Fiorentina-Milan 0-2

2 commenti

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i primi commenti dal Forum di Milan Day
all'ufficialità del "divorzio"


carlo ancelotti!!!!
carlo ancelotti!!!!....
calcisticamente parlando, uno dei giorni più tristi della mia vita...carlo&paolo via d'un colpo....chi rimpiazzerà il suo sopracciglio alzato? :(
(pazzodimilan)
Da quando tifo milan appassionatamente ci sn loro due. Quindi immagina il mio lutto..

(Dioclo)
CHE VUOTO CHE SENTO...

(absinth)
Ci lascia un signore.. L'ho criticato tanto xo nn dimentichero mai qll che c hai dato.. Buona fortuna carletto.. :'(

(mike86rossonero)
Mauro gli ha detto: "tutti i grandi allenatori del Milan di Berlusconi sono tornati, la sfida per Carlo è fare meglio di Sacchi e Capello nei loro ritorni..". E Galliani: "quando tornerà farà bene, magari vinceremo un'altra champions league insieme"

adesso l'amarezza è scomparsa.. sono certo che prima o poi lo rivedremo quel sopracciglio in panchina..
(FrancescotheDoctor)
EMOZIONE E COMMOZIONE VERA...DUE GRANDI PEZZI DELLA NOSTRA STORIA CI LASCIANO...SE PER UNO E' ADDIO...X L'ALTRO E' SOLO UN ARRIVEDERCI...

GRAZIE DI CUORE CAMPIONI..IN CAMPO E FUORI!
non mi vergogno a dirvi ke ho pianto
(milanistadalconcepimento)
CIAO CARLO, E' STATO BELLISSIMO!!!

PER CHI HA TREPIDATO PER TE QUANDO INDOSSAVI LA MAGLIA ROSSONERA NR. 8 E PER CHI TI HA AMMIRATO COME GRANDE CONDOTTIERO DEL MILAN OGGI E' UN GIORNO TRISTE! SI CHIUDE NUOVAMENTE UN EPOCA...CHISSA' CHE NON CE NE SIA UN' ALTRA NEL FUTURO!!!!
GRAZIE DI TUTTO CUORE DI TIGRE!!!
(pierosabato)
Carlo Ancelotti: una gloria rossonera, da giocatore prima, da allenatore poi. Uno di quei pochi personaggi ancora genuini che popolano il mondo del calcio, un uomo che quando ha delle cose da dire non ha bisogno di urlarle in conferenza stampa, ma gli basta sussurrarle con carisma e sicurezza, sempre nel rispetto delle persone e dei ruoli.

Il suo sopracciglio all'insù è un modo ben preciso di vivere il calcio: sempre all'erta, mai in maniera distaccata o superficiale, ma meticolosamente ed attentamente.
Ci mancheranno le sue battute, il suo sorriso sornione prima di spararne una delle sue, i suoi "Forza Milan" con cui concludeva ogni intervista su Milan Channel, ormai diventati consuetudine in tutti i collegamenti.
Ci mancherà il suo essere personaggio alla campagnola maniera, la sua parlata emiliana ed il suo modo gioviale e godibile di spiegare calcio, come lo farebbero i vecchietti del Bar Sport seduti ad un tavolo apparecchiato con una tovaglia a quadri bianco e rossi e davanti ad un bicchiere di vino (rigorosamente rosso) e ad un piatto di salumi, coppa in primis.
Con lui ci siamo sentiti i più belli, i più vincenti ed i più e basta per tanti anni, e da domani ricominceremo ad abituarci ad un nuovo modo di fare, pensare e spiegare calcio, un modo più bailado e forse divertente, ma portando quel sopracciglio per sempre nel cuore.
Grazie, Carletto. Non ti dimenticheremo mai.
(pifa86)
UN SALUTO COMMOSSO, INTENSO, SENTITO E ENORMEMENTE RICONOSCENTE A UNA FIGURA FANTASTICA, STREPITOSA CHE ABBIAMO AVUTO LA FORTUNA DI AVERE ALLA NOSTRA GUIDA. SONO DAVVERO EMOZIONATO, HO LA PELLE D'OCA AL SOLO PENSIERO DI QUANTE EMOZIONI CI HA DATO...

GRAZIE MISTER, MI MANCHERA' IL TUO FORZA MILAN, CHE DAVA SEMPRE LA GIUSTA CARICA PRIMA DI OGNI PARTITA.
CARLO ANCELOTTI UNO DI NOI!
TI AMIAMO!
(Mario da Palermo)
Ci sono cose che non si possono dimenticare. Nel bene e nel male. A cominciare dal pomeriggio di Verona, anni fa, quando vincendo in rimonta azzannammo praticamente il quarto posto ed iniziammo a crederci. Gli euroderby del 2003, la notte di Manchester, la beffa del Boca a Yokohama, quel pomeriggio piovoso del maggio 2004, il ritorno ad Ehindoven, la finale di Istanbul, il gol di Giuly col Barcellona, l'estate di Calciopoli, quel preliminare a Belgrado, la partita perfetta col Manchester, le rivincite con Liverpool e Boca, di nuovo sul tetto del mondo. In tutto questo ci sei stato tu, con la tua semplicità, la tua onestà, la tua trasparenza e, perchè sei un uomo, i tuoi errori. Ciao Carletto, sarà quasi impossibile dimenticare il tuo Forza Milan, detto col cuore, come se lo dicesse uno di noi...In bocca al lupo, amico mio...e grazie di cuore!

(gumas)
E' stata un'avventura fantastica di Carlo al Milan,ha preso una squadra non fortissima e poi con giusti inserimenti (ad esempio Nesta e Kakà),la crescita di chi aveva (ambro e rino) la portata 3 volte in finale di champions...

certo,rimangono i rimpianti x un solo campionato vinto..
ma una storia così è proprio inimitabile..
grazie carletto!!
(Ezio)
Un grande saluto per un Grande Uomo...

Grazie di tutto Carletto...
"Forza Milan".............
(Emanuele.Dinho)
un grande saluto al mister a cui + ho voluto bene da quando seguo il milan...sperimo ora bene con leonardo...mi spiace solo che ancora una volta non abbiamo fatto una figurona con tutti quei ancelotti resta e leo mai in panchina.....alla fine poi quando mi dicono che kaka resta sicuro non so + quanto sia credibile come affermazione...

(kaede)
E così oggi 31 maggio 2009 si chiude un'altra pagina della gloriosa storia rossonera.

E si chiude con tanti rimpianti e tanta tristezza.
Rimpianti per quello che avrebbe potuto portare in più e tristezza per la perdita di due grandi persone quali sono Carlo Ancelotti e Paolo Maldini.
Io sono uno di quelli che negli ultimi anni ha criticato il modulo ormai obsoleto del Milan. Un atteggiamento che comunque ci ha portato ancora a primeggiare in campo internazionale, lì dove i campionati rionali, sbiadiscono al confronto.
Ma al di la di tutto resta la profonda ammirazione verso un uomo che con la sua schiettezza e la sua educazuione si è fatto ammirare anche nei momenti tristi di questo capitolo della nostra storia.
Un grande Mister una persona straordinaria un conoscitore del calcio come pochi in giro per il mondo, non uno sbruffone presuntuoso.
Spero che le nostre strade si possano nuovamente incrociare, d'altronde un famoso detto recita non c'è due senza tre, magari anche con altri compiti societari, perchè il calcio ha bisogno di gente del genere.
Triste anche per l'addio di un grande campione, una leggenda del calcio. L'ultima bandiera della fenomenale ed inimitabile squadra che tutto il mondo ricodra.
Non doveva finire così, il riconoscimento è tale che nemmeno se fosse stato uno solo a contestarti, non si sarebbe mai dovuto permettere quello scempio!
Grazie di tutto, dal profondo del mio cuore; un cuore profondamente provato dalle tante lacrime versate, dai giorni di ansia e preoccupazione degli anni bui, che sono stati spazzati via anche grazie a voi mitici ed indimenticabili fuoriclasse.
(Giovanni da Ischia)
Sono 1 di quei tifosi che ha sperato fortemente nel suo allontanamento dalla panchina rossonera...ma di fronte al suo glorioso passato prima da calciatore e poi da allenatore...CHAPEAU!!!

