Vittoria tosta

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Abbiam saputo soffrire e colpire nei momenti giusti.
Partita giocata con intelligenza e con volontà.
Coraggioso Leo nel tenere i tre attaccanti fino alla fine.
Adesso sorge un dubbio: contro il Real gioca Pippo o Borriello?

[...]

Milan Day... AVANTI TUTTA !

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Avevamo promesso, in primis alla nostra Comunità, di verificare all'esterno di Milan Day, quanto fossimo apprezzati e ritenuti degni di attenzione e considerazione.
Non tanto per cosa scrivevamo in merito al nostro Milan ma, quello che più ci premeva, per

COME
trattavamo l'argomento che sta dentro il cuore di tutti noi.
Abbiamo creato di proposito un sito e "come d'incanto" (per dirla alla Pellegatti) le collaborazioni con chi, come noi, ama parlare "da Milan" sono arrivate.
Prima IL VERO MILANISTA, poi MILAN NEWS
(Milan Channel ed il suo Direttore è persino superfluo ricordarlo)
ed altre molto importanti che stiamo mettendo a punto... stanno arrivando.
Ci stavamo (e ci stavano) chiedendo cosa potessimo fare per dare un taglio più "professionale" a questo nostro spazio RossoNero.
Ci stavamo chiedendo cosa potevamo offrire, in tal senso, agli oltre 600/700 ospiti giornalieri del nostro network (sito-blog-forum-webtv) che già sfogliano, giornalmente, oltre 1000 delle nostre pagine.
Ne abbiamo parlato, discusso (le idee per la nostra Redazione fortunatamente non mancano) poi... ci arriva una mail
(per ovvie ragioni ne riportiamo alcuni stralci)
"Ho dato un'occhiata al sito... mi sembra fatto molto bene"
"in effetti è un piacere per me farlo"
"tra l'altro io sono molto amico di Francesco Letizia... anche lui rossonero doc..."
"ps l'altra sera a Madrid emozione indimenticabile..."
ECCO L'IDEA !
ECCO COSA MILAN DAY PUO' OFFRIRE
A CHI HA LA BONTA' DI SEGUIRLO...
--- L' INTERVISTA ---
A partire da Domenica prossima, sul nostro sito nel menù della pagina WEBSITE, troverete uno spazio dedicato a chi, con piacere, risponde alle nostre domande.
La prima nostra esclusiva intervista esordisce così :
Abbiamo il piacere di inaugurare questa nuova rubrica ospitando un “amico” di Milan Day, un noto giornalista vicino all’ambiente rossonero, vero conoscitore delle cose che riguardano la nostra squadra e, soprattutto, un milanista doc!
Di chi si tratta ?
Lo scoprirete leggendo, per intero, l'intervista che ha concesso al nostro Gianpiero Sabato.
Non sarà che la prima ed il nostro "amico" sarà spesso presente in quello spazio, insieme ad altri personaggi del mondo media che vorranno onorarci dei loro pareri.
Sarà uno spazio riservato anche a personaggi meno "televisivi" ma che, per la loro storia e per la loro visibilità RossoNera, avranno senza dubbio alcuno, il gradimento di tutti coloro che seguono Milan Day.
Ma vogliamo andare oltre...
Se avete domande, curiosità o altro sul Milan...
GIREREMO LE VOSTRE DOMANDE
AI NOSTRI "OPINIONISTI"
basterà che inviate una mail con la vostra domanda QUI
ed alla prima intervista utile...
Il nostro entusiasmo
la nostra voglia di condividere

derivano da tutti voi che ci seguite

ogni giorno più numerosi

Grazie a tutti e...

FORZA MILAN
!

[...]

Non fossilizziamoci

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Non commettiamo l'errore di fossilizzarci su questo schema che Leonardo ha tirato fuori dal cilindro alla fine del primo tempo di Milan-Roma.

Indubbiamente dà dei vantaggi, ma dà anche dei problemi di tenuta del campo da non sottovalutare.

A Napoli dopo i primi dieci minuti la partita l'ha fatta solo il Napoli con noi incapaci di ripartire con continuità, troppo statici e poco propensi a proporre gioco.

Giocare con un centrocampista in più non è reato.

Se stiamo in campo con tre attaccanti più Seedorf ma non siamo capaci di pressare e recuperare il pallone non siamo offensivi; ci stiamo solo consegnando agli avversari.

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Partitaccia

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Alla fine giusto così.
Pazienza, la classifica era improvvisamente diventata interessante, ma se non portiamo via i tre punti da Napoli dobbiamo solo prendercela con noi stessi, e riconoscere contestualmente che il pareggio è il minimo che Mazzarri meritasse.
Gestione della partita condizionata dall'infortunio a Nesta (sperando sia roba di poco conto...): per effetto di quel cambio, a Leo sono rimaste solo due sostituzioni, e considerando che il Dinho di questa sera andava levato per forza, nel momento di scegliere tra Abate e Inzaghi, Leo ha evidenziato la sua inesperienza, lasciando in campo Ignazio, già ammonito e sui binari di Lavezzi.
Peccato.
Adesso speriamo solo che la rimonta subita non causi contraccolpi vistosi e, soprattutto, che Nesta domani corra....

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Solo Beckham

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Per bocca di Galliani a gennaio arriverà solo l'inglese.
Va benissimo il ritorno di Beck per giunta a costo zero, ma abbiamo lacune evidenti sugli esterni sia in difesa che in attacco.
Almeno un altro acquisto sarebbe auspicabile, anche per dare il cambio a quelli che giocano sempre.

