Utile OFF TOPIC

Sul sito di Mauro Suma si legge :
"Il Giornale di giovedì 20 Agosto 2009, pagina 14. Un precedente che farà giurisprudenza: una sentenza della Corte Suprema di New York implica che i blog non siano più il regno dell'anonimato. Google ha individuato l'autore di post infamanti, dopo che il giudice Joan Madden aveva sancito che -le persone che scelgono di abusare via internet debbano rispondere di una trasgressione-. Interessante. Molto interessante."


di MaxRC
Andando un attimo oltre il calcio, mi è stato richiesto un parere su un articolo pubblicato da il Giornale del 20 agosto scorso inerente una sentenza di un giudice americano che ha stabilito l'addio dell'anonimato per i blogger, per far si che possa essere tutelato il diritto alle persone a non essere insultate pubblicamente in rete da gente che non rivela la propria identità.
Premesso che, personalmente, non ho mai avuto alcun problema a firmare ogni cosa che scrivevo in rete con il mio nome e premesso che la legislazione americana si basa su un sistema diverso rispetto al nostro, in quanto la base empirica
(i cosiddetti precedenti giurisprudenziali)
ha un peso notevole rispetto alla base normativo-legislativa, io credo che in questa querelle si scontrino due distinti diritti.
Il diritto al giusto anonimato che qualsiasi utente che fruisce della rete deve avere ed il diritto di qualsiasi persona a non essere diffamata a mezzo internet.
E' inevitabile a mio parere che, nel giro dei prossimi 5 anni, l'Unione Europea emanerà una direttiva autoapplicativa
(cosidette self executive),
ovverosia già precisa e dettagliata, capace di penetrare nella legislazione degli stati membri dell'Ue al fine di porre una regolamentazione ad una materia che è oggetto, a volte, di troppe licenze e troppe incertezze.
In tale direttiva l'Ue farà presente la necessità di stabilire una linea di confine oltre la quale non ci si possa spingere nei vari blog, nel pieno rispetto di quelle che sono le norme penali degli stati membri che si occupano di diffamazione a mezzo stampa.
Presumibilmente si richiederà alle varie piattaforme sulle quali operano i blogger una maggiore trasparenza nonchè la necessità di rendere pubblico, tramite Ip, il nome di un eventuale blogger che usi diffamare qualcuno, anonimamente, tramite un blog della rete.
I risvolti possibili di questa novità sono molteplici. Internet a mio avviso non deve subire troppe regolamentazioni perchè si rischierebbe di sopprimere l'idea di libertà che sta alla base della Rete.
L'unico e solo limite deve essere rappresentato dal rispetto degli altri, posto sotto forma di adeguate sanzioni verso tutti coloro che, sotto forma anonima, offendono senza motivo altre persone.
La Rete è uno strumento di libertà che ha bisogno di poche e semplici regole dettate dal buon senso prim'ancora che da un precetto di legge.
Meno leggi si fanno relative al Web meglio è.
Le uniche regole devono riguardare solo ed esclusivamente questioni inerenti possibili diffamazioni a mezzo internet, sulle quali è opportuno porre le stesse medesime regole che sono alla base della società civile.

3 commenti:

carmen ha detto...

Faccio una domanda ha fatto bene la modella a chiederlo?un'opinione sia x il sì come x il no sono blasema della materia Carmen

Max RC ha detto...

A mio parere ha fatto bene perchè esistevano elementi lesivi della sua integrità morale sia come persona, sia come donna che come modella.

carmen ha detto...

Grazie x la risposta penso anch'io nn si debba trascendere nel privato credendo ke nessuno sappia la verità (tranne su se stessi ) Carmen

 
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