...GRAZIE DI CUORE!!! BUONA FORTUNA!
(Salvo da Palermo)
E' stato bello essere rappresentati da un uomo vero come te. Grazie per tutte le emozioni e per la tua immensa umiltà.

Non è possibile dimenticarti perchè il marchio che ci lasci è indelebile.
(Max RC)


Finisce qui dunque!
Finisce un’epoca, un’era straordinaria, ricca, densa di grandi e irraggiungibili emozioni.
Finisce l’epoca del Nostro Grande Capitano, dopo 902 partite ufficiali con la Nostra Maglia, dopo una serie di trionfi e di riconoscimenti che non possono essere racchiusi in poche righe, con un petto gonfio d’orgoglio, l’orgoglio del difensore più forte di sempre.
Oltre a questo, tuttavia, c’è un’altra epoca che finisce, un’epoca che, in questi momenti, ci sta passando nella mente in ogni suo singolo istante, in ogni sua singola emozione.
Finisce quì anche l’avventura di quello che continueremo sempre a chiamare “il Nostro Allenatore”, perchè 8 anni vissuti insieme ad un uomo strepitoso e un allenatore straordinario come Carlo Ancelotti ci hanno segnato nel profondo, ci hanno dato un qualcosa di indimenticabile, per certi versi irripetibile.
Lui, l’uomo che con la sua calma, la sua grande volontà, il suo essere pacato e lavorare sodo è riuscito a rialzare la testa anche dopo una Notte incredibile come quella di Istanbul, che ci rimarrà dentro per tutta la vita.
Dopo quella Notte chiunque sarebbe andato allo sbando, chiunque avrebbe cercato una via completamente nuova per ricostruire quanto andò distrutto quella Notte.
Tutti, ma non Carlo Ancelotti.
Il Mister si è rimesso lì, con la stessa attenzione di prima e, se vogliamo, con qualcosa in più.
E ce l’ha fatta, ci ha regalato nuovamente un’altra Finale, l’ha vinta e poi è andato alla conquista del Mondo.
Tutto ciò non può essere dimenticato in un attimo, il più grande allenatore della Nostra Storia merita questo e molto altro ancora, non possiamo far altro che augurargli con tutto il Nostro Cuore, lacerato e ferito più che mai nella giornata di oggi, tutto il bene che si merita, con la speranza e anche la piccola certezza che un giorno le Nostre strade si incontreranno nuovamente.
La cosa che ci consola è che la conclusione di quest’era irripetibile è stata assolutamente degna dei due protagonisti dei quali abbiamo parlato fino ad ora, e ha previsto un bellissimo lieto fine:
Siamo tornati in Champions League!!!
Siamo nuovamente nell’Europa che conta dalla porta principale, poichè siamo riusciti a conquistare oggi, con la stupenda vittoria contro la Fiorentina, a conquistare il terzo posto, divenuto il Nostro obiettivo prioritario.
È’ stata indubbiamente la vittoria del Mister, la vittoria ottenuta con la Squadra che lui ha costruito, che lui ha studiato e riproposto ogni qualvolta c’era bisogno di una risposta importante della Squadra.
Dida, Zambrotta, Maldini, Favalli, Jankulovski; Beckham, Pirlo, Flamini e Seedorf; Kakà, Inzaghi.
Questa formazione rimarrà indelebile per sempre nella Nostra memoria, l’ultima partita del Capitano e l’ultima formazione schierata da Mister Ancelotti.
La Squadra ha giocato la partita che doveva e la partita che il Mister aveva in testa di giocare: inizio molto umile, “schiscio”, di quelli che tanto ci piacciono e che tanto bene abbiamo imparato a conoscere.
Dopo un inizio con un briciolo di sofferenza, la Squadra ha iniziato a fare un grande possesso palla, prerogativa irrinunciabile del Milan targato Ancelotti.
Un possesso palla mai così preciso, puntuale e sublime in questa stagione.
Le occasioni sono iniziate a fioccare, con un incrocio incredibile colpito da uno strepitoso Mathieu Flamini e, soprattutto, grazie ad una prestazione fantastica del Nostro 22.
Nella ripresa, dopo un lavoro costante e preciso, riusciamo a finalizzare quanto di buono produciamo: dalla destra Zambro mette in mezzo, Pippo prova la conclusione e questa viene rimpallata, finendo così tra i piedi di Ricky che da due passi non fallisce. 1-0 per Noi.
Da lì in poi la Squadra continua a fare accademia, tenendo la palla sempre e comunque, con la Nostra consueta qualità.
Raddoppiamo con Alexandre Pato, che alza un pallone delizioso alle spalle di Frey dopo essere stato lanciato ancora da Kakà.
E’ un lieto fine meritatissimo per due figure che meritano un’immensa gratitudine da parte Nostra, una gratitudine senza fine.
Al contempo, dobbiamo essere bravi e forti, anche se oggi ci riesce davvero difficile, a dare il benvenuto a Leonardo Nascimento de Araujo, colui che dal prossimo 6 Luglio sarà al timone di questa Squadra e che siamo felici di accogliere.
Adesso per Noi è ora di ricominciare tutto da capo, dopo il punto messo oggi a Firenze.
Ripartiamo con queste due certezze, cioè Leonardo e la Champions League, e da quì, con entusiasmo e tanta pazienza dobbiamo ricominciare a costruire altri traguardi, altre vittorie.
Infine, completando i ringraziamenti di giornata, volevo personalmente ringraziare Massimo Reginali, che per tutta questa stagione mi ha consentito di dedicarmi alla mia passione più grande con costanza e che, soprattutto, ha messo in piedi tutta questa macchina fantastica che risponde al nome di MilanDay.
Ringrazio tutti Voi, miei lettori, che tanta pazienza avete avuto nel leggermi, condividendo o criticando quanto da me scritto.
Dico che è stata davvero una bella esperienza e spero di ripeterla anche negli anni prossimi, sempre sperando che quanto da me fatto possa essere apprezzato.
Buona Estate Fratelli e Sorelle RossoNere, a presto e sempre...
FORZA MILAN!!!




[...]

Fiorentina - Milan

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fa paura dirlo ma...
sembra di rivedere

lo spettro Napoli

dello scorso campionato

Avevamo, nonostante tutto,

raddrizzato un campionato che addirittura,

prima della gara interna con la Juventus,

ci portava a fare "audaci" pensieri scudetto, poi...

il pareggio con la Juventus,

la sconfitta di Udine ed il tonfo con la Roma

Adesso il peggior avversario

nel nostro peggior momento

per tentare di evitare i preliminari Champions

A Firenze,

dove non vedono l'ora di rifarci lo scherzo di un anno fa,

con un mare di problemi soprattutto mentali

La questione Ancelotti,

la pessima figura mondiale fatta

con l'addio del Capitano,

Maldini che si lamenta

(anche giustamente ma...
aspettare una settimana, no ?),
la Società che con due righe imbarazzanti

(Maldini merita di più)
risponde al Capitano

...ma perchè non si sono detti tutto a quattr'occhi

senza dare questa spiacevole sensazione di

separati in casa ?

mah...

E' vero che il Milan, storicamente,

da il meglio di se nel dentro o fuori

è vero che la Fiorentina "galleggia"

un po' per le disgrazie altrui,

un po' per gli "aiutini" che non le vengono mai negati

Ma perchè il Milan si è ridotto a giocarsi tutto

in una piazza ostile,

quando aveva tutto per evitarlo ?

Il preliminare porta due grandi insidie

1) Non c'è più il salvagente della testa di serie
e, quindi,

il rischio di incontrare una "grande" è concreto

2) se si vuole la certezza della partecipazione Champions
per fare mercato...

quando lo faremo ?

Quando i pezzi migliori si sono già accasati ?

La partita di Firenze non è dura...

E' DURISSIMA !

A chi tifa, come noi,

non rimane che dare tutto dagli spalti e

credere nell'impresa,

sperando che anche chi va in campo...

FORZA MILAN !




