PROBLEMI TECNICI

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STIAMO RIVEDENDO LA STRUTTURA DEL BLOG
POTREBBERO VERIFICARSI DISGUIDI DEI QUALI
VI CHIEDIAMO SCUSA
Cercheremo di tornare operativi ed efficienti come sempre
quanto prima

Grazie per la comprensione

[...]

Il Club più sputtanato al Mondo

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Spesso gli anziani, con l'aria di chi ne ha viste tante e la sa lunga, sono soliti dire che cedere all'ira non conviene, perchè arrabbiandoti fai due fatiche, una per arrabbiarti e una per calmarti: risultato che otterresti comunque restando calmo sin dall'inizio.

Leonardo Nascimento de Araùjo, prossimo premio Nobel per la Pace, è di certo uno dei massimi esponenti a livello mondiale di questa corrente di pensiero. Vivi e lascia vivere, non giudicare, porgi l'altra guancia, a chi ti leva il mantello non rifiutare la tunica, e simili.

Per carità, tutto ciò è encomiabile.

Ma quello che si DEVE mettere in testa Leonardo, è che questo atteggiamento pacioso e coccoloso, NON VA BENE per un uomo pubblico con il suo ruolo. Leonardo, gli piaccia o no, in questo momento non rappresenta solo se stesso, ma anche la sua squadra.

Franco Ordine nella conferenza di oggi ha provato in tutti i modi a spiegargli questo concetto, sottolineando che Borriello non dovrebbe essere costretto a difendersi da solo tramite un'intervista, perchè il suo allenatore è troppo occupato a mettere fiori nei nostri cannoni.

C'è un equivoco di fondo dietro tutto questo, ovvero pensare che rispondere non sarebbe "da signori", sarebbe un "abbassarsi al loro livello". Ma dove sta scritto che per rispondere occorre necessariamente ricorrere al turpiloquio interista? Lo si può fare anche con classe, con raffinata ma efficace ironia, salvaguardando il nostro stile.

Visto che il silenzio della Società (leggi, Galliani; Berlusconi credo neanche sappia come è finito il derby) è ormai una costante, e visto che comunque il grosso del marcio proviene dall'allenatore nerazzurro, è giusto oltre che logico che sia l'allenatore rossonero a fare da scudo per i suoi ragazzi.

Dice Leonardo che questo non porta punti. Ammesso, e assolutamente non concesso, che sia così, resta comunque il fatto che il Milan non può essere il regno dell'anarchia, dove uno risponde, l'altro no, e l'altro ancora si fa i cazzi suoi.

Simili atteggiamenti sono da seconda squadra di Milano, altro che Club più titolato al Mondo.

[...]

La storia di Nelson Dida - parte I

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Quello che segue è un racconto della storia di Nelson Dida fra i pali del Milan, scritto da un nostro utente ed amico, Ezio, che ai portieri dedica sempre un'attenzione particolare. Buona lettura! :)



Sono tanti i calciatori che si sono presentati a San Siro nell'ultra centenaria storia del Milan: alcuni sono passati inosservati, molti dimenticati, alcuni ricordati come leggende, ma pochi sono riusciti a dare emozioni memorabili e terribili come Nelson Dida, l’uomo che fu “l’eroe di Manchester”, e motivo di scherno da parte dei tifosi avversari. Tutto nella stessa carriera, roba da far pensare che ci siano due fratelli gemelli che si alternano in porta.
Una cosa è certa: Nelson ha fatto la storia del Milan, nel bene e nel male, ma, con tre finali di Champions League giocate, sarebbe ingeneroso pensare solo agli errori.

Il suo arrivo al Milan nel 1999 è in sordina, cosa per lui ideale dato che ha sempre respinto i riflettori, con due stagioni in prestito a Lugano e al Corinthians.
La prima vera stagione è la 2000-01 con Rossi e Abbiati compagni di reparto.
Il suo esordio a Leeds in Champions è terrificante: all’88^ un tiro da fuori di Bowyer gli scappa di mano e finisce in porta regalando la vittoria agli inglesi e già si parla di “bidone”.
Nel resto della prima stagione Dida scende in campo in Serie A solo una volta contro il Parma (sconfitta 2-0) e sei in Champions, soprattutto nel periodo in cui Abbiati è impegnati ai Giochi Olimpici di Sidney.
Ma nel frattempo scoppia un’altra grana: l’agente Fifa Edinho gli procura un passaporto comunitario che si rivela falso e nonostante sia tesserato dal Milan come extracomunitario viene squalificato 7 mesi, pertanto l’annata successiva lo vedrà tornare in Brasile al Corinthians.
Ritorna nel 2002 come riserva di Abbiati che però si infortuna alla prima partita ufficiale (il preliminare Champions con lo Slovan Liberec): la carriera di Nelson inizia lì, in quella serata d’agosto dove avrebbe dovuto stare in panchina a fare una stagione ancora da comprimario, da lì inizierà la scala per diventare l’Eroe di Manchester.
Abbiati recupera dall’infortunio ma non il posto da titolare: Dida non si tocca, è diventato un punto fermo della squadra grazie a una serie di parate pazzesche.
Si arriva alla finale contro la Juventus e nessuna delle due squadre ha i portieri in forma; Dida che salta la semifinale–derby di ritorno, e Buffon con la fascite plantare. Narra la leggenda che se anziché il 28 maggio si fosse giocato un paio di giorni prima avremmo visto in porta Chimenti e Fiori. Alla fine giocano sia Nelson che Buffon e quando si arriva ai rigori, la scena è tutta per loro: lo juventino ferma Kaladze e Seedorf ma il nostro portiere, dopo tre prestiti in quattro stagioni, diventa idealmente in quella serata il portiere più forte del globo, scavalcando proprio Buffon e fermando Trezeguet, Zalayeta e Montero.
L’anno successivo è la conferma, con sole 20 reti subite in 32 partite di campionato e il Milan che vince lo scudetto. Per lui anche il tredicesimo posto al Pallone d’oro.
Nella prima partita del girone di Champions contro l’Ajax Dida si esibisce in una delle parate più belle nella storia di San Siro: tiro di Ibrahimovic stoppato da Cafù, e sulla ribattuta tiro di Van der Vaart, con il portiere che nonostante sia sbilanciato a destra si butta nella parte opposta deviando il pallone.
Sembra veramente che il Milan con lui abbia trovato un fenomeno delle parate, il punto fermo a cui non puoi rinunciare. Gli errori infatti sono numericamente come le interviste: si contano sulle dita di una mano.
Ma qualcosa sta per accadere,qualcosa di impensabile: il Dida versione superman sta per scomparire.

(continua...)

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Un successo... STREPITOSO!

