Lettera aperta

a CLARENCE SEEDORF

Caro Clarence, cinque anni fa arrivasti al Milan e per chi come me ti aveva sempre ammirato come campione assoluto del calcio mondiale eri un grandissimo acquisto.
Ti ho sempre ammirato come giocatore di classe e fantasia che, unite ad un fisico da mediano, ti facevano il prototipo del centrocampista moderno.
Ma... c’è un ma e voglio confessartelo.
Non eri mai entrato nella mia ten-parade, nella mia lista di giocatori ideali.
La mia stima per te era immensa, ma ti ho sempre visto come campione universale, non come campione Milanista puro.
Ti vedevo il grande giocatore che veniva a portare lustro alla mia squadra pur non essendone un prodotto del vivaio o comunque un ragazzo cresciuto a pane e Milan.
Forse erano i tuoi trascorsi olandesi nell’Ajax, le tue superbe apparizioni spagnole, i tuoi primi errori di "orientamento logistico" a Milano,
che ti facevano apparire ai miei occhi come fuoriclasse puro, senza legarmi a te visceralmente, come era in passato accaduto con gli altri grandi numeri 10 RossoNeri.
Non prenderla a male.
Si è ciechi solo finchè non accade un evento che ti mostra in faccia ciò che non hai voluto vedere.
Il discrimine tra un grande professionista e un grande Milanista sta in un gesto semplice e spontaneo:
le tue lacrime dopo Milan-Manchester
mi hanno commosso.
Sono loro il discrimine che apre il cuore e rende l’idea di ciò che effettivamente vali.
Non sei solo un grande campione caro Clarence.
Sei anche e soprattutto un milanista vero.
E questo, nel cuore dei Milanisti, vale molto più di tanti gol e di mille prodezze. Sei un grande uomo Clarence.
Una persona vera e sincera, intelligente e acuta.
La tua testa sa andare al di là del problema quotidiano o del periodo storto.
Tu voli alto e spesso per questo non vieni compreso.
E’ la tua grande forza e, in qualche caso, la causa di qualche fischio di troppo.
Qualche fischio che forse può averti deluso, ma non ha mai fiaccato il tuo orgoglio e non ha mai intaccato la signorilità e lo stile che ti contraddistingue
Credevo che tu fossi un grande fuoriclasse.
Non mi ero accorto che eri anche un Milanista vero.
Mea Culpa!
Sono stato distratto caro Clarence, ma le tue lacrime, quelle bellissime e splendide lacrime mi hanno aperto gli occhi e il cuore.
Mi hai regalato un’emozione unica e intensissima, qualcosa che va al di là di una vittoria.
Mi hai portato su una nuvola immaginaria e per un attimo mi sono sentito su di essa, avvolto negli abbracci gioiosi dei campioni rossoneri.
Noi Milanisti caro Clarence, siamo diversi.
Ce lo siamo detti mille volte e ce lo ripetiamo sempre.
Vinciamo per noi stessi e ci nutriamo di noi stessi. Oggi è bello gioire ed avere il cuore gonfio di emozione, sentendosi rappresentati da un Milanista come te. Grazie per le emozioni che ci dai.
Adesso però fermati
Guardati dentro.
Assapora la tua essenza.
Respira profondamente.
Apri gli occhi e regalaci la gioia più grande.
Cancella le sofferenze che il sano spirito sportivo prima e l'invidia di chi non sa chi siamo poi, hanno voluto infliggerci.
Prendi il Milan sulle tue spalle,
prenditi le nostre emozioni e i nostri desideri:
FACCELA ALZARE CLARENCE !