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Verso Napoli

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Mi sembra la partita adatta per testare meglio questo nostro nuovo modulo. Fermo restando gli ultimi buoni risultati il problema della nostra squadra è il seguente: finchè il ritmo della partita è basso con gli eccelsi palleggiatori che abbiamo riusciamo a gestirla molto bene, ma non appena gli avversari alzano il pressing e giocano contro alcuni nostri limiti e certe nostre contraddizioni tecniche prendiamo delle imbarcate incredibili.

Un centravanti alla Borriello può aiutare a superare questo tipo di difficoltà, ma poi ci sono alcuni aspetti relativi al nostro modo di stare in campo che vanno rivisti, ossia i movimenti dei nostri esterni d'attacco sulle sovrapposizioni dei terzini e un certo modo di stare corti in campo che ancora non abbiamo affatto e vi sopperiamo grazie alle qualità individuali eccellenti di Nesta e Thiago Silva.

Antonini in questo momento è giusto che venga confermato titolare al posto di Zambrotta.

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Super Sandro

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La baresizzazione di Nesta è compiuta. Prestazione ai limiti della perfezione del nostro capitano senza fascia.
Credo non abbia commesso nemmeno mezzo errore stasera, magistrale direi, tecnicamente e umanamente, il vero leader di questo Milan.

Questo senza nulla togliere al resto della squadra, generosa e vigorosa, ma stasera Nesta è stato meraviglioso.

Il 4-2-1-3 di nuova definizione ha bisogno di riscontri maggiori e di alcuni presupposti tecnici diversi.
C'è da lavorarci sopra, c'è da limare uomini e automatismi, ma la squadra appare determinata nel seguire questa strada.
Ho alcuni dubbi sulla continuità di questo modulo nel campionato italiano, soprattutto senza un'efficenza fisica piena di Borriello, ma finalmente ci confrontiamo su qualcosa di tecnico e non più su paure e blocchi psicologici.

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"chi crede... vince!"

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Mi piace rifarmi ad una celebre citazione del nostro Presidente per annunciare un'altra prestigiosa collaborazione Milan Day a tutti coloro che hanno la bontà di seguire questo piccolo angolo RossoNero e che, nel tempo, hanno letto o vissuto tutte le vicissitudini di quella "bischera" mail che dal 2000 si è trasformata, ad oggi e grazie al determinante apporto di persone serie, capaci e Milaniste Vere, in un punto di ritrovo e lettura per molti "naviganti"
(solo ieri, il nostro sito, ha visto 700 pagine lette e l'ingresso di oltre 120 nuovi visitatori).
Non abbiamo "vinto" nulla e non ci teniamo nemmeno più di tanto visto che, per noi le vittorie, quelle vere, sono quelle del nostro Milan che vanno al di là ed al di sopra delle nostre opinioni personali.
Non abbiamo vinto nulla se non...
l'enorme soddisfazione di veder riconosciuto il nostro modo di "parlare da Milan", di non andare mai al di sopra delle righe, di non dimenticarci mai la nostra funzione di tifosi nel bene ma anche (e sopratutto) nel male.
Vedere che senza chiedere nulla, senza voler imporre nulla, senza ergersi a "maestri"di calcio, senza sbraitare per imporre la propria idea, senza denigrare o offendere chi la pensa diversamente... rimanendo fedeli solo a se stessi, a quello che siamo, a quello che pensiamo, a quello che è il nostro primo, unico, vero amore IL MILAN
...vedere che gli apprezzamenti e la voglia di collaborare crescono, non ha prezzo ed è quello che ci fa andare avanti, crescere rimanendo nella convinzione che la strada dell' amicizia, della pacatezza, del rispetto è e rimarrà la strada maestra di Milan Day.


Le continue debacle dell'Inter, e la storia degli utlimi 20 anni della massima competizione europea (se si eccettua la Juve di Lippi), non sono altro che la dimostrazione tangibile di come sia il Milan l'unica squadra in grado di portare lustro e gloria allo stivale calcistico al di là dei confini nazionali.
Ennesima prova, ovemai fosse necessaria, si è avuta nell'enorme prestazione di mercoledì sera al Santiago Bernabeu. Una partita eccezionale, che ha messo in luce un grande carattere, un grande orgoglio e soprattutto una squadra veramente competitiva anche ai massimi livelli. Non a caso, i rossoneri hanno ritrovato la quadratura solo dopo essere ritornati al modulo dell'esordio stagionale contro il Siena che tanto avevo invocato nei miei scorsi editoriali. A questo proposito, mi sento in obbligo di rivolgere un plauso particolare a mister Leonardo, che ha dimostrato grande intelligenza e perché no, sapienza tattica, ritornando sulle sue idee iniziali, e riuscendo ad imbrigliare una corazzata assoluta come il "Florenteam"...

Non vi sembra che, questo editoriale, parli la nostra stessa lingua ?

MILAN DAY ACCOGLIE
CON ORGOGLIO ED AFFETTO

TRA I SUOI PARTNER
S
Caro Max,
spesso "butto" un occhio anche alla grande famiglia di Milan Day, anche perchè, come immagini, tutti parlano un gran bene di voi, dal Direttore a Cristiano passando per Anna, sono degli amici prima ancora che dei colleghi. Conosco molto bene dunque la realtà . Per la collaborazione, manco a dirlo, sono pienamente disponibile: studiamone insieme le formule nel migliore dei modi, in modo da dare una bella visibilità alla vostra realtà, un' "isola felice" del Milanismo. Io posso mettere a disposizione MilanNews, il portale di news di cui sono direttore che "tira" abbastanza...Magari uno scambio di rubriche reciproco ad esempio, o cmq se avete già qualche idea, ben volentieri: fammi sapere!
Un abbraccio
e Forza Milan

Francesco

Molto presto il nostro sito, nella sua completa rivisitazione, ospiterà una nuova sezione che solo fino a qualche mese fa, osavamo solo sognare
MD PARTNER
vi troverete le pagine dedicate a tutti coloro che collaborano con noi :
MILAN CHANNEL
IL VERO MILANISTA
MILAN NEWS
...e non è finita qua !
Proprio in queste ore, l'amico Piero, sta portando a termine un'altra prestigiosa collaborazione
...insomma, permetteteci un attimo di "pavone"
QUESTE COSE
SOLO SU
MILAN DAY !