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in undici settimane

24.387
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con una media di
2.217
letture settimanali
in un anno (proiezione)
106.416
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non stiamo parlando di un sito o di un giornalista famoso
...stiamo parlando
DI NOI
del Terza Pagina del nostro
GIANPIERO SABATO!

Gianpiero (la "stranezza" del nome -la n tra la a e la p anzichè la m- fu volontà del padre che lo chiamò così in onore a Gianni Rivera e Piero -Pierino- Prati) è la dimostrazione vivente di quanto, pur non essendo giornalista, si può essere apprezzati e letti con interesse e continuità da una vasta platea di persone che hanno voglia di Milan.

Piero (per gli amici) si è subito distinto e fatto apprezzare in Milan Day, per la sua pacatezza, obiettività e per quel suo modo di non voler mai imporre il proprio pensiero alzando i toni della discussione.
Oggi ha l'onere e l'onore di dirigere il nostro Sito e lo fa con quella passione tipica di tutti "quei malati del Day".

Ogni tanto, come tutti noi, ingolla qualche boccone amaro ma sa anche capire se vale o meno la pena rispondere al "nulla", d'altra parte, personalmente, non gli faccio mai mancare il mio toscanaccio "se proprio devi parlà co' du' hogl.oni, prendi i tua e facci 'na hiacchierata".
D'altra parte con i numeri si può discutere, criticare, parlare della loro bontà o della loro pochezza ma, una cosa non si può fare... contestarli.
I numeri parlano per noi.
Abbiamo voglia a dire che siamo più belli, alti, biondi e con gli occhi azzurri se poi le donne scelgono altri.

Quando iniziammo la nostra partnership con Milan News la cosa che ci fu espressamente chiesta dal suo Direttore fu la possibilità di pubblicare il nostro Terza Pagina.
Dopo la legittima soddisfazione per la richiesta esplicita, in Piero, cominciò a farsi strada il timore di... "ma sarò all'altezza?", "in quanti mi leggeranno?" e sopratutto "cosa diranno di me che non sono giornalista e scrivo solo per passione ?"
Beh, caro Piero, i numeri
PARLANO AI TUOI TIMORI
COMPLIMENTI !

Milan Day sta crescendo e noi siamo orgogliosi e felici di gioire per le nostre vittorie.
Ci auguriamo solo che tutto quello che facciamo (presto un'altra grande novità) sia apprezzato e condiviso da tutti voi che ci onorate delle vostre continue visite che ci danno la spinta fondamentale per continuare a precorre quella strada presa dieci anni fa.

Massimo Reginali direttore Milan Day

[...]

Pensierino della sera...

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C’era una volta una volpe, furba e presuntuosa…
Un giorno spinta dalla fame, gironzolando qua e là, trovò una vigna dagli alti tralicci.
Ecco disse: ”finalmente qualcosa di prelibato”.
Tentò allora di saltare spingendo sulle zampe con quanta forza aveva in corpo
…ma nulla.

Calma, si disse:
”io così furba non posso arrendermi ma, devo escogitare qualcosa per raggiungere quell’uva”.
Dopo un breve riposo riprese a saltare ma dopo alcuni balzi, non potendo neppure toccarla, così disse mentre mestamente si allontanava:
“Pazienza, non è ancora matura, non mi va di spendere troppe energie per un frutto ancora acerbo”

MORALE :
Svilire cio’ che non si è in grado di fare è tipico del borioso…
a volte una sana umiltà aiuta a vivere meglio

Buona notte a tutti
...e ricordate
se non sapete gioire dei vostri successi,
se ve ne andate sbattendo la porta lasciando casa
per poi guardare continuamente dal buco della serratura,
se mettete il becco su tutto quello che gli altri fanno
e rendete questo un segno di distinzione,
se trovate soddisfazione nel denigrare gli altri
per cose che non sapete realizzare,
ma soprattutto,
se ve la prendete per questo innocuo "pensierino"
...non potete farci nulla
siete nati INTERISTI

[...]

Travolti da uno scontato destino, nel nerazzurro marasma di gennaio....

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Sognavamo di asfaltarli, e ci ritroviamo, invece, sommersi dal bitume.
Cosa resta di un derby perso in questo modo?
Tutto e niente.
Tutto, perchè abbiamo avuto la dimostrazione sul campo che l'Inter ci è superiore, nettamente di un altro livello.
Niente, perchè, in fondo, la stagione fin qui non è da buttare, in termini di risultati e di gioco prodotto.
Restano saldi, tuttavia, quei limiti che più volte la critica ha evidenziato a proposito della rosa.
Mancano valide alternative ai titolari, non abbiamo una seconda punta che possa provare a mettere una pezza quando manca uno tra Dinho e Pato; non abbiamo un centrale che garantisca una certa affidabilità, anche se onestamente non mi sento di gettare la croce addosso a Favalli per la partita di ieri, ma è comunque un limite; ci manca un esterno alla Serginho dei bei tempi, qualcuno per intenderci che provi a spaccare le difese avversarie in percussione e in velocità.
Di Dida non voglio parlare, fiato sprecato.
Nè serve a qualcosa imputare colpe ad Abate per il primo gol: è pur sempre un centrocampista che sta imparando a fare il terzino, può starci qualche errore.
Siamo incompleti, questo è quanto.
Le colpe della società sono state mille e mille volte evidenziate, a poco serve ricordarle, credo che siano chiarissime a tutti.
Colpevole, sicuramente, nella partitaccia di ieri, è stato il comportamento di Leonardo, cui evidentemente l'adagio "affidiamoci all'usato sicuro", non è ancora uscito dalle tempie.
Mettere Seedorf per Gattuso, all'inizio del secondo tempo, è stato un tragico sbaglio, che abbiamo pagato caro.
Gli auguro che l'esperienza che accumula giorno per giorno lo porti finalmente e decisamente a guardare solo in avanti, e mai indietro.
C'è rabbia, c'è amarezza, e c'è una discreta dose di sconforto: era da tre campionati che non perdevamo entrambi i derby, in modo uno peggiore dell'altro, subendo sei gol, e andando vicini a segnare realmente in 180 minuti solo su un calcio di rigore, per giunta generoso, e peraltro sbagliandolo.
Insomma, una Caporetto in grande stile!
Tuttavia, nel mio piccolo, mi permetto di ribadire un concetto: non dimentichiamo quanto di buono fatto finora in questa stagione.
Ovunque, nelle ultime settimane, abbiamo sentito levarsi inni di lode per il bel gioco prodotto da Leonardo, che quanto meno ha il merito di averci fatto divertire dopo anni di calcio-noia.
Da qui ripartiamo, ancora più consapevoli dei nostri limiti, ma orgogliosi di una stagione che, a fronte di due derby persi, ci ha visto splendidi protagonisti a Madrid e a Torino, ci vede al secondo posto in campionato con una partita in meno, e qualificati agli ottavi di Champions, quando le previsioni di settembre ci mandavano, in questi tempi, al massimo in Europa League.
E godiamoci Thiago Silva, un acquisto il cui peso è paragonabile, secondo me, a quello di Kakà.
Vediamo cosa succede da qui a maggio, ma continuiamo a non aspettarci nulla: quello che arriverà di più sarà tanto di guadagnato, sperando, però, che la lezione di quest'anno serva finalmente a qualcuno.

