Siena - Milan

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Sono sempre stato
uno strenuo difensore

della non adozione della moviola in campo,

perchè secondo me l'errore arbitrale deve continuare

a far parte del gioco
così come l'errore di un attaccante o di un portiere.

Insomma, fino a che un gol "divorato" da un attaccante

magari grazie ad un rimbalzo irregolare della palla

per un maledetto ciuffo d'erba,

non verrà accordato perchè,

visto alla moviola,

si capisce il perchè dell'errore...

anche l'arbitro
deve rimanere nello stesso contesto.

E' l'impredivibilità dell'errore umano che,

a volte,

rende unico ed affascinante questo sport.

Sono sempre stato

anche un accanito avversario

di chi sosteneva e sostiene
le designazioni a sorteggio arbitrale

perchè ritengo
il designatore una sorta di CT degli arbitri

che deve sapere a chi e quando

è meglio affidare una gara piuttosto che un'altra.

Vuoi per l'importanza della gara,

per i precedenti con le due contendenti,

per non dare adito ad alcun cattivo retro pensiero

...Sono sempre stato
ma

MI STO

CLAMOROSAMENTE

RICREDENDO !

Già il fatto che

una Federazione che, dopo calciopoli,

dice di portare una ventata di trasparenza,

di pulizia,

di imparzialità

mi mette a capo degli arbitri

un signore
(Gussoni)
che viene accusato da Ferlaino

(da notare come nessuna querela
è stata fatta all'allora presidente del Napoli
per queste dichiarazioni)
di aver pianificato e portato a termine

l'assegnazione di uno scudetto,

organizzando un "giro d'arbitri alla Moggi"...

già questo

mi lascia esterrefatto

(se non fossi nato e cresciuto in Italia
sarei persino scandalizzato)
ma

vedere come il designatore arbitrale

continua a fare le designazioni

in modo assolutamente..."sbagliato"

(vogliamo dire così?)
quando si tratta di Milan...

Prendiamo gli ultimi due casi :

Rocchi di Firenze.

Ma come,

il Milan è in lotta per un posto Champions
con la Fiorentina

e lui designa un arbitro fiorentino?

Tutta la buona fede di questo mondo ma...

era opportuno ?

C'era solo Rocchi per il Milan quella domenica ?

Era il caso di alimentare
veleni e sospetti in un calcio italiano

sempre più in balia della non credibilità ?

Bastava poco, ma tant'è...

Ed ora ?

a Siena ?

Ayroldi !

Se c'è un arbitro che ha fatto "danni"

(insieme al fratello guardalinee...
sarà un "vizio" di famiglia?)
al Milan,

dopo le epurazioni di

Pieri, Desantis e Bertini

è proprio lui.

Può Collina non saperlo ?

Certo che no, sa, senza ombra di dubbio.

Ed allora...

PERCHE' ?

E' davvero guarito questo nostro calcio

dopo la "purga Rossi" ?

Continuo a pensare che

ci siamo tolti una ciste

MA CI E' VENUTO UN CANCRO !

Spero di sbagliarmi,

spero che alla fine mi diate del visionario,

spero di ricredermi

e per dirla alla Sapalletti di

"passar per bischero"
...lo spero, ma ci credo poco

A SIENA
L'ARDUA SENTENZA


Il calcio italiano esce sconfitto
da questa due giorni di coppe


Tutti quelli che pronunciano questa frase hanno idea di cosa abbia detto la storia del calcio di questi ultimi anni, oppure fanno come quello che finge di non vedere?
E' di oggi la statistica per la quale è dal 2002 che non succedeva che non vi fosse nemmeno un italiana ai quarti di finale.

Ma a questo punto, mi domando, l'Italia del giornalismo sportivo si è mai chiesta tutto ciò da dove nasce e soprattutto che cosa sarebbe l'Italia senza il Milan?

Se il Milan non fosse una squadra italiana il bilancio del calcio italiano nelle coppe europee degli ultimi dieci anni sarebbe nettamente insufficiente.
Mai una squadra oltre i quarti di finale fatta eccezione per l'anno 2002-2003 che ha visto l'Inter in semifinale e la Juventus in finale.

Una semifinale e una finale in dieci anni sono un bilancio da calcio portoghese o olandese, non certo da calcio italiano.

Ma, d'altronde, i risultati e il gioco che si esprimono in Europa, altro non sono che il frutto di ciò che è il campionato italiano:
un'autentica barzelletta, con squadre costruite solo per vincere, senza un'idea di gioco precisa che non sia il palla avanti e ci pensa il fenomeno di turno, un tatticismo esasperato che raggiunge picchi di non gioco, una assenza costante di cultura sportiva e una classe arbitrale servile e accondiscendente verso la squadra del potere.

Il Milan rappresenta un'eccezione a questo, perchè il suo credo e la sua ottica hanno un respiro più ampio e una dimensione maggiore delle piccole polemiche di quartiere e di quel modo di pensare per cui basta solo vincere.

Per il Milan di Silvio Berlusconi vincere in Italia è sempre stato importante, mai quanto però dimostrare a livello europeo la propria forza e il proprio blasone.

E' questa mentalità che fa la differenza e che rende il Milan non italiana come squadra.
Una mentalità che vive sopra le rivalità e le meschinità più bieche ma che pensa in grande, ponendosi in una dimensione planetaria.

Avete mai visto il Milan vantarsi dei suoi trionfi in Europa?
Quasi mai...

Perchè invece lo fa in Italia?

Perchè in Italia gli avversari non riconoscono i nostri meriti e i media sono sempre pronti, a denti stretti, a ribadire che "si il Milan ha vinto ma...."

Viceversa all'estero questo non è necessario.
Sono i nostri avversari i primi a riconoscere l'immensità della nostra storia, e lo fanno con sincera ammirazione, non con il viso corrucciato di chi deve ma non vorrebbe.

Oggi il calcio italiano è in crisi perchè vive di negatività e inutili polemiche, perchè non conosce il valore della sportività e del fair play.

Il Milan è un'isola felice perchè questi valori li ha e li coltiva.

Il fatto che in questo momento siamo fuori dall'Europa non rileva.
Tutti i grandi club europei dopo un grande ciclo si prendono una piccola pausa.
Fa parte dello sport.
Bisogna saper aspettare e accettare anche qualche sconfitta.

Già la sconfitta...
parola indigesta al calcio nostrano, vista come vergogna e come macchia indelebile.

Non sanno,
coloro che vivono di astiosità e di cattiverie applicate al calcio,
che anche di una sconfitta
si può andare fieri.

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