[...]

dal nostro forum...

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Pponty ha scritto:

So che non troverò d'accordo molti fratelli, cosi' come ho già letto delle cose che vanno oltre il fatto tecnico e che toccano il personale (e questo, a mente fredda, non e' giusto), ma vorrei spezzare una lancia a favore di Nelson.
So' perfettamente che la cappellata che ha fatto in occasione della prima rete è da "vetrina".
E personalmente (da ex portiere di categoria, quindi con le dovute proporzioni) la mia opinione e' che ci siano gravi responsabilità anche sul secondo perchè per quanto coperto possa essere stato, non si può andare giù con quella lentezza su un tiro non propriamente irresistibile.
Per intendersi, con la reattivita' del portiere delle M., lo avrebbe quasi stoppato con i piedi.
Ma nonostante tutto voglio cmq trovare della positivita' anche in lui, ieri sera.
Non era facile reagire dopo una cappella del genere in mondovisione.
Non era facile rimanere tra i pali senza il terrore ad ogni palla.
Non è facile (ve lo garantisco) lasciarsi un errore del genere alle spalle durante la stessa partita.
E sinceramente, l'immagine di lui in ginocchio dopo il paperone, mi ha fatto tenerezza.
In fondo, se ci pensate bene, guardando con attenzione quello che è successo, il pallone che gli scappa proprio nel momento in cui il ginocchio e' in piegamento rimbalzandogli nella punta mettendolo tra i piedi di Raul, e' si dabbenaggine, ma ca... e' anche uno sculo tremendo.
Ad altri 100.000 è successo cosa analoga ed il pallone è rimasto lì.
Con questo non voglio dire che Nelson sia un portiere su cui puntare per il futuro, ma che ancora non riesco, nonostante lui ci stia mettendo tanto per farmi ricredere, ad essere così definitivo nel giudizio.
Voglio (e concludo) fare l'ultima riflessione.
Sono vecchio, e di papere e di parate fenomenali, ne ho viste tante.
Ma nella top ten delle parate di tutti i tempi, "nel mio personalissimo" tabellino, Dida è presente con due... non prodezze.
Di Più.
A Chievo sulla famosa punizione deviata ed in casa con l'Ajax all'89esimo con quella parata bassa pazzesca alla sua sinistra su un tiro da 2 metri.
Coefficiente di difficoltà = 11/10.
Con questo voglio dire che un portiere capace di fare questo sopra, ma anche molto altro nel triennio d'oro di Carletto, non posso credere che fosse solo Cenerentola sotto l'incantesimo e che il petardo famoso fosse la mezzanotte.
Non ci posso credere.
Perche' se e' cosi' mi dovete trovare anche la matrigna cattiva che lo rende cosi' vulnerabile.
E sono convinto che la prestazione generale di ieri sera di tutti i ragazzi, sia nata anche da li', dal paperone, che ha compattato tutto e tutti.
Basta vedere la prima cosa che fa Sandro Nesta alla fine della partita con tutta la difesa.
VA' AD ABBRACCIARE NELSON.
Segno che ci credono ancora in lui.
Tutto questo perche' davvero, ho trovato GRATUITE molte critiche che gli sono piovute addosso.
E' troppo facile sparare sul pianista, e post in cui gli rinfacciano i soldi, il mancato attaccamento alla maglia, non gli frega piu' di niente, li trovo senza senso e poco costruttivi.
Se noi siamo il Club + titolato al Mondo, se noi abbiamo vinto tanto, se siamo arrivati dove siamo arrivati, ed il merito è dei grandissimi giocatori che abbiamo avuto nel recentissimo passato, ebbene una parte di quel merito lo ha anche lui.
Lo voglio ricordare a tutti.
A me stesso in primis.

[...]

Aspettiamo ancora....

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C'è un errore che il Milan non può permettersi di commettere in questo momento. E cioè quello di pensare che la vittoria del Bernabeu, per quanto storica e meravigliosa, significhi il superamento dei limiti e delle contraddizioni insite nella rosa di questa stagione. Il Milan non è fuori dalla crisi, non è ancora il cigno nato dal brutto anatroccolo. La vittoria di Madrid, infatti, si basa su fattori circostanziali, soggettivi e non oggettivi. La squadra che Florentino Perez ha fortemente voluto accatastando milioni su milioni, ha infatti rivelato tutte le sue precarietà, che paradossalmente il rientro di Cristiano Ronaldo contribuirà ad acuire. A Pellegrini è stato praticamente detto che i pezzi da novanta del mercato estivo devono giocare tutti, e quindi in campo devo trovarsi contemporaneamente lo stesso Ronaldo, Kakà, Benzema, Xabi Alonso. E meno male che il Bayern ha resistito per Ribery. E come si fa a fare a meno dell'eterno Raul, unica vera anima delle merengues? Ieri sera si è capito una volta di più che non basta schierare nomi altisonanti per vincere, se questi nomi non li puoi collocare correttamente e coerentemente in campo. Il Real è una squadra spaccata in due, con un centrocampo che fa acqua da tutte le parti e che ha più volte concesso al Milan, soprattutto nel secondo tempo, di trovarsi quattro contro quattro verso la difesa avversaria. E' stato intelligente nella sua lucida follia il buon Leonardo, che a Madrid ha capito che anche il Ronaldinho di questi tempi avrebbe potuto incidere sulla gara, se non altro collezionando calci di punizione che contribuivano a far rifiatare la difesa e a far salire la squadra. Ma, dicevamo, era il Real Madrid, non il Chievo. Difficilmente la squadra gialloblù concederà al Milan gli spazi che Raul e compagni hanno lasciato nella propria metà campo. Certo, la vittoria di ieri è una flebo di autostima inenarrabile. Ma credere che tutto sia passato, sarebbe un grosso problema. Il risveglio, infatti, potrebbe essere ancora più doloroso dei tanti che abbiamo già avuto quest'anno, ed è per questo che il Milan non deve addormentarsi, ma continuare a rimanere vigile, sapendo perfettamente che siamo ancora una squadra che può sfoderare prestazioni di orgoglio che regalano notti come quella di ieri, ma che alla lunga può fare fatica a centrare anche l'Europa League. Figuriamoci i primi quattro posti! E' ancora presto per salire sul carro, non è stato fatto niente, e al momento purtroppo è questa la realtà dei fatti: ma se riusciamo a crescere nella convinzione, qualcosa di buono ancora lo si può fare. Speriamo.