[...]

la NOSTRA Inter

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Perchè la "nostra" Inter ?
Perchè anche noi (Milan Day) come la vera storia di Milan ed Inter abbiamo fatto un percorso comune con chi poi ha deciso di distaccarsi.
Il distacco, nel nostro caso, fu prodotto da differenza di opinioni sull'esprimersi riguardo al Milan ed amici che facevano parte della stessa comunità.
Ragione ? Torto ? Non importa
Il fatto è che al momento del distacco noi, sul nostro forum, pubblicizzammo la loro nascita :
cit. del 19/09/2007 su Milan Day's Forum :

"Mi piace farvi notare la nascita di un nuovo forum sul Milan
http://liberamentemilan.devil.it/index.php

E' un forum dove si parla della nostra comune passione

Troverete vecchi amici

VISITATELO
"
perchè era giusto che chi condivideva le loro idee, sapesse dove trovarli.
Loro iniziarono a dipingerci come il male assoluto
(vi ricorda qualche cosa del pre calcipoli ?... non vinciamo perchè...)
Tant'è.
Dopo un primo periodo di amarezza per gli attacchi e di discreto esodo da noi a loro...
iniziarono i "ritorni"
e le frasi più gettonate dei rientri erano
"non si può vivere sempre incazzati con il mondo"
"doveva essere uno spazio libero, ma è uno spazio libero solo di pensarla come loro"
"non si può discutere civilmente"
Non è questo che ci interessava.
Erano fatti loro.
Come l'Inter con il Milan però sono costantemente a guardare cosa facciamo, cosa diciamo, cosa scriviamo.
Noi il Milan Day, loro si fanno un blog (potevano essere da meno?) e lo chiamano... Milan NIGHT
Io, creatore del Blog, Massimo, loro... Minimo
Pubblichiamo un pezzo con titolo MILAN DAY PRIDE e loro... MILAN NIGHT PRIDE
Ne pubblichiamo un altro come "l'ultile idiota" e loro... "l'inutile idiota"
Non vi sembra l'Inter che insegue il Milan in ogni cosa ?
Francamente, a noi come dicono nella lingua di Gianclint,
"ce ne po' fregà de meno"
andiamo avanti per la nostra strada,
stiamo arrivando a 1500 utenti,
mettiamo su un sito, una webtv
...possiamo preoccuparci di chi "rosica" ?
Le loro, fino ad oggi, erano solo precise allusioni ma, visto che nell'ultimo pezzo si cita espressamente MILAN DAY

caro guru de'noantri
ti rispondo

Il pezzo in questione ha questo titolo :
BORN TO SUPPORT O NATI PER SERVIRE ?

Ma tu, guru de'noantri, non più tardi di due anni fa, non supportavi Mauro Suma ?
Sbaglio o
eri tu che iniziavi le tue mail a lui indirizzate con "ADORATO DIRETTORE",
che mi telefonavi facendomi accendere la TV per farmi notare CON ORGOGLIO che la cravatta indossata da Suma era un tuo regalo,
che tempestavi di messaggi MaxRC perchè inviasse mail di supplica al direttore affinchè riaprisse il suo sito chiuso per le offese ricevute,
che dicevi di non poter stare senza un VERO MILANISTA come lui ?
Cosa eri

un SUPPORT o un SERVO ?

Ma soprattutto
COSA CA..O

(perdona i puntini ma non riesco ad usare con dimestichezza il tuo linguaggio)
TI FREGA !

- Se nella tua notte (night... cosi, forse, capisci l'allusione) siete 300 tutti giovani e forti
e nel nostro giorno (day... anche qua ti do l'aiutino per capire) siamo tutti morti
- Se nella tua notte (ora, però, non ti aiuto... dai che ce la puoi fare) siete un'oasi di libertà
mentre nel nostro giorno vige la dittatura più bieca
- Se nella tua notte siete tutti fini conoscitori della materia calcio
e nel nostro giorno siamo solo dei "sUmari"
- Se nella tua notte siete LIBERI di chiamare "nano maledetto" Silvio Berlusconi
e noi non ne siamo capaci perchè servi del potere
- Se nella tua notte esiste la verità assoluta sul Milan
mentre nel nostro giorno siamo talmente ciechi da non vedere la luce che viene dal vostro buio
- Se nella vostra notte siete occupati a festeggiare la vostra più "GRANDE VITTORIA"
e nel nostro giorno "...sono presi ad organizzare un raduno dove finalmente potranno confrontarsi gli innamorati, i malati, i concepiti, le ciliegie, i lunedì, i mercoledì, i tifosi di pippi e della pappa… e via discorrendo…! Praticamente una puntata di Star Trek sarebbe esteticamente più valida visti i personaggi…
Oggi festeggiamo la sconfitta di questi fanatici che non fanno altro che beatificare il presente senza essersi accorti che quello che beatificano non c’è più, che questi tifosi hanno solo fatto il male di questa squadra…facendo da gran cassa a Suma e al suo “carro” ormai indirizzato inesorabilmente verso il burrone…!"
- Se nella vostra notte quello che avete detto in "IN QUESTI 5 ANNI" (consiglio: resetta il cervello -se ti è possibile- perchè son circa 2 ANNI che siete nati, quindi...) "SI E’ TUTTO AVVERATO"
mentre nel nostro giorno sono 2 anni e otto mesi di continui sbagli
Ripeto
(così forse ti sarà più chiaro)
COSA CA..O
TI FREGA ???

... due... tre... quattro và (non facciamo i tirchi)
1) ma com'è che noi apriamo un sito e voi lo chiudete ?
2) ma com'è che noi apriamo una webtv e voi non avete meglio da fare che PARLARNE ?

3) ma com'è che noi allarghiamo i nostri staff e voi (vedo nella home del blog) avete una lista amministratori che ricorda sempre più "la grande fuga" ?

4) ma com'è che chi ha provato il giorno e la notte si ritrova, sempre più, in pieno sole ?

Sai, caro guru de'noantri
se tu ti fossi limitato, come sempre, a scopiazzare per avere idee che ti permettessero di aggiornare un blog che posta "una tantum"
oggi non leggeresti tutto questo
Quanto mi arriva un invito a leggervi, di solito, lo faccio per farmi due risate tra amici durante le nostre riunioni staff perchè, sai...
tra decisioni serie da prendere per il blog, il forum, la webtv, il sito... ogni tanto due belle risate aiutano a ritemprarsi e riprendere con voglia il lavoro.
Comunque capisco che nel tuo "mondo notte" tu ti senta un guru e ti immagino un po' come Petrolini nel famoso pezzo teatrale su Roma
"e Milan Night
risorgerà più bello
e più superbo che pria"
"bravo"

"grazie"
Voglio concludere con un consiglio che un giorno (07/05/2008) mi scrisse una tua fan
"Lasciaci perdere! Siamo troppo alti per te!"
ADOTTALO !
Io, fino a che non ci citi esplicitamente, lo faccio.
Non mi costa alcuna fatica e... vivo meglio
FALLO ANCHE TU

...ne va della tua bile

Ciao e
Buona Salute Mentale

PS
come vedi, caro Giancarlo, ti rispondo !
Non mi piace farlo nella "tua notte",
preferisco il "nostro giorno" ma
TI RISPONDO
anche se, francamente,
spero sia l'ultima perchè
VIVIAMO TUTTI MEGLIO
...non trovi ?

secondo me è un errore
continuare a leggere cosa scrivono in questo blog,

è un errore interessarsene,

è un errore dar loro importanza e di riflesso

è un errore rispondere.

Ho imparato a mie spese nella mia vita,

che lo schiaffo più bruciante,

è quello di infliggere al tuo prossimo
la pena della tua indifferenza.

Il mio consiglio è:

cancelliamo il link di questo blog dalla nostra mente.

Dice ma è offensivo, per una intera comunità.

Vero,

ma il mondo del web è così, non ci sono regole,

si può scrivere tutto e il contrario di tutto, purtroppo.

