CHE SCELGA IL TIFOSO!

Siamo alle solite!
Ormai, anche nel calcio, ci si esercita nella pratica dello sport preferito dagli italiani: dato che devo contestare qualcosa a qualcuno, manifesto la mia indignazione nei suoi confronti qualsiasi cosa dica e qualsiasi cosa faccia, accusandolo di fare le cose solo ed esclusivamente per suo tornaconto personale, ed accusandolo di “prendere in giro” i potenziali destinatari di tali iniziative, che, “non portando l’anello al naso”, mangiano la foglia, e partono lancia in resta con campagne accusatorie e moralizzatrici sull’operato dei loro bersagli.
Mi riferisco chiaramente alla ventilata ipotesi di Galliani di riaprire la campagna abbonamenti dell’AC Milan per le gare casalinghe del girone di ritorno.
Che male c’è nel provare a riportare la gente a San Siro (desolatamente sempre pieno a metà), chiedendo ai tifosi di tornare a stare vicini alla propria squadra tutte le domeniche e non solo nelle grandi occasioni (tipo Milan-Inter o Milan-Real Madrid)?
Personalmente non credo che ci sia molto da dibattere se la cosa sia giusta o sbagliata; personalmente credo che sia una cosa normale e che ha già dei precedenti.
Non credo (e non ricordo) che si siano scatenati dei dibattiti-fiume quando qualche anno fa l’Internazionale FC vendeva, a stagione in corso, dei pacchetti di 4/5 partite (tra Campionato e Champions) a prezzi scontati per cercare di portare gente allo stadio (e non era ancora iniziata l’era dell’Inter vincente di oggi).
E non ricordo che qualcuno si scagliò contro la dirigenza juventina quando attuarono ”iniziative simili”!
Mi si dirà: ma l’Inter e la Juventus fanno fatica a riempire il loro stadio quando la loro squadra vince, figurarsi nelle stagioni di vacche magre!
Allora sarà il caso di smettere, una volta per tutte, di dire che il pubblico del Milan è speciale e diverso degli altri perché è stato capace di fare 62.000 spettatori paganti per Milan-Cavese in B!
Balle, siamo come tutti gli altri!
Ed ancora: “dato che in estate la campagna acquisti è stato uno schifo (con annessa cessione di Kakà), adesso è indegno e patetico sfruttare i risultati del momento per riaprire la campagna abbonamenti!”.
Negli ultimi anni ci sono stati innumerevoli situazioni in cui squadre che lottavano per obiettivi minori abbiano fissato, nelle ultime gare, il prezzo dei biglietti ad €1 per richiamare la gente a stare vicina alla squadra!
La risposta è stata sempre incoraggiante: stadi pieni a supporto della causa, anche se questo non significava affatto che si cancellasse con un colpo di spugna il discutibile operato di quelle stesse società in estate.
Era semplicemente la chiamata alle armi del proprio popolo a sostegno di “quei giocatori” che si stavano dando da fare per poter raggiungere un obiettivo comune indipendentemente da chi era partito o era arrivato in estate.
Qualcuno dice che “Galliani è tornato a rilasciare le interviste solo ora che le cose vanno bene e stava in silenzio prima”; io mi ricordo bene il volto del nostro AD dopo la sconfitta di Udine o il pareggio di Bergamo che in televisione andava ripetendo che “la società aveva fiducia in Leonardo, e con lui si andava avanti”.
Qualcuno dice che “ha una bella faccia ad andare in giro adesso a chiedere alla gente di tornare allo stadio mentre non lo faceva dopo aver venduto Kakà”; io ricordo che nel 2002/2003 sottoscrissi l’abbonamento allo stesso prezzo a cui l’ho sottoscritto quest’anno, mentre vedo in giro società che hanno aumentato il prezzo dell’abbonamento ogni anno (chiedere ai tifosi dell'altra sponda dei Navigli).
Eppure nel corso di questi anni le vittorie e gli acquisti avrebbero potuto giustificare un aumento del costo di almeno € 1 all’anno!!!
Non ricordo che qualcuno in quegli anni abbia detto: “ma che brava la nostra società! pur di continuare ad avere lo stadio pieno tutto l’anno tiene fermo il prezzo dell’abbonamaneto”!
Chi ha sottoscritto l’abbonamento in prelazione (come il sottoscritto) l’ha fatto esercitando la scelta entro il 15/20 del mese di giugno (e questo avviene tutti gli anni), quando non si ha neppure la più pallida idea di chi indosserà la nostra Maglia a partire dalla fine di Agosto.
Ma per questi tifosi il punto è proprio questo: esiste solo la Maglia ed è quella che va sostenuta, indipendentemente da chi la indossa.
Massimo rispetto per tutti quelli che hanno deciso di non rinnovare l’abbonamento perché scontenti dell’operato della società in sede di campagna acquisti.
Ma ciò detto, io credo che i tifosi siano liberi di scegliere se accettare o meno l’opportunità che la società gli offre di tornare a sostenere la squadra allo stadio a prezzi scontati: uno lo fa o non lo fa, punto!
E’ invece il caso di dire che siamo stanchi delle teorie dei soliti “censori” o di quelli che “hanno capito tutto e sono più furbi degli altri e che si sono accorti che è una presa in giro”, anche perché quelli che si mettono sul pulpito a pontificare, di solito il Milan si mettono comodamente a guardarlo in poltrona e davanti alla Tv sia quando si vince e sia quando si perde.
Lasciamo che siano i tifosi a scegliere in pace quello che gli viene offerto, e lasciamo da parte le solite dietrologie!
Avere più gente allo stadio che sostiene chi oggi cerca di darci delle soddisfazioni anche se è consapevole che forse non si vincerà niente non è una cosa di cui vergognarsi.
E' una opportunità!
Ognuno decida cosa vuole farne.

Gianpiero Sabato

1 commenti:

carmen ha detto...

Quando ho cominciato a leggere l'articolo nn sapevo ki l'aveva scritto lo condividev in toto io tifo i colori Rossoneri e qualsiasi giocatore l'indossi nella stagione in corso a prescindere se sarà bella o brutta il mercato nn dà certezze di vittoria arrivata ala firma ho capito Grazie Piero Carmen

 
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