorno positivo.
Voglio sottolineare che riconosco le capacità tecniche da fuoriclasse del Dinho (non sono mica cieco), ma nel calcio moderno sono necessarie anche altre caratteristiche.

La mia convinzione, magari sbagliata, è che rinnovare per 2/3 anni il contratto ad un giocatore (che questo mese compie 30 anni) così "ingombrante" e così condizionante dal punto di vista tattico sia il modo migliore per stoppare sul nascere il rinnovamento totale di cui necessita la squadra.

E' arrivato il momento di operare un taglio netto con il Milan del passato, il Milan dei trequartisti, il Milan degli artisti, il Milan dai ritmi compassati, il Milan delle individualità.
Bisogna dare una svolta a partire da un nuovo assetto tattico (il 4-4-2) assemblato con giocatori adatti al modulo. Non è un'infamia l'idea di un Milan pragmatico, un Milan atletico e giovane, un Milan che sviluppi alti ritmi di gioco, un Milan che esalti il collettivo invece che il singolo pur senza rinnegare la qualità degli interpreti.

Ho voglia di disintossicarmi dall'eccesso di classe diluendola e miscelandola, nelle giuste proporzioni, con qualità meno nobili ma altrettanto utili per essere competitivi nel calcio moderno.

E' chiaro che per realizzare un progetto di questa portata servono coraggio, idee chiare ma anche la volontà di investire. Le risorse finanziarie si possono trovare certamente operando sulla rosa e tagliando le spese su giocatori, e relativi ingaggi, non coerenti con un simile progetto, ma non basta, è necessario integrare le risorse reperite in questo modo con un adeguato (non folle) sforzo economico da parte della proprietà.

Max Basten

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