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torneremo a pubblicare dal

10 GENNAIO 2009

ore 15.00 circa

[...]

Milan-Udinese 5-1

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Verrebbe da dire
"peccato ci sia la sosta"
ma... va bene così,

l'importante era non portarsi dietro

le "tossine mentali" durante la sosta

Certo che a vedere quello che è successo

a Siena ed a Bergamo verrebbe quasi da...

"ma vale la pena ?"
Pensiamo positivo, guardiamo avanti

...in fin dei conti

E' NATALE !

Un caloroso e sincero
augurio di
Buon Natale e Felice Anno Nuovo

a tutti coloro che hanno la bontà

di seguire questo mio blog

GRAZIE A TUTTI

e di nuovo

BUONE FESTE !!!


Si chiude col botto!
Eh già cari Tifosi RossoNeri come Noi, proprio nel momento in cui tutti ci davano per spacciati, morti, sepolti e completamente da ricostruire, ecco che la Nostra Squadra tira fuori dal cilindro una prestazione strepitosa, influendo ai bianconeri di Marino la sconfitta più pesante della stagione.
Un Milan che ha combinato tantissime doti stasera, che è riuscito a mettere insieme la grandissima qualità dei palleggiatori, da Dinho a Clarence passando per Andrea e Ricky, e anche un grandissimo spirito di sacrificio di questi ultimi, sempre pronti nei rientri e nelle coperture.
La formazione schierata in campo dal Nostro Allenatore è ampiamente rimaneggiata, considerati i nove componenti della rosa di cui dobbiamo fare a meno, sette per infortunio e due per squalifica.
Schieriamo Abbia in porta, Antonini, il Capitano, Kala e Beppe Favalli in difesa; centrocampo privo di incontristi con Seedorf, Andrea e Janku con Ricky e il Nostro 80 alle spalle di Pato.
Iniziamo subito col piglio giusto e, soprattutto, riusciamo finalmente a concretizzare al massimo tutto quello che produciamo:
siamo appena al quarto minuto quando, da un cross precisissimo di Beppe Favalli, Alexandre insacca di testa da pochi passi!
Subito in vantaggio Noi.
La Squadra, una volta ottenuto il vantaggio, continua incessantemente a creare occasioni, fino ad arrivare al raddoppio siglato da Ricky appena dieci minuti dopo.
A questo punto l’Udinese sembra al tappeto, stordita e già spacciata per quanto concerne il risultato finale, ma passa solamente qualche istante e sono proprio i friulani a riaprire la partita con un gran destro di Di Natale che supera un incolpevole Abbiati, autore pochi minuti prima di una parata strepitosa.
Non passano nemmeno sessanta secondi e i Nostri riallungano:
grande apertura di Pirlo verso Luca Antonini che alza il pallone di testa dove Patinho, ancora una volta, anticipa tutti e mette in rete il punto del 3-1.
Prima della chiusura del tempo, tuttavia, c’è ancora spazio per un’altra marcatura RossoNera, che va a concludere un primo tempo assolutamente straordinario:
punizione dai 30 metri calciata da Andrea che Handanovic respinge debolmente sul palo, la palla rientra immediatamente in gioco e Clarence l’aspetta lì e la mette in rete.
Si conclude un primo tempo mai visto in questa stagione a San Siro, dove, di fatto, abbiamo già archiviato la pratica, sebbene la Nostra storia ci insegni che non bisogna mai pensare di aver già vinto una partita.
La ripresa si apre con lo stesso Milan del primo tempo, attento, concentrato e spumeggiante davanti e, soprattutto, si apre con una perla meravigliosa del Nostro Fenomeno in maglia 22, che spara una fucilata all’incrocio di interno piede e di rara bellezza.
5-1 dopo appena 6 minuti dall’inizio del secondo tempo e la mazzata per la squadra di Marino è veramente tremenda.
Da quì in poi, la partita non ha più acuti di rilevante importanza e si avvia alla conclusione che tutti sognavamo alla vigilia.
Si conclude così la prima parte della Nostra stagione, fino ad ora tutto sommato positiva, se non fosse per le battute d’arresto che hanno preceduto la grande prova di stasera.
Ricominceremo da Dubai, sede del ritiro invernale della Squadra che, prima di allora, si godrà le meritate vacanze che sono sempre necessarie per ricaricare le pile in vista di un 2009 che si aprirà sin da subito con una partita durissima:
Roma-Milan all’Olimpico.
Recupereremo certamente dei pezzi importantissimi, in modo tale da consentire al Mister di avere una scelta più ampia nella formazione sa mandare in campo.
Nel frattempo, comunque, auguriamo alla Squadra di trascorrere un felice e sereno Natale e la ringraziamo per averci regalato un Natale positivo per quanto riguarda il Nostro umore calcistico!
CI VEDIAMO
L’ANNO PROSSIMO
RAGAZZI!!!

[...]

Milan - Udinese

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"Sono felice dell'accoglienza e molto eccitato per l'inizio di questa avventura"
le prime parole di Beckham rilasciate a bordo pista,
appena atterrato alla Malpensa, a Milan Channel

"Voglio allenarmi duramente, essere parte della squadra e aiutare il Milan.
Ho giocato nel più grande club in Inghilterra
(il Manchester United)
nel più grande club in Spagna
(il Real Madrid)
e adesso nel più grande club in Italia
Al Milan ci sono davvero tanti grandi campioni, è una squadra incredibile"
Oltre 200 giornalisti accreditati
alla conferenza stampa di presentazione,
evento trasmesso in mondovisione,

bisticci e polemiche furiose

tra i maggiori network italiani per la gestione dell'evento,

Pier Silvio che pressa Galliani affinchè Mediaset

abbia gli stessi diritti di Sky per la ripresa dell'evento

...un momento...

Giorni fa mi capitò di sentire
Luca Serafini che
si lamentava del fatto che i giocatori del Milan

non si fermavano davanti alle telecamere di Mediaset

nei dopo partita,

qualche giorno prima sentii dire a
Mauro Suma che
"chi lavora a Mediaset è restio a venire

in un programma di Milan Channel
"
ed ora leggo

della pressione di
Pier Silvio su Galliani pro Mediaset
ma Mediaset,

si ricorda del Milan solo quando c'è da far cassa ?

No, perchè, quando c'è da "parlare di calcio"

...Brandi,
Altobelli,
Suarez,
Riccardo Ferrri,
Sanvito,
Bargiggia,
Bruno Longhi,
Franco Rossi,
tutto lo stuolo di

"comici opinionisti"

nei programmi sportivi hanno un altro "colore",

o sbaglio ?