Guglielmo

[...]

Abbiamo vinto a Madrid -2-

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...sassolini version

Tanto per ricordarlo a tutti. In particolare...
- a tutti quelli che "senza Riccardo, scordiamoci le imprese"
- a tutti quelli che "il Milan è finito"
- a tutti quelli che non contenti del "massacro ancelottiano" sono passati al "massacro leonardiano"
- a tutti quelli che sono talmente competenti di calcio che possono spiegarlo a tutti
- a tutti quelli che, prima di giocarla, "sarà un bagno di sangue RossoNero" e dopo "si, ma il Real non è poi sta gran cosa"
- a tutti quelli che "ah, avessimo Casillas"
- a tutti quelli che "Kakà aveva capito tutto da tempo..."
- a tutti quelli che se l'Inter pareggia in rimonta al Meazza con la Dinamo "è una squadra che non si arrende" e che se il Milan vince al Bernabeu è "colpa" del Real
- a tutti quelli che mezz'ora dopo "l'impresa" sono già a letto incaz.ati neri e, magari, hanno pure la faccia tosta di professarsi milanisti

...a proposito, ci sarà qualche milanista che non se la gode ?
NO non esiste al mondo !
Nessun Milanista (o juventino, interista, romanista... o chi volete voi)
può non godere per una impresa storica della propria squadra.
Come ?
Mi dite che ce ne sono ?
Ah, si ho capito, ne conosco qualcuno anche io (purtroppo)
ma quelli non tifano Milan (come non tiferebbero Juve, Inter Roma... o chi volete voi)
quelli tifano solo per se stessi, per il loro pensiero, per la loro smisurata pochezza ed invidia che li fa "abbaiare" al mondo la loro piccola ed inascoltata verità. Quelli dissacrano distruggono tutto e tutti, pur di ritagliarsi un attimo di attenzione in un mondo che non li ascolta... e come potrebbe, il mondo, ascoltare chi calpesterebbe persino la propria madre pur di dire "io l'avevo detto"?
Cercateli e vedrete che oggi, anzichè gioire, daranno la "colpa" della vittoria Milanista, alla pochezza del Real. Diranno che siamo stati dei "miracolati" e che è solo un temporale estivo ma che il Milan rientrerà presto nella sua mediocrità... perchè ?
Ma perchè lo dicono loro, quelli che "capiscono di calcio" e hanno "intelligenza critica"

...hai ragione Max
GODIAMO
tutto il resto è noia !


[...]

Abbiamo vinto a Madrid

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Tanto per ricordarlo a tutti. In particolare al signor Bergomi che sul gol di Drenthe aveva la voce rotta dalla gioia.

[...]

Godiamo!!!

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Il resto è noia...

[...]

Non è un sogno

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E' realtà. Abbiamo vinto a Madrid, nonostante Dida.

Ho perso la voce ma sono felice.

[...]

Grazie Nelson

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Grazie di tutto.

Il giorno in cui lascerai il Milan sarà sempre troppo tardi. Sappi che quello che ci hai dato nel triennio 2002-2005 è stato nettamente ed implacabilmente superato dal tuo comportamento e dal tuo rendimento degli ultimi anni, in cui hai disonorato la maglia che indossi sportivamente, tecnicamente e umanamente.

La tua deconcentrazione e la tua sufficenza non hanno giustificazioni, sono un'offesa e un affronto a tutto il popolo rossonero.

[...]

Formazioni quasi ufficiali.

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Pellegrini pare orientato a inserire Granero sul centro sinistra a scapito di Higuain. Recuperato L. Diarra, tridente con Kakà, Raul e Benzema. Da noi dentro tutta la qualità che abbiamo con Pippo di punta.

L'indirizzo è chiaro, scendiamo in campo senza tatticismi per giocarcela. Una scelta coraggiosa, condivisibile, anche se Flamini in panchina mi sembra un azzardo e avrei optato per un centrocampo più dinamico.

Pato non ha mai fatto gol in Champions. Ha giocato 4 partite finora, deludendo in tutte e 4. Il trend andrebbe invertito.

[...]

Meno 20

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Mancano 20 ore alla partita del Bernabeu. Tensione alle stelle, si soffre. Il totoformazione prosegue inesorabile, il gioco a scatole cinesi ne vede uno di troppo tra Dinho, Seedorf, Pato e Pippo. Flamini deve essere titolare assolutamente, occhio sul lato di Marcelo, il vero punto debole del Real, ma conterà prima di tutto stare corti e compatti in campo, senza dare spazi ai loro talenti.

