Cominciavamo a pensare di essere come...
Il soldato
Hiroo Onoda era talmente ubbidiente che aveva ricevuto il grado di tenente. Fresco ufficiale
giapponese era stato mandato a presidiare con pochi uomini l’isola di Lubang, nelle
Filippine. Le disposizioni erano chiare: avrebbe potuto lasciare la postazione solo se glielo avesse detto lo stesso comandante che aveva dato l’ordine. Trent’anni dopo, a guerra ultrafinita, Hiroo stava ancora lì sull’isola e per smuoverlo hanno dovuto rintracciare quel
comandante, altrimenti testardo continuava la sua guerra isolata.
ed invece...
EDITORIALE
Dagli "schiaffi salutari" all'Inter-show di Pechino: caro Milan, ma non controllavi la stampa?
di Francesco Letizia
Sesta sconfitta consecutiva, strombazzata a reti unificate da tutti i
telegiornali sportivi e sbattuta in prima pagina dai
quotidiani come fosse l'evento del giorno: l'amichevole di sabato a
Lisbona, un test privo di alcuna attendibilità visto che molti titolari non sarebbero dovuti neanche partire per il
Portogallo e lo hanno fatto unicamente per ragione di immagine, non ha fatto altro che permettere ad una parte di stampa di gettare ulteriore benzina sul fuoco del nuovo Milan di
LeonardoUna squadra, quella che sta nascendo, non di certo esente da critiche, così come ho sottolineato in prima persona non più tardi di una settimana fa: la personalissima impressione però è che si stia
esagerando davvero, in una
sgradevole operazione mediatica, uno sciacallare sulla pelle di milioni di
tifosi rossoneri pronto ovviamente ad essere cancellato con un colpo di spugna alla prima prestazione convincente.
Qualche esempio?
L'Inter perde ai rigori con il Club America: nessuno parla, giustamente, di sconfitta: il Milan fa altrettanto con
Boca Juniors (partita di buon lignaggio tra l'altro) e
Benfica, e...
Ronaldinho e soci, reduci da un viaggio transoceanico ed una tourneè estenuante, perdono 4-1 a Monaco contro il
Bayern, subendo due gol sostanzialmente a gara già chiusa? "Disastro Milan".
La
Juventus incassa una batosta storica dal
Villarreal: "Schiaffi salutari".
Si potrebbe andare avanti all'infinito probabilmente, citando forse con troppa malizia, anche i commenti sulle operazioni di mercato:
Huntelaar, 26 anni ieri (auguri Klaas), era già 26enne quindici giorni fa, mentre il trentunenne
Lucio, scartato da
Van Gaal al Bayern, è un acquisto di altissimo profilo, da far riempire per giorni le pagine dei quotidiani con elogi e senza il minimo accenno ai 4 milioni di ingaggio da onorare sostanzialmente fino ai 34 anni.
"
Sissoko è tornato" titolava qualcuno il 13 luglio: ad un mese esatto, del maliano si sono perse le tracce, eppure suscita più clamore la presenza di Ronaldinho, addirittura all'1.30 di notte, al famoso luogo di perdizione denominato "Festival Latinoamericano" di
Assago.
Intanto
Ibrahimovic, l'uomo che ha vinto gli ultimi cinque campionati italiani ed eterno candidato al "Pallone d'Oro" da parte di interisti e non, è già stato scaricato per far posto ad
Eto'o: il risultato di
Inter-Lazio è sotto gli occhi di tutti...
"Eh ma l'
Inter ha giocato da Dio": chiedete a
Mourinho, o ai tifosi nerazzurri più onesti intellettualmente, se metterebbero la firma per giocare nello stesso modo e con lo stesso risultato al
Derby del 29 agosto.
L'ultima bufala è quella su
Gourcuff: l'Inter, che cerca un trequartista sostanzialmente a zero con un prestito, andrebbe a mettere a segno "la
grande beffa" da 25 milioni, così, tanto per esacerbare ulteriormente gli animi dei tifosi rossoneri.
Ora sta alla squadra ed alla società trovare la forza di reagire in fretta, facendo parlare il campo: non il
Trofeo Tim, nè il Luigi
Berlusconi, ma subito
Siena e poi
Inter per dimostrare di essere ancora "il Club più titolato al Mondo".
Il nervosismo che sotto pelle aleggia anche per i corridoi di
Milanello diventi uno sprone per ripetere l'exploit del 2007: ormai tre stagioni fa, c'era una rosa forse addirittura meno attrezzata, una perdita (quella di
Sheva) altrettanto importante da mettersi alle spalle, e persino minor tranquillità, con la penalizzazione di
Calciopoli ed un preliminare con la
Stella Rossa preparato in 48 ore.
Eppure
Atene è passata alla storia.
Insomma il
Milan dovrà giocare contro tutto e contro tutti, e questo dovrebbe spingere anche gli stessi tifosi a star vicino alla squadra, anche a costo di qualche "perdono" scomodo ed accelerato:
insieme per battere un'
egemonia mediatica di cui, per assurdo, loro stessi venivano fino a pochi mesi fa additati come padroni.
Com'era, Mister Mourinho?
"
Prostitussione Intelectuale".
Ebbene, a distanza di mesi posso dire che aveva centrato proprio il punto: ben più dello "
seru tituli" che le si è già ritorto contro.
Alla vigilia della ripresa di tutti i nostri canali
è bello sapere che, oltre ai buchi neri... c'è anche il sole !
A presto,
con le tutte novità di questa nuova stagione che
comunque vada
sarà bella perchè vissuta
accanto al nostro
Milan !Massimo
[...]