Sbaglio se dico che

il taglio delle trasmissioni sportive Mediaset

tende a tessere le lodi dell'armata morattiana

ed a far notare (enfatizzando) i difetti del "povero diavolo" ?

Non è forse vero che,

se venissimo da Marte

e guardassimo un canale Mediaset che parla di calcio,

ci convinceremmo che la prima squadra

di Milano,
d'Italia,
d'Europa
e del Mondo
è l'Inter?
E che Mediaset

non è di proprietà Berlusconi ma... Moratti ?

Ed allora

PER QUALE

PERVERSO GUSTO MASOCHISTA

IL MILAN DOVREBBE

"PRIVILEGIARE"

QUESTO NETWORK ???

Godiamoci Beckham,

l''ennesimo Campione che

sceglie il meglio a livello mondiale

(parole sue)
e prepariamoci a passare un sereno Natale

...magari battendo l'Udinese

perchè

ADESSO

quello di cui abbiamo bisogno è

UN BIANCO NATALE

e non

UN NATALE IN BIANCO


Il 2008, facendo un breve resoconto, non ci ha certamente regalato delle gioie incontenibili come l’anno precedente.
Non è certamente stato caratterizzato da grandi notti, grandi serate, grandi atmosfere e grandi gioie.
E’ stato un anno pieno di insidie, di paure e, soprattutto di grandi difficoltà.
A partire dalla seconda metà della scorsa stagione, fino ad arrivare alla prima metà di questa che, da qualche tempo a questa parte, sta facendo soffrire sia Noi che la Squadra.
E’ un anno, tra le altre cose, che ci lascia in eredità per il 2009 una situazione non certo drammatica, ma che va comunque rivista e alla quale vanno apportati i correttivi che solo il Nostro Mister e il suo staff sapranno trovare.
Non ci resta, intanto, che preparare al meglio e, soprattutto, giocare al meglio l’ultima partita di quest’anno difficile e complesso, e la partita che ci troveremo ad affrontare domani sera non sarà certamente tra le più agevoli.
Incontreremo l’Udinese di Marino, forse la squadra peggiore da incrociare quando si hanno problemi di equilibrio e di fase difensiva, date le grandi potenzialità dell’attacco friulano.
Sarà pur vero che la formazione bianconera non sta attraversando un momento di eccellente condizione psico-fisica, visti anche i recenti risultati, ma tutto questo, semmai, deve indurci ad avere la soglia della concentrazione ancora più alta, perchè, come questo 2008 ci insegna, le insidie più grandi sono nascoste proprio quando il nostro avversario sembra vulnerabile.
Va detto, indubbiamente, che nell’ultimo mese anche i bianconeri hanno perso un pò di quello smalto che gli aveva consentito di iniziare la stagione in modo assolutamente strepitoso.
Ed è proprio questo che deve tenerci sull’attenti in vista di questo impegno.
Deve esserci, da parte Nostra, la grande consapevolezza che il nostro avversario saprà sfoderare una grandissima prestazione domani sera, senza alcun timore e, anzi, con stimoli e concentrazione da grande squadra che si prepara ad un grande evento.
E’ una squadra, quella bianconera, che dispone di grandissime qualità tecniche ma, al tempo stesso, di giocatori di grande corsa come Inler e D’Agostino, fondamentali per sorreggere il tridente composto, solitamente, da Quagliarella, Di Natale e Floro Flores.
Un “made in Italy”, quello composto da questi ultimi, che sa creare problemi a qualsiasi avversario, sia per la mobilità delle tre punte che per le loro qualità individuali che si combinano perfettamente tra di loro.
Dal canto Nostro, oltre ai problemi relativi ad un gioco di squadra che, al momento, sinceramente, viene un pò a mancare, si aggiungono anche i problemi nello schierare l’undici iniziale, date le numerose defezioni che ci troviamo ad affrontare.
Il reparto più colpito, da questo punto di vista, è sicuramente il centrocampo, visto che non potremmo disporre del centrocampo titolare della Champions League vinta nel 2007, composto da Gattuso, Pirlo e Ambrosini.
I primi due infortunati, il terzo, invece, fuori per squalifica.
Sopperire a queste assenze non sarà certo facile, ma dovremo farlo con il massimo dell’applicazione e cercando di trovare nelle difficoltà quegli stimoli che, spesso, da soli, riescono a fare la differenza.
Come anticipato poc'anzi, il momento che ci troviamo a fronteggiare è certamente delicato e, dicendocelo in modo chiaro e senza fronzoli, non se ne esce da una partita all’altra.
Non è un problemino che va via così, senza passare da periodi di transizione e da prestazioni altalenanti.
E’ un momento che, come tale, va gestito con il massimo dell’attenzione, perchè fare anche un solo, piccolissimo, apparentemente insignificante passo in avanti è fondamentale in vista dei venti giorni in cui la Squadra potrà recuperare forze ed energie.
Forza RossoNeri

insieme, senza paura

a testa alta e con grande

determinazione!!!

[...]