Forza vecchio cuore rossonero!

[...]

Acqua di Lourdes

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Storari fermo un mese.

L'idea di 30 giorni con Dida titolare mette la stessa gioia di un giro sulle montagne russe dopo una cena sostanziosa.

Abbiati se ci sei batti un colpo!

[...]

Qualcuno ci spieghi

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Non abbiamo ancora capito di cosa si lamenta la Roma. Il Milan non ha giocato bene, ma ha meritato la vittoria per la sua reazione nevrile e di carattere del secondo tempo.

Il rigore su Menez c'era, ma il giocatore prosegue l'azione e tira in porta, infatti nemmeno protesta. Il rigore su Nesta c'era. Inspiegabile poi fermare Inzaghi solo davanti al portiere per un fallo inesistente su Burdisso. L'espulsione di Ambrosini è demenziale.

Detto ciò vorremmo capire di cosa si lamenta la Roma. Quella frase di Ranieri nel post gara è gravissima perchè insinua sospetti e veleni. "I giocatori mi hanno detto che sapevano già che sarebbe andata così". Peccato che da tre anni a San Siro la Roma vinca sempre con noi...

[...]

3 punti

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Sono arrivati e respiriamo. Da apprezzare la reazione nevrile della squadra e un pizzico di fortuna che non guasta. Adesso non culliamoci su questo successo, il fieno in cascina deve aumentare. Se migliorasse anche il gioco poi non sarebbe male. Del secondo tempo di oggi teniamo lo spirito e la volontà.

[...]

Fine primo tempo

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Un solo tiro in porta, la sensazione che potevamo star sotto anche di due, la lentezza cronica delle nostre azioni offensive, Abate unico predicatore in un deserto di idee, la certezza ormai di essere in balia totale degli eventi, incapaci di reagire al primo alito di vento.

Quanto durerà ancora questa penosa agonia?

[...]

RossoNeri...è bello !

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Con questo piccolo grande gesto

proprio nel momento in cui parlare di Milan
sembra essere fuori moda, fuori dal tempo
Proprio quando essere MILANISTA,
per un Milanista,
sembra quasi una colpa da espiare
quando tutto tutto ciò che è RossoNero
sembra portare ad abbassare lo sguardo
Vogliamo ribadire con forza
la volontà di guardare avanti

perchè il nostro Milan
(è scritto nella storia)
risorgerà e riprenderà il posto che
gli è sempre spettato di diritto
e perchè, anche se pochi, esistono ancora
ed il loro cuore RossoNero batte ancora forte,
MILANISTI

che hanno voglia di costruire
di guardare avanti, di non arrendersi
allo sfascismo imperante

Milan Day è lieto ed orgoglioso
di annunciare la collaborazione con

IL VERO MILANISTA


"Dalla nascita di questa idea, avevo sempre seguito con interesse ed ammirazione il Blog di Luca Rosia. Mi piaceva il modo di parlare da Milanista con il quale trattava anche gli argomenti più scomodi della nostra gloriosa Maglia. Quando è nata l'idea di una evoluzione del nostro Milan Day, la prima collaborazione che ci siamo messi in mente di stringere è stata proprio questa.
Tanti i punti che ci accomunano, su tutti l'amore ed il sostegno verso i Colori della nostra vita.
Ringrazio Luca Rosia e tutta la sua Redazione per l'opportunità di unire le nostre forze e creare anche un'isola dove si possa parlare di Milan senza abbassare lo sguardo e senza rabbia in corpo"
Massimo Reginali
Direttore Milan Day

"Nell'infinito oceano di internet ho conosciuto, visitato e apprezzato un'infinità di siti dedicati al nostro Milan. Ma uno in particolare mi ha sorprendentemente colpito: Milan Day, rispetto ad altri, ha qualcosa in più. Non è solo un blog, un forum, un portale nato e gestito dagli amici abbonati al canale tematico rossonero, Milan Channel; Milan Day è terreno di passione e sportività, caratteristiche che, dai bar ai blog, non dovrebbero mai mancare. Un terreno sul quale da gennaio 2006 fonda le radici anche il nostro mondo, Il vero Milanista.
Un particolare ringraziamento a Massimo Reginali e Gianpiero Sabato.
Luca Rosia
Direttore "Il vero Milanista"

Dal mese di Novembre troverete sul nostro sito
una pagina dedicata e gestita direttamente

dalla Redazione de Il vero Milanista

...sarà solo un primo passo verso una collaborazione
sempre più stretta e completa tra
MILANISTI CON
IL MILAN NEL CUORE



Una piccola anticipazione su quello che
noi di Milan Day amiamo definire

"parlare da Milan"