Il mio secondo consiglio è:

continuiamo a vivere nella nostra oasi felice,

che di essere come loro
,

come i contestatori della sud,

come gli specialisti delle mail di invettive
alle trasmissioni sportive,

non ce ne può fregare de meno

(Francesco The Doc)
---
Noi
siamo quelli ancorati
ad un passato fatto solo di riconoscenza,
che non sanno vedere
la misera e vergognosa realtà del momento,

voi
siete quelli che predicono il futuro,
che "tutto ciò che è stato detto negli ultimi
cinque anni si è avverato";

noi
siamo quelli che fanno del servilismo
e del leccaculismo nei confronti di Suma
una ragion d'essere,

voi
siete quelli che invece leggono
il libro di Giancarlo Dotto su Van Basten,
"perchè ogni milanista
che capisce di calcio dovrebbe averlo";

noi
siamo quelli che non accettano,
da buoni bacchettoni,
che qualcuno si azzardi a criticare i nostri giocatori,
anche quando ormai, vecchi e logori,
si trascinano tristemente per il campo,

voi
, invece, siete quelli che invitano Berlusconi
a levarsi dai coglioni
e che fischiano ed espongono deliri
durante il giro di campo di Paolo Maldini.
Mi permetto di prendere in prestito
proprio una frase del Capitano,
che quanto mai calza a pennello:

"sono orgoglioso di
non essere uno di voi...
"

(Guglielmo Mastroianni)

[...]

Milan-Roma 2-3

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E’ una giornata molto triste quella che si è vissuta oggi a San Siro, una giornata molto difficile da digerire ma che, al tempo stesso, risulterà indelebile nella Nostra memoria.
La sconfitta, arrivata in circostanze particolari e con un arbitraggio che, per la prima volta in questa stagione, ci sentiamo assolutamente di definire scandaloso per il momento passa in secondo piano.
Vogliamo aprire questo post-partita iniziando dalla fine, dal momento in cui tutto lo stadio si alza in piedi e offre a Paolo Maldini un saluto intenso, commosso e lunghissimo.
Il Capitano, inizialmente accolto da ottantamila sciarpe con il suo nome, cala il sipario su San Siro nel modo più naturale ed elegante possibile, con la sua solita classe, con il suo orgoglio immenso e con un Cuore RossoNero grande così!
Abbiamo perso tutte le parole e gli aggettivi in quel momento, eravamo solamente increduli e incantati vedendo per l’ultima volta il Mitico Numero 3 sotto il Nostro cielo, dentro il Nostro Stadio.
Ci spiace molto per la Curva Sud, che nonostante la contestazione allo stesso Capitano, arrivata all’apice con l’esposizione della bandiera di Franco Baresi, non è riuscita minimamente a rovinare l’elogio per questo monumento vivente.
Ci spiace dirlo, ma questo gruppo di tifosi (anche se facciamo fatica a definirli tali), non merita nemmeno per un secondo (figurarsi per 25 anni) di essere rappresentato da Paolo Maldini.
Venendo alla partita, che ci vede uscire sconfitti per 3 reti a 2, va detto che in virtù della vittoria della Juventus e del pareggio della Fiorentina, tutto è stato rimesso in discussione.
I bianconeri ci riagganciano al secondo posto e, anzi, se consideriamo gli scontri diretti, ce lo rubano anche.
Per quanto riguarda la Fiorentina, con questo pareggio si mantengono a tre punti di distanza in vista dello scontro diretto di domenica prossima, decisivo in chiave Champions.
Purtroppo, è un lite motive di questa stagione, ogni volta che la Squadra arriva al momento decisivo, il momento in cui chiudere definitivamente ogni discorso su qualsiasi fronte, si perde.
E’ proprio questo quanto accaduto oggi, sebbene non tutte le circostanze dipendano esclusivamente dalla Squadra.
Inizialmente, il Mister schiera Nelson tra i pali; Flamini, il Monumento vivente, Beppe Favalli e Marek in difesa; a centrocampo rientra David Beckham, che fa coppia con Andrea Pirlo e Massimo Ambrosini; sulla trequarti agisce Ricky Kakà, mentre le due punte di ruolo rispondono ai nomi di Alexandre Pato e Pippo Inzaghi.
Sin dalle prime battute si nota subito che, causa anche la temperatura torrida, la Squadra fa molta fatica a tenere un ritmo accettabile e a mantenere il controllo della partita, che passa quindi tra le mani dei giallorossi.
La Roma, infatti, corre molto di più e molto meglio, e inizia subito a crearci dei fastidi con i suoi tocchi rapidi, le sue incursioni veloci in area e le sue verticalizzazioni.
L’unico che sembra avere più gamba e più inventiva tra le Nostre file è David, che pesca con un lancio incredibile il Nostro numero 7, sulla cui conclusione Arthur devia clamorosamente, ma non agli occhi del direttore di gara, che inizia così il suo show.
Su un calcio di punizione inesistente, poichè Pirlo tocca evidentemente il pallone, è proprio la formazione giallorossa a passare in vantaggio, con un sinistro imparabile di Riise.
Sullo 0-1 la Squadra prova una reazione, ma le energie non sono esattamente il massimo e ne esce fuori un gioco un po' confusionario, poco geometrico e razionale. Il primo tempo, quindi, si conclude così.
Nella ripresa si vede subito Clarence, che subentra proprio al migliore del primo tempo, David Beckham, uscito per un problema fisico.
Cambia anche il Nostro schieramento tattico, con Ambro e Andrea mediani davanti ai quattro difensori, Ricky, lo stesso Clarence e Patinho sulla stessa linea a supporto di Pippo Nostro.
I risultati iniziano a vedersi a poco a poco, con Ricky che entra progressivamente in partita, creando non pochi grattacapi sull’out di destra.
Mentre la Squadra cresce, su un pallone vagante sul quale Juan scivola, è Pippo ad avventarsi sul pallone, e il difensore giallorosso alza clamorosamente la gamba falciando letteralmente il Nostro numero 9.
Ma se bisogna fare i fenomeni, chiaramente il signor De Marco è in prima fila e, ovviamente, è tutto regolare.
Fortunatamente, ancora dalla destra, riusciamo a sfondare con il 22, che mette un pallone in mezzo, girato immediatamente da Pippo: Arthur respinge e sulla ribattuta arriva puntuale Ambro, che spara in gol tutta la Nostra rabbia.
La gara, ad ogni modo, non è terminata.
Con lo scorrere dei minuti correre indietro si fa sempre più duro, e la Roma, avendo inserito Menéz, può beneficiare di un giocatore fresco nelle ripartenze.
È proprio quest’ultimo a concludere in rete il gol del nuovo vantaggio giallorosso.
Non passano nemmeno 60 secondi quando sempre dalla corsia destra e sempre dai piedi del Magico 22, viene messo un altro pallone in mezzo ed è ancora Ambro il più abile a sfruttarlo.
Pareggiamo subito e possiamo giocarci l’ultimo quarto d’ora provando a vincere. Tuttavia accade l’esatto contrario, con una punizione letale al limite dell’area concessa dai Nostri e sulla quale Francesco Totti non perdona.
Non è finita quì, specialmente per quanto riguarda il fenomeno De Marco: bella incursione sulla sinistra di Zambro, subentrato a Janku nel corso della ripresa, e Gianluca viene anch’esso falciato irregolarmente.
C’è bisogno di raccontarvi la decisione del direttore di gara?
Pensiamo si possa anche sorvolare.

Ci resta una sola immagine di questa giornata, l’immagine che più ci ha commosso, che più ci ha fatto battere il cuore e che più ci ha emozionati:
l’immagine del Capitano, di questo immenso Campione, al quale dobbiamo dire un GRAZIE di indecifrabile lunghezza.
Bisogna alzare la testa Ragazzi, alzarla anche per il NOSTRO CAPITANO, per regalargli l’ennesima grande gioia e l’ennesimo traguardo raggiunto...
FORZA!!!





[...]

Milan - Roma

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una domenica per cuori forti
un San Siro stracolmo
pronto a riversare tutto
il suo affetto,
la sua stima,
la sua gratitudine
per quel ragazzino che al debutto
era "solo" il figlio di Cesare
ed oggi è
fulgida storia RossoNera
Un quarto di secolo
rappresentato da grandi vittorie,
accompagnando il Milan
da terza (forse) potenza italiana
al club più titolato al mondo
Ma più che le vittorie,
un quarto di secolo pieno di orgoglio per come
noi RossoNeri
ci siamo sentiti rapresentati per
stile, correttezza e lealtà.
Sotto il nostro cielo, dentro il nostro stadio
prepariamoci a salutare un
monumento Milanista
Lo stesso San Siro stracolmo
vibrerà anche per colui che
da giocatore e da allenatore
ha contribuito in maniera importante
a far di noi i tifosi della
prima squadra del pianeta terra.
Carlo Ancelotti (forse) ci lascerà ma
al di là che possa essere più o meno giusto
non potremo mai dimenticare
quel canto "forza lotta vincerai"
e quei "forza Milan"
immancabili ad ogni fine intervista
Chiunque arriverà speriamo solo abbia
la stessa sensibilità,
lo stesso attaccamento e gli stessi risultati di
"Carletto"
Alla fine della gara vorremo, poi,che
lo stesso stracolmo San Siro
esplodesse in gioia irrefrenabile
per aver la possibilità di risentire
nei metà settimana della prossima stagione
quella musica che sentiamo nostra...
dentro la carne RossoNera
Non sarà una domenica facile per il
CUORE ROSSONERO

...ma che bello viverla!