Milan-Wolfsburg 2-2

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Al termine del Nostro girone di Coppa Uefa, ahinoi, non possiamo dire di essere arrivati primi o di averlo vinto, perchè, per la prima volta nell’era di Carlo Ancelotti, non riusciamo a vincere un girone nelle coppe europee.
Usciamo con un’altra prestazione timorosa, affannata, poco brillante e caratterizzata più da ombre che da luci.
A San Siro è 2-2, un 2-2 che, se questa partita fosse stata disputata un mese e mezzo fa, sarebbe terminata con un 2-0 a Nostro favore.
Non abbiamo la controprova, è ovvio, ma per la capacità di controllare la partita e di portarla sui Nostri binari che avevamo in quel periodo non avrebbe potuto essere diversamente, ma tant’è ...
Il momento in cui ci troviamo è un pò quello che è, ci mancano giocatori e anche un pizzico di fortuna, ma dovremmo comunque avere la capacità di restare umili e di lavorare ancor di più per sopperire a tali mancanze.
Purtroppo, però, non ne siamo in grado per ora.
Tornando alla gara, il Mister è molto condizionato nella scelta dell’undici titolare, specialmente per quanto riguarda il centrocampo, tanto che Master & Commander schiera un insolito 4-4-2 con Dida tra i pali, Antonini, Senderos, Favalli e Janku in difesa, Zambro e Clarence esterni del centrocampo a quattro con Andrea e Ambro centrali e davanti la coppia Sheva-Pippo.
Dopo pochi minuti dall’inizio della gara è subito il momento di fare i conti con un altro infortunio, ovvero quello di Senderos, costretto ad abbandonare il campo e a lasciar posto a Kala Kaladze.
La Squadra fa molta fatica ad impostare il gioco, data anche l’inedita disposizione in campo e una condizione fisica non certo ottimale.
Tuttavia, dopo una serie di interessanti spunti portati avanti, in particolar modo, da uno Shevchenko molto attivo, riusciamo a passare in vantaggio e, per una volta, siamo Noi a far male su una palla alta.
Dal calcio d’angolo di Clarence, infatti, sbuca il biondo di Pesaro che infila Benaglio.
1-0 per Noi.
Il Nostro primo tempo, da lì in poi, inizia ad essere timoroso e quasi rassegnato alla sofferenza, come è avvenuto intutte le partite dell’ultimo periodo.
Loro iniziano a presentarsi molto spesso dalle parti di Nelson, in particolare quando Dzeko, su un cross dalla sinistra, stacca imperiosamente e il pallone si stampa clamorosamente sulla traversa con il Nostro Portiere assolutamente immobile.
Il primo tempo, dunque, si chiude così.
Nella ripresa troviamo Alexandre Pato al posto di Andrea Pirlo, passando ad un 4-3-3 ancor più inedito del 4-4-2 iniziale.
Il Wolfsburg, mettendo un attimo da parte le questioni tattiche, ci crede sempre di più e, misteriosamente, gli spazi a sua disposizione si aprono in modo preoccupante.
Su un buco nella Nostra corsia destra scaturisce l’azione che porta al pareggio tedesco, firmato da Zaccardo.
Nemmeno il tempo di rammaricarsi per il pari che, dopo una bella iniziativa di Sheva e una carambola su Pippo Nostro, Patinho si presenta solo davanti al portiere e lo infila con un tunnel: 2-1.
Da lì in poi la Squadra sembra ritrovare un po' di sicurezza e, data anche la trazione anteriore voluta da Magath, crea tante situazioni per chiudere la gara, specialmente con il Campione in maglia 9.
Tutte le occasioni, ahinoi, sono ancora una volta vane e portano, dopo un disimpegno sbagliato di Kala e ad un grande intervento di Nelson, al calcio d’angolo per il Wolfsburg dal quale scaturisce il gol finale di Saglik che ci inchioda definitivamente.
Finiamo così, secondi nel girone e sempre con gli stessi problemi da risolvere. I nostri avversari, ormai, arrivano a darci fastidi sempre, con grande facilità e naturalezza e Noi sembriamo guardare incolpevoli.
Dobbiamo invece, e ci vorrà certamente del tempo, far capire all’avversario che per farci male deve superarsi, deve fare quel qualcosa in più per strapparci quello che vuole.
E’ con questa mentalità che dobbiamo arrivare alla gara di domenica, sapendo anche che, se non cambiamo qualcosa fino a domenica, si fa veramente troppo dura.

[...]

Milan - Wolfsburg

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Sul nostro Forum
è possibile vedere

(soprattutto per chi non ha la fortuna
di essere abbonato a Milan Channel
)
la festa per il

NATALE ROSSONERO 2008
Bella, emozionante, impeccabile come sempre

ma, quest'anno, con una ferita tutta RossoNera

finalmente rimarginata

L'ABBRACCIO TRA
BERLUSCONI E RIVERA!

Per chi, come me, è cresciuto a "pane e Rivera"

ed oggi non finisce mai di benedire il giorno in cui

il nostro Presidente prese il Milan...

inutile nasconderlo

quel "gelo" tra i due mondi Milan

faceva male...

MOLTO MALE!

Il Milan
"operaio" ed il Milan "opulento",
ma pur sempre Milan

Pur sempre una parte importante

che ci ha accompagnato e ci accompagna

nella nostra vita

Si può amare un figlio ed odiare l'altro?

Forse si, vedo che c'è chi ci riesce,

ma il

MILANISTA

(quello vero)
NO!

Non può

Due Milan diversi

due epoche diverse e lontane

ma unite dagli stessi colori della stessa Maglia

possono nella
"filosofia Milan" star lontani ?
...certe cose, solo al Milan

Grazie Presidente

Grazie Gianni

Ora il

VECCHIO CUORE

batte

PIU' FORTE DI PRIMA
!!!



Per Nostra fortuna e, soprattutto, per fortuna della Nostra Squadra, c’è subito un’immediata possibilità di rialzare la testa dopo la pesante batosta subita al Comunale di Torino appena due giorni fa, un’occasione con una posta in palio non certo esaltante, ma comunque importante per ritornare a impostare e giocare le partite come meglio sappiamo e come vogliamo Noi.
L’occasione che ci capita è rappresentata dall’ultima giornata della fase a gironi della Coppa Uefa, dalla Nostra ultima partita nel girone prima degli scontri ad eliminazione diretta che avranno luogo a partire da Febbraio, partita che giochiamo, come ci piace tanto dire, sotto il Nostro cielo, dentro il Nostro Stadio.
A San Siro sarà tempo di Milan-Wolfsburg, gara che, come detto, non ci suscita una tensione particolare, data anche l’ormai acquisita qualificazione ai sedicesimi di finale, ma che ha come posta in palio il primato del girone, obiettivo sempre raggiunto in Champions League da quando Carlo Ancelotti siede sulla Nostra panchina.
Pertanto, è altrettanto importante riuscirci anche nell’anno in cui non giochiamo nella Nostra Europa, perchè è sempre e comunque un palcoscenico importantissimo.
Ovviamente, come qualsiasi partita nel calcio, anche questa presenta delle insidie, degli spettri, ma crediamo e, anzi, siamo fermamente convinti che per il momento, più che concentrarsi sugli spettri che potrebbero comparire dagli avversari, sia ancor più importante provare ad affrontare e sconfiggere quelli che ci portiamo dentro da tante settimane ormai.
Non è assolutamente il momento di pensare a quante chance abbiamo di poter raggiungere il Nostro grande obiettivo per questa stagione, non è il momento di pensare a quanti sono i punti che ci separano dalla vetta e a quando e dove potremo recuperarli.
Quello che più ci interessa, quello a cui è bene pensare è il modo in cui ciò va fatto, il modo in cui, da adesso fino alla fine della stagione, con la testa sempre sul pezzo e con la grande concentrazione che questa Squadra è sempre stata in grado di trovare, riuscire ad allontanare tutte le incertezze e i dubbi che abbiamo dentro di Noi.
Il discorso svaria un po' e prescinde certamente dall’avversario che si incontra e dalla competizione che si sta disputando, perchè è un qualcosa che va fatto immediatamente e a qualsiasi costo, senza paura ma con grande grinta e grande determinazione, anche in un momento delicato come quello che stiamo vivendo.
Dobbiamo assolutamente ritrovare quella grande capacità di stare corti, di raccoglierci nella Nostra metà campo e, se fosse necessario, di disporci tutti dietro la linea della palla quando si difende.
E’ questo il vero grande problema che dobbiamo affrontare e che dobbiamo cercare di risolvere.
Come disse Rino qualche mese fa, dobbiamo tornare ad avere la mentalità della squadra che si occupa principalmente di non subire gol, con la consapevolezza che prima o poi il colpo della giornata arrivi e metta fine a tutte le sofferenze e ripaghi i sacrifici e i tesori di energie spesi dalla Squadra.
In questo momento non ci stiamo riuscendo, non siamo capaci di valorizzare tutti gli sforzi che facciamo, perchè ci troviamo spesso disattenti, poco concentrati e cattivi sulle palle da captare ed estirpare dai piedi dell’avversario, cosa che avevamo fino a un mese e mezzo fa.
Tornando un attimo al discorso di prima e chiudendo questo cerchio, qualunque occasione è quella buona per incominciare da dove, misteriosamente, abbiamo finito qualche tempo fa, non in un passato remotissimo, ma lontano appena un mese.
RITROVIAMOCI
!!!

