Udinese - Milan

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20 gennaio 1985 / 16 maggio 2009
un quarto di secolo di storia
RossoNera
e
LUI l'ha scritta in modo indelebile
5
Champions League

5
SuperCoppe europee

2
Coppe intercontinentali

1
Coppa del Mondo per club

7
Scudetti

5
SuperCoppe italiane

1
Coppa Italia

degno capitano del

club più titolato al mondo

Il Dio del Calcio

ha deciso di far coincidere la sua

gara
900 con la nostra maglia
proprio sul campo che
lo vide esordire poco più che sedicenne.

E' strano come, mentre viviamo la storia,

quasi non ce ne accorgiamo...

chissà, forse dai primi di giugno,

ci accorgeremo di un'assenza

che ci peserà come un macigno

ed allora sarà...

LEGGENDA !

Grazie Capitano

non solo per le vittorie ed i trofei

GRAZIE

per come ci hai rappresentato

in ogni angolo del pianeta terra


La settimana RossoNera che ci stiamo lasciando alle spalle è stata costellata, in gran parte, da buone, buonissime notizie.
Sin da martedì, quando cioè la Squadra è stata impegnata in un’amichevole contro la nazionale albanese a Tirana, le note liete non sono mancate e quella più bella, senz’altro, porta il nome di Rino Gattuso.

Il Nostro Campione, infatti, dopo poco più di cinque mesi dal tremendo infortunio contro il Catania lo scorso 7 Dicembre, ha ripreso a correre, scattare e, soprattutto, indossare la Nostra Maglia in una partita vera.

La condizione non è ancora ottimale, ma la voglia e l’adrenalina del Nostro numero 8 sono sempre le stesse.

Tra le altre note positive ci sono da considerare le condizioni di Andriy Shevchenko, di Alexandre Pato e di Dinho, autore anche del gol che ha sbloccato la situazione.

Oltre alla gara di Tirana, ad aumentare il Nostro buon umore ha contribuito anche la notizia del rientro in gruppo di un certo Alessandro Nesta, che non abbiamo mai avuto il piacere di vedere in campo in questa stagione, ma che vediamo già scattante e con quella cattiveria agonistica tale da far ricredere tutti coloro che lo davano già per finito.

Con questa ventata di notizie positive si può, dunque, arrivare ad un’altra tappa fondamentale per quanto riguarda l’avvicinamento al Nostro grande obiettivo.

Una tappa difficilissima, contro una delle squadre più in forma di tutto il Campionato, vale a dire l’Udinese.
La formazione di Marino, infatti, è stata protagonista di una stagione a correnti alternate: molto bene all’inizio, in netto calo nella fase clou del girone d’andata, tra cui compresa anche la gara di andata, e la lenta ripresa fino all’ottima condizione psico-fisica nella quale si trovano adesso.

E’ una squadra, quella friulana, pur avendo qualche limite nella fase difensiva, compensa il tutto con un grande dinamismo e una grande velocità davanti, dove giocatori del calibro di Quagliarella e Pepe sono in grado di sfruttare alla grande queste caratteristiche.

Tuttavia, il vero fulcro del gioco bianconero prende il nome di Gaetano D’Agostino, regista basso dal piede felpato e capace di innescare, con i suoi lanci precisissimi, tutto l’ordigno offensivo di Marino.

A ciò si aggiunge anche un grande lottatore in mezzo al campo, tale Inler, dotato tra l’altro di un gran tiro da fuori area.

Se a queste caratteristiche aggiungiamo, come detto pocanzi, che la loro condizione psico-fisica è al livello ottimale comprendiamo facilmente quanto sarà difficile domani sera al Friuli.

La gara d’andata, da questo punto di vista, non farà certamente molta storia, in quanto loro arrivavano, forse, nel momento peggiore della loro annata, ma ciò comunque non intacca minimamente la grandezza della Nostra prestazione, fatta di qualità, tocchi, velocità e tanti spazi creati e sfruttati in avanti.

Due gol di Pato, due di Kakà e uno di Clarence furono la giusta ricompensa per quanto dimostrato e creato quella sera. Domani, ad ogni modo, dobbiamo essere consapevoli che questo ricordo caricherà molto i nostri avversari, li aiuterà ad avere, se necessario, ancor più stimoli e motivazioni, nel tentativo di vendicarsi per quel pesante 1-5.

Tenuto in considerazione questo e tutto quello detto finora, la Squadra dovrà essere brava a riproporre la qualità e l’organizzazione offensiva che tanto fu decisiva quel 21 Dicembre, consapevole del fatto che i limiti della retroguardia friulana ci sono e vanno sfruttati in quanto tali.

Naturalmente non dobbiamo dimenticarci della grande attenzione e della grande concentrazione che va tenuta per tutti i novanta minuti, poichè con la velocità e il dinamismo dei loro attaccanti anche Noi, se non disposti o concentrati a dovere, possiamo andare in difficoltà.

E’ bene rinfrescarsi i polmoni con tutte le notizie positive della settimana, ma in questo momento crediamo che la cosa fondamentale, per la Nostra Squadra, sia di tenere molto alta la soglia dell’attenzione ed entrare in campo con la giusta cattiveria e la giusta voglia di ottenere questi tre punti fondamentali.

In chiusura è impossibile non fare un pensiero per il Nostro formidabile Capitano, il monumento per il quale, ormai, sono terminati tutti gli aggettivi.

In quel di Udine, infatti, proprio dove quel lontano 20 Gennaio 1985 iniziò la sua storica carriera, festeggia domani, nell’ultimo anno della sua attività agonistica, le 900 (si avete capito bene, 900) partite con la Nostra Maglia indosso.

Non possiamo far altro che gonfiare il petto e tenerlo bene in fuori di fronte a questa fantastica emozione che abbiamo nel dire che il Nostro Capitano si chiama Paolo Maldini.

Infine, diciamo alla Squadra che dobbiamo fare questo passo per avere l’aritmetica certezza del Nostro accesso a quelle fantastiche Notti,
diamo tutto ciò che abbiamo

Ragazzi!


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