[...]

La pagella di un Milanista...

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allo scudetto interista

Innanzitutto
congratulazioni

perchè al di là degli sfottò,

della umana "rabbia",

della stizza per gli "aiutini",

quando una squadra vince

è giusto congratularsi per il traguardo raggiunto.

Noi Milanisti siam fatti così,

come ci ha insegnato la nostra Società

ed il nostro Capitano

(che stringeva la mano all'avversario

in quel famigerato Juve-Milan di bertiniana memoria)

Sarà perchè sappiamo vincere ma

anche e soprattutto perdere ?

Non lo so,

ma quello che certamente so è che

A NOI

piace comportarci così

Detto questo...

voglio dirvi (attraverso i voti)

come giudico la stagione interista

(...nessuno se la prenda, è solo il mio pensiero...

e , penso, di poterlo esprimere nel mio blog)





SQUADRA
: 8
Indubbiamente un ottimo risultato.
E' stata la più costante e quella che non ha mai mollato.
Ha avuto, come le altre, i suoi infortuni e i suoi momenti delicati ma ne è sempre uscita alla grande.
Ha sempre, anche dopo la delusione Champions, creduto nel raggiungimento del traguardo e non ha mai altalenato le prestazioni incontrando le "grandi" o le "piccole" del campionato.
Un mix di determinazione e forza spaventoso che le fa onore e che la rende, senza ombra di dubbio, meritevole di questo scudetto.






ALLENATORE : 5








A
dir la verità, ero tentato a scrivere 4 perchè...
- è stato preso per la Champions League ed il risultato è lo stesso dell'Inter di Mancini

- lo scudetto, lo stesso Mancini aveva dimostrato di poterlo vincere
- la sua Inter ha "deliziato" molto meno di quella di Mancini, tanto che ad oggi non abbiamo ancora capito la "novità" portata in Italia dal portoghese
- si è "aggrappato" ad uno straordinario (in Italia) Ibrahimovic tanto da chiedersi cosa sarebbe successo se lo stesso Ibra avesse avuto la disavventura di Gattuso
- è stato indisponente, offensivo, sleale, antisportivo, polemico a tal punto che persino la "parte sana" della sua tifoseria ha provato imbarazzo ad ogni sua uscita
- nella sua "onnipotenza" è stato persino poco intelligente quando ha sempre e costantemente sminuito il valore degli avversari perchè, è risaputo, una vittoria è sempre molto più esaltante e storica se ottenuta contro avversari forti e degni di rispetto. A seguire gli "apprezzamenti" che ha sempre avuto per gli altri verrebbe da dire : "dov'è l'impresa? Ha vinto contro... nessuno!"





SOCIETA'
: 3







Non ha imparato niente dalla lezione post calciopoli quando, impossessandosi del titolo di
"onesti", calpestava la dignità e l'orgoglio di milioni di tifosi avversari facendo finta, senza pudore,
di non ricordare il proprio passato non certo limpido ed immacolato, anzi...
- Continua ad indignarsi per il cartello tirato su da Ambrosini nella festa Champions, ma non dice una parola su quello di Materazzi o sulle pesanti offese di Cambiasso allo stesso Ambrosini.
- Si indigna per i cori razzisti a Balotelli, ma sminuisce il "fogna d'Italia" o "colerosi" rivolti dalla sua tifoseria ai tifosi del Napoli
- Ricambia i complimenti delle rivali storiche con un irrisorio "grazie per il regalo, troppo gentili, non ci aspettavamo tanta generosità" rivolto a Milan e Juventus
In tempi non sospetti,
su questo blog,

quando si ebbe l'annuncio di

Mourinho all'Inter

scrissi

"Dio li fa e poi li accoppia"
... la storia mi ha dato ragione

Una cosa mi sento di chiedere

alla società neroazzurra

(anche se so già che sarà "mission impossible")

Per favore
non ostentate i 17 scudetti...
almeno

2
SON TAROCCHI !


[...]

Udinese-Milan 2-1

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Dopo più di due mesi, purtroppo, in casa RossoNera è nuovamente il tempo di parlare di un’altra sconfitta, la settima di questo Campionato e, proprio come accaduto l’ultima volta, ancora per 2 reti a 1.
Quel che più brucia, tuttavia, è quello che si è più volte verificato in questa stagione e che possiamo tranquillamente definire come il filo conduttore di tutte le Nostre battute d’arresto:
questa Squadra, ogni tanto, sbaglia completamente approccio e mentalità, con la conseguenza che non entriamo mai in partita.

Anche stasera infatti l’Udinese ci è stata nettamente superiore per organizzazione tattica e corsa, doti che alla lunga hanno ricompensato con un giusto risultato la formazione bianconera.

Ci aspettavamo, come ampiamente detto ieri in sede di presentazione della gara, un Udinese che avrebbe fatto della grande corsa, delle geometrie di D’Agostino e della velocità dei suoi attaccanti le sue arme fondamentali per metterci in difficoltà.

Al contempo, non era certamente questo il Milan che ci aspettavamo, un Milan a tratti davvero irriconoscibile.

Andando con ordine, il Nostro Allenatore non potendo contare sugli squalificati Beppe e David Beckham, schiera dal primo minuto il rientrante Nelson tra i pali, la linea difensiva composta, da destra a sinistra, da Zambro, Senderos, il Capitano alla sua novecentesima presenza in RossoNero e Marek Jankulovski; a centrocampo agiscono Mathieu Flamini, Andrea e Ambro, mentre Clarence si posiziona sulla trequarti, cercando di ispirare Ricky e Patinho davanti.

L’inizio della gara è subito eloquente rispetto a quanto detto pocanzi:

la Squadra è lenta, prevedibile e fa fatica a trovare i giusti spazi e le giuste distanze tra i reparti.
Inoltre, il poco movimento senza palla rallenta ulteriormente un gioco molto sterile e di occasioni ne arrivano ben poche, anche perchè il numero di palloni persi e di passaggi sbagliati è sin da subito esponenziale.

Di questo Nostro gioco così prevedibile, naturalmente, ne approfittano i nostri avversari, per i quali diventa molto facile chiudere le Nostre fonti di gioco e tutte le possibili alternative di passaggio al portatore di palla, facendo si che questi la porti a lungo, senza mai avere un’opzione nitida.

La fase difensiva dell’Udinese, pertanto, risulta efficace e la squadra di Marino può anche osare di più in avanti, proprio come quando, al trentesimo del primo tempo, è D’Agostino ad imbeccare meravigliosamente Floro Flores, steso irregolarmente dal Nostro Capitano.

Calcio di rigore per loro e ammonizione per il Monumento.

Dal dischetto va D’Agostino che non fallisce, sebbene Nelson intuisca il lato della conclusione. Sull’1-0 per loro la Nostra partita diventa ancor più complessa di quanto non lo fosse già stata fino a quel momento.

Siamo confusi e lo è ancor di più il Nostro gioco e le Nostre idee. Terminiamo, dunque, un primo tempo con molte ombre.
Nella ripresa c’è subito spazio per SuperPippo, subentrato ad un Mathieu oggi meno energico del solito.

Quando la Squadra accenna alla reazione, con un contatto molto dubbio ai danni di Ambro in area di rigore, ecco che arriva, come da copione di serate come questa, il raddoppio degli avversari su situazione di calcio da fermo.

Da un calcio d’angolo dalla sinistra, infatti, il pallone giunge in qualche modo al solissimo e indisturbato Zapata, che non ha alcuna difficoltà a battere Dida con un piattone destro da pochi passi.

2-0 per loro.

