Milan - Bologna

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"O SI FA L'ITALIA O SI MUORE !"
L'avvio di questa stagione mi fa venire in mente
questa citazione garibaldina

Se dopo una campagna acquisti come quella di quest'anno

non si ha l'obbligo di vincere lo scudetto

ditemi voi quando saremo autorizzati a "sognare"

Guardavo, nei giorni scorsi,

gli allenamenti a Milanello su Milan Channel e...

Seedorf che palleggia con Ronaldinho

Pato e Sheva che provano i tiri in porta

Pirlo, Kakà, Nesta, Zabrotta, Inzaghi, Flamini...

Mamma mia !!!

E' però, ad onor del vero,

una stagione che parte con molti se...

SE Ronaldinho e Sheva ritornano quelli di un tempo

SE Pato "esplode" come tutti ci aspettiamo

SE Ancelotti sarà bravo a gestire questo spogliatoio di fuoriclasse

SE gli infortuni lasciano in pace i nostri "pilastri"

...mi verrebbe da dire anche

SE gli arbitri han deciso che è l'ora di finirla di battere sul Milan

ma questo non dipende da noi

E' una stagione fondamentale perchè,

con tutto quello che è stato speso questa estate,

quando saremo in grado
di rifare una squadra con questo tipo di esborso ?

Sulla carta il Milan c'è e

può vincere tutto ma,

purtroppo,
sulla carta...
chiedere info "agli altri" di Milano cosa si vince!

Le attese e le speranze

sono enormi

forse più per tutti quei SE detti prima

che per il risultato finale

Una cosa mi rende abbastanza fiducioso

l'accanimento dei media a voler far passare

questa nostra campagna acquisti

come una campagna acquisti da "saldi di poco valore"

...pensate, per un attimo,
se tutti i nomi arrivati al Milan

fossero invece finiti all'Inter...

La loro smania di "demolirci" prima di cominciare

...PAURA DELL'INEVITABILE ?

FORZA

VECCHIO CUORE

ROSSO
NERO !!!


SI RICOMINCIA


Non è la prima volta che mi appresto a partire per Milano per assistere al debutto stagionale del Nostro Milan, ma confesso che questa volta l’attesa e l’ansia crescono di ora in ora.
La ragione di ciò è sicuramente dovuta alla splendida campagna acquisti condotta dalla nostra società in un’estate scandita da forti emozioni causate dagli annunci degli acquisti di Flamini, Zambrotta, Ronaldinho e Shevchenko e soci.
Ne abbiamo sentite molte di cose dette da alcuni tifosi e pseudo-addetti ai lavori in questi mesi: disimpegno della proprietà, promesse elettorali, petizioni per invitare Berlusconi a togliersi di mezzo, campagna acquisti in formato ridotto per la mancata qualificazione in Champions League, rifiuto delle stelle internazionali a vestire la maglia di una squadra che non avrebbe giocato nell’Europa che conta.
Un tormentone che le smentite e le rassicurazioni della dirigenza non sono mai riuscite a spazzare via.
Ma per fortuna ancora una volta hanno avuto ragione loro:
Berlusconi, Galliani e Braida.
La rosa allestita è di tutto rispetto e l’obiettivo non può non essere quello di essere competitivi nella lotta per la conquista dello scudetto (…e perché o della Coppa Uefa).

Finalmente le parole lasceranno spazio al campo ed al calcio giocato, finalmente è arrivato il momento di vedere spuntare dal sottopassaggio la sagoma ridente di Ronaldinho, finalmente è arrivata l’ora di godersi il riscaldamento pre-gara dei ragazzi sotto le note assordanti di “We will rock you”.
Qualcuno aspetta con trepidante attesa anche il ritorno di Sheva: nella pancia si rincorrono sentimenti di entusiasmo per il ritorno e sentimenti di “rimprovero” per aver bruscamente interrotto due stagioni fa un idillio che durava da sette anni.
Ognuno la pensi come crede e resti sulle sue rispettabilissime posizioni… intanto la mia è questa:
comunque vada a finire “è giusto così, perché il posto di Andry Shevchenko, in fin dei conti, è quello di giocare nel Milan”.