[...]

Il Console ha smarrito la via

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Il patetico teatrino della pretattica messo in piedi dal pagliaccio portoghese, mi porta ad aspettare le liste dei convocati di domani per poter fare un commento credibile sul Derby che ci attende.


Ma gli argomenti d'attualità non mancano: e certamente in prima fila, ci sono i malumori di Klaas Huntelaar e Mathieu Flamini.


A mio giudizio, il caso più spinoso è quello del marsigliese: se infatti in pochi si strapperebbero i capelli per una partenza di Klaas (sul rendimento del quale avevo espresso seri dubbi in questo Blog nel mese di settembre), il solo mettere in discussione Flamini fa ribollire lo stomaco a parecchi milanisti.


Questo non sorprende, perchè Mathieu era per tutti noi uno dei pochi punti fermi da cui ripartire per il post-Kakà. Oggi non gioca, o meglio trova spazio soltanto nei 20 minuti finali e in caso di squalifiche dei colleghi di reparto. Ha, da tempo, perso la nazionale, e, salvo miracoli dell'ultimo minuto, non andrà al Mondiale. Ed ecco che cominciano a filtrare pericolosi spifferi sotto le porte di Milanello, che lo vogliono intenzionato a chiedere una cessione, subito o a giugno.


Prima di fare grandi discorsi sul tema, credo però sia opportuno capire di che cosa stiamo parlando.


Questo è il rendimento di Flamini nella stagione 2009-2010, determinato dalle medie voto che ha raccolto di partita in partita, attraverso le pagelle della nostra comunità. In mezzo ci sono i voti pompati dei suoi estimatori e quelli risicati di chi lo guarda con diffidenza, quindi le medie sono abbastanza attendibili. Accanto alla media, troverete un commento da me scelto fra quelli degli utenti, per riportare alla memoria le caratteristiche della singola prestazione.


Vediamo un pò.




siena-milan: 6,91 ("corre e combatte dando anche qualità")


milan-inter: 6,00 ("l'unico che corre, peccato per l'ammonizione")


livorno-milan:
6,39 ("volontà e fiato")


marsiglia-milan: 5,93 ("entrata da codice penale")


udinese-milan: 5,04 ("ancora un'espulsione, la deve piantare di fare queste stupidaggini")


milan-zurigo: 5,46 ("perde tante palle e tante ne recupera")


atalanta-milan: 5,45 ("gli altri centrocampisti fanno anche peggio")


milan-roma:
s.v.


real-milan: s.v.


chievo-milan: 6,22 ("lavoro oscuro ma prezioso, deve ritrovare fiducia")


napoli-milan: 5,82 ("Non riesco a capire se gioca poco perchè gioca male o se gioca male perchè gioca poco")


milan-parma: 6,01 ("entra nel finale, si fa notare poco")




lazio-milan: 6,38 ("cerca il terzo gol")




catania-milan: 5,63 ("sempre col sedere per terra, rischia più volte di lasciarci in 10")




milan-samp: s.v.


zurigo-milan: 5,55 ("non incide")


milan-palermo: 5,88 ("almeno fa l'unico tiro in porta")


milan-genoa: 6,08 ("partita nel suo standard")


juve-milan: 6,09 ("offre anche lui il suo contributo")


milan-novara: 6,94 ("Raddrizza con un golasso una prestazione "dimenticabile")


milan-siena: 6,18 ("bene, un pò stanco dopo i 90' col Novara")


MEDIA STAGIONALE (21 presenze totali): 6,00


Dunque, Flamini colleziona, nelle 21 presenze stagionali, 2 sole prestazioni veramente positive (oltre il 6 e mezzo). La prima, a Siena, dove serve a Pato l'assist dell'1-2, e l'altra (dopo 5 mesi di calcio!), in coppa Italia con il Novara, più per lo strepitoso gol vittoria che per la prestazione complessiva.

In mezzo, ben 13 prestazioni anonime, senza infamia e senza lode (fra il 5,5 e il 6,5), 3 partite mediocri (media voto sotto il 5,5), e 3 ingressi dalla panchina senza nulla da segnalare (senza voto).


Ora, Leonardo sta dimostrando nella sua gestione tecnica, di essere uno che sa sovvertire, all'occorrenza, le gerarchie.

... Ambrosini e Seedorf ad inizio stagione erano le riserve di Gattuso e dello stesso Flamini, e dopo si sono scambiati i ruoli.

... Ronaldinho, dopo lo 0-0 penoso di Livorno, è uscito dall'11 titolare nonostante l'investitura presidenziale del tavolino.

Il problema di Flamini, alla luce dei fatti, è Flamini. I giovani è bene che trovino spazio in squadra, ma devono farlo per meriti acquisiti sul campo, non solo "in quanto giovani".

Il rendimento di nonno Ambrosini quest'anno è stato anni luce superiore al suo.

E' vero, Gattuso non è ancora al top, è abbastanza anonimo, sempre fra il 5,5 e il 6,5, così come anonimo è questo Flamini.

Ma, a parità di rendimento, Gattuso per il gruppo ha un'importanza carismatica straordinaria, che Flamini (non per colpa sua) ancora non può avere. E' di queste ore la dichiarazione di Ronaldinho "Rino? Quando c'è lui in campo corro di più...".

Anche io, come Leonardo, oggi come oggi, sceglierei Gattuso, soprattutto in una partita come quella con l'Inter.

Flamini, se, come credo e spero, è un giocatore e un uomo da Milan, pensi a spaccare il mondo in allenamento e nelle occasioni che Leo gli concederà. Pensi a carpire tutti i segreti di Capitan Ambrosini. E il tempo sarà galantuomo.

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DERBY!

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ESCLUSIVA MILAN DAY

Si avvicina il Derby ed il nostro Gianpiero Sabato ne ha parlato con il noto e amico giornalista Cristiano Ruiu

Una piccola anticipazione :
"A centrocampo. Mourinho ha copiato lo schema di Leo. La differenza è che lui ha Zanetti-Muntari-Cambiasso, noi Pirlo-Ambro-Gattuso e Beckham. Chi sta meglio? Risposta..."

L'intervista completa è a vostra disposizione QUI

Buona lettura e...
FORZA MILAN!