A questo punto della gara il Mister non può far altro che tentare il tutto per tutto:
escono Clarence e Pato per far posto rispettivamente a Dinho e Sheva, cambiando il Nostro schieramento tattico da un 4-3-1-2 ad un superoffensivo 4-2-3-1.
La musica, tuttavia, non cambia, ed è anzi ancora l’Udinese a far la partita ora che gli spazi sono tutti a loro favore.

Nelson è strepitoso in due circostanze, evitando il tracollo definitivo.

La reazione della Squadra è tardiva, e il gol che accorcia le distanze arriva solamente a 50 secondi dalla conclusione del match con un colpo di testa di Ambro.

Finisce così, con tanta amarezza e tanto rammarico per aver rimesso in discussione la faccenda secondo posto, in attesa naturalmente del risultato di domani della Juventus.

Abbiamo sprecato il primo match point per la qualificazione alla prossima Champions League, ma dobbiamo assolutamente farlo domenica prossima contro la Roma.

Forza Milan!


[...]

Udinese - Milan

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20 gennaio 1985 / 16 maggio 2009
un quarto di secolo di storia
RossoNera
e
LUI l'ha scritta in modo indelebile
5
Champions League

5
SuperCoppe europee

2
Coppe intercontinentali

1
Coppa del Mondo per club

7
Scudetti

5
SuperCoppe italiane

1
Coppa Italia

degno capitano del

club più titolato al mondo

Il Dio del Calcio

ha deciso di far coincidere la sua

gara
900 con la nostra maglia
proprio sul campo che
lo vide esordire poco più che sedicenne.

E' strano come, mentre viviamo la storia,

quasi non ce ne accorgiamo...

chissà, forse dai primi di giugno,

ci accorgeremo di un'assenza

che ci peserà come un macigno

ed allora sarà...

LEGGENDA !

Grazie Capitano

non solo per le vittorie ed i trofei

GRAZIE

per come ci hai rappresentato

in ogni angolo del pianeta terra


La settimana RossoNera che ci stiamo lasciando alle spalle è stata costellata, in gran parte, da buone, buonissime notizie.
Sin da martedì, quando cioè la Squadra è stata impegnata in un’amichevole contro la nazionale albanese a Tirana, le note liete non sono mancate e quella più bella, senz’altro, porta il nome di Rino Gattuso.

Il Nostro Campione, infatti, dopo poco più di cinque mesi dal tremendo infortunio contro il Catania lo scorso 7 Dicembre, ha ripreso a correre, scattare e, soprattutto, indossare la Nostra Maglia in una partita vera.

La condizione non è ancora ottimale, ma la voglia e l’adrenalina del Nostro numero 8 sono sempre le stesse.

Tra le altre note positive ci sono da considerare le condizioni di Andriy Shevchenko, di Alexandre Pato e di Dinho, autore anche del gol che ha sbloccato la situazione.

Oltre alla gara di Tirana, ad aumentare il Nostro buon umore ha contribuito anche la notizia del rientro in gruppo di un certo Alessandro Nesta, che non abbiamo mai avuto il piacere di vedere in campo in questa stagione, ma che vediamo già scattante e con quella cattiveria agonistica tale da far ricredere tutti coloro che lo davano già per finito.

Con questa ventata di notizie positive si può, dunque, arrivare ad un’altra tappa fondamentale per quanto riguarda l’avvicinamento al Nostro grande obiettivo.

Una tappa difficilissima, contro una delle squadre più in forma di tutto il Campionato, vale a dire l’Udinese.
La formazione di Marino, infatti, è stata protagonista di una stagione a correnti alternate: molto bene all’inizio, in netto calo nella fase clou del girone d’andata, tra cui compresa anche la gara di andata, e la lenta ripresa fino all’ottima condizione psico-fisica nella quale si trovano adesso.

E’ una squadra, quella friulana, pur avendo qualche limite nella fase difensiva, compensa il tutto con un grande dinamismo e una grande velocità davanti, dove giocatori del calibro di Quagliarella e Pepe sono in grado di sfruttare alla grande queste caratteristiche.

Tuttavia, il vero fulcro del gioco bianconero prende il nome di Gaetano D’Agostino, regista basso dal piede felpato e capace di innescare, con i suoi lanci precisissimi, tutto l’ordigno offensivo di Marino.

A ciò si aggiunge anche un grande lottatore in mezzo al campo, tale Inler, dotato tra l’altro di un gran tiro da fuori area.

Se a queste caratteristiche aggiungiamo, come detto pocanzi, che la loro condizione psico-fisica è al livello ottimale comprendiamo facilmente quanto sarà difficile domani sera al Friuli.

La gara d’andata, da questo punto di vista, non farà certamente molta storia, in quanto loro arrivavano, forse, nel momento peggiore della loro annata, ma ciò comunque non intacca minimamente la grandezza della Nostra prestazione, fatta di qualità, tocchi, velocità e tanti spazi creati e sfruttati in avanti.

Due gol di Pato, due di Kakà e uno di Clarence furono la giusta ricompensa per quanto dimostrato e creato quella sera. Domani, ad ogni modo, dobbiamo essere consapevoli che questo ricordo caricherà molto i nostri avversari, li aiuterà ad avere, se necessario, ancor più stimoli e motivazioni, nel tentativo di vendicarsi per quel pesante 1-5.

Tenuto in considerazione questo e tutto quello detto finora, la Squadra dovrà essere brava a riproporre la qualità e l’organizzazione offensiva che tanto fu decisiva quel 21 Dicembre, consapevole del fatto che i limiti della retroguardia friulana ci sono e vanno sfruttati in quanto tali.

Naturalmente non dobbiamo dimenticarci della grande attenzione e della grande concentrazione che va tenuta per tutti i novanta minuti, poichè con la velocità e il dinamismo dei loro attaccanti anche Noi, se non disposti o concentrati a dovere, possiamo andare in difficoltà.

E’ bene rinfrescarsi i polmoni con tutte le notizie positive della settimana, ma in questo momento crediamo che la cosa fondamentale, per la Nostra Squadra, sia di tenere molto alta la soglia dell’attenzione ed entrare in campo con la giusta cattiveria e la giusta voglia di ottenere questi tre punti fondamentali.

In chiusura è impossibile non fare un pensiero per il Nostro formidabile Capitano, il monumento per il quale, ormai, sono terminati tutti gli aggettivi.

In quel di Udine, infatti, proprio dove quel lontano 20 Gennaio 1985 iniziò la sua storica carriera, festeggia domani, nell’ultimo anno della sua attività agonistica, le 900 (si avete capito bene, 900) partite con la Nostra Maglia indosso.

Non possiamo far altro che gonfiare il petto e tenerlo bene in fuori di fronte a questa fantastica emozione che abbiamo nel dire che il Nostro Capitano si chiama Paolo Maldini.

Infine, diciamo alla Squadra che dobbiamo fare questo passo per avere l’aritmetica certezza del Nostro accesso a quelle fantastiche Notti,
diamo tutto ciò che abbiamo

Ragazzi!


[...]

Signori... si nasce!

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Il Principe, ridendo e scherzando,
disse una grande verità !

Leggete questa
:
11/05/2009
FRANCESCO DE LUCA
Diciannove mesi fa, quando rimisero piede nella cosiddetta Scala del calcio dopo anni di patimenti in C1 e B, il Napoli e i suoi tifosi vennero accolti nel peggiore dei modi.
Il 6 ottobre 2007 gli ultrà interisti intonarono cori razzisti ed esposero striscioni come questi:

«Napoli fogna d’Italia»

«Partenopei Tubercolosi»

«Ciao colerosi»

Per queste offese il giudice sportivo Tosel decise di chiudere per una partita l’anello superiore della curva Nord.

E un tifoso napoletano, Giuseppe De Blasi, decise di ricorrere al giudice di pace di Napoli, chiedendo un risarcimento per il «danno esistenziale» subìto allo stadio Meazza, abbandonato frettolosamente dopo aver letto e ascoltato quegli insulti.

Il giudice di pace Renato Marzano sanzionò l’Inter
,
ritenendola oggettivamente responsabile per quanto accaduto,

e la obbligò a versare al tifoso

1.500 euro

A distanza di un anno e mezzo
il club di Moratti

ha proposto ricorso al tribunale civile

attraverso gli avvocati napoletani Bruno Cimadomo e Francesco Picca.

