Milan-Wolfsburg 2-2

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Al termine del Nostro girone di Coppa Uefa, ahinoi, non possiamo dire di essere arrivati primi o di averlo vinto, perchè, per la prima volta nell’era di Carlo Ancelotti, non riusciamo a vincere un girone nelle coppe europee.
Usciamo con un’altra prestazione timorosa, affannata, poco brillante e caratterizzata più da ombre che da luci.
A San Siro è 2-2, un 2-2 che, se questa partita fosse stata disputata un mese e mezzo fa, sarebbe terminata con un 2-0 a Nostro favore.
Non abbiamo la controprova, è ovvio, ma per la capacità di controllare la partita e di portarla sui Nostri binari che avevamo in quel periodo non avrebbe potuto essere diversamente, ma tant’è ...
Il momento in cui ci troviamo è un pò quello che è, ci mancano giocatori e anche un pizzico di fortuna, ma dovremmo comunque avere la capacità di restare umili e di lavorare ancor di più per sopperire a tali mancanze.
Purtroppo, però, non ne siamo in grado per ora.
Tornando alla gara, il Mister è molto condizionato nella scelta dell’undici titolare, specialmente per quanto riguarda il centrocampo, tanto che Master & Commander schiera un insolito 4-4-2 con Dida tra i pali, Antonini, Senderos, Favalli e Janku in difesa, Zambro e Clarence esterni del centrocampo a quattro con Andrea e Ambro centrali e davanti la coppia Sheva-Pippo.
Dopo pochi minuti dall’inizio della gara è subito il momento di fare i conti con un altro infortunio, ovvero quello di Senderos, costretto ad abbandonare il campo e a lasciar posto a Kala Kaladze.
La Squadra fa molta fatica ad impostare il gioco, data anche l’inedita disposizione in campo e una condizione fisica non certo ottimale.
Tuttavia, dopo una serie di interessanti spunti portati avanti, in particolar modo, da uno Shevchenko molto attivo, riusciamo a passare in vantaggio e, per una volta, siamo Noi a far male su una palla alta.
Dal calcio d’angolo di Clarence, infatti, sbuca il biondo di Pesaro che infila Benaglio.
1-0 per Noi.
Il Nostro primo tempo, da lì in poi, inizia ad essere timoroso e quasi rassegnato alla sofferenza, come è avvenuto intutte le partite dell’ultimo periodo.
Loro iniziano a presentarsi molto spesso dalle parti di Nelson, in particolare quando Dzeko, su un cross dalla sinistra, stacca imperiosamente e il pallone si stampa clamorosamente sulla traversa con il Nostro Portiere assolutamente immobile.
Il primo tempo, dunque, si chiude così.
Nella ripresa troviamo Alexandre Pato al posto di Andrea Pirlo, passando ad un 4-3-3 ancor più inedito del 4-4-2 iniziale.
Il Wolfsburg, mettendo un attimo da parte le questioni tattiche, ci crede sempre di più e, misteriosamente, gli spazi a sua disposizione si aprono in modo preoccupante.
Su un buco nella Nostra corsia destra scaturisce l’azione che porta al pareggio tedesco, firmato da Zaccardo.
Nemmeno il tempo di rammaricarsi per il pari che, dopo una bella iniziativa di Sheva e una carambola su Pippo Nostro, Patinho si presenta solo davanti al portiere e lo infila con un tunnel: 2-1.
Da lì in poi la Squadra sembra ritrovare un po' di sicurezza e, data anche la trazione anteriore voluta da Magath, crea tante situazioni per chiudere la gara, specialmente con il Campione in maglia 9.
Tutte le occasioni, ahinoi, sono ancora una volta vane e portano, dopo un disimpegno sbagliato di Kala e ad un grande intervento di Nelson, al calcio d’angolo per il Wolfsburg dal quale scaturisce il gol finale di Saglik che ci inchioda definitivamente.
Finiamo così, secondi nel girone e sempre con gli stessi problemi da risolvere. I nostri avversari, ormai, arrivano a darci fastidi sempre, con grande facilità e naturalezza e Noi sembriamo guardare incolpevoli.
Dobbiamo invece, e ci vorrà certamente del tempo, far capire all’avversario che per farci male deve superarsi, deve fare quel qualcosa in più per strapparci quello che vuole.
E’ con questa mentalità che dobbiamo arrivare alla gara di domenica, sapendo anche che, se non cambiamo qualcosa fino a domenica, si fa veramente troppo dura.

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