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Complimenti Luca !

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Volevamo fare le cose in grande. Volevamo festeggiare il quarto anno sul web con il botto, con una sorpresa che lasciasse il segno. Ed eccoci qui... Sappiate che per noi, prima di tutto, è il più profondo "grazie", un piccolo grande omaggio a voi fedeli amici e visitatori. Proprio a voi, nessuno escluso, che dal 1° gennaio 2006 instancabilmente animate con passione le pagine del nostro blog. A voi regaliamo questo nuovo straordinario angolo di Milan...

Luca Rosia, direttore "Il vero Milanista"


Comincia così il vero e proprio scoop dei nostri amici de "Il vero Milanista"
Per un Blog, Sito, Forum o altro, fatto da gente che ci mette "solo" tanta sana e pura passione, riuscire a far parlare, nel proprio spazio, personaggi sportivi di alto spessore e notorietà, non è un fatto semplice, anche perchè c'è da mostrare chi siamo e, soprattutto, COME trattiamo l'argomento che ci sta a cuore.
E' per questo che l'aver portato, nel proprio Blog, un'intervista con il grande e mai dimenticato Arrigo Sacchi, deve essere riconosciuto e vissuto con la giusta soddisfazione.

Questo Blog e tutto Milan Day
si congratulano con l'amico Luca e con tutta la sua Redazione per il meritato successo.
E' l'ennesima riprova di quanto, le cose fatte con amore e passione da persone serie ed appassionate che vivono dei loro successi senza additare con astio ciò che avviene "nel giardino accanto", porta a risultati importanti

Milan Day è felice ed orgoglioso di avere Il vero Milanista come partner e gioisce per il suo successo

Di nuovo
Complimenti Luca
!

Massimo Reginali, direttore Milan Day

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Dieci, cento, mille robi66

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Quello che segue, è un botta e risposta attraverso la chat di facebook, fra il sottoscritto e robi66 (Roberto Cavassa), abbonato storico a Milan Channel, che i più attenti di sicuro ricorderanno per le mail sempre originali e graffianti che scrive, alla Posta e non solo. Gli ho chiesto l'autorizzazione per pubblicarlo su questo Blog, perchè... lo capirete da soli.


20:11 Roberto
TU VAI AL DERBY?
IO SONO SEVERO CON ME, CON GLI ALTRI, NON MERITO DI GODERE DI UN TALE SPETTACOLO ORA, ORA, QUANDO PRIMA IO NON C'ERO.


20:11 Francesco
si si
biglietto fatto oggi


20:12 Roberto
ANDATE E TENETE ALTA LA NOSTRA FEDE, VE LO MERITATE.


20:12 Francesco
sei molto ma molto onesto, ce ne fossero come te Robi..


20:12 Roberto
VOI SIETE DELLE BANDIERE.
LA DISTANZA ED IL FATTO CHE IO ERO SOLO HA CONTRIBUITO.....PERO' ONESTAMENTE ERO MOLTO ARRABBIATO.
LA DISTANZA VUOL DIRE, PERO' IO NON SAREI VENUTO IN OGNI CASO.


20:15 Francesco
guarda.. secondo me, l'onestà di dire quello che stai dicendo tu, è già più che sufficiente.. non è necessario "punirsi" non venendo.. anzi se vieni e passi dalla curva ci si vede :)


20:15 Roberto
CREDO CHE SARA' UN ALTRO MIRACOLO COME ATENE.
SE VERRO'DI SICURO TI DIRO' QUALCOSA.


20:17 Francesco
ok allora ;)



Roberto è stato abbonato a San Siro per tantissimi anni, ma le scelte societarie dell'ultima estate, sia dal punto di vista mercantile che della comunicazione, erano talmente lontane dal suo modo di pensare, che ha deciso di non andare più allo stadio.

Roberto è onesto con se stesso e verso gli altri, è un uomo e non un quaquaraqua'.

Roberto, molto semplicemente, non se la sente di fare la parte del tifoso incazzato contro il Siena, per poi presentarsi come nulla fosse al Derby-scudetto nel momento in cui la stagione comincia a farsi succulenta.

In ogni caso, come ho detto a lui, io spero che alla fine venga a godersi questa partita con me. Perchè se dovesse venire, non lo farebbe con gli occhietti bassi dell'imboscato in una festa a cui non dovrebbe partecipare, ma con la testa alta di chi sa dire "forse ho sbagliato".

[...]

L'evoluzione del 4-2 e fantasia

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Le assenze forzate di Seedorf e soprattutto Pato, ci hanno consegnato un Milan diverso, con Gattuso e Beckham a restituire un minimo di raziocinio ad una squadra che fino a dicembre è andata avanti contro ogni ragionevole logica.


E' interessante notare una cosa: questo Milan di Leonardo in versione normalizzata, celebrato come l'esaltazione della fantasia, non è molto diverso (brivido lungo la schiena) dall'abete ancelottiano, che ci ha condannato a 3 stagioni anonime in campionato. Provate a immaginare il Milan di ieri, schierato così:


Gattuso-Pirlo-Flamini
Beckham-Dinho
Borriello




Eccolo, è lui! Il mitico (altro brivido) albero di Natale!


Dove sta allora la novità di Leonardo? E' tutto un bluff?


Io adesso vi sfido a dire con quale modulo abbiamo giocato ieri. Come? 4-2-3-1? Ma se Beckham lo si vedeva spesso al centro e persino a sinistra! Idem per Pirlo. E quindi? 4-3-3? 4-4-2?


La verità è che nessuno sa dire con precisione quale sia il modulo con cui abbiamo giocato nelle ultime 3 partite. E questo non perchè in campo regna l'anarchia, ma semplicemente perchè abbiamo riscoperto il MOVIMENTO SENZA PALLA! Qualcosa che non vedevamo da secoli.


Ricordo ancora un parente del 4-2 e fantasia di Leonardo: il Milan di Ancelotti sceso in campo a Verona con il Chievo nello scorso campionato. Ricorderete che Carlo schierò un 4-2-3-1 con Seedorf a destra, Kakà centrale e Pato a sinistra, e Inzaghi (ovviamente) unica punta. Quella squadra era la quintessenza dell'immobilismo, tutti da bravi soldatini si limitavano a tenere la posizione, proponendo passaggetti scontati per ingannare il tempo (anche se, va detto, finì 0-1 per il Milan, dopo una grande sofferenza).


Si disse: "ecco la prova che non possiamo giocare col modulo spagnolo".


Mi ero permesso allora di dire che il nostro modello non doveva essere quel presepe vivente, ma, ad esempio, l'Olanda di Van Basten agli ultimi Europei, che schierava 3 incursori fra Van der Vaart, Sneijder, Afellay, Van Persie e Kuyt, che si scambiavano la posizione in velocità dietro l'ariete Van Nistelrooy.