[...]

Juventus-Milan 4-2

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Parlando al telefono con un amico
in merito a Juventus - Milan

mi sono sentito dire :

"a da passà a nuttata"
E' proprio vero, caro Max,

"a da passà"

e vedrai che

PASSERA'!

D'altra parte, cosa si può dire alla propria squadra

quando perde in casa di una "signora" Juve

con una formazione rabberciata

dando l'anima per tutta la gara

in dieci contro undici, se non...

GRAZIE LO STESSO !

Volete fare processi a questo Milan,

sollevando il ditino inquisitore

per affrancarvi da questa sconfitta?

Fate pure

IO

ad un Milan così

STO PIU' VICINO OGGI

CHE QUANDO SOLLEVA COPPE!

Grazie
per aver onorato la Maglia

MILAN !!!


Ci ritroviamo ancora una volta, come un pò troppo spesso ultimamente, a commentare un’altra sconfitta, una sconfitta che fa male, malissimo, sia per come è arrivata, che per la posta che c’era in palio.
La Juventus vince 4-2 e resta a -6 dalla vetta, mentre noi ci allontaniamo di altri tre punti.
Un Milan, quello di stasera, che ha iniziato con il piglio giusto, giocando anche bene e su buoni ritmi e facendo girare bene il pallone.
Con lo scorrere della gara, però, e soprattutto con il subire gol, abbiamo finito completamente in balia dell’avversario, causa anche l’espulsione di Gianluca Zambrotta.
Il Mister, date le indisponibilità di Ricky e Flamini, schiera Abbiati in porta, Zambro, Paolo, Kala e Janku in difesa; Emerson al posto di Flamini con Andrea e Ambro a comporre la linea dei tre di centrocampo; Clarence e Ronaldinho alle spalle di Pato.
Come detto pocanzi, la Squadra inizia bene, imponendo il suo gioco e non consentendo alla Juve di aggredirci e di recuperare palloni importanti nella Nostra metà campo.
Tuttavia, alla prima vera imbeccata della Juve, Del Piero in chiara posizione di fuorigioco viene fermato irregolarmente da Janku e Rizzoli assegna il calcio di rigore alla formazione bianconera.
Dal dischetto Del Piero non fallisce e porta la sua squadra in vantaggio.
La Nostra reazione è ottima, riprendiamo a giocare (e bene) e a creare pericoli dalle parti di Manninger, specialmente con un colpo di testa di Ambro uscito incredibilmente.
Al minuto 31 i Nostri sforzi vengono ripagati, al termine di una splendida azione portata avanti da Kala, proseguita e perfezionata dal Nostro 80 e conclusa da Patinho: 1-1.
Passano pochissimi secondi, neanche 120 e subiamo ancora una volta gol, vanificando, di fatto, tutti gli sforzi fatti fino a quel momento per giungere al pari.
Su calcio d’angolo Chiellini è solissimo e colpisce piazzando il pallone nell’angolino.
Soffriamo ancora una volta e tremendamente queste palle alte e come se non bastasse non siamo sufficientemente concentrati per sopperire a una mancanza di centimetri obiettivamente importante.
Prima della chiusura della prima frazione di gioco, tuttavia, c’è ancora tempo per il 3-1 della Juventus, con una palla sbagliata da Pirlo e recuperata da De Ceglie, che mette in mezzo e Amauri, ancora una volta solissimo, schiaccia alle spalle di Abbiati.
Andiamo al riposo con una situazione critica, difficilissima da aggiustare. Alla ripresa del gioco non c’è più il Puma, sostituito da Shevchenko.
Ricominciamo bene la ripresa, seppur essendo sbilanciati in avanti e rischiando qualcosa dietro.
Riusciamo a riaprire la partita con un tiro di Ambro deviato da Chellini e terminato poi alle spalle di Manninger.
La Squadra riprende forza e vigore per schiacciare la Juve nella sua metà campo e quasi quasi ci riesce se non fosse che, in contropiede e su una strepitosa palla di Marchisio, Zambro abbatte letteralmente De Ceglie e si becca il giustissimo giallo, il secondo della sua gara e, pertanto, finisce anzitempo la partita.
Da lì in poi la Squadra non c’è più e arriva anche a subire il 4-2 finale, con la seconda rete di Amauri.
E’ una serata che finisce così, con un Milan che, adesso più che mai, deve restare unito e concentrarsi al meglio sulle ultime due partite di un 2008 che, fino ad ora, ci ha dato più delusioni e preoccupazioni che gioie e soddisfazioni.
Abbiamo tanti problemi, ma parlarne e basta non ci aiuterà a risolverli. Dobbiamo, pertanto,
stare più vicini possibile a questa Squadra,
sostenerla e incitarla e
consentirgli di lavorare al meglio per ritrovarsi.

[...]

Juventus - Milan

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Vediamo un po'...
-LA PRIMA
partita di calcio
tra la Juventus ed una squadra milanese è con il Milan

-LA SQUADRA PIU' TITOLATA
in Italia
è la Juventus con il Milan secondo

-LA SQUADRA ITALIANA
più titolata in Europa
è il Milan con la Juventus seconda

-LA SQUADRA ITALIANA
più titolata al mondo
è il Milan con la Juventus seconda

-LA SQUADRA ITALIANA
con più tifosi in Italia
è la Juventus con il Milan secondo

-LA SQUADRA ITALIANA
con più tifosi in Europa
è il Milan con la Juventus seconda

-LA SQUADRA ITALIANA
con più tifosi nel mondo
è il Milan con la Juventus seconda

...ma allora

PER QUALE "BIZZARRO" MOTIVO

INTER-JUVENTUS

DOVREBBE ESSERE IL

DERBY D'ITALIA ???