Ed allora Forza Ragazzi, andiamo a cominciare la stagione nel modo migliore e con la giusta carica!

Per adesso abbiamo bisogno di vedere la squadra divertirsi e giocare bene, perché quest’anno abbiamo bisogno di tornare domenicalmente a S.Siro con entusiasmo ed allegria.
Lo so bene che in questa stagione conta vincere, ma la storia di questa società ci dice che il Milan non è in grado di ottenere i risultati senza la qualità, il bel gioco e senza l’ambiente entusiasta del suo stadio.
Per questo è importante partire vincendo, divertendosi e soprattutto, contrariamente al recente passato, è fondamentale far tornare ad essere S.Siro un incubo per gli avversari:
in casa nostra non si deve divertire nessuno,
in casa nostra
dobbiamo divertirci solo NOI!!!


FINALMENTE
" L'EROE DEL DESTINO " !


Domenica 31 agosto , a San Siro ,
forse potrà sembrarvi una domenica come tutte le altre domeniche di campionato...
un campo ...
un pallone che rotola...
22 giocatori che lo inseguono e si battono per la vittoria finale!?
Invece vi sbagliate !

Domenica sarà la prima con in campo
" L'eroe del destino!" ,
ma come chi è??
?
RONALDINHOOOOOOOO !!!!!!!!!!!!!...

ebbene si ...
finalmente dopo 2 anni di sogni .., speranze ... notti insonni ... ecco che ogni desiderio (calcistico ovviamente) prenderà piede sul prato verde della "scala del calcio" .

Naturalmente non ci sarà solo Dinho , ma tutti i nostri Ragazzi , che con tutto il cuore e l'impegno possibile faranno di tutto per portare a casa i 3 punti , già forse fondamentali , per non partire un passo indietro rispetto agli altri , su tutte Inter Roma Juve e Fiorentina , senza sottovalutare altre realtà come Sampdoria Udinese Napoli .

Quest'anno , infine , chiudo dicendo che sarà forse uno dei campionati più belli e emozionanti degli ultimi decenni o forse più!

E mi auguro che l'epilogo sia tutto a tinte ROSSONERE , coppa uefa compresa!

Ah! quasi mi dimenticavo ,
vorrei porgere i miei auguri . nonchè ringraziamenti a
Massimo Oddo e Cristian Brocchi, non cè altro da dire
GRAZIE DI TUTTO!
VERI MILANISTI !


Ci siamo lasciati lo scorso 18 Maggio.
Ci siamo lasciati con un velo di malinconia, con un po’ di tristezza e anche un briciolo di amarezza, a causa della mancata qualificazione ai preliminari della nostra amata Champions League.
Ci siamo lasciati con il grande applauso, sentito, caloroso e passionale della Curva Sud alla nostra squadra che ha ringraziato in altrettanto modo.
Qualcuno potrebbe chiedersi: ma come, non si sono qualificati per la Champions League e i tifosi applaudono e ringraziano?
Sapete, noi Milanisti, seppur avendo vissuto un anno difficile, travagliato e spietato sotto certi punti di vista, abbiamo comunque gli occhi pieni e abbagliati per la conquista di due coppe che, con tutto il rispetto del caso, tutte le altre squadre possono solamente sognare: la Super Coppa Europea e il Mondiale per Club, che ci hanno consentito di diventare (insieme al Boca Juniors recente vincitore della Recopa Sudamericana) il club più titolato al mondo.
E anche se la stampa italiana elogia più il Boca per aver raggiunto il Milan (con quel pizzico di cattiveria che, quando c’è di mezzo il Milan, non guasta mai) che il Milan stesso una volta ottenuto questo traguardo il 16 dicembre scorso, il nostro petto è e rimane carico, forte, robusto e in fuori, in modo tale da mostrarlo anche a chi ci da contro a prescindere.