E non è forse quello che accade oggi? Ok, ok, Dinho dalla fascia sinistra non schioda e lo sappiamo (e con 6 gol realizzati nelle ultime 3 partite, resti pure dove sta), ma per il resto, quando riusciamo ad accelerare i ritmi di gioco, il Milan propone un turbinio di centrocampisti (Pirlo, Ambrosini, Beckham) che a turno vanno a destra o a sinistra, attaccano lo spazio. Ambrosini col Genoa sembrava Gerrard, Pirlo con la Juve ha causato il calcio d'angolo del secondo gol con un inserimento senza palla sulla fascia sinistra (!), e di Beckham in campo sembra ce ne siano almeno un paio. Borriello fa il Van Nistelrooy e Gattuso fa l'Engelaar (lo schermo davanti la difesa di quell'Olanda).


Mettiamoci poi 2 terzini come Abate e Antonini che corrono su e giù come due invasati, ed ecco che il "calcio totale" di cui ha parlato Arrigo Sacchi dopo Milan-Genoa 5-2, è servito.


Non credo sia una formula che troverà continuità nel tempo, anche perchè ha i suoi limiti in fase offensiva. Dice come, ma non abbiamo fatto 12 gol in 3 partite? Si, ma non dimenticate che il Genoa era senza difensori (ed ha la peggior difesa del campionato), alla Juve ne abbiamo fatti 3 su altrettanti calci d'angolo, e il Siena ha giocato 80 minuti in 10.


Sono convinto che se dovessimo giocare contro, ad esempio, una squadra allenata dal Gigi Cagni della situazione, faremmo una fatica immane a creare occasioni. Ma contro l'Inter, in una partita che si preannuncia aperta, sembra la formula giusta. Paradossalmente, Seedorf e Pato serviranno più la domenica dopo contro il Livorno.

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i "cattivi maestri"

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Ci avevano detto che vendere Kakà, sostituendolo con un pareggio di bilancio qualsiasi, significava andare incontro ad una stagione dove, nella più rosea delle previsioni, avremmo potuto lottare per un anonimo centro classifica.
Che a Natale saremmo stati lontani di almeno 20 punti da quella illuminata e lungimirante società (l'Inter) che "caccia i soldi" e che avremmo subito una pesante umiliazione, oltre che da lei, anche dalla nuova Juventus che, senza tanti problemi, aveva pesantemente investito sul mercato.
Ci dicevano anche che affidarsi ad un "tronista" (perchè così era chiamato Borriello dai suoi pseudo tifosi) sempre infortunato e che aveva vissuto una sola stagione degna, al Genoa, era il chiaro segno del declino Milanista e della sua dirigenza.
Ci martellavano senza tregua con la favola che Ronaldinho era un ex calciatore e che il "giuramento" fatto a Berlusconi ed ai compagni di squadra, era solo l'ennesima buffonata circense messa su per tentare goffamente di far credere l'impossibile.
Ci assicuravano che Leonardo era solo "l'utile idiota" di una dirigenza allo sbando e che occupava quel posto perchè nessun allenatore, degno di esser chiamato tale", avrebbe accettato l'inevitabile massacro.
Ci parlavano di uno spogliatoio di senatori che ormai, raggiunta una veneranda età, si preoccupava solo di rendere sempre più dorato il pre pensionamento.
Ci dicevano che il Milan aveva distrutto il suo glorioso settore giovanile ed i risultati si vedevano sul campo, visto che nessun giovane emergente "aveva le palle" per essere stabilmente in prima squadra.
Giuravano (e festeggiavano scomposti) che presto il Milan sarebbe passato in mano agli arabi e che, con loro, finalmente arrivavano i soldi per fare un mercato alla Moratti.
Il Milan non aveva un futuro e prima Berlusconi si toglieva di mezzo, meglio era per la gloriosa storia di questo club più titolato al mondo (...grazie a Berlusconi)

Insomma, a settembre quello che si paventava al tifoso Milanista, era un futuro pieno di amarezze, di dolori, con una dirigenza incerta, un allenatore più fotomodello che allenatore, una serie infinita di calciatori finiti, un parco giovani distrutto e con le rivali storiche pronte a far carne da macello dei rossoneri.

I cattivi maestri hanno un gran successo e spalleggiati dai loro stessi "nemici sportivi" riescono a convincere il milanista medio che "loro che non hanno l'anello al naso", "loro che non sono servi di nessun padrone", "loro che capiscono di calcio", "loro che sanno e capiscono tutto perchè non hanno le menti offuscate da Milan Channel o da Galliani", sanno come andrà a finire e che è cosa buona e giusta abbandonare una nave alla deriva senza timoniere... e questo "per il bene del Milan!"

Inizia la stagione...
Il Milan va a vincere a Madrid (si, si... quello di Kakà), va a vincere a Torino (si, si, contro la Juve... quella che aveva cacciato i soldi per il mercato estivo) e, alla vigilia del Derby si ritrova, con una partita da recuperare, a sei punti dalla capolista
(mi piacerebbe che i nostri statistici, Massimo o Francesco, facessero un conteggio su quanto costa a punto il vantaggio dell'Inter)

...e i cattivi maestri ?
Qualcuno si cosparge il capo di cenere "chiedo scusa, non credevo che questo Milan..."
Qualcun altro "sparisce" tentando di mischiarsi anonimamente tra la folla
Altri ancora, i più irriducibili ma anche ridicoli, continuano a colare veleno e vedere nero, perchè ?
Perchè non è ammissibile che si posson sbagliare, perchè meglio veder perdere il Milan, piuttosto che veder metter in discussione le loro fosche previsioni. Perchè il "lo avevo detto" da loro una soddisfazione più grande di una qualsiasi Champions. Perchè per distinguersi, per avere quel minimo di ridicola visibilità... ma si, chissenefrega del Milan, l'importante è che "IO" !

I cattivi maestri, nonostante la loro saccente e sprezzante verità, non conoscono il Milan.
Non conoscono la storia di una squadra che, proprio nel momento più buio, è capace di grandi imprese, è capace di compattarsi, di credere in un ideale, di tentare l'impossibile.
L'estate 2006 e la primavera 2007 non hanno insegnato loro nulla, o meglio, non hanno voluto apprendere nulla per non mortificare il loro misero ego

Come andrà a finire questa stagione ?
Come andrà a finire il Derby ?
Non lo so e non mi interessa!
Da tifoso mi auguro che il Milan, il MIO Milan, vinca tutto quello che c'è da vincere.
Da innamorato di una Maglia, di un Ideale... mi va bene così
Dopo quanto ci avevano detto sarebbe successo e dopo quanto ci eravamo rifiutati di credere, confidando nel NOSTRO Milan

QUELLO CHE STIAMO VIVENDO OGGI
E' UN SUCCESSO CHE NON HA PREZZO
!