...mah

misteri gloriosi di

ROSICON VALLEY


Nell'attesa che
il mistero venga svelato
a noi poveri mortali
(ma non contate sui media, che, anzi...)
godiamoci questo big match
(chiamiamolo così,
hai visto mai che ci deferiscono?)
Da Buffon a Trezeguet
da Nesta a Gattuso
si potrebbe metter su un
super team degli assenti
Peccato!
Peccato perchè,
checchè se ne dica,
Juventus - Milan è
"LA" partita del campionato italiano!
Peccato ma...
TRANQUILLI
vedrete che match
Tra noi e loro non ci sono partite amichevoli,
forse perchè loro rappresentano
quello che noi vorremmo essere in Italia
e forse perchè noi rappresentiamo
quello che loro vorrebbero essere nel mondo
Camoranesi da una parte
e Gattuso dall'altra
sono le pesanti assenza dell'ultima ora
Per tentare di battere la Juventus
serviva lo spirito del nostro "Braveheart",
quello spirito che
ti porta a non abbassare mai la testa,
a non arrendersi mai,
a guardare dritto negli occhi l'avversario,
incominciando proprio dallo sguardo
a vincere la "battaglia" sul campo.
Gattuso non c'è ma...
se è vero che
"queste cose solo al Milan"
perchè non dedicargli una vittoria
...alla RINGHIO ?
CORAGGIO MILAN
!
...e che vinca
il migliore


La partita che presentiamo oggi non è una partita come tutte le altre.
Non lo è per tanti, innumerevoli motivi.
Non lo è per la storia di queste due grandi Squadre del calcio italiano, europeo e mondiale, per i loro successi, per i loro trionfi, per le loro imprese e per le loro sfide.
Non lo è per i milioni di tifosi che le sostengono e che sono sparsi in giro per il mondo.
Non lo è per la rivalità (sportiva, ben inteso) che circonda questa sfida da sempre, sin da quando entrambe le società hanno iniziato ad esistere.
Non lo è, più semplicemente, perchè è Juventus-Milan.
E’ la vera partita del calcio italiano, la partita che, addirittura, il 28 Maggio del 2003 mise in palio la coppa più bella che possa esistere, nella finale della Champions League.
E’ il vero Derby d’Italia, contrariamente a quanto si dica o si pensi, perchè è Derby d’Italia quello che mette di fronte le compagini italiane che più hanno vinto nella loro storia e, almanacchi e palmares alla mano, ce ne si può render conto facilmente.
E’ una partita che, restando più alla stretta attualità e alla stagione che stiamo vivendo, assume una grandissima importanza, soprattutto per quanto riguarda gli stimoli, la voglia e la grande determinazione che avranno ambe le squadre domani sera.
La Juventus è una squadra totalmente differente dalla Nostra, per certi versi addirittura opposta e che, mettendone a confronto le caratteristiche, si completano a vicenda.
Squadra fisica, rocciosa, tosta e che fa della corsa e della grinta le sue prerogative fondamentali, a differenza della Nostra dove la classe, l’estro, il genio, le qualità e le grandi invenzioni dei Nostri fuoriclasse sono fondamentali.
Sarà una partita interessantissima da un punto di vista tattico e strettamente del campo, oltre che, come detto in precedenza, anche al di fuori data la storica rivalità tra le due tifoserie.
Venendo alla partita, dobbiamo dirci senza fronzoli, mezzi termini o mezze frasi, che domani sera sarà tremenda.
La formazione che affrontiamo è pienamente coinvolta, come Noi, nella lotta per lo Scudetto e ha fatto i Nostri stessi punti, pur essendoci arrivata in maniera differente.
Questo ci fa capire la forza di questa squadra e deve proiettarci nell’ottica che domani sera sarà a tutti gli effetti uno scontro diretto
E’ una squadra che, dopo un difficile inizio, ha trovato il giusto equilibrio e la giusta coesione tra i reparti, consentendo la grande solidità per cui è famosa la squadra di Ranieri, tecnico che stimiamo veramente tanto.
Tale solidità è stata resa possibile anche per il grande sacrificio e la grande abnegazione di tutti gli effettivi, a partire da quel meraviglioso campione che di nome fa Alessandro Del Piero, bandiera vera, autentica e punto di riferimento per tutta la squadra.
A lui si aggiunge quella che ci sentiamo di definire, ad oggi, la migliore prima punta del calcio europeo, ovvero Amauri, che possiede doti fisiche straripanti e, in aggiunta, una tecnica sublime.
Dalla cintola in giù troviamo uomini che, quanto ad importanza, non sono da meno rispetto ai due appena citati, gente come Sissoko, la coppia di difensori centrali composta da Chiellini e Legrottaglie, punti cardine del gioco bianconero, specialmente in fase di non possesso palla.
Dall’altro lato ci siamo Noi, che veniamo da una settimana molto particolare, iniziata benissimo in virtù del successo contro il Catania e bruttissima al tempo stesso, dato l’infortunio occorso a Rino che, ahinoi, ha terminato la stagione.
Da parte Nostra il più sentito e sincero augurio al Nostro Campione che, ne siamo sicuri, tornerà ancora più forte di prima.
Chiusa questa parentesi, domani sera dovremo fare una partita strepitosa, una partita di quelle che siamo in grado di preparare e vivere come nessun altro al mondo.
Sarà fondamentale cercare di imporre il Nostro gioco, la Nostra qualità e il Nostro possesso palla, che sono le armi fondamentali per non far andare la gara sui binari a noi più scomodi e a loro più favorevoli.
Al tempo stesso, dovremo cercare di essere compatti, di sacrificarci tutti e di colpire quando sarà necessario, senza paura, ma con gli occhi di tigre delle serate più importanti...
FACCIAMO IL MILAN
!!!

[...]

una storia di vita...

3 commenti

ROSSONERA

...tratto direttamente dal nostro forum (MDF)
Previo consenso dell'autore

mi piace far conoscere a tutti la

bella storia di un fatto realmente accaduto

che ci insegna, o almeno dovrebbe,

quanto "il pallone" non sia soltanto (grazie a Dio)

solo mercato, vittorie, sconfitte e discussioni futili

su chi la sa più lunga di altri

Grazie Max
,
la nostra comunità è sempre più una

"comunità sana"
grazie e soprattutto a gente che, come te,

sente il bisogno e la voglia

di condividere le emozioni più profonde

tra persone che si rispettano, si stimano

...tra persone

AMICHE




Questo mio amico si chiama Antonio,
ha 35 anni, lavora alla provincia, non è sposato e la vita con lui non è stata molto generosa.

Ha perso presto i genitori ed è stato cresciuto dalla nonna, verso la quale aveva un affetto smisurato.