Né dolce né salato, il Milan di inizio stagione è un piatto insapore. Il perché è fin troppo chiaro: mancano un paio di preziosi ingredienti indispensabili per completare la ricetta, l'undici di base, il modulo. Questo, già nel corso dell'estate, andava studiato, capito e valorizzato. Serviva, ma serve soprattutto ora, uno Chef di qualità, un tecnico sicuro, coraggioso e abbastanza esperto. Leonardo non lo è, non ancora. Leo, oggi, è apprendista cuoco, o qualcosa di più. I più maligni, ne siamo certi, lo definirebbero 'illustre cameriere', figura portata a prendere ordini più che a darli. Un apprendista cuoco può far bene solo se munito di complete istruzioni e relativi ingredienti, tutti, nessuno escluso. In mancanza di qualche giocatore (primo fra tutti un elemento di spinta sulla fascia mancina) la ricetta rimane incompleta. Nonostante tali carenze, un Gran Chef riuscirebbe (forse) ad inventarsi un piatto discreto, accettabile, una squadra che arranca ma vince. Un Gran Chef, appunto, non Leo. Per plasmare quel Milan “offensivo e divertente, che spinga più sulle fasce…", tratteggiato nella famosa conferenza stampa dello scorso 30 giugno, Leonardo ha bisogno di ogni singolo ingrediente, se non altro quelli richiesti in estate a Galliani e Berlusconi.
La lista della spesa, a differenza di quanto buona parte dei tifosi vuol far credere, non è poi così lunga. Basterebbe puntare su un paio di innesti: un uomo di spinta sulla sinistra - il gallese Gareth Bale - e, solo nel caso lo scambio con l’olandese Huntelaar risulti vantaggioso, una nuova torre per l’attacco. Anche perché a gennaio tornerà a Milanello David Beckham, l’ingrediente speciale per trasformare l’attuale bizzarro 4-4-2, 'modulo palliativo' scelto dai senatori dopo il pareggio di Bergamo, in un 4-4-2 più credibile. Becks infatti, come documentano tabellini e statistiche della scorsa stagione, può garantire da esterno di centrocampo abbondanza di cross in area di rigore. In sostanza ciò che manca realmente a questo Milan. (continua)
- da l'Editoriale di Luca Rosia 14/10/2009

[...]

Totoformazione

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Storari; Oddo, Nesta, T. Silva, Zambrotta; Abate, Ambrosini, Pirlo, Seedorf; Ronaldinho, Pato.

Questi gli undici probabili di domenica.

Tre domande:

1) Non sono troppi tre accentratori di gioco che vogliono il pallone sui piedi?

2) Quattro anni fa abbiamo preso Jankulovsky che era una delle migliori ale sinistre d'Europa. Schierarlo nel suo vero ruolo, oggi che è possibile, non sarebbe cosa buona e giusta?

3) Antonini è ancora nel Milan?

[...]

Gilardino e Borriello

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27 anni, 117 gol in serie A, 175 gol complessivi in carriera, questo lo score di uno dei centravanti più forti della Serie A italiana.

Borriello, stessa età, 31 gol in serie A, 54 gol complessivi in carriera.

Ah già... Borriello in compenso ha il carattere da Milan....

[...]

W l' Italia

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Viva l'Italia
che se lo avesse vinto Buffon
sarebbe scesa in piazza a festeggiare

il giusto premio al

miglior portiere al mondo

Viva l' Italia
che se lo avesse vinto un intersita
avrebbe piene le prime pagine dei giornali
e fior di opinionisti che incenserebbero
il grande Massimo Moratti per la scelta fatta
Viva l'Italia
che a seconda del premio o del riconoscimento
prima guarda il premiato, la sua maglietta

e poi decide se è un premio importante o meno

Viva l'Italia
che sponsorizza campioni "comodi" per premi importanti
e poi, se questi non arrivano, giudica di poco conto "quel" premio


Quel Premio

lo ha vinto lui

LUI
che per
"quelli che la sanno lunga"
è un bollito
un ex calciatore
un menefreghista
un "gordo"
un "dentone"
uno che pensa solo a se stesso
un affare da non fare
una "figurina"
ma "quelli che la sanno lunga"
sono italiani... e allora

VIVA L'EUROPA
VIVA IL MILAN

VIVA RONALDINHO
!

[...]

Niente alibi

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Questa squadra, questo gruppo, ha avuto troppi alibi e troppe attenuanti finora. Il non mercato estivo, la perdita di Kakà, la mancanza di un progetto societario. Tutto giusto e tutto vero.

Assurdo però pensare che non si possa fare di più. Siamo dodicesimi, mentre il Chievo di Di Carlo che gioca con giocatori semisconosciuti al grande calcio è sesto.

Sicuri che non si possa far meglio con la rosa a disposizione?

[...]

La squadra consiglia il 4-4-2

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L'autogestione concordata sembra aver partorito l'idea giusta. I senatori avrebbero consigliato a Leo di abbandonare per il momento il centrocampo a 3. Rispetto ai 4 in linea di Bergamo però cambiano gli uomini, con l'avanzamento di Abate a centrocampo e una maggior concorrenza per i due d'attacco con il rientro di Borriello.

Leo scelga ma lo faccia fino in fondo. Non possiamo continuare a cambiare modulo e giocatori ogni partita.

[...]

...oggi anch'io

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NO! TU NO !
ma perchè ???

PERCHE' NO !!!

Ricordo ancora la vittoria del mio primo scudetto vissuto e ragionevolmente apprezzato
...ero un bambino.
Ricordo disegnai su un foglio a quadretti lo scudetto, lo ritagliai e, con una spilla da balia, lo fissai sulla mia maglietta RossoNera ed uscii, tutto trionfante, per le viuzze del mio paesino.
I miei amichetti bianconeri nel vedermi mi dissero :
"eh... ma quanto la fai lunga...
LO SAI QUANTI SCUDETTI HA LA JUVE?"

In una fredda mattinata di Ottobre, davanti al televisore, soffrii per le "torture" inflitte ai miei beniamini in quel di Buenos Aires ma alla fine fu Coppa Intercontinentale !
I miei amici interisiti...
"eh... ma quanto la fai lunga...
NOI L'ABBIAMO VINTA PRIMA DI VOI!"

