Milan-Roma 2-3

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E’ una giornata molto triste quella che si è vissuta oggi a San Siro, una giornata molto difficile da digerire ma che, al tempo stesso, risulterà indelebile nella Nostra memoria.
La sconfitta, arrivata in circostanze particolari e con un arbitraggio che, per la prima volta in questa stagione, ci sentiamo assolutamente di definire scandaloso per il momento passa in secondo piano.
Vogliamo aprire questo post-partita iniziando dalla fine, dal momento in cui tutto lo stadio si alza in piedi e offre a Paolo Maldini un saluto intenso, commosso e lunghissimo.
Il Capitano, inizialmente accolto da ottantamila sciarpe con il suo nome, cala il sipario su San Siro nel modo più naturale ed elegante possibile, con la sua solita classe, con il suo orgoglio immenso e con un Cuore RossoNero grande così!
Abbiamo perso tutte le parole e gli aggettivi in quel momento, eravamo solamente increduli e incantati vedendo per l’ultima volta il Mitico Numero 3 sotto il Nostro cielo, dentro il Nostro Stadio.
Ci spiace molto per la Curva Sud, che nonostante la contestazione allo stesso Capitano, arrivata all’apice con l’esposizione della bandiera di Franco Baresi, non è riuscita minimamente a rovinare l’elogio per questo monumento vivente.
Ci spiace dirlo, ma questo gruppo di tifosi (anche se facciamo fatica a definirli tali), non merita nemmeno per un secondo (figurarsi per 25 anni) di essere rappresentato da Paolo Maldini.
Venendo alla partita, che ci vede uscire sconfitti per 3 reti a 2, va detto che in virtù della vittoria della Juventus e del pareggio della Fiorentina, tutto è stato rimesso in discussione.
I bianconeri ci riagganciano al secondo posto e, anzi, se consideriamo gli scontri diretti, ce lo rubano anche.
Per quanto riguarda la Fiorentina, con questo pareggio si mantengono a tre punti di distanza in vista dello scontro diretto di domenica prossima, decisivo in chiave Champions.
Purtroppo, è un lite motive di questa stagione, ogni volta che la Squadra arriva al momento decisivo, il momento in cui chiudere definitivamente ogni discorso su qualsiasi fronte, si perde.
E’ proprio questo quanto accaduto oggi, sebbene non tutte le circostanze dipendano esclusivamente dalla Squadra.
Inizialmente, il Mister schiera Nelson tra i pali; Flamini, il Monumento vivente, Beppe Favalli e Marek in difesa; a centrocampo rientra David Beckham, che fa coppia con Andrea Pirlo e Massimo Ambrosini; sulla trequarti agisce Ricky Kakà, mentre le due punte di ruolo rispondono ai nomi di Alexandre Pato e Pippo Inzaghi.
Sin dalle prime battute si nota subito che, causa anche la temperatura torrida, la Squadra fa molta fatica a tenere un ritmo accettabile e a mantenere il controllo della partita, che passa quindi tra le mani dei giallorossi.
La Roma, infatti, corre molto di più e molto meglio, e inizia subito a crearci dei fastidi con i suoi tocchi rapidi, le sue incursioni veloci in area e le sue verticalizzazioni.
L’unico che sembra avere più gamba e più inventiva tra le Nostre file è David, che pesca con un lancio incredibile il Nostro numero 7, sulla cui conclusione Arthur devia clamorosamente, ma non agli occhi del direttore di gara, che inizia così il suo show.
Su un calcio di punizione inesistente, poichè Pirlo tocca evidentemente il pallone, è proprio la formazione giallorossa a passare in vantaggio, con un sinistro imparabile di Riise.
Sullo 0-1 la Squadra prova una reazione, ma le energie non sono esattamente il massimo e ne esce fuori un gioco un po' confusionario, poco geometrico e razionale. Il primo tempo, quindi, si conclude così.
Nella ripresa si vede subito Clarence, che subentra proprio al migliore del primo tempo, David Beckham, uscito per un problema fisico.
Cambia anche il Nostro schieramento tattico, con Ambro e Andrea mediani davanti ai quattro difensori, Ricky, lo stesso Clarence e Patinho sulla stessa linea a supporto di Pippo Nostro.
I risultati iniziano a vedersi a poco a poco, con Ricky che entra progressivamente in partita, creando non pochi grattacapi sull’out di destra.
Mentre la Squadra cresce, su un pallone vagante sul quale Juan scivola, è Pippo ad avventarsi sul pallone, e il difensore giallorosso alza clamorosamente la gamba falciando letteralmente il Nostro numero 9.
Ma se bisogna fare i fenomeni, chiaramente il signor De Marco è in prima fila e, ovviamente, è tutto regolare.
Fortunatamente, ancora dalla destra, riusciamo a sfondare con il 22, che mette un pallone in mezzo, girato immediatamente da Pippo: Arthur respinge e sulla ribattuta arriva puntuale Ambro, che spara in gol tutta la Nostra rabbia.
La gara, ad ogni modo, non è terminata.
Con lo scorrere dei minuti correre indietro si fa sempre più duro, e la Roma, avendo inserito Menéz, può beneficiare di un giocatore fresco nelle ripartenze.
È proprio quest’ultimo a concludere in rete il gol del nuovo vantaggio giallorosso.
Non passano nemmeno 60 secondi quando sempre dalla corsia destra e sempre dai piedi del Magico 22, viene messo un altro pallone in mezzo ed è ancora Ambro il più abile a sfruttarlo.
Pareggiamo subito e possiamo giocarci l’ultimo quarto d’ora provando a vincere. Tuttavia accade l’esatto contrario, con una punizione letale al limite dell’area concessa dai Nostri e sulla quale Francesco Totti non perdona.
Non è finita quì, specialmente per quanto riguarda il fenomeno De Marco: bella incursione sulla sinistra di Zambro, subentrato a Janku nel corso della ripresa, e Gianluca viene anch’esso falciato irregolarmente.
C’è bisogno di raccontarvi la decisione del direttore di gara?
Pensiamo si possa anche sorvolare.

Ci resta una sola immagine di questa giornata, l’immagine che più ci ha commosso, che più ci ha fatto battere il cuore e che più ci ha emozionati:
l’immagine del Capitano, di questo immenso Campione, al quale dobbiamo dire un GRAZIE di indecifrabile lunghezza.
Bisogna alzare la testa Ragazzi, alzarla anche per il NOSTRO CAPITANO, per regalargli l’ennesima grande gioia e l’ennesimo traguardo raggiunto...
FORZA!!!





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