Sampdoria-Milan 2-1

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Il Milan che abbiamo visto oggi, del quale siamo testimoni, è un Milan che ci fa male.
E’ un Milan che, una volta sceso in campo su quel terreno di gioco, si dimenticasse di tutti i buoni propositi che vengono fuori nelle dichiarazioni e nelle analisi dei post di tutte le partite negative, non ultima quella di giovedì sera a San Siro.
Perdiamo anche a Genova, campo che se l’anno scorso avevamo benedetto per le vittorie contro Genoa e Sampdoria, ci tocca quest’anno maledire per le sconfitte contro entrambe le formazioni.
Perdiamo male, è un 2-1 che va al di là del solo gol di scarto con il quale usciamo dai novanta minuti del Marassi, e siamo pronti a provare a spiegare le motivazioni di questa partita che tanto ci fa star male.
Viste le ormai note defezioni che hanno portato via al Nostro Mister tantissimi elementi della rosa, siamo ancora una volta costretti a riproporre un 4-4-1-1 che, per molti tratti, sempre proprio non essere fatto per Noi.
Scendono in campo Abbiati tra i pali, la linea difensiva composta da Luca Antonini, Bonera, Senderos e Zambro; a centrocampo agiscono, da destra a sinistra, Beckham, Pirlo, Flamini e Marek, con Clarence unico rifinitore a supporto di Alexandre Pato.
Come accennavamo pocanzi e come confermato dal Nostro difficile primo tempo, il 4-4-2 non è esattamente il Nostro modulo, perchè se è vero che ci consente di coprire meglio le corsie esterne, in un momento del genere non abbiamo nè le energie nè le caratteristiche giuste per sostenere tale sistema, che comporta dei tempi di uscita molto rapidi della linea difensiva e, ovviamente, molta corsa da parte del centrocampo per sostenere l’azione offensiva.
Al contrario, la Nostra è una linea difensiva che tende ad abbassarsi in maniera anche preoccupante a volte, schierandosi tutta a protezione dell’area di rigore.
Il centrocampo, di conseguenza, onde evitare di fronteggiare una distanza enorme con la difesa stessa, si abbassa a sua volta, con la conseguenza che l’azione offensiva non è ben supportata e si presta il fianco all’iniziativa avversaria.
Se a ciò si aggiunge la solita e immancabile disattenzione su calcio piazzato e l’immobilismo della Nostra difesa stessa sul secondo gol di Pazzini, si fa tutto naturalmente più difficile. Siamo assolutamente convinti che l’intenzione del Nostro Allenatore fosse quella di contenere bene il grande potenziale offensivo doriano nella prima frazione di gioco, con grande concentrazione e grande applicazione da parte dei Nostri, possibilmente senza subire gol, salvo poi aumentare l’intensità del Nostro gioco nella seconda frazione di gioco, provando a piazzare la giocata vincente.
Si è cercato insomma, come non potrebbe essere altrimenti nelle condizioni in cui siamo, di sfangare questa partita con un episodio favorevole.
Dovevamo ripetere, nei tratti fondamentali e nell’andamento della gara, quanto avevamo fatto la scorsa settimana contro il Cagliari.
Tali circostanze, ahinoi, non si sono verificate e le cose sono andate diversamente.
Dobbiamo cercare, in un pomeriggio comunque così difficile e duro da digerire, che allontana la luce in fondo al tunnel nel quale ci troviamo, di prendere quelle poche note positive che sono rappresentate da una buona reazione della Squadra, specialmente al primo gol di Cassano e ad Alexandre Pato che continua ad essere il protagonista positivo di questo Nostro tremendo momento.
Speriamo, nella settimana che ci si prospetta di fronte e che ci separa dalla partita contro l’Atalanta, di recuperare qualche arma importante da sfoderare per iniziare a fare le cose per bene.
Oggi più che mai...
Forza Milan!

1 commenti:

Ramrock ha detto...

Bisogna che finisca questa storia!!!

 
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