Quando ci siamo conosciuti abbiamo legato subito per via della comune passione rossonera.

Inoltre siamo entrambi due grandi estimatori e sostenitori del nostro Presidente Berlusconi e così l'empatia che nacque tra noi fu subito positiva e spontanea.
Purtroppo un giorno rientrando da una gita in montagna stette male con lo stomaco e dopo una serie di accertamenti, in seguito a continui disturbi, si scoprì che il suo cuore non funzionava bene.
In pratica la funzionalità del suo organo cardiaco andava riducendosi sempre di più, per via di una malformazione congenita, che non gli avevano mai trovato prima.

Fu messo in lista trapianti e dovette aspettare quasi due anni prima di essere chiamato.

Mi ricordo ancora l'estate del 2005 quando uscivamo a fare qualche passeggiata, dopo un po' doveva accostarsi perchè non riusciva a sostenere lo sforzo prolungato.

Il suo cuore ormai aveva una funzionalità vicina all'8 % e le sue condizioni erano molto compromesse.

Fu chiamato per il trapianto a metà di ottobre del 2005 ma non disse nulla a nessuno.

Salì a Bergamo e noi amici venimmo a conoscenza di ciò soltanto il giorno prima dell'operazione.

Non potevamo metterci in contatto con lui, in quanto fin dal giorno prima era stato sedato, e il nostro unico tramite era sua nonna e un medico dell'ospedale di Bergamo di cui avevamo il cellulare.

Fu operato alla fine di ottobre del 2005.
Era la sera di Milan-Juve.
Ricordo che pensai a lui per tutta la partita e il giorno dopo scrissi la mia solita mail a Milan Channel dicendo che mi sentivo di dedicare quel successo bellissimo a un amico che in quel momento stava combattendo una partita più importante.

Quando dopo due giorni dall'operazione riprese conoscenza, la prima cosa che chiese all'infermiera del reparto fu il risultato della partita del Milan.
E quando l'infermiera gli rispose che il Milan aveva vinto 3-1, gli chiese di portargli un giornale perchè voleva vedere i titoli inneggianti il Milan.

Ricordo che il mese successivo all'operazione non era possibile stare in contatto con lui.
In quanto trapiantato infatti non poteva parlare al cellulare, era debole e passava a letto quasi tutte le sue giornate.

Quando dopo un mese gli fu concessa la possibilità di fare una telefonata la settimana, mi chiamò e con un filo di voce
(era debolissimo poverino)
mi disse che mi avrebbe chiamato ogni domenica sera per sapere il risultato del Milan e come avevamo giocato.

Fu così che ogni domenica sera ci sentivamo per pochi minuti, voleva sapere tutto sulla squadra, soprattutto su Sheva, il suo campione preferito.

Chi ha avuto a che fare con persone sottoposte a trapianti di cuore, sa che i primi sei mesi sono delicatissimi e decisivi per la stabilizzazione del nuovo organo cardiaco.

Pertanto qualsiasi stress emotivo può influire sulla persona.

Purtroppo accadde proprio un mese dopo la sua operazione, che sua nonna morì improvvisamente.
Per lui fu un colpo gravissimo, ma seppe superarlo con grande forza d'animo e il primario dell'ospedale, colpito dalla sua tempra, gli fece recapitare una lettera firmata da Silvio Berlusconi in persona.

Si non sto scherzando.
Il primario, conosceva un politico lombardo in grande confidenza con Berlusconi, e sapendo la passione di Antonio per lui fece in modo di fargli giungere queste poche righe che gli diedero grande forza e coraggio.

Vi è di più.
Berlusconi quando seppe della cosa, non si limitò a scrivere quelle righe ma gli mandò un messaggio nel quale gli specificava che era sicuro che ce l'avrebbe fatta e che lo aspettava per conoscerlo di persona una volta ristabilito.

Mi ricordo la sua telefonata nella quale mi lesse due volte di fila le poche righe scritte di pugno dal nostro Presidente.

La sera di Milan-Lione, quarto di finale di ritorno, Antonio mi scrive un sms dicendomi che sentiva nel suo nuovo cuore, forte, la sensazione che avremmo sofferto tantissimo ma saremmo passati alla fine.
Lui ancora non poteva vedere le partite per evitare gli stress ma è inutile dire che al gol di Pippo del 2-1 il mio primo pensiero è andato a lui.

Mi è parso come se intorno alla squadra ci fosse qualcosa di magico che andasse al di là del campo.

Piano piano il nuovo cuore di Antonio si è stabilizzato, è tornato a Reggio e, non ci crederete, ma
Berlusconi si è ricordato della promessa
e quando è sceso a Reggio per questioni politiche la prima cosa che ha chiesto è di incontrare Antonio.

Lui mi ha riferito che sono stati 20 minuti di chiacchierata molto intensa e appassionata in cui Berlusconi si è dimostrato affabile, alla mano, e molto spiritoso.
Inutile dire che Antonio si è raccomandato con lui per l'acquisto di Ronaldinho.

La sera del 23 maggio 2007, abbiamo visto la partita assieme e dopo il fischio finale ci siamo abbracciati forte e lui mi ha sussurrato all'orecchio che se era ancora vivo, se ce l'aveva fatta, se poteva gustarsi quella gioia, tanto di quel merito era del Milan, di quella passione nata tra i banchi di scuola e che gli aveva tenuto compagnia anche nei momenti più duri di solitudine post operatoria, quando doveva per forza di cose rimanere in isolamento.

Forse mi sono un po' dilungato, ma ho scritto tutto di getto e di cuore, in fondo queste sono cose accadute veramente, le ho vissute da amico suo e da persona privilegiata, perchè penso che ci siano eventi nella vita, che se li sai interpretare bene possono insegnarti qualcosa e possono farti capire che alla fine il vero senso della vita stessa sta in poche, piccole ma vere cose, che spesso sottovalutiamo, ma che sono
un tesoro immenso

[...]

Milan-Catania 1-0

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Guardi l'anticipo dell'Inter e...
TI SCORAGGI!
Al di là della loro indubbia forza
hanno un c.. (oops, scusate)
una fortuna pazzesca
Pronti via... e trovano il gol
la Lazio riprende in mano la gara (nel gioco)
e loro...
AUTOGOL ALLO SCADERE DEL 1° TEMPO
PARTITA CHIUSA!

