Milan-Lecce 2-0
Quella di questa sera è stata, per molti versi, la vittoria più sofferta e tirata della stagione.
Una partita che sapevamo sarebbe stata complessa e difficilissima da vincere, ma che non pensavamo davvero di dover portare fino al minuto 91, il minuto in cui si è sbloccata dopo tante occasioni create e dopo che la formazione giallorossa ha preparato questa sfida solo da un punto di vista difensivo.
Spesso si dice che la giustizia è equilibrio, e mai come stasera tale detto risulta calzante.
All’andata non avevamo dormito Noi per tutta la notte, al pensiero di quella palla spiovente nella Nostra area che si infila alle spalle di Abbia facendoci rimanere di ghiaccio.
Stasera lo stesso calcio piazzato e lo stessa palla si infilano, per Nostra fortuna, alle spalle di Benussi, consegnandoci una vittoria importantissima in chiave terzo posto e anche, se ce lo consentite, in chiave secondo posto, dato che recuperiamo due punti anche alla Juventus.
E’ una partita che il Mister decide di giocare con Nelson tra i pali, la linea difensiva composta da Zambrotta, il Capitano, Beppe Favalli e Marek; a centrocampo, dopo davvero tanto tempo non si vede David Beckham, che lascia il posto a Mathieu Flamini, affiancato da Andrea e Clarence, con Ricky sulla trequarti ad assistere le Nostre due punte: Alexandre Pato e SuperPippo Inzaghi.
Il Nostro inizio è incoraggiante, la Squadra sembra pimpante e reattiva, sebbene le occasioni da gol non arrivino con molta facilità.
Il Lecce che ci troviamo di fronte, dal canto suo, pensa esclusivamente a compattarsi nella sua metà campo e a chiuderci sia le zone centrali che quelle laterali con degli ottimi raddoppi.
I giallorossi, però, non riescono mai ad impegnare severamente un Nelson che, al termine dei novanta minuti, risulterà praticamente inoperoso.
Intanto, il Capitano sente tirare all’altezza dell’adduttore sinistro ed è costretto a lasciare il posto a Philippe Senderos, con la speranza che per Paolo non sia nulla di grave.
Tornando alla partita, va detto che con lo scorrere dei minuti il Nostro possesso palla inizia ad essere abbastanza sterile, visto il poco movimento senza palla da parte dei Nostri e la lentezza nella circolazione stessa del pallone.
L’unico che prova, come sempre, a creare pericoli verso la porta avversaria e che riesce costantemente a saltare l’uomo con le sue accelerazioni fulminanti è il Nostro fenomeno in maglia 7, che prima impensierisce Benussi con un bolide dalla distanza, uscito di un niente, e successivamente manda sul fondo un delicatissimo tocco di esterno al termine di un’azione da orient express.
Nel complesso, comunque, al fischio finale dei primi 45 minuti, il giudizio è che i Nostri debbano cambiare decisamente passo e ritmo.
E’ così che, dopo appena 9 minuti della ripresa, il Nostro numero 80 prende il posto di Clarence e il Nostro gioco inizia ad essere più vivace e più imprevedibile.
Ci schieriamo, di fatto, con un 4-2-4 inedito a molto rischioso, esponendoci al contropiede del Lecce che, per Nostra fortuna, non sortisce alcun effetto.
Le occasioni con il passare dei minuti aumentano ed è sempre Alexandre ad impensierire la porta leccese, prima con un colpo di testa sul quale Pippo non arriva per un soffio, e poi con un’altra strepitosa azione sulla destra, conclusa con un diagonale respinto miracolosamente da Benussi.
Entra anche Sheva al posto di un Ricky abbastanza spento, ma è Dinho a rendersi ancora pericoloso con un pezzo molto noto del suo repertorio:
il calcio di punizione.
Il portiere giallorosso, tuttavia, è bravo e non si lascia sorprendere sul suo palo, deviando in angolo.
Tutto sembra volgere al termine verso un pareggio pericolosissimo in tema di classifica, quando usufruiamo di un calcio di punizione dalla destra.
A batterlo è Andrea, che pesca meravigliosamente Philippe Senderos.
Lo stacco è imperioso e la forza che lo svizzero imprime al pallone viene accentuata da una deviazione di Dinho che si ritrova proprio a due passi.
Il pallone va dentro, San Siro esplode, Noi esplodiamo e possiamo lasciarci andare ad un urlo liberatorio.
La partita, tuttavia, ci regala ancora un brivido sull’asse Dinho-Sheva:
magia del Nostro 80 che di tacco serve Andriy, che come ai bei tempi salta l’uomo e va a dipingere un pallone perfetto per la testa di Pippo, che non fallisce il punto del 2-0.
Finisce così dunque, con una vittoria importantissima, frutto del sacrificio e della volontà della Nostra Squadra.
Adesso tocca guardare alla settimana prossima e all’altra finale che ci attende, con la stessa cattiveria e la stessa intensità, lavorando sempre a fari spenti e senza dare nell’occhio.
Avanti così
Milan!!!
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3 commenti:
bè dai però noi siamo il Milan dovremmo spaccare il mondo... nn dimentichiamolo!
beh dai... lo abbiamo "spaccato" solo 16 mesi fa...
Diciamo che... riprendiamo fiato ?
;-)
Vedo che la "nostra Inter" ci sta seguendo tentando addirittura lo spam...
Mi viene in mente Battisti...
"ancora tu... ma non dovevamo vederci più?"
BUONA FORTUNA GENTE !
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