Arrivarono i primi (maledetti) anni ottanta ed il "mio" Milan finì in serie B
...potevano risparmiarsi gli sfottò neroazzurri ?
"Noi SIAMO IN A,
non perdiamo tempo con i cadetti"
Al ritorno in serie A provai a "girare" gli sfottò :
"ma mentre noi eravamo in ferie, VOI cosa avete vinto? Ne avete approfittato?"
La risposta era sempre quella :
"ABBIAMO PIU' SCUDETTI DI VOI
e
NON SIAMO MAI STATI IN B"

Arrivò calciopoli e dopo essermi visto scippare due volte lo stesso scudetto
UNA VOLTA
in campo dalla Juventus
UN'ALTRA
a tavolino dall'Inter
non potevo non notare come, anche uno scudetto "raccattato" grazie ad "amici", fosse così ostentato e onorato tanto da mostrare una superiorità ed un vanto verso altri.

Finalmente, per noi, arrivarono...
ATENE - MONTECARLO - YOKOHAMA
IL MILAN DIVENTA IL CLUB PIU' TITOLATO AL MONDO !
"Ca... (oops scusate) ORA TOCCA A ME !"
Ed invece...
"BASTA CON QUESTI TROFEI VINTI"
"BASTA VIVERE DI RICORDI"
"BASTA PARLARE DI SUPERIORITA'"
Ma come ???
In tutti questi anni mi sono sempre sentito dire quanto
gli altri avessero più scudetti
gli altri fossero campioni anche quando non lo erano
gli altri potessero GIUSTAMENTE ricordare con vanto il loro rango nel mondo del calcio
...ed ora che tocca me ???
Ma NON SOLO noi noi abbiamo il diritto di dichiarare
QUELLO CHE SIAMO
ma dobbiamo sorbirci pure lezioni di "come si gioca la Champions"
DA CHI NON LA VINCE DA MEZZO SECOLO !
Dobbiamo sentirci dire, puntualmente ogni anno,
"quest'anno vinciamo la Champions"
e quando viene fatto notare come non basta dire "la vinco" per vincerla, ci viene risposto con ironia e sarcasmo :
"MA BASTA
CON QUESTA STORIA
DEL CLUB PIU' TITOLATO!"

Non mi meraviglio di chi fa informazione dal momento che continua a "ricattarci" con la storia di Mediaset in mano al Milan e nasconde, con una faccia di bronzo al limite del guinnes, il fatto (ad esempio) che la "nostra" Mediaset invita a Controcampo il direttore di Inter Channel o va a trovare Muorinho per fare il "simpatico show" del "neutrale" (?) Bonolis.
Quello che mi meraviglia, anzi, mi amareggia è come
NOI MILANISTI
SIAMO CADUTI

NEL TRAPPOLONE

e come, anche noi, diamo "benzina al fuoco" di chi ci vuole
ZITTI ed INFERIORI

Non nascondo che anche a me, dopo una prova mediocre (ahimè quante ce ne sono quest'anno), sentire i nostri massimi dirigenti che, anzichè parlare di rimedi, si rifugiano nel classico : "ricordate chi siamo" da un po' TANTA noia.
Mi da "noia" perchè vorrei sentirmi dire che è andata male ma che stiamo costruendo un Milan nuovo, di nuovo forte, con prospettive all'altezza di quel "più titolati al mondo"
...ma questo riguarda la dirigenza che, solo il tempo ce lo dirà, potrebbe avere un suo perchè nel mostrare i gioielli di famiglia.
Ma il tifoso ?
Quel tifoso che per decenni
(se non ha avuto la fortuna di nascere nell'era Berlusconi)
si è sentito, PERCHE' LO ERA, inferiore alle rivali storiche...
PERCHE'
non deve sentire l'orgoglio di rivendicare tutto ciò che ha vinto sul campo e non grazie a Moggi e Guido Rossi vari ?
PERCHE'
deve farsi prendere per i fondelli da una stampa che lo giudica
UN SOMARO DA LEGARE DOVE SI VUOLE ?

Il momento del Milan è, forse, uno dei più difficili della sua storia
Non tanto per astinenza da vittorie
(Cristo Santo... solo due anni fa eravamo campioni d'Europa e del mondo),
quanto per l'incertezza ed il silenzio sul futuro ma
è proprio nei momenti bui, nei momenti difficili che si deve trovare la forza di guardare da dove veniamo e chi siamo.
Se il nostro passato
(recentissimo)
ci dice che, nonostante tutto, siamo
IL PRIMO
CLUB
DEL PIANETA TERRA
perchè non dirlo
ed esserne fieri ?

[...]

4-4-2

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La soluzione più logica per uscire da un momento di crisi, il sistema di gioco più semplice, razionale, capace di coprire meglio il campo per sfruttarne l'ampiezza. Non servono genialate, i giocatori van collocati nei loro ruoli veri, Abate ala destra, Jankulovsky ala sinistra, nella speranza che Bonera sia presto disponibile e che Borriello stia in salute.

[...]

Adriano? No, grazie

3 commenti

Il Milan ha bisogno di giocatori freschi, bravi, giovani e se sono anche italiani non guasta.
C'è bisogno di costruire un futuro, non di cercare il nome ad effetto per riempirci la bocca.
Programmare è un verbo che richiede scelte non da luci della ribalta, bensì coraggio, gioventù, fame sportiva.

Entrando nel tecnico non so che contributo possa dare un giocatore reduce da problemi di alcolismo, che nei suoi anni buoni basava la sua forza sul fisico e sulla potenza, caratteristiche che ha perso dopo anni di vita sregolata e allenamenti a tentoni.
Tecnicamente poi è un giocatore mediocre.

Lasciamolo stare!

[...]