Guardi Milan-Catania
e...
palo, parata miracolosa del portiere catanese,
palla uscita di un soffio, occasionissima non concretizzata
...ecchecca... (ri-oops)
ecchesfortuna!
Poi, Kakà!... finalmente
Il rigore non dato al Catania a fine gara ?
Ripassate tra "qualche anno"

quando avremo finito il bonus dei torti subiti

Avete proprio voglia di parlarne ?
Seguite TV e giornali in questa settimana
...pensate parleranno del fair play di Kakà
che si congratula con il portiere avversario
per una parata che gli nega il vantaggio ?
Oppure,
pensate che si occuperanno dell'antisportività
di Ibrahimovic vista e denunciata da Brocchi ?
Tranquilli
parleranno di "QUEL" rigore non dato
e ci "prepareranno" la trasferta di Torino

[...]

Milan - Catania

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Eccoci qua, ci risiamo!
E' bastata una settimana per risvegliare

le schegge impazzite e dormienti del tifo Milanista

Su internet si trova di tutto

dal Gattuso/Pirlo male assoluto del calcio nazionale

al "Galliani al rogo" di un sondaggio

Dal "Ancelotti vattene"

al, sempre verde, "Berlusconi vendi il Milan"

Affrettatevi a scovarli in rete perchè quando i
RossoNeri
torneranno a vincere (e vedrete, molto presto!),

non li troverete più.

Saranno mimetizzati tra di voi, col "bandierone" in mano

e la voce roca a forza di urlare

MILAN TU SEI TUTTA LA MIA VITA
...a parte qualche irriducibile che si roderà il fegato

per non aver la forza di ammettere

l'errore di "valutazione"

Il Milanista (la M è volutamente maiuscola)

si fa sentire adesso e sta vicino alla Sua Squadra.

Le sta vicino e... vigila!

Ad esempio...

"domenica sera, sul cellulare del teleconistra Sky

impegnato in Palermo-Milan,

arriva un messaggio

dall’ufficio stampa Inter

per contestare il rigore giudicato regolare

«Ma Amelia doveva sparire?»
QUESTE COSE
non le faceva
MOGGI ?
Quando si
"usava questo sistema"
non c'era forse
UN POTERE CHE PILOTAVA i campionati?
Alziamo la voce su questo,

altro che "Galiani al rogo"

Mi è capitato di leggere un trafiletto

(scomparso quasi subito, sarà un caso?)

su gazzetta.it

-Cesc Fabregas:
"Secondo me - dice -
è il team italiana che gioca il miglior calcio di squadra".
"Voglio dire - aggiunge poi Fabregas -
che nella serie A ci sono tantissime squadre forti:

Inter, Juventus. Roma,

ma quasi tutte dipendono dalle loro stelle.

Se vengono meno queste, si trovano nei guai.

Il Milan, invece,

conta sull'organico, sull'intera squadra.

Secondo me è una mentalità vincente

e una filosofia che condivido,

anche per il mio modo di giocare
"
e... l'Inter? Moratti? Mourinho?
"secondo me -dico io- se viene in Italia e al Milan
sarà perchè all'Inter non serve, perchè è un vecchio,

perchè (loro) hanno senz'altro uno migliore

(Balotelli-Pato, Quaresma-Ronaldinho),

perchè da loro vanno i Palloni d'Oro (Ibrahimovic?),

perchè la federazione non può ogni anno

spingere uno straniero presso France Footbaal
"
Vedrete,
avvertiranno tutta la stampa italiana

sul perchè non lo hanno preso

come?

... via
SMS
Insomma

-Siamo il club più ambito al Mondo
-Siamo il club più titolato al Mondo
-Siamo il club (ancora) Campione del Mondo,
il Club che "solo"
otto mesi fa
era Campione d'Europa,
il club che vanta tre palloni d'oro in rosa...
E per una settimana che...

MA PER FAVORE

FATE I BRAVI

TORNATE

DORMIENTI

...per il bene del

MILAN!

E’ giunto il momento, per la formazione RossoNera, di rimettersi in carreggiata in modo importante, senza alcun timore e alcun pensiero di troppo.
E’ una partita, quella contro il Catania, nella quale dovremo cercare in tutti i modi di correggere tutti i problemi, tutti i dubbi e le incertezze legate al Nostro modo di stare in campo, incertezze che sono tornate a galla dopo due mesi nei quali ci sembrava, onestamente, che esse non dovessero più tornare a darci fastidio.
Evidentemente avevamo sottovalutato le difficoltà del Campionato italiano, le sue insidie e la sua pericolosità ovunque si giochi e contro chiunque si giochi.
Certi segnali vanno colti immediatamente, proprio nel momento in cui si presentano, senza bisogno si sviamenti o di ulteriori conferme.
Il segnale, per la Nostra Squadra, è arrivato una settimana fa a Palermo e dobbiamo rialzare la testa immediatamente, perchè tutti i punti sono fondamentali e anche perchè, naturalmente, là davanti non ci aspetta nessuno. Palermo è stata una partita strana, che abbiamo analizzato e con la quale dobbiamo rapportarci nel seguente modo:
dimenticarla il più in fretta possibile con i risultati e tenerla in considerazione affinchè tutto quello che di brutto abbiamo fatto sul terreno di gioco del Barbera non si ripeta mai più, soprattutto per quanto concerne l’atteggiamento della Squadra.
E’ con questa ottica che nasce la partita contro il Catania, una partita complicata, difficile e da prendere con le molle.
I rossazzurri sono indubbiamente una delle formazioni più preparate di questo Campionato, una squadra che corre parecchio, che ha un’ottima organizzazione collettiva e che ha delle individualità importanti.
Walter Zenga, allenatore dei siciliani, è riuscito già dall’anno scorso ad assemblare un gruppo proficuo, forte, capace di raggiungere una salvezza che, ad un certo punto della passata stagione, sembrava quasi un’utopia.
A maggior ragione la squadra di quest’anno, non avendo cambiato moltissimo per quanto riguarda la rosa a disposizione di Zenga rispetto alla passata stagione, è una squadra ancor più consapevole dei propri mezzi e matura nel preparare e nell’affrontare gare come quella di domani.
Nella passata stagione entrambe le gare terminarono sul punteggio di 1-1, ed entrambe le gare non furono giocate bene dalla Nostra Squadra, in particolare quella di San Siro.
In quella partita, come ben ricordiamo, sbagliammo clamorosamente l’approccio, eravamo poco compatti e subimmo tantissimo l’iniziativa loro, per poi essere lenti, macchinosi ed imprecisi in fase di costruzione.
Quanto stiamo dicendo non è assolutamente casuale, bensì vuole essere fonte di motivazione per la Squadra, motivazione per non incappare nuovamente negli stessi errori.
Bisogna riacquisire il più presto possibile quella continuità di risultati che si è interrotta proprio in quel di Palermo, e bisogna farlo con la massima concentrazione e con l’applicazione che, nel recente passato, ci ha consentito di vincere partite che, probabilmente, non avremmo meritato e non avremmo dovuto vincere.
Dobbiamo ritornare ad essere compatti, a collaborare tutti quanti per la causa, anche se ciò comporta dei sacrifici notevoli per tutti i componenti della Squadra e di questo siamo consapevoli, sia Noi che soprattutto i Nostri ragazzi.
Fatto sta che, comunque, ne vale assolutamente la pena!
Avanti Milan,
Forza RossoNeri!