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...uno di noi

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Quando sentirete, in telecronaca, chiamare Thiago Silva "Drago Silva", è bene sappiate che è l'ennesimo contributo dato a Milan Channel da... uno di noi

Il 24 Maggio 2008 alle ore 12.42 Francesco entrò così a far parte della nostra Comunità :
"Buongiorno! Vi prego di non giudicarmi per il mio nickname, so che può farmi sembrare un presuntuosetto qualunque, ma vi giuro che non lo uso per darmi un tono, è solo perchè studio Medicina ed era un modo come un altro per distinguermi dalla marea di Franceschi (grandi!) che allietano il mondo e questo forum! Comunque, se vi può interessare (ma ne dubito), ho 20 anni, sono siciliano (di Sciacca, provincia di Agrigento, avete presente il carnevale, le terme... no, eh?), e da 3 anni studio a Pavia per realizzare i miei sogni di sempre: fare il pediatra e indirizzare le nuove generazioni verso la fede rossonera! Bye!"
Fu, da subito, uno dei più assidui e presenti del nostro Forum.
Non faceva mai mancare un suo pensiero su un qualsiasi argomento che riguardasse il Milan e, cosa che non poteva che farci piacere, era, oltre che abbonato, un estimatore del Direttore di Milan Channel.
Iniziò a farsi notare soprattutto per la sua critica senza peli sulla lingua ma sempre costruttiva.
Più passava il tempo e più ci accorgevamo di aver trovato una persona speciale, uno da Milan Day.
Il nostro secondo raduno ci dette la possibilità di conoscerci personalmente (mitica la chiacchierata fino alle quattro del mattino fuori dal ristorante che aveva ospitato la nostra cena) e questo portò a farlo diventare moderatore nel Forum, prima e addirittura responsabile unico del Forum stesso, dopo.
Che fosse una preziosa risorsa per chi gestisce forum o blog lo sapevamo, quello che non sapevamo è quanti apprezzamenti gli arrivassero dal guru in persona della "nostra Inter".
Nelle nostre chiacchierate ci raccontava questo fatto e, ricordo, rimase alquanto interdetto quando noi ci ridevamo su, tanto che ci chiese "ma perchè ce l'ha tanto con voi, quando voi non lo c...te nemmeno di striscio ?".
A turno (giuro!) ci fu chi gli spiegò quanto questa "tattica" era già stata usata prima con altri di noi e che, una volta verificata l'impossibilità di "far mercato", lo stesso "guru" aveva iniziato (con gli altri due o tre compagni di merende) a delirare su di loro.
Puntuale (mi dice) che dopo un suo pensiero (spero sia ancora "liberamente" possibile averne) sulla differenza tra tifoso e simpatizzante... "avevate ragione voi... so malati!"
Francesco è una persona sincera, corretta e che, per le cose in cui crede, rinuncia anche ad incarichi di un certo prestigio pur di non nuocere agli amici.
Da responsabile del Forum si accorge che è un ruolo non adatto a lui e ci chiede, per il bene della Comunità, di esentarlo da tale responsabilità.
Come per tutte le nostre decisioni ne parliamo tra amici e, approfittando anche dello "tsunami" che ha distrutto il vecchio devil.it, ci ridividiamo i compiti dando a lui la conduzione di questo Blog.
Dipenderà dal fatto che adesso è più libero di scrivere senza porsi tanti scrupoli, dipenderà dal fatto che il tempo gli ha fatto conoscere meglio tutti noi... personalmente, trovo i suoi pezzi pienamente e perfettamente in stile Milan Day e questo mi rende orgoglioso di lui e di tutte le persone che, quell'idea di dieci anni fa, mi ha fatto conoscere e frequentare

Ho scritto queste righe solo ed esclusivamente perchè credetemi, senza bisogno di sbraitare, di inveire, di sbeffeggiare, di offendere, di scopiazzare per scrivere e sopravvivere, di una clack che corre a dirti bravo... si può fare un prodotto serio, onesto e, soprattutto, si può passare ore a conversare tra amici che si stimano e che gioiscono per quello che hanno senza bisogno di abbaiare alla luna contro un mondo infame che non ci capisce.

Complimenti Francesco,
è un piacere avere aggiunto alla nostra collana
un'altra perla Milan Day !

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Sentimenti contrapposti

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Domani alle ore 16 scende in campo il Milan a San Siro contro il Novara di Tesser e Ventola, e il tifoso del Milan non sa cosa augurarsi.

Oggi la Coppa Italia (tristemente ribattezzata "Tim Cup") sembra una fastidiosa perdita di tempo, ma se (gli scaramantici tocchino pure quello che capita a tiro) fra qualche settimana dovessimo già essere fuori da tutto? Ci tenete così tanto a sentirvi dire di nuovo "zeru tituli"?

In questo momento siamo tutti entusiasti del 4-2-fantasia, di Leo allenatore, è tutto spettacolare, ma se terminassimo la stagione con le pive nel sacco (ergo, niente trofei), sentiremmo ancora gli elogi di questi giorni? No, si direbbe che Leo si è ispirato al Brasile di Telè Santana dell'82 in tutto e per tutto, squadra bella e perdente.

D'altro canto, con il turno di Firenze da recuperare e il Manchester all'orizzonte, di tutto si sente il bisogno tranne che di ulteriori partite, perchè se è vero che col Novara puoi osare un ampio turn over, per battere (cammino ipotetico) Udinese, Roma e Inter, "qualche" titolare lo devi mettere.

La scelta peggiore sarebbe quella di mezzo, tirare a campare finchè ce la facciamo: se dobbiamo fare gli schizzinosi, meglio uscire subito. Tanto proprio in questa stagione il Real ha perso 4-0 con l'Alcorcon, il Manchester 0-1 col Leeds; sul momento saremmo criticati e sicuramente sbeffeggiati, ma nulla di eccessivo. E avremmo sempre la scusa pronta: "ma tanto chi se ne frega della Tim Cup...".

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Applausi per Leonardo

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Quando ad agosto mi presentai al Milan Point e chiesi la maglia di Thiago Silva, il commesso mi guardò basito.. dice "che strano, non la chiede mai nessuno..".
E sapete qual era quella più richiesta?
Ancora e sempre quella rossonera di Kakà.

Io credo di non esagerare se dico che una coppia galattica come Nesta-DragoSilva non si vedeva dai tempi dei dioscuri del 2003 Nesta-Maldini.
E Thiago mi sembra avere qualcosa in più anche rispetto a quell'immenso numero 3 (che resterà sempre il miglior terzino sinistro).