Abbiamo passato un’intera estate a respingere prese di posizioni forti, petizioni, venti e uragani contro la società AC Milan rea, secondo questa parte della tifoseria, di non voler più spendere un soldo per rinforzare una squadra che ne aveva veramente bisogno.
Ma chi, come noi, sapeva bene che chi stava in sede lavorava sodo, che le vicende e le situazioni, anche quelle apparentemente ferme, si stavano evolvendo per il verso giusto e, soprattutto, che l’amore e la passione di Silvio Berlusconi e di Adriano Galliani per i colori Rossoneri non ha confini, sapeva altrettanto bene che sarebbe stata solo una questione di tempo.
Gli arrivi, in casa Rossonera, sono nell’ordine: Mathieu Flamini, Christian Abbiati, Marco Borriello, Gianluca Zambrotta, Luca Antonini, Ronaldo de Assis Moreira, in arte Ronaldinho, Mathias Cardacio, Tabarè Viudez, Andriy Shevchenko e Philippe Senderos, per un totale 10 nuovi grandi acquisti.
Con questi volti nuovi, e con quelli dei grandi campioni già presenti all’interno della formazione allenata da Carlo Ancelotti, da Nesta a Pato, passando per gli unici Pirlo e Kakà e per l’intramontabile Pippo nostro Inzaghi, riparte l’avventura RossoNera, all’insegna di un obiettivo ben chiaro e definito sin dal 16 Luglio, giorno del raduno:
lo scudetto.
Dopo aver fatto indigestione di trionfi e di trofei al di fuori dei confini nazionali, fino alla conquista del Mondo, il Milan ritorna alla base, ricomincia da dove è logico e giusto ricominciare: vincere e trionfare anche in campo nazionale.
L’ultimo scudetto, targato 2003-2004, è veramente molto lontano per una squadra come la nostra e per una rosa di giocatori come la nostra.
Dobbiamo, quindi, fare tutto quello che è nelle nostre possibilità per arrivare a quel traguardo.

Di solito si dice: chi inizia bene è già a metà dell’opera.
Bene, da troppi anni in campionato la nostra squadra non comincia bene e poi, alla lunga, incontra tantissime difficoltà.
E’ giunto il momento, dunque, di invertire questa rotta sin da subito, sin dalla prima giornata, sin da Milan – Bologna.
Di fronte a noi, quindi, subito una neopromossa, come già accaduto l’anno scorso (Genoa – Milan) e anche nella stagione dell’ultimo scudetto Rossonero, dove si ripartì dal “Conero” di Ancona.
Squadra neopromossa alla prima giornata vuol dire entusiasmo, voglia e anche grande determinazione per la squadra che affrontiamo.
Giocare a San Siro contro il Milan Campione del Mondo in carica è uno stimolo importantissimo per qualsiasi avversario, ancor più se si pensa che, essendo alla prima giornata, non ci sono delle impellenti necessità di ricercare il risultato a tutti i costi.
Pertanto, c’è da attendersi un Bologna molto attento, concentrato e che cercherà soprattutto di mettersi in mostra sperando in qualche amnesia o distrazione della formazione di Carlo Ancelotti.
Formazione, quella rossoblù, allenata da un tecnico capace e che sa trasmettere alle sue squadre la carica giusta per eventi del genere, ovvero Daniele Arrigoni.
Era la stagione 2004-2005 quando incontrammo una squadra di Arrigoni per la prima volta in serie A. L’attuale tecnico del Bologna era allora alla guida del Cagliari, con cui giocammo due partite tiratissime e che riuscimmo a portare a casa con grande fatica. All’andata fu una magia di Andrea a tirarci fuori dal limbo, mentre al ritorno la partita rimase in bilico fino al minuto 93, quando Serginho infilò l’allora portiere cagliaritano Iezzo con un preciso sinistro su cross pennellato di Cafu.
Da questo deduciamo e ci aspettiamo un avversario tosto, determinato e con il quale si dovrà lottare a denti stretti fino alla fine.

