Si fa un gran parlare di astinenza da gol
del Milan e di Shevchenko al Chelsea.
L' occasione del suo compleanno
con la partecipazione della dirigenza rossonera
e le due "astinenze"
hanno sollevato molte illazioni sul suo possibile ritrono al Milan.
Tutti, da Galliani allo stesso Shevchenko, si sono sbrigati a smentire ma...
a quante smentite "sementite" abbiamo assistito nel mondo del calcio ?
Non credo che l'eventuale problema sarebbe (se pur importante)
la trattativa tra Milan e Chelsea, credo che...
come verrebbe accolto dai tifosi ?
Si, perchè è indubbia la gioia e le soddisfazioni regalate ai rossoneri ma,
altrettanto, è indubbio che la vicenda sia stata vissuta
dal popolo rossonero come un "tradimento".
Personalmente provo un sottile piacere
nel sapere che le cose non stiano andandogli bene al Chelsea,
al tempo stesso quando lo vedo in campo
spaesato, avulso dal gioco, ignorato...
provo nostalgia per quello che era il "nostro Sheva".
Credo che nei tifosi rossoneri, riguardo a lui,
esistano due anime e voglio, a proposito,
proporre due riflessioni fatte da due utenti
del Forum di Milan day.
" Mi ha amareggiato molto la decisione di Sheva.
Andare via dal Milan
è una cosa che non doveva accadere.
E' andato in una squadra
dove sarà sempre uno dei tanti;
qui invece era Sheva;
lì sarà amato per i suoi gol,
qui era amato perchè era Lui.
Capire, comprendere, giustificare il perchè di un gesto
che sembra innaturale, non è semplice.
Entrare nella testa
di chi era il re di un popolo e all'improvviso
(o forse non troppo...) decide di abbandonarlo,
è un esercizio mentale che richiede sacrifici e pazienza.
Sheva ha sbagliato,
ci ha delusi, non ha capito l'importanza di ciò che aveva,
ed il valore del nostro affetto.
E' tutto vero!
Ma odiarlo non è possibile.
Non si può odiare un pezzo della nostra storia e del nostro cuore.
Chi scrive era un ragazzino di 17 anni quando Andry arrivò al Milan.
Sono cresciuto coi suoi gol. Li ricordo tutti, anche i meno importanti.
Sono stati per me come una colonna sonora della mia vita.
Mi hanno accompagnato sempre, nei momenti belli ed in quelli meno belli.
Sheva era un simbolo per me.
La sua scelta non ho avuto il tempo di capirla....
Calciopoli incombeva...e i nostri nemici(quelli veri)
volevano distruggere il nostro Milan...
Il tempo per pensare a Sheva che andava via non c'era.
L'ho metabolizzata però. L'ho accettata senza problemi.
Anche se il suo comportamento mi ha dato da pensare su troppe cose.
Ma come posso odiarlo?
Come si fa ad odiare chi hai amato per sette anni?
Come si può cancellare il passato?
Quel rigore di Manchester....
lo sguardo fisso e determinato di chi stava per regalarci la gioia più grande....
quella corsa verso Dida...la coppa al cielo...le urla
e le emozioni di una serata che non scorderò mai....
Tutti gli ultimi successi del Milan sono legati ai suoi gol. Perchè dimenticare?
Non è forse più saggio dire...."ok ha sbagliato,si è comportato male,
ma ciò che ha fatto per il Milan
è qualcosa che non può mai al mondo passare nel dimenticatoio....."
Non è da Milan odiare qualcuno.
Basta guardare i suoi occhi, per capire che a perderci davvero è stato lui.
Non ponetevi il problema di perdonarlo nel caso di un suo ritorno.
Non tornerà più!
Ha fatto la sua scelta, e la porterà avanti. Giustamente a questo punto.
Il passato non può rivivere e noi abbiamo il dovere di guardare avanti.
Senza rimpianti o strascichi, ma con orgoglio!
Siamo il Milan! Mai scordarlo!"
Perdonare o no Shevchenko?
Molti se lo saranno chiesti in questi giorni,
quando si vociferava di un suo possibile ritorno al Milan.
La mia risposta è NO!!!
Il giorno che annunciò il suo addio, mi arrabbiai tantissimo
perché mi sentivo presa in giro.
Qualcuno disse :
“ E’ come trovare tua moglie a letto con il tuo miglior amico “ .
Ci siamo sentiti tutti traditi, da quel ragazzo che avevamo così amato.
Si amato, perché ora questo sentimento non esiste più,
esiste disprezzo e indifferenza allo stesso tempo.
Quando arrivò al Milan,
mi affezionai subito a quel ragazzo dagli occhi dolci, timido e un po’ spaesato.
Al Milan è stato trattato come un re e, lui cosa fa?
Ci pugnala alle spalle, va via senza darci nemmeno una spiegazione valida.
Inventa scuse banali, forse ci crede stupidi.
Non era più semplice dire :
“ Sono un professionista, questo è un lavoro e, il Chelsea mi offre di più “.
Ricordo quando dopo Milan-Lione, disse che
i giornalisti dovevano smetterla di dire che sarebbe andato al Chelsea,
perché lui aveva un contratto con il Milan e, testuali sue parole
“ Se il Milan mi chiama, rinnovo fino al 2011 “ .
Disse che voleva diventare una bandiera come Baresi e Maldini,
ma lui due così non li deve nemmeno nominare.
Ecco, quando diceva tutto ciò, sapeva già che sarebbe andato via,
perché una decisione del genere non la si prende in un giorno.
Già in quel momento ci prendeva in giro, come nel momento dell’addio.
Il top però l’ha raggiunto quando,
dopo il primo gol con la nuova maglia, cosa fa? LA BACIA!
Mancandoci di rispetto,
fregandosene di quanto soffrivamo per quella sua scelta, non compresa.
Non nego che ora provo una grande soddisfazione
sapendo delle sue pessime prestazioni.
Si vede che li non sta bene, il suo sguardo non è lo stesso,
in quella squadra è un corpo estraneo.
Ma se l’è voluto lui.
Io proprio non riesco a perdonarlo, meritavamo più rispetto,
lui non ne ha avuto per noi, ora noi non avremo per lui.
Ora lo aspetto SOLO da avversario.
GOODBYE ANDRIY
e voi
come la pensate ?
Se volete
nel Forum
la discussione
è aperta !
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