Napoli - Milan

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"chi di meglio unn'ha
co la su moglie dorma"
è un detto che sento spesso ripetere

dagli anziani del mio paesino, quando

vogliono insegnare ad un giovane

l'arte del far di una necessità, virtù.

Lo riporto volentieri perchè sembra scritto apposta

per la situazione portieri del nostro Milan

In quanti (io per primo), domenica a Siena,

con Abbiati a terra, abbiamo gridato o pensato

"Christian alzati... ti prego alzati!"
...e non era solo per la voglia di vedere "sano"

un nostro calciatore.
Era un grido di paura che

andava oltre al terreno di gioco, arrivava più in là

...sino alla panchina

La partita , poi, è finita "in gloria",

ma il gol del Siena...

Ora, però, inutile fasciarci la testa.

Inutile prendercela con il destino cinico e baro.

Il Milan è più che mai in corsa per partecipare,
il prossimo anno,

a quella Coppa che ci manca tanto

...che facciamo ?

Chiudiamo bottega?

Malediciamo la Società
per un rinnovo che non andava fatto?

Attacchiamo e "scortichiamo vivo" il nostro portiere ?

Quello che ha tra le sue mani il nostro futuro europeo ?

Oppure "chi di meglio unn'ha..."

Adesso abbiamo
QUESTO portiere!
Con lui dobbiamo centrare
QUEL traguardo
che, quest'anno, ci è maledettamente mancato!

Stupiamolo!

Sosteniamolo!

E chissà che, anche noi nel nostro piccolo,

non riusciamo nel miracolo di trascinare

questo "povero diavolo" nel posto che gli compete

FORZA DIDA !

FORZA MILAN !

almeno ...proviamoci !!!


La gara di domani non può che farci tornare in mente quel maledetto pomeriggio dell’undici Maggio scorso.
Una data molto importante per la stagione scorsa, la penultima tappa verso l’obiettivo della Champions League, dopo la vittoria per 2-1 nel Derby.

Fu un pomeriggio molto triste quello del San Paolo, con un Napoli che ci sovrastò sotto tutti i punti di vista, imponendoci un 3-1 doloroso e soprattutto decisivo in negativo, per l’esito finale della scorsa stagione.

Quella partita ce la portiamo dentro, ce l’abbiamo ben in testa e, per certi versi, ci fa ancora tanto male.

L’abbiamo rimpianta tanto durante tutto l’arco di questa stagione, ci abbiamo pensato e, spesso, abbiamo anche voluto cambiare discorso o semplicemente pensiero.

Bene, è proprio da lì che si riparte ragazzi.
Il tema della gara di domani, rispetto a quello della passata stagione, non è assolutamente cambiato.

Intanto l’avversario, un avversario che, seppur avendo attraversato un momento delicato, difficile, caratterizzato anche dall’avvicendamento in panchina, con la Nostra grande gloria Donadoni che siede sulla panchina partenopea al posto di Eddy Reja, rimane assolutamente forte, temibile, e con tantissime carte da giocare.

E’, naturalmente, molto presto per dare un’identità al nuovo Napoli targato Donadoni, pertanto, nell’analisi e nella preparazione della gara di domani, dovremmo tenere in conto ed in memoria la gara dell’andata, una gara che ci fa tornare alla mente un momento molto emozionante, molto sentito e, sicuramente, il punto più alto toccato dalla Nostra Squadra in questa stagione, da qualsiasi punto di vista.

Quel 2 Novembre, infatti, tornammo dopo più di quattro anni in testa alla classifica, cullando il sogno di mantenere quella posizione fino alla fine.

Lasciando però da parte i ricordi dolci e quel momento straordinario, dobbiamo concentrarci bene sull’aspetto tattico di quella gara, su come quel Napoli ci affrontò e, per certi tratti della partita, ci mise anche in difficoltà.
Quella che era, nella gara in esame, la squadra di Reja fece un’ottima fase difensiva, molto ordinata e compatta, cercando di raddoppiarci sulle fasce, in particolar modo quella sinistra dove operava il Nostro numero 80, che domani sarà assolutamente a disposizione del Nostro Allenatore.

A ciò si accompagnò, e non potrebbe essere diversamente, la rapidità nel ribaltare l’azione e trasformarla da difensiva in offensiva, con Ezequiel Lavezzi che risultò un assoluto protagonista del match, impressionante davvero ad ogni tocco di palla.

Molto importante, nell’economia del gioco degli azzurri, il ruolo giocato da Marek Hamsik, indubbiamente il talento più interessante, insieme allo stesso Lavezzi, dell’attuale formazione di Roberto Donadoni.

Nonostante ciò, riuscimmo a portare a casa quella vittoria, ma soffrendo forse in maniera anche eccessiva dopo tutte le occasioni avute e il rigore fallito da Ricky Kakà.

Come dicevamo prima, pur non potendo dare un’identità precisa al nuovo Napoli, è su questo che ci dobbiamo basare, sapendo che il carattere e la grinta che gli azzurri tireranno fuori domani non ci concederà assolutamente una partita diversa da quella dell’andata ma, sicuramente, molto più difficile, considerata anche la bolgia che ci attende domani sera al San Paolo.
Sono pronti per fare la partita dell’anno, ma Noi dobbiamo saperlo, lo sappiamo, e sappiamo molto bene come si esce da queste circostanze, sappiamo perfettamente come tirar fuori il meglio di Noi stessi, e dobbiamo assolutamente farlo.

L’altra analogia con la gara dello scorso Maggio, infatti, è l’obiettivo che andiamo a giocarci nel capoluogo campano:

la Champions League.

La situazione dei Nostri è decisamente migliore rispetto all’anno scorso, ma le tappe che abbiamo davanti sono molte di più e lo scoglio da affrontare è, per certi versi, ancor più insidioso.

Dobbiamo essere consapevoli che occorre fare una grande partita, esaltarsi e ricordarsi di essere pur sempre il Club più titolato al Mondo.

Allora ragazzi, con questo obiettivo in testa, andiamo in campo, imponiamoci...

Noi saremo lì,
a sostenervi ed incitarvi
,
ora e per sempre
!!!

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