Per quanto riguarda la nostra situazione, veniamo, finalmente, da una settimana in cui il Nostro Allenatore ha potuto avere a disposizione l’intera rosa, salvo per le eccezioni degli infortunati di lungo corso come Ricky Kakà, Sandro Nesta e Marco Borriello.
Finalmente, quindi, il Mister ha potuto provare nuovi schemi e nuove soluzioni per la fase offensiva, dato che per tutta l’estate l’unico attaccante sempre a sua disposizione è stato il generosissimo e talentuoso Alberto Paloschi.
Nuovi schemi, nuove ipotesi e nuove soluzioni che, certamente, danno all’intera squadra una consapevolezza importante della sua forza, cosa che è mancata per l’intero precampionato, vista la situazione di emergenza in attacco.
Adesso, invece, seppur con delle assenze importanti come quelle del bambino d’oro e di Marco, possiamo fare affidamento su un reparto offensivo formato da Ronaldinho, Pato, Pippo e Sheva, oltre che, naturalmente, a Clarence Seedorf.
Per il Mister, dunque, solo l’imbarazzo della scelta nella formazione da schierare per l’esordio in Campionato.
A proposito di formazione, in questi mesi si è anche discusso del modo in cui il Nostro Allenatore dovrà abbinare tanta qualità e a come disporla sul campo.
Tante le ipotesi, dall’albero di Natale al rombo a centrocampo, fino a passare ai due soli incontristi davanti alla difesa, tre trequartisti e una sola punta.
Alla fine, comunque, crediamo che il Mister opterà per la prima soluzione, ovvero quella conosciuta meglio dalla squadra che, comunque, avrà 3-4 volti nuovi in campo dal primo minuto rispetto all’anno scorso.
Praticamente certo Abbiati in porta, la linea difensiva dovrebbe essere composta dal recuperato Zambrotta, il Capitano, Kala Kaladze e dallo strepitoso Marek, che sembra tornato su livelli altissimi.
A centrocampo saranno da verificare le condizioni di Rino, che ha preso una botta alla spalla durante Italia – Austria. Nell’eventualità pronto Mathieu Flamini. Per il resto confermatissimi sia Andrea Pirlo che Massimo Ambrosini.
Davanti, dunque, spazio sin da subito a Ronaldinho che dovrebbe far coppia con Clarence alle spalle dell’unica punta Pippo Inzaghi.
Squadra praticamente fatta, anche e soprattutto dopo l’allenamento del venerdì, nel quale Carlo Ancelotti ha fatto spegnere le telecamere, anche per stimolare e aumentare la giusta tensione e la grandissima concentrazione che sarà necessaria domani.
Tutto pronto, dunque, in casa RossoNera.
Siamo pronti, determinati e la concentrazione sale di ora in ora.
Per quanto ci riguarda, cioè per quanto riguarda Noi tifosi RossoNeri, l’appello è uno solo:
remiamo tutti dalla stessa parte e sosteniamo questa squadra, allestita con sforzi importanti da chi ci fa vincere ininterrottamente da 22 anni a questa parte.
Stiamole accanto, stimoliamola e diamole forza.
Insieme si può far tutto, si possono anche raggiungere gli obiettivi e i traguardi più difficili, basta crederci…
E NOI CI CREDIAMO!!!!!


IL PRIMO OSTACOLO
VERSO IL DICIOTTESIMO

Francesco Antonioli: l'ormai 39enne ex rossonero viene da 2 ottime stagioni in B con i Felsinei. Chi confida nel fatto che l'età abbia portato con se acciacchi e reumatismi, resterà deluso: non salta una partita di campionato dal maggio 2006, e il rendimento è sempre all'altezza. Non sarà così facile bucarlo
C. Zenoni
: dopo i primi esaltanti anni alla Sampdoria, l'eterna premessa della fascia ormai ultratrentenne è reduce da un'annata da dimenticare sotto la Lanterna, vissuta all'ombra di Maggio. Adesso, dopo un precampionato senza infamia e senza lode, vuole tentare l'ennesima rinascita. Il duello con Jankulovski, dato in forma smagliante, probabilmente non lo aiuterà

