Ricky non andava ceduto per una questione simbologica prim'ancora che tecnica.
Un fuoriclasse, per quanto decisivo, è sempre sostituibile, altrimenti il calcio sarebbe finito con Maradona e Van Basten.
Quello che non è sostituibile è la sua immagine, la sua capacità di rappresentare tutta la tifoseria, il suo unire a prescindere che pochissimi hanno il dono di avere.
I tifosi del Milan in questi anni si sono sentiti rappresentati in maniera piena da Ricardo Isecson Leite.
Non è stato lui a cercare quest'investitura, sono stati i tifosi a dargli i crismi e le stimmate.
E' questo il nocciolo della questione.
La storia degli abbonamenti, della freddezza e dell'incomunicabilità tra tifosi e società nasce da qui.
La proprietà rossonera non ha capito l'importanza del giocatore oltre il fatto tecnico.
Quando si va a toccare l'universo simbologico del tifoso i rischi sono quelli di un cataclisma emotivo.
Così come è stato.
Ma si sottovaluta il problema se lo si guarda dal punto di vista dei punti in classifica o dell'acquisto di Tizio e Caio.
Non è quello il problema.
Equivoco Kakà
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2 commenti:
Io mi sento rappresentata da tutti i giocatori della squadra poi scusatemi Kaka lo riteniamo + rappresentativo di PAOLO MALDINI Italiano facciamo come quelli dall'altra sponda del naviglio ke tolsero la fascia a Bergomi Carmen
Pienamente daccordo discorso inecepibile. ricardo era un simbolo
Walter
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