Che figura di M.
Essere presi a pallonate dal Palermo di Carrozzieri
(l'hai detto Cristiano Ronaldo!)
quando hai tra le tue fila
Seedorf, Ronaldinho, Pato, Pirlo, Inzaghi, Sheva
etc. etc...
Quando, alla vigilia, mi sento dichiarare che
"a Palermo per migliorare"
e poi mi trovo ubriacato dal furore agonistico
di Miccoli e C., che senso ha ?
Non parlo delle "due punte" perchè, oramai, sono rassegnato
Dopo che in casa, con l'ultima in classifica (il Chievo),
mi vedo schierare un'unica punta
posso sperare nelle "due" in trasferta a Palermo ?
Voglio un bene dell'anima al nostro Carletto ma
adesso, comincio a non comprenderlo più
E come si fa con le persone alle quale teniamo,
dobbiamo avere il coraggio di dire, per il loro bene,
quello che pensiamo :
"Carlo, stai sbagliando tutto !
Riprenditi in mano il Milan,
riprenditi in mano il coraggio di "offendere".
Hai sbagliato ma...
SIAMO ANCORA IN TEMPO!"
...basta volerlo
Essere presi a pallonate dal Palermo di Carrozzieri
(l'hai detto Cristiano Ronaldo!)
quando hai tra le tue fila
Seedorf, Ronaldinho, Pato, Pirlo, Inzaghi, Sheva
etc. etc...
Quando, alla vigilia, mi sento dichiarare che
"a Palermo per migliorare"
e poi mi trovo ubriacato dal furore agonistico
di Miccoli e C., che senso ha ?
Non parlo delle "due punte" perchè, oramai, sono rassegnato
Dopo che in casa, con l'ultima in classifica (il Chievo),
mi vedo schierare un'unica punta
posso sperare nelle "due" in trasferta a Palermo ?
Voglio un bene dell'anima al nostro Carletto ma
adesso, comincio a non comprenderlo più
E come si fa con le persone alle quale teniamo,
dobbiamo avere il coraggio di dire, per il loro bene,
quello che pensiamo :
"Carlo, stai sbagliando tutto !
Riprenditi in mano il Milan,
riprenditi in mano il coraggio di "offendere".
Hai sbagliato ma...
SIAMO ANCORA IN TEMPO!"
...basta volerlo
Non usiamo l’aggettivo “amara” perchè sarebbe riduttivo e poco calzante in confronto a come ci sentiamo al termine della gara di Palermo.
Usciamo dal Renzo Barbera con la terza sconfitta del Nostro campionato, una sconfitta che, per come è arrivata, possiamo paragonare a quella di Genova e che, se vogliamo, presenta qualcosa di ancor peggiore.
Se a Genova, infatti, nella ripresa riuscimmo comunque a rintanare i rossoblù nella loro metà campo essendo in svantaggio di un solo gol, stasera la reazione di rabbia e d’orgoglio è venuta fuori solo dopo aver subito tre gol dalla formazione rosanero.
Questo è l’aspetto che più ci fa male e che più deve farci riflettere, considerando il fatto che è la terza volta in una settimana che andiamo sotto per quanto riguarda il punteggio, salvo poi reagire e riprenderci per un tratto di gara.
Per una Squadra come la Nostra, in una Squadra come la Nostra tutto questo non può e, soprattutto, non deve accadere.
Andando con ordine, il Mister propone nove undicesimi della formazione della prima giornata contro il Bologna, con Abbiati in porta, la linea difensiva composta da Zambro, Bonny, Paolo e Janku, Flamini, Pirlo e Ambro a centrocampo, con Clarence e Dinho alle spalle di Pato.
La Nostra partita è difficile sin dall’inizio, quando la formazione di Ballardini incomincia ad alzare i ritmi e, sostenuta dal suo pubblico, non lascia nemmeno un pallone ai Nostri.
Noi fatichiamo moltissimo a tenere alta la palla, proviamo a difenderci ma, pur essendo sostanzialmente ben schierati, soffriamo tantissimo ogni qual volta la palla entra nella Nostra area di rigore.
Il contropiede che offriamo è lento e macchinoso, anche a causa del poco movimento senza palla.
Tuttavia, all’improvviso, il primo tempo Rossonero vive di un sussulto: su una grande imbeccata di Andrea, Patinho (sostituito poco dopo da Pippo per un problema fisico) si presenta solo davanti ad Amelia che lo mette giù.
Secondo Rocchi è calcio di rigore e dal dischetto si presenta il numero 80.
La rincorsa è quella giusta, la conclusione non delle migliori e il portiere del Palermo riesce a mandare la palla in angolo.
Da quel momento in poi, tutta la Nostra partita svolta in modo negativo, in quanto inizia una grandissima sofferenza dovuta alle ripetute avanzate del Palermo.
Abbia è miracoloso in due circostanze nel primo tempo su Miccoli, ma in apertura di ripresa è costretto a guardare la palla calciata dal numero 10 rosanero infilarsi alle sue spalle.
Poco dopo, arriva anche il gol di Cavani su un ottimo cross di Liverani e, infine, arriva anche il terzo gol siglato al termine di un’azione di contropiede da Fabio Simplicio.
Sul 3-0 per loro la Nostra gara non ha praticamente più nulla da dire, se non che Dinho (ancora una volta migliore in campo tra i Nostri), dal nulla, dopo aver preso palla da metà campo, punti quattro giocatori rosanero.
Riesce a saltarne tre, e il quarto lo mette giù.
Ancora rigore per Noi, e stavolta Dinho insacca il gol del 3-1, che è anche il risultato finale della partita.
E’ una partita che ci ricorda molto quella di Napoli della scorsa stagione, una partita che, di fatto, è come se la Squadra non avesse giocato, come se non fosse mai scesa in campo.
Purtroppo, e ciò lo si nota da molti fattori, diamo la sensazione al nostro avversario che è contro di Noi che può fare la grande partita e che può realizzare l’impresa.
E’ compito Nostro, pertanto, quello di ritrovarci, di porre rimedio ad una fase difensiva che, nelle ultime tre uscite, è stata abbastanza preoccupante.
Dobbiamo ricominciare a tenere le partite e ad indirizzarle come vogliamo Noi, cosa che non riusciamo più a fare da circa un mese a questa parte.
Se riusciremo a trovare queste soluzioni, riusciremo contemporaneamente a far svanire quella sensazione nei nostri avversari.
Oggi più che mai...
Forza Milan!!!
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