Claudio Terzi - Vangelis Moras
: la coppia centrale difensiva. Il primo (182 cm), giovane promettente, è stato un titolare indiscusso nell'anno della risalita in A. Il secondo, perticone greco (193 cm) cresciuto nell'AEK Atene, ha già sperimentato la rapacità di Pippo Inzaghi nel match di Champions casalingo giocato contro gli Ellenici nel settembre del 2006 (3-0). Attenzione alle incursioni nei calci piazzati a nostro sfavore: ha segnato 2 gol nello scorso campionato di B in quelle circostanze

Davide Bombardini
: dopo un pellegrinaggio che l'ha visto giocare in 14 squadre diverse, ma sempre in posizione di centrocampista di fascia-trequartista, adesso Arrigoni, che pure l'anno scorso l'ha sfruttato nel suo ruolo naturale, lo vuole rilanciare, a 34 anni, come terzino sinistro. Il piede è sempre caldo come una volta, la corsa forse no. Zambro, questo non va subito, va attaccato

Nicola Mingazzini
: centrocampista centrale di buona quantità, nel 4-2-3-1 del Bologna è il buttafuori davanti la difesa, con molta corsa e un buon tiro da fuori. A lui il compito più arduo del match, arginare Seedorf e Ronaldinho. Auguri

Sergio Volpi: metronomo d'esperienza, anche lui come C. Zenoni è stato detronizzato a Genova (da Palombo e Sammarco). Grinta da mediano e piedi più che buoni, attenzione alle sue traiettorie sui calci piazzati
Christian Amoroso
: sulla carta dovrebbe giocare "alla Perrotta", ma presumibilmente limiterà le sortite in avanti e darà una mano ai colleghi 15 metri più indietro. E di tanto in tanto rivolgerà le sue attenzioni ad Andrea

Martins Adailton
: esterno destro offensivo del tridente dietro la punta, con licenza di convergere verso il centro essendo un mancino naturale. 9 gol l'anno scorso, anche le sue punizioni sono un'arma temibile nelle mani di Arrigoni

Francesco Valiani
: passato dai capelli rasta giovanili ad una più banale pelata, è approdato lo scorso gennaio a Bologna dopo le belle prove nel Rimini. 28 anni, al debutto in A, il numero 7 felsineo è un'aletta rapida e dal buon dribbling; l'asse sinistro con Bombardini è la rampa di lancio di quasi tutte le azioni offensive del Bologna

Marco Di Vaio
: più che discreto nei pochi mesi in B col Genoa, non ha saputo riaffermarsi in A ed è stato prontamente ceduto. Il 32enne attaccante ex-Juve giocherà verosimilmente da punta unica, provando ad impensierire i 2 centrali rossoneri sul piano del movimento continuo e dello scatto nel breve, ancora buono.
Attenzione a non lasciare troppi spazi in contropiede all'attacco rossoblu


2 commenti:

Anonimo ha detto...

Vi ho letto tutti con attenzione e sono daccordo su tutta la linea 1però è il mio pensiero fisso

SE GLI ARBITRI DECIDONO DI LASCIARCI IN PACE
ritengo quello l'unico scoglio x cui non puoi fare nulla sei inerme e nemmeno la STUPENDA frase del

NOSTRO INSOSTITUIBILE PRESIDENTE

può cambiare il risultato finale
nemmeno il fattod'aver una BUONISSIMA campagna acquisti aspetto che il campo mi smentisca Carmen
FORZA MILAN SEMPRE

Anonimo ha detto...

Ke dire...anke il ns forum ha un parco attaccanti formidabile ke usano la penna...o meglio la tastiera...cm i ns in campo il pallone...COMPLIMENTI A TUTTI...avete saputo tradurre in parole il sentimento di noi tifosi... pronta a leggervi x tutta la stagione, sperando ke siano sempre inni di gloria.
E x il ns SPECIAL BOSS...nn ci sn + parole!
BUON CAMPIONATO A TUTTI E FORZA MILAN!
R I C O N Q U I S T I A M O L O ! ! !

Gabriella milanista dal concepimento

 
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