...con i complimenti di Milan Day

1 commenti

Con l'amico Max
(fresco responsabile di questo Blog)
abbiamo avuto il piacere di leggere questa "lettera aperta"
e nel commentarla ci siamo sentiti in dovere
di complimentarci con il suo autore
a nome di Milan Day
per quanta verità,
sana passione RossoNera
e comune sentimento,
trasmette a chi veramente
sente e vive
il Milan nella carne



Lettera aperta
al Presidente del Milan
Silvio Berlusconi






Caro Presidente,
mi perdoni ma la chiamerò così, perchè per chi ha vissuto gli ultimi 23 anni di storia del Milan, Silvio Berlusconi sarà sempre "il Presidente" come Franco Baresi "il Capitano", qualsiasi cosa accada e per l'eternità.
Le scrivo all'indomani dell'umiliante sconfitta contro lo Zurigo, il punto più basso della storia recente rossonera forse, che ricorda tantissimo altre partite sanguinose come Bordeaux-Milan, Milan-Roseborg, Galatasaray-Milan ecc:
non lo faccio per invitarla a "tirare fuori i soldi" come in molti, giornalisti, critici e soprattutto tifosi, fanno.
Dal primo momento ho sposato la sua volontà di contenere i costi in un momento così delicato per l'economia mondiale, ma anche per il calcio:
ho compreso, digerito e persin giustificato la cessione di Kakà e le critiche
(e gli insulti, in alcuni casi)
a lei destinate sono finite di riflesso anche a me da parte di centinaia di lettori, e telespettatori.
Ho avuto (e mantengo) fiducia in Ronaldinho, designato come il trascinatore del nuovo Milan, perchè la mia concezione del Calcio è sempre molto vicino alla sua:
mi piace la classe, l'allegria, il bel giuoco, le vittorie, ed il Gaucho bene incarna tutti questi aspetti.
Arrivo al dunque, senza troppi giri di parole tedianti:
oggi, mentre tutti invocano un terzino, un centrocampista, un attaccante, un allenatore, a me piacerebbe solo riavere... Un presidente, anzi
"il Presidente"
con l'articolo determinativo e la lettera maiuscola.
Sono cresciuto ascoltando il suo discorso la sera della festa dello Scudetto 1988:
non dimentico la commovente lettera a suo padre l'indomani del primo successo a Tokyo, penso di averla letta e riletta un migliaio di volte e ne assaporo una sfumatura diversa, un brivido, un'emozione nuova.
Ebbene, sono queste le cose di cui mi sento orfano quest'oggi, l'affetto, la passione, l'amore incondizionato e la protezione che Lei ha saputo sempre dare al popolo rossonero:
lei amava Borghi (a proposito, lo sa, Presidente... Oggi è diventato un grande tecnico, in Sudamerica), ma comprò Rijkaard per vincere...
Lei sceglieva Gullit e Van Basten guardandoli in videocassetta, strappava Donadoni ad una Juventus egemone del mercato, regalava Lentini e Papin senza troppi problemi perchè fiero delle proprie scelte:
non pensi che io viva su Marte, lo so benissimo che tra un terremoto ed una guerra, oggi ha qualcosa di più importante da amministrare e proprio per questo ho reputato la scelta dell'autofinanziamento un atto d'amore, una garanzia di vita eterna al Milan qualsiasi sia il destino dell'economia mondiale o delle sue aziende.
Eppure mi brucia, non posso rassegnarmi, non mi accontento di qualche intervento sporadico e raramente aderente a pieno alla realtà:
purtroppo il destino, fin troppo crudele forse, ha voluto smentirla in fretta sulla parità di organico tra Milan ed Inter...
Che sia un segno?
I "bene informati", quelli che non ci prendono mai per intenderci, dicono che ha deciso di vendere, che del Milan "non gliene frega più nulla":
glielo spieghi Lei, Presidente, che chi ha visto il Milan dei Puricelli, dei Tosolini, dei Carapellese, non può disinnamorarsi di punto in bianco.
Il Calcio però va avanti, e mi sorprende che Lei che è stato un innovatore in tutti i campi in cui si è cimentato (e sempre con successo), non lo abbia notato:
oggi senza stadio di proprietà, senza scouting mondiale, senza settore giovanile, senza parità di tesseramento di extracomunitari, senza tassazione unificata a livello europeo, senza valorizzazione del brand nell'Est asiatico, non si va da nessuna parte ed il nostro, caro, vecchio Milan, rischia di perdere il treno.
Non una mera questione di denaro dunque, ma di progetti, di idee, di sogni: tutto ciò in cui Lei, da Presidente del Milan, è sempre stato maestro sin dal primo giorno.
C'è bisogno di Lei Presidente,
lo sa chi esterna questo sentimento in maniera garbata, come io sto cercando di fare con Questa, ed anche chi fa finta di dimenticare chi è il Presidente più vincente della storia del Calcio moderno:
non c'è sceicco, Colonnello, russo o Florentino che tenga.
"Vedrai, domenica prossima ci rifaremo"
le sussurrava suo padre mentre Lei in lacrime piangeva per le sconfitte di quel piccolo Milan:
oggi i Milanisti vorrebbero sentire le stesse parole da Lei, con il cuore spezzato dagli ultimi tonfi, ma la mente già impegnata a pensare a come rimediare.
Difficilmente leggerà questo mio appello, ma non dispero nella Provvidenza:
concludo con delle parole importanti.
"Domani sogneremo altri traguardi, inventeremo altre sfide, cercheremo altre vittorie. Che valgano a realizzare ciò che di buono, di forte, di vero c'è in noi, in tutti noi che abbiamo avuto questa avventura di intrecciare la nostra vita a un sogno che si chiama Milan":
Lei, Presidente, dovrebbe conoscerne l'autore.

Cordialmente,
Francesco Letizia

[...]
 
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