Continuo a sentire ancora oggi che "siamo quelli dell'anno scorso meno Kakà".
Io credo invece che, alla luce dei fatti, con la stagione scorsa abbiamo in comune ben poco.

5/11 della formazione di ieri (Abate, Nesta, Drago, Antonini, Borriello) l'anno scorso per un motivo o per l'altro non c'erano.
E il sesto, Ronaldinho, aveva chiuso la stagione 2008-09 col bollino di ex-giocatore.

Ma molto più che negli uomini, siamo diversi nello spirito, e non è sterile retorica.
E' merito di un grande allenatore.
E qui faccio mea culpa, perchè ero fra quelli che avrebbero preferito perdere a Bergamo per poter cambiare guida tecnica.
Ma,
ancora una volta,
ha avuto ragione il Milan.

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Giovinco: la ciliegina

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Ci eravamo lasciati dicendo che questo Juve-Milan si presentava come la sfida dei sopravvissuti, e le convocazioni di oggi dissipano ogni dubbio. Non è riuscito il recupero-lampo tentato a Milanello da Seedorf e Pato, non è riuscita l'operazione analoga sui campi di Vinovo per rimettere in piedi all'ultimo secondo Iaquinta e Buffon.

Ma la novità del giorno, trapelata già nella serata di ieri, è il forfait di Sebastian Giovinco, fermatosi nell'allenamento di ieri per un fastidio muscolare. E questa notizia onestamente è fra le migliori possibili (solo se avessero perso Chiellini sarei stato più contento). Come può, si chiederà qualcuno, l'assenza di un giocatore sicuramente destinato alla panchina, suscitare tutta questa "gioia"?

Chi segue anche le altre squadre a parte il Milan, sa che Giovinco da 2 mesi a questa parte, è costantemente il migliore in campo della Juventus, seppur entrando sempre nel secondo tempo per un inspiegabile ostruzionismo da parte di Ferrara. Era la carta migliore in mano ai gobbi per rovesciare le sorti dell'incontro, approfittando della stanchezza di chi ha giocato al mercoledì (ovvero, tutti i nostri). Adesso gli restano De Ceglie e Del Piero, uno che non vede il campo da tempo e l'altro che non segna da una vita.

Vittoria annunciata? Ma quando mai. Siamo favoriti, certo, i nostri 11 sono tecnicamente molto superiori ai loro. Ma non eravamo favoriti anche nelle trasferte di Livorno e Bergamo? E non abbiamo sofferto da matti per vincere in casa di Chievo e Catania?

Tradizionalmente soffriamo le piccole, e allora occhio alla Juventus, che piccola come adesso forse non è mai stata.

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Il Diavolo sotto la Mole

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La grande abbuffata col Genoa è già alle spalle, non c'è il tempo materiale per godersela che la sagoma della Zebra incombe su di noi. O forse, viste le partite di ieri, sarebbe il caso di dire che il Diavolo incombe sull'Olimpico di Torino. Insomma, fate voi.

Juventus-Milan: una sfida che non vinciamo ormai dal campionato 2003-2004, una vita fa. Allora i mattatori furono le SS, Shevchenko-Seedorf: che adesso sia il turno della BB, Beckham-Borriello?

Dopo quella sfida e prima di calciopoli, ricordiamo lo 0-0 della Vergogna (arbitro Bertini) del 2004-2005 e il successivo 0-0 del 2005-06, con la coreografia dei gobbi che recitava "povero Diavolo, che pena mi fa", ignari del fatto che da lì a poco sarebbero stati pari categoria del Crotone.

Le partite contro la Juve risalita dalla B invece, sono sempre state piuttosto atipiche dal punto di vista delle forze in campo, e questa che si avvicina non fa eccezione.

Nel 2007-08 ci presentammo senza l'intera difesa titolare, Oddo-Nesta-Kaladze-Jankulovski. Fu riesumato Simic per l'occasione, accanto a Bonera, Maldini e Favalli. Fu 3-2: un Milan capace di concedere l'onore della ribalta a Salihamidzic, ed è tutto dire.

Nel 2008-09, peggio che andar di notte: il grande pilastro di quell'inizio di stagione, Gattuso, si spaccò la settimana prima col Catania. Flamini, sostituto naturale, lo seguì a ruota in settimana, costringendoci a inserire un impresentabile Emerson. In più, scusate se è poco, niente Kakà. Aggiungendo poi le assenze storiche di quell'annata, Nesta e Borriello, e i vari dolorini di quelli che alla fine scesero in campo più per spirito di servizio che per altro, ecco che si spiega il 4-2 finale.

2009-2010, e la storia si ripete. Siamo ancora alla pre-pre-vigilia, ma le premesse vedono in dubbio fra le fila rossonere due titolarissimi, Seedorf e Pato. Nefasti presagi? A dire il vero, c'è una piccola differenza rispetto al recente passato: stavolta, forse, e ripeto FORSE, sono loro ad essere messi peggio. Da quello che trapela oggi, dovrebbero mancare Buffon, Caceres (fin qui considerato dai tifosi bianconeri il difensore migliore dopo Chiellini), Sissoko (il vero giocatore chiave della Juve), Camoranesi e Trezeguet, l'unica fra le loro punte che in questa stagione sembrava non avere le polveri bagnate.

Se c'è un buon momento per beccarli, è questo: ma sarà sabato il giorno in cui, alla luce degli eventuali recuperi dell'ultima ora, potremo fare un'analisi più dettagliata del Big Match che ci aspetta. Previsioni, no, in sfide come queste è impossibile.

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STAGIONE 2009/10 -Prima Parte-

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Il nostro Massimo Fontana, redattore per il nostro Sito di Statistiche RossoNere, ha preparato una nuova interessante statistica sulla prima parte dell'attuale stagione rossonera. Per la sua attualità e per la ripresa (il 13/01 p.v.) della sua rubrica sul sito, abbiamo deciso di non privare i nostri visitatori di questi nuovi spunti di riflessione pubblicando questa "anticipazione" sul nostro Blog. Sicuri (viste le visite al sito, in materia) di incontrare il vostro gradimento, vi auguriamo buona consultazione! (n.d.r.)

