Udinese-Milan 2-1

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Dopo più di due mesi, purtroppo, in casa RossoNera è nuovamente il tempo di parlare di un’altra sconfitta, la settima di questo Campionato e, proprio come accaduto l’ultima volta, ancora per 2 reti a 1.
Quel che più brucia, tuttavia, è quello che si è più volte verificato in questa stagione e che possiamo tranquillamente definire come il filo conduttore di tutte le Nostre battute d’arresto:
questa Squadra, ogni tanto, sbaglia completamente approccio e mentalità, con la conseguenza che non entriamo mai in partita.

Anche stasera infatti l’Udinese ci è stata nettamente superiore per organizzazione tattica e corsa, doti che alla lunga hanno ricompensato con un giusto risultato la formazione bianconera.

Ci aspettavamo, come ampiamente detto ieri in sede di presentazione della gara, un Udinese che avrebbe fatto della grande corsa, delle geometrie di D’Agostino e della velocità dei suoi attaccanti le sue arme fondamentali per metterci in difficoltà.

Al contempo, non era certamente questo il Milan che ci aspettavamo, un Milan a tratti davvero irriconoscibile.

Andando con ordine, il Nostro Allenatore non potendo contare sugli squalificati Beppe e David Beckham, schiera dal primo minuto il rientrante Nelson tra i pali, la linea difensiva composta, da destra a sinistra, da Zambro, Senderos, il Capitano alla sua novecentesima presenza in RossoNero e Marek Jankulovski; a centrocampo agiscono Mathieu Flamini, Andrea e Ambro, mentre Clarence si posiziona sulla trequarti, cercando di ispirare Ricky e Patinho davanti.

L’inizio della gara è subito eloquente rispetto a quanto detto pocanzi:

la Squadra è lenta, prevedibile e fa fatica a trovare i giusti spazi e le giuste distanze tra i reparti.
Inoltre, il poco movimento senza palla rallenta ulteriormente un gioco molto sterile e di occasioni ne arrivano ben poche, anche perchè il numero di palloni persi e di passaggi sbagliati è sin da subito esponenziale.

Di questo Nostro gioco così prevedibile, naturalmente, ne approfittano i nostri avversari, per i quali diventa molto facile chiudere le Nostre fonti di gioco e tutte le possibili alternative di passaggio al portatore di palla, facendo si che questi la porti a lungo, senza mai avere un’opzione nitida.

La fase difensiva dell’Udinese, pertanto, risulta efficace e la squadra di Marino può anche osare di più in avanti, proprio come quando, al trentesimo del primo tempo, è D’Agostino ad imbeccare meravigliosamente Floro Flores, steso irregolarmente dal Nostro Capitano.

Calcio di rigore per loro e ammonizione per il Monumento.

Dal dischetto va D’Agostino che non fallisce, sebbene Nelson intuisca il lato della conclusione. Sull’1-0 per loro la Nostra partita diventa ancor più complessa di quanto non lo fosse già stata fino a quel momento.

Siamo confusi e lo è ancor di più il Nostro gioco e le Nostre idee. Terminiamo, dunque, un primo tempo con molte ombre.
Nella ripresa c’è subito spazio per SuperPippo, subentrato ad un Mathieu oggi meno energico del solito.

Quando la Squadra accenna alla reazione, con un contatto molto dubbio ai danni di Ambro in area di rigore, ecco che arriva, come da copione di serate come questa, il raddoppio degli avversari su situazione di calcio da fermo.

Da un calcio d’angolo dalla sinistra, infatti, il pallone giunge in qualche modo al solissimo e indisturbato Zapata, che non ha alcuna difficoltà a battere Dida con un piattone destro da pochi passi.

2-0 per loro.

A questo punto della gara il Mister non può far altro che tentare il tutto per tutto:
escono Clarence e Pato per far posto rispettivamente a Dinho e Sheva, cambiando il Nostro schieramento tattico da un 4-3-1-2 ad un superoffensivo 4-2-3-1.
La musica, tuttavia, non cambia, ed è anzi ancora l’Udinese a far la partita ora che gli spazi sono tutti a loro favore.

Nelson è strepitoso in due circostanze, evitando il tracollo definitivo.

La reazione della Squadra è tardiva, e il gol che accorcia le distanze arriva solamente a 50 secondi dalla conclusione del match con un colpo di testa di Ambro.

Finisce così, con tanta amarezza e tanto rammarico per aver rimesso in discussione la faccenda secondo posto, in attesa naturalmente del risultato di domani della Juventus.

Abbiamo sprecato il primo match point per la qualificazione alla prossima Champions League, ma dobbiamo assolutamente farlo domenica prossima contro la Roma.

Forza Milan!


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