Riprendiamo la Nostra marcia,
senza paura,
da grande Squadra
,
da Milan!!!

[...]

Coppa Italia

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Questo Blog
come da consuetudine da quando è on line

NON SEGUIRA' LA COPPA ITALIA

(seguirà solo l'eventuale finale che vedesse protagonista il Milan)
Questo perchè

la Coppa Italia così come è

strutturata, concepita, organizzata

e grazie all'importanza che le viene riservata

dalle squadre che vi partecipano

presenta gare che

valgono poco più di una amichevole

e visto che, in questo Blog,

non ci occupiamo di "
amichevoli"...

Per chi fosse interessato al commento
sul pre e post Milan-Lazio
(oltre che alle prossime di C.I. del Milan)
consigliamo di seguire il
Prima&Dopo
sul sito ufficiale di Milan Day

[...]

Palermo-Milan 3-1

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(clicca con il tasto sinistro sull'immagine)

Che figura di M.
Essere presi a pallonate dal Palermo di Carrozzieri

(l'hai detto Cristiano Ronaldo!)
quando hai tra le tue fila

Seedorf, Ronaldinho, Pato, Pirlo, Inzaghi, Sheva

etc. etc...

Quando, alla vigilia, mi sento dichiarare che

"a Palermo per migliorare"

e poi mi trovo ubriacato dal furore agonistico

di Miccoli e C., che senso ha ?

Non parlo delle "due punte" perchè, oramai, sono rassegnato

Dopo che in casa, con l'ultima in classifica (il Chievo),

mi vedo schierare un'unica punta

posso sperare nelle "due" in trasferta a Palermo ?

Voglio un bene dell'anima al nostro Carletto ma

adesso, comincio a non comprenderlo più

E come si fa con le persone alle quale teniamo,

dobbiamo avere il coraggio di dire, per il loro bene,

quello che pensiamo :

"Carlo, stai sbagliando tutto !

Riprenditi in mano il Milan,

riprenditi in mano il coraggio di "offendere".

Hai sbagliato ma...

SIAMO ANCORA IN TEMPO!
"
...basta volerlo


E’ una serata molto triste quella che ci troviamo a commentare stasera.
Non usiamo l’aggettivo “amara” perchè sarebbe riduttivo e poco calzante in confronto a come ci sentiamo al termine della gara di Palermo.
Usciamo dal Renzo Barbera con la terza sconfitta del Nostro campionato, una sconfitta che, per come è arrivata, possiamo paragonare a quella di Genova e che, se vogliamo, presenta qualcosa di ancor peggiore.
Se a Genova, infatti, nella ripresa riuscimmo comunque a rintanare i rossoblù nella loro metà campo essendo in svantaggio di un solo gol, stasera la reazione di rabbia e d’orgoglio è venuta fuori solo dopo aver subito tre gol dalla formazione rosanero.
Questo è l’aspetto che più ci fa male e che più deve farci riflettere, considerando il fatto che è la terza volta in una settimana che andiamo sotto per quanto riguarda il punteggio, salvo poi reagire e riprenderci per un tratto di gara.
Per una Squadra come la Nostra, in una Squadra come la Nostra tutto questo non può e, soprattutto, non deve accadere.
Andando con ordine, il Mister propone nove undicesimi della formazione della prima giornata contro il Bologna, con Abbiati in porta, la linea difensiva composta da Zambro, Bonny, Paolo e Janku, Flamini, Pirlo e Ambro a centrocampo, con Clarence e Dinho alle spalle di Pato.
La Nostra partita è difficile sin dall’inizio, quando la formazione di Ballardini incomincia ad alzare i ritmi e, sostenuta dal suo pubblico, non lascia nemmeno un pallone ai Nostri.
Noi fatichiamo moltissimo a tenere alta la palla, proviamo a difenderci ma, pur essendo sostanzialmente ben schierati, soffriamo tantissimo ogni qual volta la palla entra nella Nostra area di rigore.
Il contropiede che offriamo è lento e macchinoso, anche a causa del poco movimento senza palla.
Tuttavia, all’improvviso, il primo tempo Rossonero vive di un sussulto: su una grande imbeccata di Andrea, Patinho (sostituito poco dopo da Pippo per un problema fisico) si presenta solo davanti ad Amelia che lo mette giù.
Secondo Rocchi è calcio di rigore e dal dischetto si presenta il numero 80.
La rincorsa è quella giusta, la conclusione non delle migliori e il portiere del Palermo riesce a mandare la palla in angolo.
Da quel momento in poi, tutta la Nostra partita svolta in modo negativo, in quanto inizia una grandissima sofferenza dovuta alle ripetute avanzate del Palermo.
Abbia è miracoloso in due circostanze nel primo tempo su Miccoli, ma in apertura di ripresa è costretto a guardare la palla calciata dal numero 10 rosanero infilarsi alle sue spalle.
Poco dopo, arriva anche il gol di Cavani su un ottimo cross di Liverani e, infine, arriva anche il terzo gol siglato al termine di un’azione di contropiede da Fabio Simplicio.
Sul 3-0 per loro la Nostra gara non ha praticamente più nulla da dire, se non che Dinho (ancora una volta migliore in campo tra i Nostri), dal nulla, dopo aver preso palla da metà campo, punti quattro giocatori rosanero.
Riesce a saltarne tre, e il quarto lo mette giù.
Ancora rigore per Noi, e stavolta Dinho insacca il gol del 3-1, che è anche il risultato finale della partita.
E’ una partita che ci ricorda molto quella di Napoli della scorsa stagione, una partita che, di fatto, è come se la Squadra non avesse giocato, come se non fosse mai scesa in campo.
Purtroppo, e ciò lo si nota da molti fattori, diamo la sensazione al nostro avversario che è contro di Noi che può fare la grande partita e che può realizzare l’impresa.
E’ compito Nostro, pertanto, quello di ritrovarci, di porre rimedio ad una fase difensiva che, nelle ultime tre uscite, è stata abbastanza preoccupante.
Dobbiamo ricominciare a tenere le partite e ad indirizzarle come vogliamo Noi, cosa che non riusciamo più a fare da circa un mese a questa parte.
Se riusciremo a trovare queste soluzioni, riusciremo contemporaneamente a far svanire quella sensazione nei nostri avversari.
Oggi più che mai...
Forza Milan!!!

[...]
 
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