I legali sollevano una serie di eccezioni tecniche, tra le quali

- l’incompetenza territoriale del giudice di pace di Napoli,

- la «non colpevolezza» dell’Inter per l’esposizione di quegli striscioni,

- la mancanza di «titolarità» del diritto leso da parte di De Blasi

(«Se si parla di categoria di ”napoletani” si potrebbe arrivare al danno di natura esistenziale di un paio di milioni di persone...»).

Prima udienza fissata il 22 ottobre.

Sullo sfondo di questa storia, come nota l’avvocato Raffaele Di Monda, legale di De Blasi e presidente di «Programma innovazione Napoli»,

«
c’è il comportamento di Moratti, che si è indignato per i cori a Balotelli, chiedendo provvedimenti severi contro il razzismo, e invece nel caso degli striscioni contro i napoletani non ha preso posizione».
Peraltro, rileva il legale, l’atto di De Blasi era simbolico.

«Una questione di principio, non abbiamo chiesto l’esecuzione della sentenza».
Ma, dopo il ricorso dell’Inter,
si procede:

Moratti paghi i
1.500 euro

fonte: il Mattino di Napoli

Ringrazio l'amico Piero
per averla postata sul nostro forum

Lo ringrazio perchè...

NE AVETE
,
forse,

SENTITO NOTIZIA

(come, ad esempio, "kakà al Real")
SU I PIU' IMPORTANTI
MEDIA NAZIONALI
?
Alla faccia dei

"media controllati da Berlusconi"

si è taciuto..
.
E SI TACE

sull'ennesima prova di

stile e signorilità

da parte del presidente di tutti gli onesti

...il Principe, chiuderebbe così :


[...]

Milan-Juventus 1-1

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Finisce in pareggio il big match di San Siro, una partita nella quale, ad essere del tutto sinceri, ci aspettavamo tutto un altro Milan.
Naturalmente va considerata la forza e la grande prova d’orgoglio offerta dalla formazione bianconera, ma l’intensità e la qualità di gioco espressa dalla Squadra nelle ultime uscite ci aveva proiettato verso questa sfida in modo diverso.
Ad ogni modo, il punto ottenuto stasera è sicuramente un risultato positivo in ottica secondo posto, visto che riusciamo a mantenere invariato il vantaggio sulla formazione di Ranieri a tre giornate dalla conclusione del Campionato.
Chiaramente non riusciamo ad avvicinarci alla vetta visto il pareggio di oggi della capolista, ma come più volte ripetuto il sogno scudetto non si è frantumato stasera, bensì molte settimane fa.
Per quanto riguarda la Nostra partita, il Mister recupera Kakà, dopo una settimana abbastanza travagliata per il Nostro 22, ma in extremis non riesce a presentare Nelson tra i pali.
Giochiamo, quindi, con Zeljco Man in porta, la linea difensiva composta dal rientrante Mathieu Flamini sulla destra e Zambro sulla corsia opposta, con la zona centrale presidiata dal Capitano e da Beppe Favalli.
A centrocampo confermatissimi David, Andrea e Ambro, così come confermatissimi sono i tre che compongono il Nostro reparto offensivo e che rispondono ai nomi di Clarence Seedorf, Ricky Kakà e Pippo Nostro.
L’inizio di gara è caratterizzato da un ritmo abbastanza lento e da una lunga fase di studio di ambo le parti: da un lato c’è una Juve molto ben organizzata, che cerca subito di non scoprirsi e di fare della compattezza la sua arma vincente.
Dall’altra, invece, ci siamo Noi, che teniamo in mano il pallino della gara con il Nostro consueto possesso palla, non alzando più di tanto l’intensità della manovra, causa anche di un ottimo pressing apportato dagli uomini di Ranieri.
A far le spese di tutto ciò è sicuramente lo spettacolo, visto che le occasioni da gol, per entrambe le parti, arrivano con il contagocce.
Per quanto ci riguarda, la palla più pericolosa di tutto il primo tempo capita sui piedi di Pippo, che si destreggia benissimo in area di rigore e, una volta liberatosi dalla marcatura di Chiellini, spara alto con il sinistro un ottimo pallone.
Altra situazione pericolosa per Noi è quando, dopo una bella incursione sull’asse Ricky-Pippo, non riusciamo poi, con il Nostro 22, ad arrivare alla conclusione a due passi da Buffon.
Le occasioni migliori per la Juventus, invece, arrivano sempre su palloni spizzati e mandati negli spazi.
Da questo punto di vista sia Amauri che Iaquinta giocano davvero un’ottima gara.
Il primo tempo, quindi, si chiude così, senza squilli di tromba ma con tanta prudenza da parte delle due squadre.
Nella ripresa, invece, la musica cambia:
la Squadra entra in campo con un piglio diverso, è più grintosa e più determinata e la manovra si fa più avvolgente, sebbene i bianconeri non arretrino nemmeno di un centimetro.
San Siro percepisce che sta per arrivare il momento giusto per esplodere, e l’esplosione non tarda ad arrivare:
da una ripartenza Pippo viene lanciato sull’out di sinistra in posizione regolare.
Il pallone sembra inizialmente essere lungo e si aspetta l’uscita tempestiva di Buffon, che invece non arriva.
Pippo, quindi, entra in area e serve con un rasoterra l’accorrente Ambro.
Il Nostro 23 svirgola il pallone, che tuttavia mette fuori causa sia i due difensori accorsi per il recupero, sia Buffon, che non può nulla sul piattone a porta quasi spalancata di Clarence.
Andiamo in vantaggio e, viste le Nostre ultime prestazioni, ci aspettiamo un Milan in crescendo e che provi a suggellare il punteggio.
Quel che accade, tuttavia, è l’esatto contrario, cioè è la Juve ad uscire e a prendere prepotentemente in mano la gara, tanto da trovare il punto del pari appena tre minuti dopo il Nostro vantaggio:
cambio di campo verso Camoranesi, che stoppa e guarda in mezzo.
Il pallone è diretto sul secondo palo ed in particolar modo sulla testa di Iaquinta, il cui colpo di testa viene toccato anche da Flamini accorso in copertura.
Il pallone prende in controtempo Kalac, che non può far altro che vedere il pallone finire alle sue spalle.
Sull’1-1 la partita si accende, la Nostra reazione c’è e il suo punto più alto è rappresentato da una girata fantastica di SuperPippo che esce davvero di nulla.
Entrano anche Patinho e Ronaldinho, ma il punteggio non si sblocca.
Da segnalare, nel finale, l’espulsione per doppio giallo di Beppe Favalli, che pertanto sarà costretto a saltare la gara di Udine in programma sabato prossimo.
Finisce in parità, dunque, in una serata nella quale avremmo tanto voluto festeggiare il ritorno in Champions con una grande partita e con una grande vittoria, ma va comunque dato il merito alla Juventus di aver fatto davvero un’ottima partita, facendo si che il pareggio sia alla fine il risultato più giusto per quanto visto in campo.
Dal canto Nostro, adesso è bene continuare a lavorare tanto, in vista soprattutto della prossima difficilissima tappa.
Forza Ragazzi!



[...]

Milan - Juventus

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<sarà il derby dei "zero tituli">
carina, simpatica, giusta in un sano sfottò

la battuta interista sul prossimo

Derby d'Italia
Carina e... amaramente vera

Milan e Juventus chiuderanno questa stagione

senza aver vinto nulla.

Nello sport, come nella vita,

esistono gli alti e bassi... è normale

ma

si può prendere a pretesto

gli "alti" per cancellare il passato ?

Si può non tener conto della storia

ed ergersi a "padroni del mondo"

per tre anni di gloria su una vita di oltre 100 ?

Il Milan nei suoi alti e bassi

è sprofondato all'inferno per poi ritrovarsi

nel più alto gradino del paradiso

La Juventus è appena tornata da quell'inferno,

possibile che la sua storia non insegni nulla ?

La storia del calcio italiano dice che

il Milan è il club più titolato al mondo,

la Juventus è il club più titolato d'Italia.

Quando si incontrano,

a parte le simpatiche battute di attualità,

come vogliamo chiamarlo se non

DERBY D'ITALIA ?