Nelle prime 22 partite stagionali abbiamo ottenuto 11 vittorie, 7 pareggi e 4 sconfitte con 31 reti realizzate e 24 subìte (5 partite senza realizzare gol e 6 senza subirne), siamo secondi in campionato a -8 dall’Inter con la partita di Firenze da recuperare, e ci siamo qualificati agli ottavi di Champions League dove incontreremo il Manchester Utd. Si ricomincia, terminata la pausa natalizia parte il lungo sprint che porterà all’assegnazione dei titoli di Campione d’Italia e d’Europa oltre alla bistrattata Coppa Italia.
Analizziamo come, da fine agosto a metà dicembre, Leonardo ha utilizzato l’organico a disposizione.
La prima tabella indica presenze, reti, assist, minuti giocati e percentuale di utilizzo dividendo la rosa negli 11 titolari, la panchina, gli altri giocatori utilizzati e quelli inutilizzati per motivi fisici, o, come nel caso dei portieri, tecnici, oltre ai neoacquisti di gennaio:
Mettendo a confronto gli interpreti ruolo per ruolo ho elaborato le seguenti tabelle:
Ad inizio di stagione sappiamo di dover rinunciare ad Abbiati in fase di recupero dal serio infortunio al ginocchio.
Dida ha problemi fisici e non garantisce troppa affidabilità e non solo per l’inattività dell’anno precedente.
Si decide di trattenere Storari, di ritorno dal prestito ai Viola, e di prendere il 35enne Roma come portiere d’emergenza.

In teoria Abbiati dovrebbe rientrare ad ottobre, nel frattempo parte titolare Storari che offre un ottimo rendimento nelle prime 9 partite stagionali.

Poi si infortuna in modo “misterioso” e lascia campo libero a Nelson che gioca le ultime 13 confermando tanto la capacità di effettuare grandi parate quanto la tendenza a commettere gravi errori.

Dopo l’ottimo precampionato Nesta, novello “Lazzaro”, torna a garantire la consueta sicurezza.
Con Thiago Silva, giunto a gennaio ma disponibile solo da luglio, forma l’indiscussa coppia di centrali titolare.

Gli altri centrali vengono impiegati solo in caso di assenza forzata dei due titolari e nessuno di loro, ad oggi, è riuscito a dare sicurezza.
Bonera dovrebbe finalmente rientrare a tutti gli effetti, ma rimane il dubbio che sia opportuno intervenire in sede di mercato.
Teoricamente disponiamo di 5 opzioni per due posti.
Zambrotta, nonostante una stagione non proprio esaltante, sembra una scelta fissa di Leonardo.
Oddo, rientrato dal prestito al Bayern, lo è stato fino all’infortunio subito a fine novembre.
Quando hanno trovato, finalmente, spazio, sia Abate a destra che Antonini a sinistra hanno dato una rinfrescata alle nostre fasce garantendo dinamismo e una buona copertura difensiva.

Inoltre ci sarebbe anche Jankulovsky, reduce dall’asportazione di una piastra metallica dalla caviglia, ma la fase difensiva sembra proprio il tallone d’Achille del ceko.

In questo settore sembrano risiedere le maggiori certezze di Leonardo, con Ambrosini e Pirlo davanti alla difesa e Seedorf alle spalle delle punte.
Gattuso, più volte infortunato, e Flamini, apparentemente poco considerato dall’allenatore, sino ad oggi sono stati utilizzati meno del previsto.

Con il ritorno di Beckham gli spazi diminuiscono e sarà interessante vedere come Leonardo intenderà impiegare l’inglese.

Dal cambio di modulo le scelte per gli esterni d’attacco sono obbligate: Pato a destra e Ronaldinho a sinistra non hanno alternative.
I 109’ di Abate rappresentano l’alternativa d’emergenza all’eventuale indisponibilità Pato, mentre i dati relativi a Seedorf sono una reminiscenza delle prime partite stagionali quando il modulo prevedeva il trequartista alle spalle di due punte.

Se l’intenzione di Leonardo è insistere sul 4-2-1-3 è indispensabile prendere un esterno d’attacco per dare un’alternativa ai due brasiliani, a meno che Adyiyah non ci stupisca con effetti speciali…

Per il ruolo di centravanti Borriello ha trovato continuità di utilizzo dopo un periodo iniziale piuttosto difficile dal punto di vista sanitario.
Con le sue caratteristiche fisiche (e tecniche) permette alla squadra di alzare il baricentro, è una calamita per i palloni alti e crea spazi per gli inserimenti dei compagni. Se segnasse qualche gol in più sarebbe perfetto.

Inzaghi mugugna un po’ per la scarsa attitudine a sedersi in panchina quando stà bene fisicamente, mentre l’acquisto principale di questa estate, Huntelaar, non riesce a raccogliere che scampoli di partita

Massimo Fontana

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AAA Vice Pato/Dinho cercasi.. o no?

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In estate volevamo tutti "il terzino", convinti di essere enormemente carenti nel ruolo, ma le prestazioni sorprendenti di Antonini e soprattutto Abate, unite ad un Oddo su buoni livelli e ad uno Zambrotta in crescita sul finire dell'anno solare, ci hanno dimostrato che almeno fino a fine stagione possiamo certamente arrivare, tanto più con il recupero di Bonera.

Questo ci dimostra (mi ci metto dentro anche io) che esigenze mercantili che, presi dalla frenesia di inseguire l'Inter, sentiamo impellenti, a volte (non sempre) possono essere superate da soluzioni interne efficaci e niente affatto di "tampone".


Oggi la nostra prima esigenza sarebbe quella del famoso vice-Pato/Ronaldinho.
A mio parere però, non esiste: o meglio, esiste, ma sarebbe da cercare fra i top player e non certo fra gli svincolati: questo perchè la nostra filosofia di gioco offrensiva, alla "vediamo chi è più bravo", regge se hai, appunto, i più bravi.
Ma vale la pena di spendere 25 mln per una riserva?


Piuttosto, cerchiamo soluzioni interne alla rosa: l'arrivo di Beckham, unito al recupero di Jankulovski, schiude le porte del 4-4-2, utile alternativa in assenza delle ali brasiliane.
Ne gioverebbero in molti, sia a centrocampo (più spazio per Rino e Flamini) sia in attacco (Huntelaar).


Non bisogna vergognarsi di fare di necessità virtù.

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Buon 2010, su Milan Day Blog!

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In questo 2010 sarò io ad occuparmi del Blog.

E' vero, non esiste più la "Diagnosi" sul Sito, ma questo spazio NON ne raccoglierà l'eredità, diventando il mio giardinetto privato.

Al contrario, è aperto a TUTTI gli amici della nostra comunità: terreno di approfondimento libero, senza schemi precostituiti e senza scadenze fissate, il Blog non è nè il Forum (regno dell'immediatezza) nè il Sito (caratterizzato da rubriche ben definite).

Ci leggiamo presto,

Francesco de Napoli

p.s. come per la Community, anche qui ho deciso di cambiare il mio vecchio nick (Francesco the Doctor), che troppo spesso lasciava spazio ad equivoci, come se avessi bisogno di un nick per dimostrare quanto sono montato..
la mia scelta è caduta su Drago Silva, come io chiamo quel mostro di difensore di cui sono calcisticamente e perdutamente innamorato da 6 mesi a questa parte. :)

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