Non può essere che tre anni di gloria,

su un arco di oltre cento, assicurino

un posto al sole

Ce ne vuole di vittorie sul campo per giocarsi

il derby tra le più vincenti di un paese

E per adesso... se permettete...

MILAN
& JUVENTUS
ITALIA, EUROPA, MONDO

...con buona pace di "zio Willy"

La cavalcata della Nostra immensa Squadra verso il grande obiettivo del ritorno alla Champions League passa attraverso tappe di diverso tipo.
Vi sono, infatti, le tappe più insidiose, quelle con l’avversario più in forma del momento, oppure ancora quelle nelle quali si deve cercare di sfangare la partita.
Ve ne sono altre, però, che sfuggono a quelle ordinarie.
Vi sono tappe che, solo per il nome, ti trasmettono una carica agonistica e una voglia di scendere in campo incredibilmente superiore rispetto a tutte le altre.
Tappe nelle quali anche tutto ciò che ti sta attorno, San Siro e il tutto esaurito del Popolo Rossonero, diventa un’arma in più, entrandoti nelle vene e nel corpo, oltre che nelle orecchie per l’assordante boato.
Ebbene ragazzi, la tappa che ci ritroviamo a dover affrontare domani è una di queste.
Si alzi il sipario signori, va in scena la madre di tutte le partite, la partita cui prendono parte il Club più Titolato al Mondo da una parte, e la squadra più vincente in Italia dall’altra.
Va in scena, insomma, il vero Derby d’Italia: Milan-Juventus.
E’ una partita fondamentale, importantissima in chiave secondo posto, quello occupato in questo momento dalla Nostra Squadra ma tanto a lungo tra le mani di quella di Claudio Ranieri.
Per i nostri avversari questo match non arriva certamente in un momento favorevole: i bianconeri, infatti, oltre ad essere reduci da un 2-2 interno contro il Lecce molto difficile da mandar giù per tutto l’ambiente, sono più in generale in un momento nel quale le vittorie, così come il gioco e la grande compattezza non la fanno certo da padrona.
La causa di tutto ciò, naturalmente, è una mancanza di vittorie che ha generato, oltre all’allontanamento definitivo dalla capolista, il conseguente malcontento di tutta la tifoseria bianconera, artefice di pesanti critiche ad allenatore e società proprio nelle scorse settimane.
Ad ogni modo, quello che resta fuori da qualsiasi discussione, è la grandissima forza di questa squadra, sulla quale è bene concentrarsi per arrivare al meglio al fischio d’inizio di domani sera.
Non dobbiamo, infatti, commettere l’errore di pensare che una squadra forte, combattiva e tosta come la Juventus arrivi dentro il Nostro Stadio con la bandiera bianca, sull’onda lunga del suo momento negativo.
In questi casi, infatti, l’arma che può fare la differenza a Nostro favore è quella di non fidarsi nemmeno un soffio di quanto accade all’avversario, specialmente quando quest’ultimo attraversa un simile periodo.
Impensabile credere che giocatori del calibro di Buffon, Del Piero, Camoranesi, Trezeguet, Amauri e Chiellini, solo per citarne alcuni, arrivino alla gara di domani senza stimoli e senza quella rabbia agonistica da mettere in campo per metterci in difficoltà.
A tal proposito, ci ricordiamo molto bene la gara che giocarono loro all’andata, gara nella quale subimmo un 4-2 forse troppo severo per quanto visto sul campo, ma che fu una vittoria nel complesso meritata dalla Juventus proprio grazie alla forza, all’agonismo e al grande pressing che fecero durante l’arco di tutti i novanta minuti.
E’ una squadra, quella di Ranieri, troppo ben preparata per non avere frecce al suo arco anche in un momento del genere: sono molto forti fisicamente, molto bravi nel calciare e nello sfruttare le palle inattive, oltre che alle grandi qualità individuali che possono annoverare nella loro rosa e che contribuiscono senz’altro ad aumentare il tasso tecnico della squadra.
Altra caratteristica della Juve che deve farci inquadrare alla perfezione la gara di domani è che, per quanto possano essere in un momento negativo, per quanto possano sembrare bolliti o addirittura defunti, non mollano mai.
Dobbiamo, quindi, tenere ben presente nella Nostra mente questo aspetto e ripetercelo costantemente durante tutto l’arco della partita.
Passando a Noi, quella di Milanello è stata una settimana di grande concentrazione, una settimana nella quale si è respirata in ogni singolo istante l’atmosfera da grande partita.
Siamo convinti che i Nostri abbiamo curato tutti i minimi dettagli della sfida e sappiamo che la carica che pervade la Squadra è ad un livello che conosciamo molto bene, un livello che ci ha consentito di girare in lungo e in largo l’Europa e il Mondo.
Il Nostro Stadio domani sera sarà vestito a festa, poichè vuol dimostrare di essere pronto a tornare in quel grande palcoscenico chiamato Champions League. Quello che chiediamo alla Squadra è di fare altrettanto, di onorare l’atmosfera da grande Notte di Champions che ci sarà domani sera con una grandissima prestazione, con una partita sublime, come solo Noi sappiamo fare.
Volendo, infine, buttare lì una provocazione alla Nostra Squadra, potremmo dire che, da quando la Juventus è ritornata in Serie A, non siamo ancora riusciti a batterla...

E’ la Nostra Notte Ragazzi...

PRENDIAMOCELA!!!


[...]

c'è del marcio in...

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VIA DURINI !

Ma avete notato come, dopo calciopoli,
l'Inter vinca regolarmente tutti i campionati italiani e

NON RIESCA A GODERNE ?

Forse quello più goduto

fu proprio quello generosamente avuto via fax

dallo zio
"Willy Red"
(sterpitosa definizione del nostro amico Mauro Suma)
Non appena ricevuta la lieta notizia

la first lady neroazzurra si affaccio al balcone di casa

sventolando il bandierone,

nacquero le orgogliose coccarde "io sono interista",

coniarono la definizione "lo scudetto degli onesti",

il presidentissimo neroazzurro perse la voce per dire

"ecco perchè non vincevamo mai"...

Dubbio gusto

ostentare un trofeo ricevuto da un amico ?

Dubbio gusto

calpestare l'amarezza di milioni di tifosi bianconeri?

Dubbio gusto

appellarsi all'onestà, visto il passato interista?

Dubbio gusto appiccicarsi sulle maglie

uno scudetto mai sudato e guadagnato sul campo?

Può darsi,

ma quella fu l'ultima occasione

in cui goderono per una "vittoria"

Mi piace pensare che quel giorno il Dio del Calcio,

che aveva pensato bene di ricompensare una tifoseria

delusa, triste, amareggiata per decenni,

si inc.... non poco

"ma come
-si deve esser detto-
gli concedo un attimo di gioia

e questi, anzichè gioire del proprio,
dileggiano, offendono gli altri
ergendosi quasi al mio pari ?
"
ed allora ci fu...

la cacciata dal Paradiso calcistico

"Vincerai ancora ma,
le tue vittorie,

non ti saranno mai riconosciute per merito

e tu

non saprai mai goderne appieno
"
Scudetto 2006/2007 -
il Milan vince la Champions League

e lo scudetto passa in secondo piano

Scudetto 2007/2008 -
"bufera" Mancini

e lo scudetto passa in secondo piano

Scudetto 2008/2009 -
Ibrahimovic !!!

Nonostante gli sforzi mediatici di minimizzare il caso,

magari tirando dentro Kakà tentando goffamente

di metterlo sullo stesso piano morale e sportivo dello

slavo/svedese

Nonostante il ritornello che ci sentiremo dire

"intanto noi campioni, voi zero tituli"

Nonostante il

"se se ne va, con il ricavato saremo ancora più forti"

Nonostante il can can mediatico per,

quando si arrenderanno all'evidenza,

demonizzare Ibra

e salvare la faccia del

presidente di tutti gli onesti

RIMARRA' QUEL GESTO
FATTO IN FACCIA
AL POPOLO INTERISTA

RIMARRA' L'ENNESIMA MACCHIA

SULLO SCUDO DEGLI "ONESTI"

e loro si rifugeranno nella classica frase

di colui che cadde di bicicletta

"tanto... VOLEVO SCENDERE!"

COMPLIMENTI PER L'ENNESIMO

SCUDO OMBRA

COGL....
(oops) cAMPIONI!

[...]
 
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